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giovedì 18 luglio 2024

Film 2296 - Inside Out 2

Intro: Ammetto che non sentissi alcuna esigenza di recuperarlo, ma tra le varie recensioni positive, tutte le news relative all'incasso stratosferico (il primo film a sforare il miliardo di dollari d'incasso dal "Barbie" dell'anno corso) e il feedback positivo della mia amica Debora che lo aveva visto la settimana prima, mi sono deciso a dargli una chance.

Film 2296: "Inside Out 2" (2024) di Kelsey Mann
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: sarò onesto, per quanto questo "Inside Out 2" non sia certo un pessimo film, comunque non mi ha soddisfatto.
Premesso che non sentissi l'esigenza di un sequel del primo film e forse anche a causa di un generale disinteresse che provo al momento nei confronti dei film che arrivano in sala, di fatto non avevo molta voglia di sedermi al cinema per un'ora e mezza a guardare questo sequel del ben più riuscito "Inside Out".
Ribadisco, questo secondo capitolo non è necessariamente male, semplicemente a) non raggiunge minimamente i fasti del primo titolo e b) ho trovato l'esperienza (specialmente la prima parte del racconto) estremamente caotica. Troppi personaggi, troppe "voci", troppa carne al fuoco. Naturale che i sentimenti si moltiplichino man mano che l'essere umano si sviluppa, quindi comprendo l'esigenza di aggiungere nuovi personaggi al racconto, semplicemente non trovo che la maniera in cui è stata gestita la storia sia necessariamente ciò che mi aspetto di vedere quando decido di recuperare un film d'animazione, un'esperienza che vorrei essere rilassante e piacevole.
Qui, oltre ai simpatici siparietti delle varie emozioni che devo fronteggiare gli umori di Riley c'è pochino: Riley è buona o cattiva? Di fatto non si va oltre questo concetto. Per non parlare del fatto che è particolarmente difficile empatizzare con alcuno dei personaggi, considerato che rappresentano solo una sfaccettatura delle varie emozioni umane. Per non parlare del fatto che - e qui mi rendo conto di andare oltre il focus di questa recensione e, per carità, il mio commento è piuttosto provocatorio - se le emozioni che ci governano sono personaggi, chi governa loro?
Insomma, se la prima volta aveva funzionato egregiamente, non so quanto questo ritorno nella testa di Riley per me abbia funzionato. La magia del primo film non c'è e si vede quanto la sceneggiatura si sforzi di ricreare la stessa atmosfera, riuscendoci solo marginalmente.
Non fosse che si tratta di un sequel, la mia reazione sarebbe stata sicuramente più positiva. "Inside Out 2", però, è figlio di un progetto precedente e, per questo motivo, non ci si può esimere dal confronto col primo, riuscitissimo capitolo. E il confronto non regge.
Film 1031 - Inside Out
Film 1328 - Inside Out
Film 2296 - Inside Out 2
Cast: Amy Poehler, Maya Hawke, Kensington Tallman, Liza Lapira, Tony Hale, Lewis Black, Phyllis Smith, Ayo Edebiri, Lilimar, Grace Lu, Sumayyah Nuriddin-Green, Adèle Exarchopoulos, Yvette Nicole Brown, Diane Lane, Kyle MacLachlan, Paul Walter Hauser.
Box Office: $1.371 miliardi (ad oggi)
Vale o non vale: I fan del primo film della Pixar dovrebbero apprezzare, anche se a mio avviso questo secondo "Inside Out" non funziona bene quanto il primo.
Premi: /
Parola chiave: Pubertà.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 18 ottobre 2022

Film 2140 - Hocus Pocus 2

Intro: Non che ci fosse davvero bisogno di un sequel, ma la Disney è sicuramente stata in grado di creare la giusta dose di attenzione rispetto a questo progetto che, appena uscito, non ho mancato id recuperare all'istante.

