Ogni tanto bisogna rivedere certe pellicole cult della cinematografia di massa.
Film 850: "Il diario di Bridget Jones" (2001) di Sharon Maguire
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Commedia romantica sempre carina e divertente, con una Renée Zellweger al top della forma al servizio di una trama (tratta dal libro di Helen Fielding) dissacrante sull'universo dei single londinesi non proprio tirati a lucido. Ovvero come far amare al pubblico la tenera ma incasinata Bridget Jones, zitella dalla parlantina sciolta, sigaretta cronica e guardaroba imbarazzante. La grande domanda di partenza: può la nostra eroina moderna, distillato del nuovo millennio di una maldestra donna alla Austen (non a caso anche qui abbiamo un Darcy), trovare l'amore vero?
La risposta è certamente sì, anche se per ottenerla ci vorrà un bel po' di tempo, oltre che una numerosa lista di umiliazioni, bevute ed imbarazzanti scelte di vestiario.
Bridget, in fondo, è tutta qui, un concentrato di adorabile bambinona che non vede l'ora di sposarsi e vivere una vita felice e ricolma d'amore, magari con più di un cliché da favola che faccia da cornice. Il vero problema è che a) come tutti incontra anche dei grandissimi stronzi sul proprio cammino e b) è talmente pasticciona da risultare spesso imbarazzante. Idealmente, quindi, tutti proviamo simpatia per lei, anche se francamente non so in quanti sarebbero disposti a prendersela a mano...
In ogni caso, se il film funziona, è solo grazie a Bridget e alla sua capace interprete, per un periodo vera e propria star del grande schermo, tanto stimata da ricevere perfino la sua prima nomination all'Oscar per questo atipico ruolo. Renée Zellweger è stata davvero azzeccata per questo ruolo, lo testimoniano i consensi e gli incassi, oltre al fatto che questo "Bridget Jones's Diary" ha avuto pure un seguito (divertente, ma qualitativamente inferiore a questo).
In generale, quindi, si può affermare che a più di 10 anni di distanza dall'uscita nelle sale, questa pellicola fa ancora bene il suo dovere, capace di intrattenere con semplicità (sempre di amore e sentimenti si tratta), ma con efficacia. Sarà che probabilmente abbiamo avuto tutti un periodo (o più di uno...) della vita 'alla Bridget Jones' o che le sue disavventure amorose sono piuttosto spassose o ancora che i suoi soliloqui da diario sono tanto brutali quanto veritieri, di fatto non si può non provare almeno simpatia per l'incasinatissima e un po' pazza Bridget.
Film 850 - Il diario di Bridget Jones
Film 2260 - Bridget Jones's Diary
Film 857 - Che pasticcio, Bridget Jones!
Film 1231 - Bridget Jones's Baby
Film 1591 - Bridget Jones's Baby
Box Office: $281,929,795
Consigli: Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, qui in un triangolo amoroso moderno che profuma molto di Jane Austen, sono i 3 ottimi protagonisti di questa divertente e irriverente storia molto british in cui le confessioni segrete di una single fumatrice incallita e spesso alticcia sono lo scenario ideale per rappresentare le disavventure amorose e della protagonista e di una buona parte di altre persone nel mondo. Difficile, quindi, non entrare in empatia con lei, parteggiando per un successo relazione e lavorativo che ne riscatti la vita non esattamente da favola. I chili di troppo, invece, non sono nemmeno così evidenti da destare terrore.
Insomma, è sempre bello rivedere Bridget Jones e questo film è certamente un evergreen delle commedie romantiche meno favoletta e più vita vera.
Parola chiave: Diario.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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