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lunedì 30 giugno 2025

Film 2369 - Memoirs of a Geisha

Intro: An afternoon watch in the living room with my housemate Kate, we decided to go for a horror movie.

Film 2369
: "Memoirs of a Geisha" (2005), Rob Marshall
Watched on: My computer
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: I know it's not a perfect movie, but I really love it, especially the first part.
The soundrack from John Williams is a masterpiece (and one of my favourites), the costumes are impeccable and, in general, "Memoirs of a Geisha" is one of those movies really beautiful to look at. Zhang Ziyi and Gong Li banters are believable and Li is a great villain; also Michelle Yeoh plays a great mentor.
Some aspects of this production could have been more effective or pay more attention to the cultural baground and implications of their choices (see the casting controversy), but as a product of its time - not to mention, an American one - I still really enjoy rewatching "Memoirs of a Geisha".
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Film 2369 - Memoirs of a Geisha
Cast: Zhang Ziyi, Gong Li, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, Kaori Momoi, Tsai Chin, Cary-Hiroyuki Tagawa, Suzuka Ohgo, Kōji Yakusho, Ken Watanabe.
Box Office: $162.2 million
Worth a watch?: I never read the book so I can't tell if the story was well translated into the movie, but I personally really like this movie: it's beautiful to look at and the soundrack is amazing. Not the masterpiece they were trying to product, but certainly a tachinally well executed final product.
Awards: 6 Oscar nominations and 3 wins for Best Art Direction, Cinematography, and Costume Design. 6 noms at BAFTAs (including Best Actress for Zhang Ziyi), it won for Best Cinematography, Costume Design, and Film Music. The movie won the Golden Globe for Best Original Score and recevied an additional nomination for Best Actress in a Drama Motion Picture (Ziyi). It won the Grammy for Best Score Soundtrack for Visual Media and was nominated at the MTV Movie & TV Awards for Sexiest Performance (Ziyi).
Key word: Mizuage.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 24 giugno 2025

Film 2366 - Crazy Rich Asians

Intro: Back at home after two amazing Spanish weeks, the first I watched is one that I hadn't seen since it came out in theaters.

Film 2366
: "Crazy Rich Asians" (2018), Jon M. Chu
Watched on: My computer
Language: English
Watched with: Michael
Thoughts: I really wanted to rewacth it because I remembered I enjoyed it, although I didn't necessarily remember the story in full.
This second watch was fun, I kinda forgot that Awkwafina had her major moment thanks to this movie that launched her into mainstream stardom (though now her popularity has definitely faded a bit due to overexposure), and in general "Crazy Rich Asians" is a very well don romcom.
I think Henry Golding is particularly charming here, more a scene stealer than Constance Wu, who has more female competition to deal with (Gemma Chan, Lisa Lu, obviously Awkwafina, but mostly a pre-Oscar Michelle Yeoh) and didn't necessarily pop for me as the lead character.
Overall, 9a very entertaining movie and especially beautiful to look at (I'm actually surprised it didn't get nominated for costumes and set design at the Oscars).
Film 1680 - Crazy Rich Asians
Film 2366 - Crazy Rich Asians
Cast: Constance Wu, Henry Golding, Gemma Chan, Lisa Lu, Awkwafina, Harry Shum Jr., Ken Jeong, Michelle Yeoh.
Box Office: $239 million
Worth a watch?: If you love romcoms, this is definitely a good watch, funney enough, very pretty to look at (both visually and because of the actors in it) and entertaining. There's a sequel coming up (and possibly a third one), so no time to (re)watch it like today.
Awards: 2 Golden Globe nominations for Best Motion Picture - Musical or Comedy and Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Musical or Comedy (Constance Wu).
Key word: Our own.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 20 dicembre 2024

Film 2332 - Wicked

Intro: Sarò totalmente onesto, non avevo alcuna voglia di vedere questo film. Le ragazze però - e Niamh specialmente - volevano andare e, così, mi sono lasciato convincere.

