lunedì 13 maggio 2013

Film 546 - Frenzy

Un film per cena con la speranza che, puntando su un grande nome, si andasse a colpo sicuro. E invece...


Film 546: "Frenzy" (1972) di Alfred Hitchcock
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Ad essere sinceri questo "Frenzy" è una delle pellicole, anzi la pellicola di Hitchcock che ho apprezzato di meno.
Dal piglio più televisivo che cinematografico, recitata maluccio e con numerosi momenti comici che dovrebbero essere drammatici, la delusione che ha portato con sé questo film mi ha un po' amareggiato poichè, fino ad ora, il grande regista mi aveva mai lasciato insoddisfatto.
Il ritorno in Patria non sembra giovare alla mano di Hitchcock che, anzi, pare dirigere i suoi attori senza particolare slancio, forse anche perchè i suoi protagonisti sono spesso più imbarazzanti che capaci. Posso intuire che, al momento dell'uscita nelle sale, questa pellicola si sia vista riconoscere un certo successo (perfino 4 nomination ai Golden Globes), ma con uno sguardo moderno, "Frenzy" perde quasi ogni tipo di appeal che avrebbe potuto esercitare.
L'assassino è presto svelato, le scene degli omicidi ridicole al pari della scena ambientata sul camion pieno di patate con il cadavere in un rigor mortis da guinnes dei primati per quanto riguarda le mani, ma con una mobilità ginnica sorprendente quando si tratta di tirare un calcio in faccia (e non è uno scherzo) all'assassino in cerca della prova che può incastrarlo; per non parlare poi della totale assenza di pathos e, anzi, molti momenti caratterizzati da lentezza e noia. Inoltre ho trovato un po' fini a sé stesse le svariate scene di nudo o semi-nudo di alcune delle attrici. L'attacco di follia con cui si titola il film non è mai reso dalle immagini, rimane solo titolo-ingannatore che promette qualcosa che, di fatto, al pubblico non viene dato. Nemmeno la scena in cui l'assassino si svela riesce veramente a rappresentare un istante di shock genuito e, peggio, fallisce in toto nella resa del raptus di follia che è più un teatrino di scabrosità e perversioni che, al giorno d'oggi, sembrano all'acqua di rose.
Chiaramente "Frenzy" è un tassello in più per completare la filmografia di un grandissimo artista e, per carità, si vede senza alcuna problematica, però mi ha deluso.
Consigli: Gli amanti di Hitchcock non possono non tentare di vedere quante più opere possibili del regista, ma questa certamente non è tra le migliori del suo repertorio paragonata a capolavori come "La finestra sul cortile", "Intrigo internazionale" o "Gli uccelli".
Parola chiave: Fermacravatta.

Trailer

Bengi

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