giovedì 21 marzo 2019

Film 1534 - The Shape of Water

Intro: La "corsa" agli Oscar continua con uno dei film più chiacchierati e meglio accolti dalla critica. Ergo, altissime aspettative!
Film 1534: "The Shape of Water" (2017) di Guillermo del Toro
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: da Guillermo del Toro mi aspetto sempre un po' di tutto, diciamo. E' un grande regista, un artista in grado di raccontare storie fantastiche e al contempo terrificanti attraverso immagini particolarmente poetiche, colorate e sicuramente molto personali. Potremmo dire che ha un suo stile. Per "The Shape of Water" avevo particolari aspettative, sia per via delle ottime critiche, i premi a pioggia e, personalmente, la presenza di Sally Hawkins finalmente protagonista. Tutti questi elementi assieme hanno condizionato non poco il mio giudizio finale che, diciamolo subito, non è stato positivo quanto mi sarei immaginato. Per farla semplice: il film è bello, ma non quanto "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri" e "Call Me by Your Name". Facile immaginare il mio disappunto, quindi, quando questa pellicola ha vinto come Miglior film agli Oscar 2018;
metto in conto una serie di fattori, prima di proseguire: la mia visione del film non era in buona qualità, il mio mood pre Oscar è sempre piuttosto concitato (per non dire "fagocitativo"), mi aspettavo un capolavoro. Niente di tutto questo ha favorito una fruizione quanto più possibile oggettiva, mancando premesse di imparzialità e qualità video; detto ciò, ribadisco che per me questo titolo è stato una piccola delusione. Per carità, ci sono tutti gli elementi per una romanticamente bizzarra storia d'amore, eppure la sensazione è che più che di una fiaba dark contemporanea si tratti di qualcosa più sponsorizzato dalla critica che dall'entusiasmo genuino dello spettatore. Probabilmente dovrei riguardare il film e concedergli una seconda possibilità;
Sally Hawkins è una grandissima protagonista, in questo ruolo più che mai. Muta e spesso nuda per copione, l'ho trovata capace di spingersi oltre i personaggi fino ad ora interpretati, riuscendo a dimostrare genuinamente un talento troppo spesso relegato in secondo piano. Frances McDormand era imbattibile, ma sicuramente la Hawkins si è difesa egregiamente. Trovo, invece, esagerate le candidature per Richard Jenkins e Octavia Spencer, bravi, ma di certo non eccezionali o indimenticabili;
ricordo di aver trovato intriganti le musiche di Alexandre Desplat - sempre in grado di far risaltare le immagini - e davvero belle le scenografie, capaci di combinare l'atmosfera anni '60 con un certo grado di moderno/futuristico (quasi spaziale) che esalta lo stile particolare del film. Perfetto anche il montaggio della scena iniziale, in grado di sottolineare la monotona routine di Elisa prima di conoscere la creatura. Relativamente a quest'ultima, onestamente mi sarei aspettato una candidatura per gli effetti speciali che, invece, agli Oscar non è arrivata;
tutto sommato "The Shape of Water" è un bel prodotto che, sicuramente, ho giudicato molto severamente per via delle condizioni di cui sopra. Ne ho un ricordo piacevole e al contempo di delusione, perché mi aspettavo di più. Manca di quell'atmosfera magica che vende il trailer proponendo, invece, una certa crudezza inattesa; lancia un bel messaggio di inclusione e umanità, ma in maniera spietata; vive di uno humor assolutamente personale che, alle volte, mi è risultato più strano che piacevole. Insomma, relativamente a questo titolo sono ancora diviso abbastanza equamente tra ciò che mi è piaciuto e quello che, invece, non mi ha lasciato soddisfatto. Sicuramente non il mio miglior film del 2017.
Cast: Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg, Octavia Spencer, Martin Roach.
Box Office: $195.2 milioni
Vale o non vale: Da vedere, se non altro per farsi un'opinione propria relativamente a una delle pellicole (e storie) che ha più conquistato critica e pubblico della stagione 2017.
Premi: Candidato a 13 Oscar, ne ha vinti 4 (Miglior film, regia, colonna sonora e scenografia); 7 nomination ai Golden Globes e 2 vittorie (Miglior regia e colonna sonora); 12 nomination ai BAFTA e 3 vittorie (regia, colonna sonora e scenografia); Leone d'Oro a Venezia 2017.
Parola chiave: Uovo.

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Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

2 commenti:

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  2. Per quanto riguarda le aspettative non tutte soddisfatte, però mi è piaciuto parecchio ;)

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