Film 2140: "Hocus Pocus 2" (2022) di Anne Fletcher
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: se il film è stato reso disponibile sulla piattaforma Disney+ il 30 settembre, io e Ciarán ce lo siamo visti esattamente un giorno dopo perché, diciamocelo, visto il magnifico trio, questo era decisamente il titolo "gay" della stagione. Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy tornano ad interpretare le sorelle Sanderson e, bisogna concederglielo, sono davvero in formissima (oltre che un trio davvero affiatato). Non fosse per loro, ovviamente, un prodotto come "Hocus Pocus 2" meriterebbe ben poca attenzione.
In effetti, va detto, il film non è davvero niente di che e anche se tenta di aggiornare il proprio racconto adattandolo all'audience contemporanea, il confronto con l'originale è decisamente inferiore. Godibile, per carità, ma "Hocus Pocus" non si batte.
Quindi, per quanto davvero non ci fosse bisogno di un secondo appuntamento a Salem, l'effetto nostalgia sicuramente la fa da padrone e ci riporta - a chi nel '93 aveva già la capacità di intendere e di volere - a quelle atmosfere da film Disney anni '90 che è davvero impossibile replicare o ricreare oggi. Il che non è necessariamente un male, anche se fa un po' effetto pensare che siano passati 29 anni dall'uscita del primo iconico capitolo. Il tempo vola, come le sorelle Sanderson sulle loro scope. A una prossima avventura?
Film 1435 - Hocus Pocus
Film 2140 - Hocus Pocus 2
Cast: Bette Midler, Sarah Jessica Parker, Kathy Najimy, Sam Richardson, Doug Jones, Whitney Peak, Belissa Escobedo, Tony Hale, Hannah Waddingham.
Box Office: /
Vale o non vale: I fan dell'originale apprezzeranno questo ritorno a Salem in grande stile, sopratutto grazie alle magnifiche Midler, Parker e Najimy che, anche in questa seconda occasione, riescono a rendere iconico il trio di streghe. Il film, diciamocelo pure, funziona solo grazie a loro. Il resto è contorno e ce ne frega il giusto. Ma è poi così che doveva essere, per cui non ci stupiamo di niente e ringraziamo Disney che ci ha concesso il bis.
Per chi non avesse apprezzato il primo capitolo - o chi fosse alla ricerca di un film di Halloween ben più spaventoso - decisamente meglio cercare altrove.
Premi: /
Parola chiave: Candela.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 12 novembre 2019

Film 1676 - Love, Simon

Intro: Non ero riuscito a vederlo al cinema, ma ero davvero interessato a recuperare questo film, quindi appena lo streaming è stato disponibile ne ho approfittato.
Film 1676: "Love, Simon" (2018) di Greg Berlanti
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: una pellicola non perfetta, ma a cui non mancano i buoni momenti e le migliori intenzioni, "Love, Simon" porta sul grande schermo elementi complessi - omosessualità, adolescenza, amicizia, scuola, popolarità, insicurezza, coming out - e li mescola tutti insieme attraverso quell'escamotage che un tempo sarebbe stato del romanzo epistolare, qui in versione email: Simon comincia una conversazione del tutto onesta sulla sua omosessualità con uno sconosciuto amico di penna del suo liceo, Blue, e finisce per innamorarsene. Scoperto da un altro compagno di scuola, Simon viene ricattato affinché il suo secreto rimanga tale. Nel mezzo ci sono famiglia e amici, inconsapevoli dell'orientamento sessuale del ragazzo, e un mondo esterno che, alla sua età, fa più paura di quanto non dovrebbe;
dicevo, questo film presenta tutte le migliori intenzioni, anche se a mio avviso non fa completamente centro principalmente a causa finale. Non che tutte le storie debbano terminare con un epilogo drammatico per risultare credibili, ma l'ending proposto qui sa tantissimo di pellicola romantica e pochissimo di un qualsiasi tentativo di approccio realistico. Poi, per carità, è ovvio che ci si trovi di fronte a un prodotto costruito per attrarre un certo tipo di pubblico e che il finale sia imbastito nel tentativo di compiacerne le aspettative, ma da persona omosessuale che ha faticato a costruirsi un'adolescenza tranquilla e qualunque, posso assicurare che raramente nella vita (SPOILER) il tuo misterioso amico di penna di cui ti innamori email dopo email non solo risulti essere proprio la persona che speravi che fosse, ma per giunta ti ricambia. Mi rendo conto che "Love, Simon" sia un titolo di finzione e presenti il pregio di portare un positivo messaggio sull'omosessualità a un pubblico vasto, per cui, espressa la mia perplessità, lascio correre: tutto sommato si tratta di un prodotto ben fatto che ha un bravissimo protagonista in Nick Robinson e che, a fine visione, non lascia scontenti della scelta di averlo visto.
Cast: Nick Robinson, Josh Duhamel, Jennifer Garner, Katherine Langford, Alexandra Shipp, Jorge Lendeborg Jr., Keiynan Lonsdale, Miles Heizer, Logan Miller, Tony Hale, Talitha Bateman.
Box Office: $66.3 milioni
Vale o non vale: per chi apprezza le pellicole pulite e politically correct in cui i teenager si confrontano con tematiche complesse della vita, sicuramente "Love, Simon" è da vedere; ma anche per tutti gli altri che, nel caso, volessero farsi un'idea di quanta pressione la società riesca ad esercitare al giorno d'oggi sulla gioventù. Molto bravo Nick Robinson mentre Katherine Langford si sforza parecchio e ce ne accorgiamo. 
Tratto dal romanzo di Becky Albertalli
Premi: /
Parola chiave: Ferris wheel.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 3 novembre 2019

