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venerdì 31 marzo 2023

David di Donatello 2023: nomination e vincitori

David di Donatello 2023 

Miglior Film
Esterno Notte
Il Signore delle Formiche
La Stranezza
Le Otto Montagne
Nostalgia

Miglior Regia
Marco Bellocchio (Esterno Notte)
Gianni Amelio (Il Signore delle Formiche)
Roberto Andò (La Stranezza)
Felix Van Groeningen & Charlotte Vandermeersh (Le Otto Montagne)
Mario Martone (Nostalgia)

Miglior esordio alla regia
Carolina Cavalli (Amanda)
Jasmine Trinca (Marcel!)
Niccolò Falsetti (Margini)
Giulia Louise Steigerwalt (Settembre)
Vincenzo Pirrotta (Spaccaossa)

Miglior sceneggiatura originale
Astolfo (Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello)
Chiara (Susanna Nicchiarelli)
Esterno Notte (Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino)
Il Signore delle Formiche (Gianni Amelio, Edoardo Petti, Federico Fava)
L’Immensità (Emanuele Crialese, Francesca Manieri, Vittorio Moroni)
La Stranezza (Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso)

Miglior sceneggiatura non originale
Bentu (Salvatore Mereu)
Brado (Massimo Gaudioso, Kim Rossi Stuart)
Il Colibrì (Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo)
Le Otto Montagne (Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersh)
Nostalgia (Mario Martone, Ippolita Di Majo)

Miglior attrice protagonista
Amanda – Benedetta Porcaroli
Esterno notte – Margherita Buy
L’immensità – Penélope Cruz
Settembre – Barbara Ronchi
Siccità – Claudia Pandolfi

Miglior attore protagonista
Esterno notte - Fabrizio Gifuni
Il signore delle formiche - Luigi Lo Cascio
La stranezza - Ficarra e Picone
Le otto montagne - Alessandro Borghi
Le otto montagne - Luca Marinelli

Migliore attrice non protagonista
Amanda - Giovanna Mezzogiorno
Esterno notte - Daniela Marra
La stranezza - Giulia Andò
Nostalgia - Aurora Quattrocchi
Siccità - Emanuela Fanelli

Miglior attore non protagonista
Esterno notte - Fausto Russo Alesi
Esterno notte - Toni Servillo
Il signore delle formiche - Elio Germano
Le otto montagne - Filippo Timi
Nostalgia - Francesco Di Leva

Miglior produttore
Esterno Notte (Lorenzo Mieli, Simone Gattoni)
La Stranezza (Angelo Barbagallo, Attilio De Razza)
Le Otto Montagne (Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution, Elastic, Canal+, Ciné+, Sky)
Nostalgia (Medusa Film, Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella, Roberto Sessa, Angelo Laudisa)
Princess (Carla Altieri, Roberto De Paolis, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri, Rai Cinema)

Miglior fotografia
Esterno notte - Francesco Di giacomo
I racconti della domenica, La storia di un uomo perbene - Giovanni Mammolotti
La stranezza- Maurizio Calvesi
Le otto montagne - Ruben Impens
Nostalgia - Paolo Carnera

Miglior compositore
Esterno notte - Fabio Massimo Capogrosso
Il pataffio - Stefano Bollani
La stranezza - Michele Braga, Emanuele Bossi
Le otto montagne - Daniel Norgren
Siccità - Franco Piersanti

Miglior canzone originale
Se mi vuoi - Diodato (Diabolik - Ginko all'attacco!)
Caro amore lontanissimo - Marco Mengoni (Il colibrì)
Culi culagni - Stefano Bollani (Il pataffio)
Margini - Niccolò Falsetti (La palude)
Proiettili - Joan Thiele, Elisa Toffoli, Emanuele Triglia, Elodie (Ti mangio il cuore)

