mercoledì 15 dicembre 2021

Film 2068 - Spencer

Intro: Film giusto, compagnia giusta, momento giusto. Forse l'esperienza cinematografica del 2021 che mi ha soddisfatto di più. E, per tanti versi, sicuramente la più emozionante.

Film 2068: "Spencer" (2021) di Pablo Larraín
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: da "Spencer" mi aspettavo qualcosa di diverso e, onestamente, mi ero preparato ad una possibile delusione. Un po' perché finora il 2021 non ha regalato delle gran perle, un po' perché il precedente film di Larraín, "Jackie", non mi aveva particolarmente convinto. Qui, sorpresa, effetto contrario.
Questo film è il racconto di un momento brevissimo che pare eterno. Il palazzo è una prigione, Lady D non ha scampo, la famiglia reale la tiene in ostaggio tanto quanto le sue scelte di vita, la bulimia è quasi un'analogia di un'estitenza che vorrebbe abbuffarsi di elementi positivi, cose belle, emozioni vere e che, invece, piano piano sta rigettando la capacità di riuscire a superare gli ostacoli, andare oltre, trovare la felicità.
"Spencer" è un film che più che basarsi su una trama, lo fa sulle sensazioni e le emozioni che è capace di generare, elementi che prendono corpro grazie alla regia di Larraín, le atmosfere tra il fiabesco e il surreale e una performance di Kristen Stewart che colpisce dal primo secondo. C'è qualcosa di tremendamente somigliante tra la Stewart e Diana, eppure al contempo sembra che tra loro ci sia un abisso di distanza. E, sorprendentemente, questa antitesi non solo non dà fastidio, ma anzi arricchisce il film di un certo qualcosa che funziona. Una sorta di magnetismo, diciamo.
Tutto ruota intorno alla Stewart - sempre più magnifica ed eclettica protagonista - e al suo personaggio: di fatto della famiglia reale ci interessa ben poco (e comunque in chiave negativa). Inevitabilmente c'è simpatia e scampo solo per Lady D, tutto il resto è un bagaglio emotivo pesante e difficile da mettere a fuoco per un'esistenza che sembrerebbe richiedere tanto altro e comunque tutto l'opposto, pur non riuscendo ad ottenerlo, anche lottando. C'è, infatti, anche un grande senso di ribellione in questa Diana, determinata almeno in parte a reclamare uno spazio che si svincoli dalle regole di palazzo, di famiglia, di etichetta, pur non sempre riuscendoci.
Al contempo, però, c'è anche un grandissimo senso di rassegnazione, come se la nostra eroina avesse da tempo gettato la spugna, pur riuscendo di tanto in tanto a risalire la china e trovare un momento di spontaneità, quasi libertà. Non capita spesso e comunque solo con i figli o esperienze legate a ricordi del passato. In generale, in ogni caso, la Diana di "Spencer" soccombe ogni giorno di più sotto il peso di un'esistenza che per lei non è vita.
La pellicola di Larraín è esteticamente molto bella e nel complesso riuscita, dove quasi tutto il merito va ad una grande interpretazione della Stewart, qui davvero capace di dimostrare il suo valore, il suo carattere e le sue capacità. Ad aggiungere valore al risultato finale sono una bella fotografia di Claire Mathon e i magnifici costumi curati da Jacqueline Durran (2 Oscar per "Anna Karenina" e "Little Women"), che non solo ricreano la magia, ma la portano proprio in vita.
Una sfida difficile, ma vinta.
Ps. Ammetto di essere rimasto un po' deluso dalle musiche di Jonny Greenwood che non ho trovato particolarmente in sintonia con il progetto. Speravo che Larraín dopo "Jackie" avrebbe collaborato di nuovo con Mica Levi e, invece, qui non è stato così.
Cast: Kristen Stewart, Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins, Jack Nielen, Freddie Spry, Stella Gonet, Elizabeth Berrington.
Box Office: $13.7 milioni
Vale o non vale: Non il classico biopic, "Spencer" colpisce allo stomaco grazie ad una magnifica performance della Stewart e agli occhi grazie a dei costumi pazzeschi che riportano alla memoria l'iconico stile di Lady D. Onestamente un gran buon lavoro e certamente uno dei titoli della stagione, anche se si tratta di un prodotto complesso e non per tutti, me ne rendo conto. Però vale una chance.
Premi: Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice protagonista drammatica (Stewart). In concorso a Venezia 2021 per il Leone d'oro.
Parola chiave: Anne Boleyn.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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