Intro: Un vero e proprio fenomeno al box-office americano, non potevo perdermi il film sorpresa del 2018!
Film 1680: "Crazy Rich Asians" (2018) di Jon M. Chu
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: diciamoci la verità, non avesse generato tanto scalpore, probabilmente non lo avrei visto al cinema. Ma, va detto, considerato tutto il clamore attorno ad una pellicola così di sorprendente successo per un'America non abituata ad un cast all-Asian (per quanto Asian-American), non potevo davvero esimermi dal farmi un'opinione personale su "Crazy Rich Asians", apparentemente così speciale.
E insomma, tanto speciale poi non è. Nel senso che è un prodotto ben confezionato e curatissimo a livello di messa in scena e sicuramente l'aspetto etnico ha giocato una parte importante nella partita della pubblicità diretta e indiretta, ma rimane il fatto che siamo di fronte ad una commedia romantica come le altre, né più bella né più brutta. Ci sono attrici e attori che ci hanno costruito sopra carriere attorno a prodotti come questo - a volte ricevendo anche non poche critiche -, eppure in questo caso pareva di stare di fronte al miracolo. Il punto è che quando ci si stupisce che il pubblico reagisca positivamente a un titolo che proponga attori asiatici nel ruolo di personaggi asiatici, si sposta l'attenzione su un altro aspetto non molto felice, come sottintendendo che un prodotto che non sia al 100% white, American and pround non possa trovare un proprio spazio all'interno della proposta cinematografica non solo USA, ma anche globale (che poi, in realtà, è stata proprio l'America a risultare il mercato più interessato a questo prodototto, con un incasso complessivo di $174.5 milioni contro i $64 incassati nel mondo).
Insomma, senza voler togliere niente al successo ottenuto qui, mi limito a dire che mi aspettassi di più, visto e considerato quanto chiacchierare si è fatto attorno a questo successo commerciale. Credevo che fosse merito della qualità della sceneggiatura e, invece, mi sono trovato di fronte al solito prodotto romantico e a tratti divertente - sicuramente godibile -, anche se per nulla innovativo.
Ps. Due sequel sono già in lavorazione, tratti dagli omonimi romanzi: "China Rich Girlfriend" e "Rich People Problems".
Cast: Constance Wu, Henry Golding, Gemma Chan, Lisa Lu, Awkwafina, Ken Jeong, Michelle Yeoh, Harry Shum Jr., Nico Santos.
Box Office: $238.5 milioni
Vale o non vale: Tratto dal romanzo omonimo di Kevin Kwan, una storia d'amore tra lui che è ricco e bono e lei che è carina ma di basso ceto sociale. Niente di nuovo, ma sicuramente godibile. Bei costumi (già in esposizione ai Warner Bros. Studios, Burbank, Los Angeles).
Premi: Candidato a 2 Golden Globe per Miglior film commedia o musical e Miglior attrice protagonista (Wu).
Parola chiave: Tradizioni.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 1680: "Crazy Rich Asians" (2018) di Jon M. Chu
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: diciamoci la verità, non avesse generato tanto scalpore, probabilmente non lo avrei visto al cinema. Ma, va detto, considerato tutto il clamore attorno ad una pellicola così di sorprendente successo per un'America non abituata ad un cast all-Asian (per quanto Asian-American), non potevo davvero esimermi dal farmi un'opinione personale su "Crazy Rich Asians", apparentemente così speciale.
E insomma, tanto speciale poi non è. Nel senso che è un prodotto ben confezionato e curatissimo a livello di messa in scena e sicuramente l'aspetto etnico ha giocato una parte importante nella partita della pubblicità diretta e indiretta, ma rimane il fatto che siamo di fronte ad una commedia romantica come le altre, né più bella né più brutta. Ci sono attrici e attori che ci hanno costruito sopra carriere attorno a prodotti come questo - a volte ricevendo anche non poche critiche -, eppure in questo caso pareva di stare di fronte al miracolo. Il punto è che quando ci si stupisce che il pubblico reagisca positivamente a un titolo che proponga attori asiatici nel ruolo di personaggi asiatici, si sposta l'attenzione su un altro aspetto non molto felice, come sottintendendo che un prodotto che non sia al 100% white, American and pround non possa trovare un proprio spazio all'interno della proposta cinematografica non solo USA, ma anche globale (che poi, in realtà, è stata proprio l'America a risultare il mercato più interessato a questo prodototto, con un incasso complessivo di $174.5 milioni contro i $64 incassati nel mondo).
Insomma, senza voler togliere niente al successo ottenuto qui, mi limito a dire che mi aspettassi di più, visto e considerato quanto chiacchierare si è fatto attorno a questo successo commerciale. Credevo che fosse merito della qualità della sceneggiatura e, invece, mi sono trovato di fronte al solito prodotto romantico e a tratti divertente - sicuramente godibile -, anche se per nulla innovativo.
Ps. Due sequel sono già in lavorazione, tratti dagli omonimi romanzi: "China Rich Girlfriend" e "Rich People Problems".
Cast: Constance Wu, Henry Golding, Gemma Chan, Lisa Lu, Awkwafina, Ken Jeong, Michelle Yeoh, Harry Shum Jr., Nico Santos.
Box Office: $238.5 milioni
Vale o non vale: Tratto dal romanzo omonimo di Kevin Kwan, una storia d'amore tra lui che è ricco e bono e lei che è carina ma di basso ceto sociale. Niente di nuovo, ma sicuramente godibile. Bei costumi (già in esposizione ai Warner Bros. Studios, Burbank, Los Angeles).
Premi: Candidato a 2 Golden Globe per Miglior film commedia o musical e Miglior attrice protagonista (Wu).
Parola chiave: Tradizioni.
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