Film 1671 - The Heat

Intro: Era da un po' che volevo rivederlo e, soprattutto, ero alla ricerca di un po' di svago spensierato per cui questo film mi sembrava la scelta più azzeccata.
Film 1671: "The Heat" (2013) di Paul Feig
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente mi ricordavo che fosse una pellicola un po' più divertente, diciamo meglio riuscita. Poi, per carità, questo "The Heat" non è terribile, ma nemmeno indimenticabile... Forse un po' troppo sbroccato alla lunga ed entrambe Bullock e McCarthy ripropongono personaggi già visti (rispettivamente "Miss Congeniality" e "Bridesmaids" o "Identity Thief").
Film 602 - Corpi da reato
Film 1671 - The Heat
Cast: Sandra Bullock, Melissa McCarthy, Demián Bichir, Marlon Wayans, Michael Rapaport, Jane Curtin, Tony Hale, Ben Falcone.
Box Office: $229.9 milioni
Vale o non vale: Una commedia non indimenticabile, anche se ha i suoi momenti. Poteva essere meglio? Sì, ma rimane comunque passabile.
Premi: /
Parola chiave: Talpa.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 2 agosto 2016

Film 1181 - The Angry Birds Movie

Lo streaming lo proponeva in inglese e la tentazione è stata troppo forte!

Film 1181: "The Angry Birds Movie" (2016) di Clay Kaytis, Fergal Reilly
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Oggi se ne vedono di tutti i colori per cui nessuno si stupisce di un film tratto da un applicazione ludica pensata per il cellulare. Una pellicola intera, insomma, che deriva da un unico giochino che, a quanto mi è dato capire, non ha esattamente uno scopo che vada oltre il colpire le "cose" (?) con gli uccelli e ciò nonostante è riuscito ad imporsi quale "the largest mobile app success the world has seen so far". Che si passasse allo spin-off cinematografico, insomma, era solo questione di tempo.
Questo film d'animazione non è poi così male come può sembrare durante il primo tempo. Di fatto la prima parte fatica ad ingranare ed andare oltre la rabbia perenne del rosso protagonista, per cui alla lunga si fatica non solo ad appassionarsi, ma anche a capire quale sia di fatto lo scopo di tutta l'operazione. La cosa migliora quando i maialini verdi finalmente fanno irruzione sull'isola di pennuti sempre sorridenti e sciocchini, il che porta finalmente scompiglio e un po' d'azione dopo un troppo lungo momento di stallo. Va detto che il secondo tempo riscatta la storia a sufficienza e rende il risultato finale meno negativo di quanto non potesse sembrare in partenza. Di fatto, ad essere onesti, "Angry Birds" non è malaccio - pur non essendo un capolavoro - e riesce comunque a regalare più di una risata. Rimane un prodotto fondamentalmente legato alle gag estemporanee (sicuramente divertenti), meno efficace nel costruire una storia con qualcosa di concreto da raccontare che vada oltre la costante rabbia del protagonista, la ricerca di uova dei maialini e la ricollocazione dell'eroe nella dimensione della realtà dopo la "caduta" dal piedistallo.
Insomma, davvero niente di nuovo o innovativo anche se in grado di divertire a sufficienza.
Cast: Jason Sudeikis, Josh Gad, Danny McBride, Maya Rudolph, Kate McKinnon, Sean Penn, Tony Hale, Keegan-Michael Key, Bill Hader, Peter Dinklage, Blake Shelton, Charli XCX, Tituss Burgess.
Box Office: $345.5 milioni
Consigli: Inizialmente non sembra centrare l'obiettivo, poi si riprende e regala poco più di un'ora e mezza di simpatico e velocissimo disimpegno. Forse non proprio per tutta la famiglia, "Angry Birds" è uno dei non moltissimi esempi di pellicole tratte da un videogioco che riesce a sfondare anche al cinema (nonostante una trama pressoché inesistente) pur necessitando, in caso di un eventuale sequel, di un aggiustamento dal punto di vista della trama che andrebbe ampiamente rimpolpata. In ogni caso direi così così: alla fine è simpatico, ma non aggiunge niente a quanto già visto finora.
Parola chiave: Mighty Eagle.

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#HollywoodCiak
Bengi

sabato 21 novembre 2009

Film 12 - The informant!

Ieri è stata una giornata particolarmente lunga. Dopo il mio lavoro non retribuito sono tornato a casa nel tardo pomeriggio ma non sapevo che cosa cominciare a guardare. Così prima ho iniziato "Il pranzo di Babette", ma poi la lavatrice ha finito, Ale ha suonato il campanello e ho dovuto smettere (dopo i primi 6 minuti).
In compagnia il film si cambia, dunque optiamo per "Gli abbracci spezzati" di Almodovar, peccato che il film dia dei problemi e dopo 7 minuti ci interrompiamo. Penelope era appena apparsa sullo schermo. Uff.
Ci arrendiamo al fato e decidiamo di cominciare la serata con un telefilm: "Desperate Housewives", stagione 6 episodio 8. Molto divertente!
Terminato lo show decidiamo di provare nuovamente con un film, ma stavolta spulciamo la mia collezione "sicura" del pc. E alla fine riusciamo a deciderci.


Film 12: "The informant!" (2009) di Steven Soderbergh
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: teoricamente Ale
Pensieri: Sinceramente? Non mi è piaciuto. E' da un po' che aspettavo di vedere questo film, la campagna pubblicitaria mi aveva colpito con quelle locandine particolari dalle parole spezzate, il titolo col punto esclamativo... Mi sembrava volessero pubblicizzare qualcosa di nuovo, non convenzionale, pungente. E invece sono rimasto deluso. Innanzitutto il personaggio di Matt Damon è, a mio avviso, estremamente antipatico. Mente perchè è malato, mente perchè gli piace, mente perchè nei casini ci sguazza. Credo che questo atteggiamento autolesionistico mi abbia indisposto. Anche da bambino non sopportavo la stupida goffaggine di Pippo nelle sue storie, alla lunga lo trovavo insopportabile per la sua incapacità di farne quantomeno una giusta. Ecco, Mark Whitacre/Matt Damon è uguale: gli dicono di non fare una cosa e lui la fa; gli dicono di non parlare con nessuno e lui chiama la stampa; gli dicono che hanno scoperto le sue bugie e lui continua a mentire nonostante gli facciano notare che l'hanno appena smascherato. Poi, per carità, è vero che se uno è malato è malato e niente ci può fare, però questo non toglie che possa risultare antipatico.
Mentre seguivo il film, comunque, mi sono chiesto più volte una cosa: essendo tratto da una storia vera (o come dice la tagline su un vero pettegolezzo) la moglie di Whitacre era davvero così stupida?! Al di là della voce da oca, non si è mai fatta qualche domandina? Tipo perchè suo marito avesse 5(?)-7(?)-9(?)-11(?) milioni di dollari o perchè l'FBI ce l'avesse tanto con lui o ancora il perchè della condanna a 9 anni di carcere...?
Insomma, mentre Ale se la dormiva sul divano, io mi sono visto questo film senza particolari guizzi di interesse. Prima di documentarmi per bene sulla regia di Soderbergh ero sicuro che avesse diretto molti altri film decisamente più interessanti, anche se più commerciali, come "Traffic" e "Erin Brockovich - Forte come la verità". Poi ho scoperto che sono suoi anche "Intrigo a Berlino", "Solaris", "Ocean's Twelve", e un segmento di "Eros"... e sono rimasto un po' deluso.
Note finali: 1) l'agente speciale dell'FBI Brian Shepard è interpretato da Scott Bakula, lo stesso che, a cavallo tra '80 e '90, interpretava il dott. Sam Beckett in "Quantum Leap" (grazie Ale!); 2) come al solito hanno cambiato i doppiatori...e Matt Damon nel film non ha la sua solita voce.
Consigli: Serve molta attenzione per seguire la trama e ricordarsi tutte le bugie che Whitacre dice: quindi stare in campana!
Parola chiave: Prenditi un tuo avvocato!




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