Film 2332: "Wicked" (2024) di Jon M. Chu
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh, Debbi
In sintesi: il musical lo avevo visto a Londra anni fa, per cui ero vagamente familiare con storia e personaggi. Per capirci, sapevo che si trattasse della storia pre Mago di Oz, sapevo chi fossero la Perfida Strega dell'Ovest e la Buona Strega del Nord, conoscevo "Defying Gravity", ma non ricordavo altro. E forse è stato meglio così.
La zero voglia di vedere il film sommata alle quasi nulle aspettative e un generale disinteresse ultimamente nei confronti dei musical, parevano presagire due ore e mezza di noia totale e, invece, ammetto di aver gradito "Wicked" molto, molto più di quanto mi aspettassi. È il mio film preferito? No, ma è stato certamente una sopresa in positivo.
Se non avevo alcun dubbio che Cynthia Erivo avrebbe fatto un egregio lavoro - ricordo ancora quanto mi avesse colpito la sua performance live agli Oscar 2020 della canzone "Stand Up" del film "Harriet" per cui era candidata sia per Miglior attrice protagonista che per Miglior canzone originale - ammetto che qualche riserva su Ariana Grande ce la avessi. E wow sono rimasto impressionato.
Perché per quanto spettacolare sia Erivo, ammetto che per me la vera sorpresa e scene-stealer di questo film sia proprio Ariana Grande. Non solo canta anche lei magnificamente (e fino qui...), ma è anche perfetta per il ruolo di Glinda, che interepata con inaspettato humor. Davvero, Grande è il comic relief della storia, nonché la mia parte preferita di questo "Wicked" cinematografico.
Per il resto il film funziona bene, le canzoni intrattengono (anche se durante un paio ho sonnecchiato, lo ammetto), lo spettacolo visivo è ben realizzato, il tono del film azzeccato. Mi è sembrato che, in generale, questa prima parte del musical sia stata realizzata in maniera intelligente. Vedremo come andrà con il secondo capitolo in uscita il 21 novembre 2025.
Uniche note negative: non credo fosse necessario far cantare Michelle Yeoh che ha infiniti altri talenti, ma non quello del canto; ho trovato il personaggio di Bowen Yang inutile e interpretato un po' a suon di cliché (o per meglio dire un po' come Bowen Yang interpreta solitamente questi ruoli); in generale 160 minuti di durata sono troppi, specialmente considerato che l'inero musical di Broadway dura 2 ore e 45 minuti...
Cast: Cynthia Erivo, Ariana Grande, Jonathan Bailey, Ethan Slater, Bowen Yang, Marissa Bode, Peter Dinklage, Idina Menzel, Kristin Chenoweth, Michelle Yeoh, Jeff Goldblum.
Box Office: $534.1 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: I fan dell'originale di Broadway andranno in brodo di giuggiole: Cynthia Erivo e Ariana Grande cantano live e cantano divinamente, il film funziona, è visivamente stimolante e intrigante (anche se alcuni hanno criticato una mancanza di vivacità nei colori; io questa sensazione non ce l'ho avuta), le canzoni sono un cult. Per tutti gli altri, tenere presente che il musical dura 2 ore e mezza e che, appunto, è un musical, quindi ci sono un sacco di canzoni (non come "Moulin Rouge!", però, dove non c'è dialogo). A parte questo, get ready to hold space for "Defying Gravity"!
Premi: Ad oggi, il film è stato candidato a 4 Golden Globes nella categoria musical/commedia per Miglior film, attrice protagonista (Erivo), attrice non protagonista (Grande) e la nuova categoria istituita l'anno scorso per Cinematic and Box Office Achievement.
Parola chiave: Green.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 27 ottobre 2023

Film 2212 - A Haunting in Venice

Intro: Non andavo al cinema a Dublino da 2 mesi ormai, il che per me è veramente strano. Per tornare finalmente in sala ho scelto una pellicola che non vedevo l'ora di vedere: entro nella mia renaissance cinematografica!

Film 2212: "A Haunting in Venice" (2023) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: la trilogia di Branagh su Hercule Poirot vira vigorosamente verso l'horror e regala il film di Halloween che a settembre decisamente non mi aspettavo!
Nonostante un'evidente squilibrio tra primo e secondo tempo, col primo decisamente più spinto verso i classici archetipi del cinema dell'orrore e il secondo più conforme al genere murder mystery - e, in generale, quella che è la conclusione che ci si aspetta da un prodotto di questa trilogia - "A Haunting in Venice" è assolutamente una boccata d'aria fresca dopo il deludente "Death on the Nile" uscito poco più di un anno fa (a me sembra una vita fa, a dire il vero, ma era solo il febbraio 2022).
Più ispirato, cupo e intrigante, questo film tratto dal romanzo "Hallowe'en Party" di Agatha Christie funziona quasi sempre a meraviglia, rovinandosi un pochino solo verso il finale. Del resto era inevitabile: i protagonisti sono pochi e tutti rinchiusi dentro lo stesso edificio, 2 muoiono e uno è Poirot... Diciamo che dopo avere sospettato prima di uno e poi dell'altro, alla fine ci sia arriva un po' per esclusione a chi potrebbe essere l'assassino. Ciononostante, la risoluzione del crimine lascia comunque soddisfatti.
Ottimo il cast principale, che annovera nomi particolarmente noti Kenneth Branagh (come al solito anche regista), Tina Fey, Jamie Dornan e Kelly Reilly insime a un cast internazionale che include la freschissima di premio Oscar Michelle Yeoh, Riccardo Scamarcio e Camille Cottin. In questo caso, oltre a solleticare l'interesse del pubblico con nomi di richiamo importanti, questa volta si è scelto un gruppo attoriale capace e dotato e, bisogna dirlo, il risultato finale ne giova assai. Non che il cast della seconda pellicola fosse meno impressionate (a livello di "namedropping" è sicuramente "Death on the Nile" a farla da padrone), solo che non tutti in quel caso si sono dimostrati all'altezza della parte.
Insomma, questo "A Haunting in Venice" è stato veramente una piacevole sorpresa che ha inaspettatamente stimolato il mio appetito per tutte quelle pellicole horror e thriller che il mese di ottobre richiede (e mi sono concesso!).
Film 1451 - Murder on the Orient Express
Film 2093 - Death on the Nile
Film 2212 - A Haunting in Venice
Cast: Kyle Allen, Kenneth Branagh, Camille Cottin, Jamie Dornan, Tina Fey, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly, Riccardo Scamarcio, Michelle Yeoh.
Box Office: $116,318,485 (ad oggi)
Vale o non vale: Non tanto riuscito quanto il primo, ma un grandissimo balzo in avanti rispetto al secondo, "A Haunting in Venice" è un buonissimo whodunit che regala un'altra grande performance di Branagh e riporta al cinema l'opera dell'insuperabile Agatha Christie. Perfetto per questa stagione!
Premi: /
Parola chiave: Honey.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 24 gennaio 2023