Miglior scenografia
Giada Calabria, Loredana Raffi – La stranezza
Andrea Castorina, Marco Martucci, Laura Casalini – Esterno notte
Marta Maffucci, Carolina Ferrara – Il signore delle formiche
Massimiliano Nocente, Marcella Galeone – Le otto montagne
Tonino Zera, Maria Grazia Schirippa, Marco Bagnoli – L’ombra di Caravaggio

Migliori costumi
Maria Rita Barbera – La stranezza
Daria Calvelli – Esterno notte
Massimo Cantini Parrini – Chiara
Valentina Monticelli – Il signore delle formiche
Carlo Poggioli – L’ombra di Caravaggio

Miglior trucco
Paola Gattabrusi, Lorenzo Tamburini – Il colibrì
Enrico Iacoponi – Esterno notte
Federico Laurenti, Lorenzo Tamburini – Dante
Luigi Rocchetti – L’ombra di Caravaggio
Esmé Sciaroni – Il signore delle formiche

Miglior acconciatura
Desiree Corridoni – L’ombra di Caravaggio
Alberta Giuliani – Esterno notte
Samantha Mura – Il signore delle formiche
Rudy Sifari – La stranezza
Daniela Tartari – L’immensità

Miglior montaggio
Esmeralda Calabria – La stranezza
Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni – Esterno notte
Nico Leunen – Le otto montagne
Simona Paggi – Il signore delle formiche
Jacopo Quadri – Nostalgia

Miglior suono
Gaetano Carito, Lilio Rosato, Nadia Paone – Esterno notte
Emanuele Cecere, Silvia Moraes, Giancarlo Rutigliano – Nostalgia
Emanuele Cicconi, Mimmo Granata, Alberto Bernardi – Il signore delle formiche
Carlo Missidenti, Marta Billingsley, Gianni Pallotto – La stranezza
Alessandro Palmerini, Alessandro Feletti, Marco Falloni – Le otto montagne

Migliori effetti visivi
Alessio Bertotti – Dampyr
Massimo Cipollina – Esterno notte
Marco Geracitano – Siccità
Rodolfo Migliari – Le otto montagne
Simone Silvestri, Vito Picchienna – Diabolik – Ginko all’attacco!

Miglior documentario
Il cerchio di Sophie Chiarello
In viaggio di Gianfranco Rosi
Kill Me If You Can di Alex Infascelli
La timidezza delle chiome di Valentina Bertani
Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno

Miglior film internazionale
Bones and All
Elvis
Licorice Pizza
The Fabelmans
Triangle of Sadness

David Giovani
Corro da te
Il colibrì
L’ombra di Caravaggio
La stranezza
Le otto montagne

#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 8 marzo 2017

David di Donatello 2017: nomination e vincitori

Non è molto professionale dirlo, ma ammetto che quest'anno il mio interesse per i David di Donatello rasenta minimi storici, motivo per cui ho preso sotto gamba un po' tutta la manifestazione. Le nomination per l'edizione 2017 sono state annunciate il 21 febbraio scorso - a neanche una settimana dagli Oscar - con i premi che verrano consegnati il 27 marzo prossimo a Roma.
L'evento, prodotto e trasmesso da Sky, sarà presentato da Alessandro Cattelan e verrà trasmesso in diretta su Sky Cinema, Sky Uno, Sky TG24, Sky Arte e in chiaro su TV8.
Ecco le cinquine!
 David di Donatello 2017

MIGLIOR FILM
Fai bei sogni
Fiore
Indivisibili
La pazza gioia
Veloce come il vento

MIGLIOR REGIA
Marco Bellocchio, per Fai bei sogni
Claudio Giovannesi, per Fiore
Edoardo De Angelis, per Indivisibili
Paolo Virzì, per La pazza gioia
Matteo Rovere, per Veloce come il vento

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Michele Vannucci, per Il più grande sogno
Marco Danieli, per La ragazza del mondo
Marco Segato, per La pelle dell’orso
Fabio Guaglione, Fabio Resinaro, per Mine
Lorenzo Corvino, per WAX: We are the X

