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lunedì 1 novembre 2021

Film 2052 - Escape Room: Tournament of Champions

Intro: C'è stato un momento in cui ho recuperato tutti gli horror che mi ero perso nei mesi passati. Dopo "Old", si continua con questo sequel...

Film 2052: "Escape Room: Tournament of Champions" (2021) di Adam Robitel
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: anche in questo caso l'idea di partenza è carina - escape room che uccidono - anche se non siamo certamente di fronte ad un franchise da capolavoro.
In questo secondo episodio si cerca di andare sotto al perché di queste diaboliche creazioni, chi ci sia dietro e per quale motivo, il tutto ovviamente rispettando la formula che avea reso tanto popolare il primo capitolo.
In un misto tra "Saw", "Cube" e "Squid Game", con un pizzico di anniversario della memoria alla "Hunger Games", "Escape Room: Tournament of Champions" espande il suo universo cinematografico, ma anche le idee per le stanze da cui scappare, il tutto per un risultato finale che funziona abbastanza da intrattenere e consegnare allo spettatore ciò che si aspettava. Il meccanismo è oliato, la formula vincente e anche se tutto il baground esplicativo del perché e per come interessi poco, la tensione da conto alla rovescia, gli intricati indizi da decodificare e la creatività diabolica dietro ogni stanza depongono a favore di un sequel di cui non c'era probabilmente bisogno, ma che nonostante ciò non risulta indigesto.
Ps. Insieme al ritorno dei due protagonisti del primo capitolo Taylor Russell e Logan Miller, sapevo e mi aspettavo di ritrovare anche Deborah Ann Woll che, invece, è risultata assente. Almeno dalla versione del film che ho visto io... Già, perché esistono due differenti "Escape Room: Tournament of Champions", il primo uscito al cinema e con presente la Woll e un secondo, quello che ho visto io in streaming, che presenta una trama alternativa che va ad approfondire la sottotrama di chi crea e inventa le escape room. Onestamente questa doppia scelta mi confonde e fatico a comprenderne il senso, ma tant'è. Nel caso, siete avvisati.
Film 1749 - Escape Room
Film 2052 - Escape Room: Tournament of Champions
Cast: Taylor Russell, Logan Miller, Holland Roden, Indya Moore, Thomas Cocquerel, Carlito Olivero, Isabelle Fuhrman, James Frain.
Box Office: $51.8 milioni
Vale o non vale: Non un capolavoro, ma per essere un sequel horror/thriller di un franchise non esattamente stupefacente, questo "Escape Room 2" bisogna ammettere faccia il suo dovere. Specialmente se avete apprezzato il primo capitolo del 2019.
Premi: /
Parola chiave: Chiavetta USB.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 16 luglio 2020

Film 1749 - Escape Room

Intro: Un nuovo horror incentrato sull'esperienza delle escape room... Non potevo astenermi!
Film 1749: "Escape Room" (2019) di Adam Robitel
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: diciamoci la verità, non ricordavo di aver visto questo film. A Pasqua, per puro caso, ho visto una pellicola con il titolo identico ("Escape Room" del 2017) pensando fosse questa e, pur vedendola e accorgendomi che non si trattasse del film di Adam Robitel, non ho collegato né ricordato. Il che a mio avviso la dice lunga.
Rivedendo il trailer ho cominciato a rimettere insieme i pezzi e pur non ricordando in toto l'esperienza, posso dire che questo "Escape Room" in generale fa il suo dovere (a differenza di quello del 2017): sufficientemente cruento, con una buona dose di puzzle mentali alla "Saw" e momenti di suspense che mantengono desta l'attenzione dello spettatore. Poi, come si evince, è facile da dimenticare... ma forse quello sono più io (nel frattempo ho visto qualcosa come altri 200 titoli e chissà quante serie tv).
Cast: Taylor Russell, Logan Miller, Deborah Ann Woll, Jay Ellis, Tyler Labine, Nik Dodani, Yorick van Wageningen.
Box Office: $155.7 milioni
Vale o non vale: Gli amanti dell'horror, dei thriller o comunque delle pellicole di tensione e suspense dovrebbero apprezzare il risultato finale che, pur non essendo eccelso, riesce comunque nell'intento di intrattenere causando anche qualche spavento. Sicuramente un buon titolo per queste giornate estive di niente assoluto.
Premi: /
Parola chiave: Sopravvissuti.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 12 novembre 2019

Film 1676 - Love, Simon

Intro: Non ero riuscito a vederlo al cinema, ma ero davvero interessato a recuperare questo film, quindi appena lo streaming è stato disponibile ne ho approfittato.
Film 1676: "Love, Simon" (2018) di Greg Berlanti
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: una pellicola non perfetta, ma a cui non mancano i buoni momenti e le migliori intenzioni, "Love, Simon" porta sul grande schermo elementi complessi - omosessualità, adolescenza, amicizia, scuola, popolarità, insicurezza, coming out - e li mescola tutti insieme attraverso quell'escamotage che un tempo sarebbe stato del romanzo epistolare, qui in versione email: Simon comincia una conversazione del tutto onesta sulla sua omosessualità con uno sconosciuto amico di penna del suo liceo, Blue, e finisce per innamorarsene. Scoperto da un altro compagno di scuola, Simon viene ricattato affinché il suo secreto rimanga tale. Nel mezzo ci sono famiglia e amici, inconsapevoli dell'orientamento sessuale del ragazzo, e un mondo esterno che, alla sua età, fa più paura di quanto non dovrebbe;
dicevo, questo film presenta tutte le migliori intenzioni, anche se a mio avviso non fa completamente centro principalmente a causa finale. Non che tutte le storie debbano terminare con un epilogo drammatico per risultare credibili, ma l'ending proposto qui sa tantissimo di pellicola romantica e pochissimo di un qualsiasi tentativo di approccio realistico. Poi, per carità, è ovvio che ci si trovi di fronte a un prodotto costruito per attrarre un certo tipo di pubblico e che il finale sia imbastito nel tentativo di compiacerne le aspettative, ma da persona omosessuale che ha faticato a costruirsi un'adolescenza tranquilla e qualunque, posso assicurare che raramente nella vita (SPOILER) il tuo misterioso amico di penna di cui ti innamori email dopo email non solo risulti essere proprio la persona che speravi che fosse, ma per giunta ti ricambia. Mi rendo conto che "Love, Simon" sia un titolo di finzione e presenti il pregio di portare un positivo messaggio sull'omosessualità a un pubblico vasto, per cui, espressa la mia perplessità, lascio correre: tutto sommato si tratta di un prodotto ben fatto che ha un bravissimo protagonista in Nick Robinson e che, a fine visione, non lascia scontenti della scelta di averlo visto.
Cast: Nick Robinson, Josh Duhamel, Jennifer Garner, Katherine Langford, Alexandra Shipp, Jorge Lendeborg Jr., Keiynan Lonsdale, Miles Heizer, Logan Miller, Tony Hale, Talitha Bateman.
Box Office: $66.3 milioni
Vale o non vale: per chi apprezza le pellicole pulite e politically correct in cui i teenager si confrontano con tematiche complesse della vita, sicuramente "Love, Simon" è da vedere; ma anche per tutti gli altri che, nel caso, volessero farsi un'idea di quanta pressione la società riesca ad esercitare al giorno d'oggi sulla gioventù. Molto bravo Nick Robinson mentre Katherine Langford si sforza parecchio e ce ne accorgiamo. 
Tratto dal romanzo di Becky Albertalli
Premi: /
Parola chiave: Ferris wheel.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi