20 anni fa. Avevo 5 anni...
Film 442: "Guardia del corpo" (1992) di Mick Jackson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: In un'atmosfera glam-pop più da anni '80 che da nuovissimi anni '90, "The Bodyguard" è una delle pellicole romantiche più famose della storia cinematografica.
Nonostante il copione fosse originariamente destinato alla coppia Steve McQueen e Diana Ross, per una serie di complicazioni i due protagonisti principali ingaggiati sono stati Kevin Costner e l'allora esordiente nel mondo del cinema Whitney Houston, scelta che oggi possiamo ritenere davvero azzeccata. Perchè se, allora, all'uscita del film la cantante fu ampiamente criticata - come il film - oggi non credo non si possa dire che "Guardia del corpo" sia una delle pellicole cult nel suo genere.
Gli elementi che lo hanno reso possibile sono tanti, a partire dalla colonna sonora (che, con le sue 45 milioni di copie, è la più venduta della storia) e da una della canzoni più magiche ed azzeccate a far da tema portante ad un film: "I Will Always Love You". Che poi le due candidate all'Oscar fossero "I Have Nothing" e "Run to You" è un'altra storia.
Con un mix di thriller, romanticismo e un tocco autobiografico (la Ross era già stata candidata all'Oscar per "La signora del blues" e la Houston, se non per la categoria attoriale, poteva aspirare ad una candidatura almeno per le canzoni), la trama regge abbastanza bene le 2ore di durata con una serie di colpi di scena a tener sempre desta l'attenzione di chi sta guardando. Bella (e, se vogliamo, anche interessante) la ricostruzione della serata degli Academy Awards dove, inutile dirlo, il personaggio della Houston vince tra la sorpresa di pochi. Lì si scatenerà il momento di massima tensione.
A parte i toni entusiasti di questa mia prima parte, dovuti certamente alla riscoperta di un prodotto legato ad una seria di ricordi d'infanzia, comunque bisogna dire che si deve trattare questo film per quello che è. Non certo un capolavoro, ma se lo si guarda con attenzione si possono riconoscere tantissimi tentativi successivi di emulazione, probabilmente legati ad una speranza di successo eguagliabile (il film incassò $410,945,720). Basti pensare alla varie cantanti sbarcate al cinema con pellicole legate al mondo della musica, come "Glitter" con Mariah Carey ($5,271,666 di incasso mondiale...), "Crossroads" con Britney Spears ($61,141,030) fino al più recente "Burlesque" con l'Aguilera e Cher ($89,657,398).
Non credo, tra l'altro, che le 7 nomination ai Razzie Awards del 1993 siano meritate e, con il senno di poi, si può certamente convenire che è stato prodotto ben di peggio e la recitazione dei due protagonisti non è così condannabile se consideriamo certi prodotti abominevoli prodotti ultimamente.
Ora, non è certo mia intenzione cominciare una crociata pro "Guardia del corpo"; dico solo che, con i suoi pregi e difetti, è riuscito in ogni caso a distinguersi come uno dei film più famosi legati al mondo della musica e, dopo tanto tempo, è ancora un prodotto di notevole fama. La recente scomparsa improvvisa della Houston, poi, ha contribuito ad avvicinare nuovamente la gente ai suoi successi passati e, inevitabilmente, a ridestare interesse attorno a questa pellicola e le sue indimenticabili canzoni.
Consigli: Romantico e cantato, è un film che va preso per quello che è. Se piace, piacerà tantissimo, altrimenti sarà la prima ed unica visione. Però è bello ricordare Whitney in uno dei passaggi più famosi della sua grandissima carriera.
Parola chiave: "I Will Always Love You".
Trailer
BB
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giovedì 23 agosto 2012
Film 442 - Guardia del corpo
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lunedì 20 agosto 2012
Film 440 - Bed Time
Dopo che l'anno scorso la 3 aveva regalato un altro film spagnolo a tema horror che mi era anche discretamente piaciuto, ho interpretato quale segnale evidentemente positivo che questa stagione estiva 2012 me ne proponesse un altro con così evidenti richiami a "Con gli occhi dell'assassino"...
Film 440: "Bed Time" (2011) di Jaume Balagueró
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Marco
Pensieri: Per diverse ragioni poteva sembrare che questa pellicola fosse una nuova piccola perla del cinema di paura spagnolo. Oltre ai richiami ad altri lavori già piuttosto noti, il trailer si presenta accattivante e, diciamocelo, lo spunto narrativo è inquietante abbastanza da rendere curiosi: mentre dormi qualcuno ti spia da sotto il tuo letto...
Chi? Cosa vuole? Perchè è lì? Come ha fatto ad arrivarci?
Ci sarebbero più o meno altre cento altre declinazioni di queste prime velocissime domande che scaturiscono nella mente dello spettatore che, catturato da un buon preambolo, si aspetta uno svolgimento della trama carico di suspance, colpi di scena e, diciamocelo, anche qualche scena truce.
Peccato che in questo "Mientras duermes" niente di tutto ciò accada. Fin dal principio sappiamo chi sta sotto al letto di Clara/Marta Etura e non ci si mette nemmeno troppo a capirne il perchè. A parte l'iniziale stordimento per lo strambo rapporto madre-figlio, direi che nulla di quello che viene mostrato durante la narrazione non possa essere previsto con almeno un decina di minuti di anticipo da parte di chi guarda. Il che, ad essere sinceri, non è nemmeno l'aspetto più frustrante del film.