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Claudio Giovannesi, Filippo Gravino, Antonella Lattanzi, per Fiore
Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto, Marco Martani, per In guerra per amore
Nicola Guaglianono, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis, per Indivisibili
Francesca Archibugi, Paolo Virzì, per La pazza gioia
Roberto Andò, Angelo Pasquini, per Le confessioni
Filippo Gravino, Francesca Manieri, Matteo Rovere, per Veloce come il vento

MIGLIORE SCENEGGIATURA ADATTATA
Fiorella Infascelli, Antonio Leotti, per Era d’estate
Edoardo Albinati, Marco Bellocchio, Valia Santella, per Fai bei sogni
Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti, Salvatore De Mola, per La stoffa dei sogni
Francesco Patierno, per Naples ’44
Francesca Marciano, Valia Santella, Stefano Mordini, per Pericle il nero
Massimo Gaudioso, per Un paese quasi perfetto

MIGLIOR PRODUTTORE
Cristiano Bortone, Bart Van Langendonck, Peter Bouckaert, Gong Ming Cai, Natacha Devillers, per Caffè
Pupkin Production e IBC Movie con Rai Cinema, per Fiore
Attilio De Razza, Pierpaolo Verga, per Indivisibili
Marco Belardi per Lotus Production (una società di Leone Film Group) – in collaborazione con Rai Cinema, per La pazza gioia
Angelo Barbagallo per Bibi Film con Rai Cinema, per Le confessioni
Domenico Procacci con Rai Cinema, per Veloce come il vento

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Daphne Scoccia, per Fiore
Angela e Marianna Fontana, per Indivisibili
Valeria Bruni Tedeschi, per La pazza gioia
Micaela Ramazzotti, per La pazza gioia
Matilda De Angelis, per Veloce come il vento


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Valerio Mastandrea, per Fai bei sogni
Michele Riondino, per La ragazza del mondo
Sergio Rubini, per La stoffa dei sogni
Toni Servillo, per Le confessioni
Stefano Accorsi, per Veloce come il vento

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Antonia Truppo, per Indivisibili
Valentina Carnelutti, per La pazza gioia
Valeria Golino, per La vita possibile
Michela Cescon, per Piuma
Roberta Mattei, per Veloce come il vento

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Valerio Mastandrea, per Fiore
Massimiliano Rossi, per Indivisibili
Ennio Fantastichini, per La stoffa dei sogni
Pierfrancesco Favino, per Le confessioni
Roberto De Franesco, per Le ultime cose

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Daniele Ciprì, per Fai bei sogni
Ferran Paredes Rubio, per Indivisibili
Vladan Radovic, per La pazza gioia
Maurizio Calvesi, per Le confessioni
Michele D’Attanasio, per Veloce come il vento

MIGLIORE MUSICISTA
Carlo Crivelli, per Fai bei sogni
Enzo Avitabile, per Indivisibili
Carlo Virzì, per La pazza gioia
Franco Piersanti, per La stoffa dei sogni
Andrea Farri, per Veloce come il vento

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“I CAN SEE THE STARS”, musica e testi di Fabrizio Campanelli, interpretata da Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero, Beatrice Vendramin, per Come diventare grandi nonostante i genitori
“ABBI PIETÀ DI NOI”, per Indivisibili, musica, testi di Enzo Avitabile, interpretata da Enzo Avitabile, Angela e Marianna Fontana, per Indivisibili
“L’ESTATE ADDOSSO”, musica di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, Christian Rrigano e Riccardo Onori, testi di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti e Vasco Brondi, interpretata da Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, per L’estate addosso
“PO POPPOROPPÒ”, musica e testi di Carlo Virzì, interpretata dai pazienti di Villa Biondi, per La pazza gioia
“SEVENTEEN”, musica di Andrea Farri, testi di Lara Martelli, interpretata da Matilda De Angelis, per Veloce come il vento

