Intro: Recuperato con un po' di ritardo, ma molto, molto curioso di vedere l'ultima fatica di Almodóvar.
Lingua: spagnolo
Compagnia: Ciarán
Film 2167: "Madres paralelas" (2021) di Pedro Almodóvar
Visto: dal computer portatileLingua: spagnolo
Compagnia: Ciarán
In sintesi: niente batte "Volder" quando si tratta delle collaborazioni tra Almodóvar e Penélope Cruz, anche se questo "Madres paralelas" sicuramente riesce a catturare l'interesse dello spettatore.
Meno bizzarro de "La piel que habito", questo film si imbarca comunque nel racconto di una storia estrema e a tratti disturbante, il racconto di un scambio di culla di cui solo una delle due madri e consapevole. *Spoiler* Nel momento in cui una delle due bambine muore, la madre che sa di avere a casa la figlia non sua (Cruz) dovrà decidere se venire allo scoperto oppure mantenere il segreto. Nel frattempo, neanche a dirlo, le due donne diventano amiche. Insomma, una storia complicata che lascia la protagonista (e lo spettatore) con non poco su cui riflettere.
Nonostante il tono principalmente drammatico, c'è qualcosa di questa pellicola che alleggerisce la tensione. Riflettendoci, credo che la scelta di una fotografia dai colori estremamente brillanti aiuti a mitigare quel senso di pesantezza che altrimenti la storia porterbbe con sé. Penélope Cruz prova ancora una volta, ce ne fosse stato bisogno, che è una delle migliori attrici contemporanee in circolazione (e forse un po' sottovalutata), una spanna sopra a chiunque altro condivida la scena con lei.
In generale, un film che ho visto con interesse anche se non il mio Almodóvar preferito.
Cast: Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Rossy de Palma, Julieta Serrano.
Box Office: $21.4 milioni
Vale o non vale: Gli appassionati del cinema di Pedro Almodóvar apprezzeranno l'ennesimo ritorno cinematografico dell'iconico regista spagnolo. Diversamente da altri casi, la sua collaborazione con la magnifica Penélope Cruz continua a regalare bellissimi momenti di cinema contemporaneo.
Non per tutti, ma sicuramente una storia che lascia spunti di riflessione (non solo rispetto al tema principale del film, ma anche riguardo alla guerra civile spagnola e le conseguenze che ha avuto e tutt'ora ha sui familiari delle persone coinvolte).
Premi: Candidato all'Oscar per la Migliore attrice protagonista (Cruz) e la Miglior colonna sonora. 1 nomination ai BAFTAs per Miglior film straniero e 2 ai Golden Globes per Miglior film straniero e colonna sonora. 1 nomination ai César per Miglior film straniero. In concorso a Venezia 78, Penélope Cruz ha vinto la Coppa Volpi come Miglior attrice.
Parola chiave: DNA.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Meno bizzarro de "La piel que habito", questo film si imbarca comunque nel racconto di una storia estrema e a tratti disturbante, il racconto di un scambio di culla di cui solo una delle due madri e consapevole. *Spoiler* Nel momento in cui una delle due bambine muore, la madre che sa di avere a casa la figlia non sua (Cruz) dovrà decidere se venire allo scoperto oppure mantenere il segreto. Nel frattempo, neanche a dirlo, le due donne diventano amiche. Insomma, una storia complicata che lascia la protagonista (e lo spettatore) con non poco su cui riflettere.
Nonostante il tono principalmente drammatico, c'è qualcosa di questa pellicola che alleggerisce la tensione. Riflettendoci, credo che la scelta di una fotografia dai colori estremamente brillanti aiuti a mitigare quel senso di pesantezza che altrimenti la storia porterbbe con sé. Penélope Cruz prova ancora una volta, ce ne fosse stato bisogno, che è una delle migliori attrici contemporanee in circolazione (e forse un po' sottovalutata), una spanna sopra a chiunque altro condivida la scena con lei.
In generale, un film che ho visto con interesse anche se non il mio Almodóvar preferito.
Cast: Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Rossy de Palma, Julieta Serrano.
Box Office: $21.4 milioni
Vale o non vale: Gli appassionati del cinema di Pedro Almodóvar apprezzeranno l'ennesimo ritorno cinematografico dell'iconico regista spagnolo. Diversamente da altri casi, la sua collaborazione con la magnifica Penélope Cruz continua a regalare bellissimi momenti di cinema contemporaneo.
Non per tutti, ma sicuramente una storia che lascia spunti di riflessione (non solo rispetto al tema principale del film, ma anche riguardo alla guerra civile spagnola e le conseguenze che ha avuto e tutt'ora ha sui familiari delle persone coinvolte).
Premi: Candidato all'Oscar per la Migliore attrice protagonista (Cruz) e la Miglior colonna sonora. 1 nomination ai BAFTAs per Miglior film straniero e 2 ai Golden Globes per Miglior film straniero e colonna sonora. 1 nomination ai César per Miglior film straniero. In concorso a Venezia 78, Penélope Cruz ha vinto la Coppa Volpi come Miglior attrice.
Parola chiave: DNA.
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Bengi
#HollywoodCiak 2167 #MadresParalelas #ParallelMothers #PedroAlmodovar #Almodovar #PenelopeCruz #MilenaSmit #IsraelElejalde #AitanaSanchezGijon #RossydePalma #JulietaSerrano #Oscars #GoldenGlobes #BAFTAs #VeniceFilmFestival #CoppaVolpi #Spain #mother #DNA #pregnancy #givingbirth #maternitytest #biologicalmother #cribdeath #death #loss #grief #Babiesswitchedatbirth #CivilWar #SpanishCivilWar #massgrave #WhiteTerror #TerrorBlanco #FrancoistRepression #Represiónfranquista #past #friendship #love #photographer #truth #secret #family #followme
RispondiEliminaun buon film ma non il meglio di pedro, che per me resta tutto su mia madre, parla con lei, volver e dolor y gloria
RispondiEliminaIo l'avevo trovato abbastanza sciocco, poco più di una telenovela. L'unica a salvare la baracca è la Cruz, che ci crede tantissimo e recita di conseguenza.
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