Annunciato come il piccolo miracolo cinematografico di Ben Affleck. In attesa della pioggia di candidature ai vari premi che partiranno da domani con l'annuncio dei nominati ai Golden Globe, non potevo non cominciare il mio personale screening di quei film che probabilmente riceveranno più di una nomination.
Oscar arrivo!
Film 489: "Argo" (2012) di Ben Affleck
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Non a tutti piacerà, ma bisogna ammettere che Ben Affleck si è davvero reinventato scegliendo di cominciare a dirigere le sue pellicole. Al terzo tentativo di seguito conquista nuovamente la critica aggiungendo, però, anche il consenso del grande pubblico ($157,677,669 di incasso al botteghino mondiale).
Dopo i precedenti "Gone Baby Gone" e "The Town", questa volta Affleck racconta una storia dai risvolti politici internazionali focalizzandosi, però, su un fatto reale davvero curioso. Durante la rivoluzione iraniana del 1979, alcuni funzionari vengono presi in ostaggio dentro l'ambasciata americana di Teheran. Sei di loro riescono a scappare e si rifugiano presso la dimora dell'ambasciatore canadese Ken Taylor/Victor Garber ("Alias", "Ancora tu!"). Qui il fatto: come riportarli a casa? Ci penserà Tony Mendez/Affleck ad elaborare un piano per quella che viene identificata come la missione Canadian Caper. Mendez, infatti, esperto CIA in esfiltrazione, proporrà l'idea vincente di mettere in cantiere quella che sarà una produzione cinematografica hollywoodiana a tutti gli effetti, solo che per una pellicola fittizia. "Argo", appunto. L'idea quella di far uscire i 6 spacciandoli in aeroporto per membri della crew della pellicola.
Certamente bisogna ammettere che, già di per sé, il fatto è intrigante. "Argo" è stato davvero un film messo in produzione con tanto di letture del copione per la stampa, pubblicità e interviste, realizzazione di una locandina. Tutto con l'unico scopo di riuscire a mettere in salvo le 6 persone riuscite a scappare durante la presa dell'ambasciata.
Spunto narrativo a parte, questo "Argo" di Affleck funziona molto bene. Contestualizzazione precisa e spiegata senza fretta, prendendo il tempo necessario a raccontare i fatti in maniera chiara. Non ci si perde mai nella trama nonostante, personalmente, non conoscessi i fatti raccontati dalla storia.
Efficace la ricostruzione d'ambiente che rende alla perfezione il periodo storico in cui si svolge l'azione. I colletti oversize delle camicie sono molto buffi. E' una sciocchezza, rispetto all'insieme, ma non so perchè la cosa ad un certo punto mi ha colpito.
Il cast di attori è ben distribuito per le parti e, soprattutto, non scontato. A parte il regista e attore, pochi sono i visi noti. Si riconoscono facilmente John Goodman ("Pappa e ciccia","The Artist"), il premio Oscar Alan Arkin ("Little Miss Sunshine", "The Private Lives of Pippa Lee") e il Bryan Cranston di "Breaking Bad" (3 Emmy come Miglior attore drammatico portati a casa per 3 anni di fila).
Tanti anche i volti familiari, ma più difficili da identificare per il grande pubblico: Clea DuVall (adesso in tv con "American Horror Story", "Ragazze interrotte"), Kyle Chandler (Emmy per "Friday Night Lights", "Super 8"), Zeljko Ivanek ("In Bruges - La coscienza dell'assassino", Emmy per "Damages"), Titus Welliver ("The Good Wife"; è l'unico presente anche nelle precedenti pellicole di Affleck).
Tutto funziona bene e la pellicola ne guadagna notevolmente. Mi rendo conto a posteriori che questo è sicuramente stato uno dei film più riusciti e tecnicamente ben fatti che ho visto questa stagione. Dubito che avrà grandi chance di vincere premi in categorie che contano (o regia o attori), in ogni caso non posso giudicare dato che mi manca, al momento, possibilità di fare confronti.
Di sicuro, comunque, ad Affleck il merito di essere riuscito a raccontare una storia complessa e molto interessante evitando il patetico, la retorica o i cliché. Stile asciutto, battute al momento giusto e, nel dramma (riusciranno o no a mettersi in salvo?!), una storia raccontata prendendo in considerazione un episodio insolito e interessante. Ha tutte le carte in regola per piacere.
Ps. Bellissime musiche del mio favorito Alexandre Desplat: non delude mai.
Film 1088 - Argo
Consigli: Interessante e non scontato, parla di un momento della storia dell'Iran che certamente ai più è sconosciuta, riuscendo ad evitare toni accademici e, per di più, facendo interessare lo spettatore ad informarsi su ciò che è realmente accaduto.
Dal punto di vista tecnico molto Ben(!) fatto.
Parola chiave: Troupe cinematografica.
Trailer
Ric
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