MIGLIORE SCENOGRAFO
Marcello Di Carlo, per In guerra per amore
Carmine Guarino, per Indivisibili
Marco Dentici, per Fai bei sogni
Tonino Zero, per La pazza gioia
Livia Borgognoni, per La stoffa dei sogni

MIGLIORE COSTUMISTA
Cristiana Ricceri, per In guerra per amore
Massimo Cantini Parrini, per Indivisibili
Catia Dottori, per La pazza gioia
Beatrice Giannini, Elisabetta Antico, per La stoffa dei sogni
Cristina Laparola, per Veloce come il vento

MIGLIOR TRUCCATORE 
Gino Tamagnini, per Fai bei sogni
Maurizio Fazzini, per In guerra per amore
Valentina Iannuccilli, per Indivisibili
Esmé Sciaroni, per La pazza gioia
Silvia Beltrani, per La stoffa dei sogni
Luca Mazzoccoli, per Veloce come il vento

MIGLIOR ACCONCIATORE
Mauro Tamagnini, per Fai bei sogni
Massimiliano Gelo, per In guerra per amore
Vincenzo Cormaci, per Indivisibili
Daniela Tartari, per La pazza gioia
Alessio Pompei, per Veloce come il vento

MIGLIORE MONTATORE
Consuelo Catucci, per 7 minuti
Chiara Griziotti, per Indivisibili
Cecilia Zanuso, per La pazza gioia
Alessio Doglione, per La stoffa dei sogni
Gianni Vezzosi, per Veloce come il vento

MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Gaetano Carito – Microfonista: Pierpaolo Lorenzo – Montaggio: Lilio Rosato – Creazione suoni: New Digital Sound – Mix: Roberto Cappanelli, per Fai bei sogni
Presa diretta: Valentino GIANNÌ – Microfonista: Fabio Conca – Montaggio: Omar Abouzaid e Sandro Rossi – Creazione suoni: Lilio Rosato – Mix: Francesco Cucinelli, per Indivisibili
Presa diretta: Alessandro Bianchi – Microfonista: Luca Novelli – Montaggio: Daniela Bassani – Creazione suoni: Fabrizio Quadroli – Mix: Gianni Pallotto c/o SOUND DESIGN, per La pazza gioia
Presa diretta: Filippo Porcari – Microfonista: Federica Ripani – Montaggio: Claudio Spinelli – Creazione suoni: Marco Marinelli – Mix: Massimo Marinelli, per La stoffa dei sogni
Presa diretta: Angelo Bonanni – Microfonista: Diego De Santis – Montaggio e Creazione suoni: Mirko PERRI – Mix: Michele Mazzucco, per Veloce come il vento

MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Chromatica, per In guerra per amore
Makinarium, per Indivisibili
Mercurio Domina, Far Forward, Fast Forward, per Mine
Canecane, Inlusion, per Ustica
Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network, per Veloce come il vento

MIGLIOR DOCUMENTARIO
60 – Ieri, oggi, domani, di Giorgio Treves
Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita, di Fariborz Kamkari
Crazy for football, di Volfango De Biasi
Liberami, di Federica Di Giacomo
Magic Island, di Marco Amenta

MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
Florence, di Stephen Frears
Io, Daniel Blake, di Ken Loach
Julieta, di Pedro Almodovar
Sing Street, di John Carney
Truman – Un vero amico è per sempre, di Cesc Gay

MIGLIOR FILM STRANIERO
Animali notturni, di Tom Ford
Captain Fantastic, di Matt Ross
Lion, di Garth Davis
Paterson, di Jim Jarmusch
Sully, di Clint Eastwood

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
A casa mia, di Mario Piredda
Ego, di Lorenza Indovina
Mostri, di Adriano Giotti
Simposio suino in re minore, di Francesco Filippini
Viola, Franca, di Marta Savina
(Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2017 è: A CASA MIA di Mario Piredda)

DAVID GIOVANI
Michele Placido, per 7 minuti
Pierfrancesco Diliberto, per In guerra per amore
Gabriele Muccino, per L’estate addosso
Paolo Virzì, per La pazza gioia
Roan Johnson, per Piuma

lunedì 8 febbraio 2010

Film 74 - Vincere

L'ho visto così, preso dalla voglia di buon cinema! Pazzia?


