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venerdì 12 aprile 2024

Film 2265 - The Zone of Interest

Intro: Forse non è stata una grande idea andare a vedere questo film dopo un aperitivo a base di due spritz a stomaco vuoto...

Film 2265: "The Zone of Interest" (2023) di Jonathan Glazer
Visto: al cinema
Lingua: tedesco
Compagnia: Niamh
In sintesi: lo ammetto, a un certo punto mi sono addormentato. Non perché il film non mi stesse piacendo, ma a causa delle circostanze (stanchezza, lunga giornata lavorativa, spritz, storia dal ritmo piuttosto lento, pochi dialoghi). Insomma, una pellicola come questa - in tedesco, sottotitolata in inglese e riguardo a una tematica complessa - merita una visione più consapevole e meno "casuale", diciamo. A nostra discolpa, questa non era la nostra scelta per la serata, ma una volta che ci hanno cancellato la prenotazione per "Argylle", l'unica altra alternativa era questo titolo. Col senno di poi, non la scelta giusta. Ripeto, però, che non è colpa di The Zone of Interest"The Zone of Interest".
Cast: Christian Friedel, Sandra Hüller, Johann Karthaus, Luis Noah Witte, Nele Ahrensmeier, Lilli Falk, Medusa Knopf, Maximilian Beck.
Box Office: $43.7 milioni
Vale o non vale: Bisogna essere preparati alla visione. E' un film impegnativo visto il tema importante (Seconda guerra mondiale, nazisti, campo di concentramento) e richiede attenzione. Non per tutti, non per ogni occasione.
Premi: Candidato a 5 premi Oscar, tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura non originale, il film ha vinto per Miglior film straniero e Miglior sonoro.
Parola chiave: Auschwitz.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 26 maggio 2015

Film 923 - Under the Skin

La locandina mi aveva incuriosito già un annetto fa, anche se non avevo mai avuto occasione di recuperare il film. Poi, una sera, alla ricerca di qualcosa che andasse bene per una proiezione a notte fonda, mi sono ricordato di...

Film 923: "Under the Skin" (2013) di Jonathan Glazer
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi (quando non ha dormito)
Pensieri: Uno dei film più strani che abbia mai visto, inquietante, visivamente capace di creare scene evocative molto belle, con una colonna sonora fantastica e una Scarlett Johansson che è un misto tra "Lucy" e la russa Nicole Kidman di "Birthday Girl". Il risultato finale è forte e faticoso, intrigante e disturbante, in un mix di ho capito/credo di aver capito/non ho capito che più che un limite contribuisce a costruirne il fascino misterioso.
Anche se sono dovuto ricorrere alla spiegazione della trama che ne dà Wikipedia, sono comunque rimasto particolarmente impressionato da questa pellicola, un viaggio notturno a caccia di prede sessuali da parte dell'aliena protagonista. La sua missione è quella di sedurre i malcapitati e portarli a casa sua dove, in una specie di danza ipnotica dell'accoppiamento, questi rimangono vittima di una nera sostanza viscosa che li immerge e avvolge fino a quando di loro non rimane che la pelle. E guardare la scena in cui quest'ultima volteggia come sospesa nel vuoto è al contempo angosciante e intrigante.
Credo che sia proprio il binomio di fascino e seduzione perversa che "Under the Skin" riesce a creare a risultare quale suo punto di forza: essendo una storia molto lenta, parlata pochissimo e piuttosto cruda, tutto il compito di creare la giusta atmosfera è nelle mani di immagini e colonna sonora che, assieme, devono essere in grado di saper raccontare sia la foga della "caccia", sia il torbido dell'approccio sessuale. Per non parlare della scena finale dove finalmente la forma aliena viene svelata.
Pur essendomi trovato di fronte ad una storia, ad un prodotto totalmente differente da ciò che mi sarei aspettato, sono rimasto davvero colpito da questo film. E' strano, è fuori dai canoni commerciali -  fosse stata una pellicola destinata a un pubblico più vasto
il nudo integrale della Johansson sarebbe stato pubblicizzato in lungo e in largo - ed è poco parlato, tutte caratteristiche che mi rendo conto non siano congeniali ad un vasto pubblico di spettatori paganti. Eppure tutte le volte che la "danza dell'accoppiamento" cominciava io ero come ipnotizzato, incapace di distogliere lo sguardo: merito della colonna sonora di Mika Levi e delle atmosfere in grado di creare. Magico, eppure spaventoso.
Ps. L'uomo che guida la moto è interpretato dal pilota motociclistico professionista Jeremy McWilliams.
Box Office: $5.7 milioni
Consigli: Tratto dall'omonimo romanzo (in Italia dal titolo "Sotto la pelle") dello scrittore olandese Michel Faber, bisognerebbe vederne questa versione cinematografica diretta da Jonathan Glazer, quantomeno per ricordarsi che al di là del cinema maistream e delle produzioni italiane più o meno commerciali, c'è anche qualcosa di più atipico che magari può non piacere, ma ha i suoi pregi. Io qui cito le belle immagini, la creatività di certe idee sviluppate in maniera molto interessante e, lo ribadisco, le musiche di Mica Levi (tutte disponibili su Spotify: consiglio "Drift" e "Lonely Void"). Mi rendo conto che "Under the Skin" non sia un film facile per molte motivazioni (lentezza, scene cruente, sesso, nudità), ma differentemente da quanto di solito succede, il mio essere totalmente impreparato a quanto avrei visto è stato motivo di sorpresa in positivo. Ho apprezzato e seguito volentieri la storia (anche se bisogna dire che vedere questa pellicola a notte fonda, oltre a risultare disturbante, può anche avere il pericoloso effetto collaterale di stimolare sonnolenza). Ha un suo perché, bisognerebbe dargli una chance.
Parola chiave: Solitudine.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi