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lunedì 23 ottobre 2023

Film 2210 - Bring It On

Intro: Di nuovo in aereo, questa volta sulla via del ritorno, scelgo un film che Ciarán aveva visto all'andata e mi aveva consigliato di recuperare.

Film 2210: "Bring It On" (2000) di Peyton Reed
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non un capolvaoro ma simpatico, "Bring It On" sembra più un prodotto di pieno anni '90 che di inzio duemila.
Un po' perché sia Kirsten Dunst che, in particolare, Eliza Dushku erano al picco della loro carriera (o, per Dunst, il picco della prima parte, quantomeno), un po' perché l'atmosfera ricorda titoli più o meno simili di quel periodo come "American Pie", "Clueless", "10 Things I Hate About You", "Drop Dead Gorgeous" e per certi versi anche "Miss Congeniality".
Il risultato finale è a tratti abbozzato, sembra quasi che la storia investa un sacco di tempo a creare una certa aspettitiva rispetto ad alcuni avvenimenti specifici, poi quando ci si arriva improvvisamente c'è un cambio di passo e le cose si fanno più frettolose e si rimane con un finale che si realizza davvero nel giro di pochi minuti.
Comunque "Bring It On" ha il suo charme, soprattutto per i nostalgici di quel tipo di cinema americano adolescenziale che oggi sono si produce più.
Cast: Kirsten Dunst, Eliza Dushku, Jesse Bradford, Gabrielle Union.
Box Office: $90.5 milioni
Vale o non vale: Divertente quanto basta, leggero e consapevolmente "sciocchino", "Bring It On" funziona soprattutto grazie al suo tono spensierato che non si prende mai troppo sul serio e un cast giovanissimo ma palesemente già ricolmo di talenti, Kirsten Dunst in testa (all'epoca delle riprese 17enne) che per buona parte porta da sola la storia sulle spalle.
Premi: Candidato all'MTV Movie Award per Best Dance Sequence.
Parola chiave: Nationals.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 18 aprile 2017

Film 1344 - Almost Christmas - Vacanze in famiglia

Mi aveva incuriosito la locandina qualche mese fa, così appena lo streaming lo ha reso disponibile mi sono ritagliato un momento per recuperare questo film.

Film 1344: "Almost Christmas - Vacanze in famiglia" (2016) di David E. Talbert
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Comedy all black che guardo fuori tempo massimo, considerato che il tema centrale riguarda il Natale (in America il film è uscito l'11 novembre), questa pellicola è la classica boiata scaccia pensieri che chiama al cinema un pubblico abbastanza specifico che, credo si possa dire, nella nostra realtà praticamente non esiste. L'audience per un tipo di prodotto di questo genere in Italia non l'abbiamo, motivo per cui non mi stupisco che "Almost Christmas" sia uscito con tanto ritardo e soprattutto non in sala. Fatta questa analisi, passiamo subito a dire che questo film non è davvero niente di che. Stupiti? Nemmeno io.
A parte una bella sequenza iniziale che fa vivere in pochi minuti tutti gli anni che coinvolgono la famiglia Meyers e i suoi momenti più importanti - un'apertura veramente ben fatta e poetica -, devo dire che il resto rimane molto banale. Lo spirito natalizio non si avverte per nulla e la cosa che mi ha colpito particolarmente è l'uso costante di parolacce anche di fronte ai bambini, cosa che trovo sempre un po' fuori luogo, anche perché qui pur sempre di una storia per tutta la famiglia si tratta. Insomma, c'è contesto e contesto e ribadisco - come dicevo per quanto riguarda "Proprio lui?" - che usare esclamazioni forti in situazioni in cui normalmente non si utilizzerebbero (festività, vita familiare, di fronte a ragazzini) non fa neanche più scalpore, motivo per cui si potrebbe cercare di puntare su qualcos'altro che faccia davvero ridere o divertire. Conseguentemente non mi sono nemmeno stupito dell'infarcitura di cliché e zuccherosità.
Nonostante ciò, lo ammetto, ho trovato questo titolo non peggiore di altri similari che ho visto (basta che non ci sia Paula Patton e tutto va bene). I cast all black non so per quale motivo mi lasciano sempre particolarmente soddisfatto e inspiegabilmente apprezzo e ricerco volontariamente questo tipo di prodotto così specificamente targettizzato. In generale il risultato qui è scarsino, ma comunque migliore di altre cose che ho visto. Il che non è sufficiente, ovvio, ma in ogni caso conforme alle mie aspettative senza troppe pretese.
Cast: Kimberly Elise, Danny Glover, John Michael Higgins, Romany Malco, Mo'Nique, Nicole Ari Parker, J. B. Smoove, Gabrielle Union, Keri Hilson.
Box Office: $42.5 milioni
Consigli: Commediola a tema festività che coinvolge una famiglia momentaneamente disfunzionale che, naturalmente, con il passare del tempo ritroverà il proprio equilibrio. C'è ovviamente di meglio, eppure non siamo di fronte ad un prodotto totalmente da cestinare. Si poteva fare di più, ma intrattiene quanto basta per passare un paio d'ore di spensierato disimpegno.
Parola chiave: Torta di patate dolci.

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Trailer
#HollywoodCiak
Bengi