Film 74: "Vincere" (2009) di Marco Bellocchio
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Pare che in Italia, per farti apprezzare come attrice, la devi far vedere al cinema. Come che cosa?!
Allora, già le tette della Mezzogiorno le avevo viste a quella famosa finestra di fronte. Ora però esageriamo un po'... La passera mostrata all'allestimento di una mostra d'arte futurista?! E poi cosa, un po' di culo dal parrucchiere? Ma ti pare che sia funzionale alla storia far tirar su la gonna alla santa Mezzodì mentre, truccata da clown?!, Filippo Timi/Mussolini sta a farsi spiegare i quadri tra la folla?! Boh...
Cosa ci viene da pensare, poi? Che nessuno ricordi quel famoso discorso della donna oggetto in un Paese maschilista governato da una classe politica dalla zip facile? Micaela Ramazzotti, ora santissima lady Virzì, prima mostra la striscia di pelo in "Tutta la vita davanti" e poi si becca a) carriera cinematografica sfolgorante b) un marito ricco che spinge ed alimenta la già citata carriera c) il massificato perdono e conseguente cancellamento di reato da parte del pubblico (anche perchè la bella è incinta e non può essere mamma e zoccolona allo stesso tempo).
Ma poi ce ne sono anche altre, chiaro, che si sono immolate per la causa. Forse la primissima che mi viene in mente è la Bellucci, che - è proprio vero! - quando non parla regala prestigio ai suoi film ("Malèna"). Poi di recente la Chiatti in "Il caso dell'infedele Klara" e, non so, mille altre patatine di Rocco.
Non fraintendete, però, non sono certo il bigotto di turno e il moralismo mi appartiene poco. Dico solo che certe volte è fuori luogo. Non perchè la passera non sia bella in sé, ma perchè, diciamocelo, non ci sta a dire un cazzo.
Ora, sicuramente Bellocchio voleva fare un film sulla passione davvero carnale tra Mussolini e la Dalser, però secondo me non c'è riuscito. Ci sarà tutto il sesso che vuoi (e la miseria, trombano sempre!), ma a parte l'imbarazzo per gli accoppiamenti più psicotici della terra non c'è molto... La storia è sì importante, ma non esattamente centrale, perchè la Dalser viene presto messa da parte da Benito double-wife, e rimane sempre una certa confusione narrativa di fondo che scoraggia la comprensione storica (penso: se vuoi farlo vedere all'estero, dove la storia dell'Italia la sanno in 4, forse è meglio se rendi tutto comprensibile. Non dico che devi semplificare, ma almeno gli snodi centrali li dovrai spiegare eh...).
Io sono dell'idea che per un film storico l'intreccio narrativo spezzato non aiuti. I flashback confondono, specialmente quando non c'è nulla di fermamente rintracciabile nelle immagini. La Mezzodì non invecchia mai, mentre Timi alla fine viene sostituito da immagini di repertorio, quindi cambia completamente i connotati, ma nel film ce lo spacciano per identico.
E poi quelle scritte tipo giornale che ogni tanto sbucano fuori?! Ne vogliamo parlare??? Cos'è, post-futurismo cinematografico del giornalistico?
In definitiva non mi è piaciuto e ho trovato la recitazione un po' sopra le righe in certi punti (la Dalser che, agli 'arresti domiciliari' se ne esce con certe pretese da regina che fa solo venir da ridere...) oltre che Timi veramente strano: sembra tantissimo Sergio Castellitto, solo con due mani orrende! E poi la recitazione in dialetto è ridicola. Passo e chiudo.
Consigli: Strano. Da vedere forse, ma non da rivedere.
Parola chiave: Benito Albino.


Ric