martedì 4 dicembre 2012

Film 487 - Il matrimonio che vorrei

Un duo insolito per il grande schermo e una storia che si presentava interessante!


Film 487: "Il matrimonio che vorrei" (2012) di David Frankel
Visto: dalla tv della Mery
Lingua: italiano
Compagnia: Jé, Mery, Fra, Andrea Margherita
Pensieri: Delicata e piacevole commedia sull'amore di coppia passato il traguardo dei 30 anni di matrimonio. Sì, amore inteso anche come sesso.
Fosse anche solo per la presenza di sua maestà Meryl Streep, non avevo dubbi sulla tipologia di pellicola che mi accingevo a vedere; non di meno la dirige David Frankel, già suo compagno nell'avventura per "Il diavolo veste Prada". Comprimari nella storia sono il sempre bravo Tommy Lee Jones e Steve Carell che rende tanto bene quando evita le sue facce idiote.
"Hope Springs" è proprio un film garbato, educato, non volgare. Nonostante il tema della sessualità sia centrale - e spesso comicamente affrontato per dar ritmo alla vicenda - non si scade mai in eccessi o peccati di banalità, mantenendo alto lo standard di qualità per un prodotto sì meno riuscito della precedente collaborazione Streep-Frankel, ma comunque di piacevole effetto.
Chiaramente - e lo so che poi sembro di parte - la Streep è strepitosa, calata alla perfezione in un personaggio che vive una rivoluzione interiore e combatte per ottenere un'emancipazione e un'evoluzione matrimoniale. Sebbene inizialmente Kay sia la classica casalinga sottomessa al volere del marito e frustrata nel riduttivo ruolo casalingo, si intuisce subito grazie all'espressivo sguardo tutto pepe della grande attrice che, presa la decisione di ritrovare le scintille in un'unione ormai solo di fatto, nulla potrà fermare il processo di (necessario) cambiamento che il matrimonio con Arnold richiede.
Dal canto suo Lee Jones, stropicciato e sottotono per necessità di copione, da una grande prova in un genere, la commedia (molto femminile), che certamente gli è poco familiare.
Senza la pretesa di essere un prodotto eccellente, si gusta comunque volentieri la visione, insolitamente votata alla pacatezza e alla ricerca introspettiva dentro sé stessi. Dove, infatti, solitamente siamo abituati a cambiamenti necessari implicati dall'esterno o per migliorare qualcosa di sé che non si accetta, qui si ha la - rara, al cinema - rappresentazione di una coppia di una certa età che decide di rimettersi in gioco e cambiare per ritrovare sé stessi l'uno nell'altra.
Carino, ben recitato e fedele all'idea che trailer e poster propongono. L'ho davvero apprezzato.
Ps. Box office felice: 30 milioni di dollari per produrlo e $107,315,019 di incasso mondiale.
Consigli: Se, per una serata, non avete voglia di azione, chiasso, volgarità o la solita storia d'amore, date una chance a "Il matrimonio che vorrei".
Parola chiave: Terapia di coppia.

Trailer

Ric

1 commento:

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