La verità è che mi aspettavo un prodotto capace, se non di spaventarmi, almeno di instaurare in me un senso di smarrimento dovuto ad una trama capace di sorprendere o stupire. Niente di tutto questo. Lentezza e passaggi noiosissimi, con un atrio che finisce per diventare familiare e un appartamento che, francamente, non si capisce come Clara faccia a permettersi. Ecco, il fatto che mi sia soffermato ad analizzare più volte questo aspetto credo sia significativo al fine di descrivere quanto "Bed Time" sia stato deludente.
Svelare da subito l'identità del maniaco sotto il letto, dedicare più attenzione a come mostrare corpi nudi al limite del censurabile e affidarsi ad una trama con passaggi che sfiorano il ridicolo (due su tutti: il momento in cui i due fidanzati trovano in casa il portiere César/Luis Tosar, ma lui riesce a fargli credere che è appena entrato nell'appartamento e, il peggiore, Clara che apre il rubinetto dell'acqua nella doccia dove César è nascosto - in controluce - ma lei non lo vede perchè intanto chiacchiera col fidanzato che è nell'altra stanza...) finisce per togliere ogni appeal ad un prodotto che dovrebbe campare di colpi di scena e momenti da puro horror (o splatter) per intrattenere un pubblico che si aspetta un film di paura piuttosto che un mal riuscito tentativo di film orrifico con pretese di qualità.
Ps. Sia Tosar che la Etura hanno recitato nella pellicola "Cella 211" (2009) vincendo entrambi il Goya Awards (l'Oscar spagnolo) come migliori attori.
Consigli: Sinceramente c'è di meglio. Chiaro che, per passare una serata, può essere un'opzione. Bisogna, però, sapere da subito che metà della trama viene svelata da subito all'inizio del film (il trailer inganna!)
Parola chiave: Bambino.
Trailer
Ric
Film 440: "Bed Time" (2011) di Jaume Balagueró
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Erika, Marco
Pensieri: Per diverse ragioni poteva sembrare che questa pellicola fosse una nuova piccola perla del cinema di paura spagnolo. Oltre ai richiami ad altri lavori già piuttosto noti, il trailer si presenta accattivante e, diciamocelo, lo spunto narrativo è inquietante abbastanza da rendere curiosi: mentre dormi qualcuno ti spia da sotto il tuo letto...
Chi? Cosa vuole? Perchè è lì? Come ha fatto ad arrivarci?
Ci sarebbero più o meno altre cento altre declinazioni di queste prime velocissime domande che scaturiscono nella mente dello spettatore che, catturato da un buon preambolo, si aspetta uno svolgimento della trama carico di suspance, colpi di scena e, diciamocelo, anche qualche scena truce.
Peccato che in questo "Mientras duermes" niente di tutto ciò accada. Fin dal principio sappiamo chi sta sotto al letto di Clara/Marta Etura e non ci si mette nemmeno troppo a capirne il perchè. A parte l'iniziale stordimento per lo strambo rapporto madre-figlio, direi che nulla di quello che viene mostrato durante la narrazione non possa essere previsto con almeno un decina di minuti di anticipo da parte di chi guarda. Il che, ad essere sinceri, non è nemmeno l'aspetto più frustrante del film.
La verità è che mi aspettavo un prodotto capace, se non di spaventarmi, almeno di instaurare in me un senso di smarrimento dovuto ad una trama capace di sorprendere o stupire. Niente di tutto questo. Lentezza e passaggi noiosissimi, con un atrio che finisce per diventare familiare e un appartamento che, francamente, non si capisce come Clara faccia a permettersi. Ecco, il fatto che mi sia soffermato ad analizzare più volte questo aspetto credo sia significativo al fine di descrivere quanto "Bed Time" sia stato deludente.
Svelare da subito l'identità del maniaco sotto il letto, dedicare più attenzione a come mostrare corpi nudi al limite del censurabile e affidarsi ad una trama con passaggi che sfiorano il ridicolo (due su tutti: il momento in cui i due fidanzati trovano in casa il portiere César/Luis Tosar, ma lui riesce a fargli credere che è appena entrato nell'appartamento e, il peggiore, Clara che apre il rubinetto dell'acqua nella doccia dove César è nascosto - in controluce - ma lei non lo vede perchè intanto chiacchiera col fidanzato che è nell'altra stanza...) finisce per togliere ogni appeal ad un prodotto che dovrebbe campare di colpi di scena e momenti da puro horror (o splatter) per intrattenere un pubblico che si aspetta un film di paura piuttosto che un mal riuscito tentativo di film orrifico con pretese di qualità.
Ps. Sia Tosar che la Etura hanno recitato nella pellicola "Cella 211" (2009) vincendo entrambi il Goya Awards (l'Oscar spagnolo) come migliori attori.
Consigli: Sinceramente c'è di meglio. Chiaro che, per passare una serata, può essere un'opzione. Bisogna, però, sapere da subito che metà della trama viene svelata da subito all'inizio del film (il trailer inganna!)
Parola chiave: Bambino.
Trailer
Ric
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