Oscars 2023: nomination e vincitori

95th Academy Awards 

Best Picture
“All Quiet on the Western Front,” Malte Grunert, Producer
Avatar: The Way of Water,” James Cameron and Jon Landau, Producers
“The Banshees of Inisherin,” Graham Broadbent, Pete Czernin and Martin McDonagh, Producers
Elvis,” Baz Luhrmann, Catherine Martin, Gail Berman, Patrick McCormick and Schuyler Weiss, Producers
Everything Everywhere All at Once,” Daniel Kwan, Daniel Scheinert and Jonathan Wang, Producers
“The Fabelmans,” Kristie Macosko Krieger, Steven Spielberg and Tony Kushner, Producers
Tár,” Todd Field, Alexandra Milchan and Scott Lambert, Producers
Top Gun: Maverick,” Tom Cruise, Christopher McQuarrie, David Ellison and Jerry Bruckheimer, Producers
Triangle of Sadness,” Erik Hemmendorff and Philippe Bober, Producers
“Women Talking,” Dede Gardner, Jeremy Kleiner and Frances McDormand, Producers

Best Director
Martin McDonagh (“The Banshees of Inisherin”)
Daniel Kwan, Daniel Scheinert (“Everything Everywhere All at Once”)
Steven Spielberg (“The Fabelmans”)
Todd Field (“Tár”)
Ruben Östlund (“Triangle of Sadness”)

Best Lead Actor
Austin Butler (“Elvis”)
Colin Farrell (“The Banshees of Inisherin”)
Brendan Fraser (“The Whale”)
Paul Mescal (“Aftersun”)
Bill Nighy (“Living”)

Best Lead Actress
Cate Blanchett (“Tár”)
Ana de Armas (“Blonde”)
Andrea Riseborough (“To Leslie”)
Michelle Williams (“The Fabelmans”)
Michelle Yeoh (“Everything Everywhere All at Once”)

Best Supporting Actor
Brendan Gleeson (“The Banshees of Inisherin”)
Brian Tyree Henry (“Causeway”)
Judd Hirsch (“The Fabelmans”)
Barry Keoghan (“The Banshees of Inisherin”)
Ke Huy Quan (“Everything Everywhere All at Once”)

Best Supporting Actress
Angela Bassett (“Black Panther: Wakanda Forever”)
Hong Chau (“The Whale”)
Kerry Condon (“The Banshees of Inisherin”)
Jamie Lee Curtis (“Everything Everywhere All at Once”)
Stephanie Hsu (“Everything Everywhere All at Once”)

Best Adapted Screenplay
“All Quiet on the Western Front,” Screenplay by Edward Berger, Lesley Paterson & Ian Stokell
Glass Onion: A Knives Out Mystery,” Written by Rian Johnson
“Living,” Written by Kazuo Ishiguro
“Top Gun: Maverick,” Screenplay by Ehren Kruger and Eric Warren Singer and Christopher McQuarrie; Story by Peter Craig and Justin Marks
“Women Talking,” Screenplay by Sarah Polley

Best Original Screenplay
“The Banshees of Inisherin,” Written by Martin McDonagh
“Everything Everywhere All at Once,” Written by Daniel Kwan & Daniel Scheinert
“The Fabelmans,” Written by Steven Spielberg & Tony Kushner
“Tár,” Written by Todd Field
“Triangle of Sadness,” Written by Ruben Östlund

Best Cinematography
“All Quiet on the Western Front”, James Friend
“Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths,” Darius Khondji
“Elvis,” Mandy Walker
“Empire of Light,” Roger Deakins
“Tár,” Florian Hoffmeister

Best Documentary Feature Film

“All That Breathes,” Shaunak Sen, Aman Mann and Teddy Leifer
“All the Beauty and the Bloodshed,” Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin and Yoni Golijov
“Fire of Love,” Sara Dosa, Shane Boris and Ina Fichman
“A House Made of Splinters,” Simon Lereng Wilmont and Monica Hellström
“Navalny,” Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller and Shane Boris

Best Documentary Short Film

“The Elephant Whisperers,” Kartiki Gonsalves and Guneet Monga
“Haulout,” Evgenia Arbugaeva and Maxim Arbugaev
“How Do You Measure a Year?” Jay Rosenblatt
“The Martha Mitchell Effect,” Anne Alvergue and Beth Levison
“Stranger at the Gate,” Joshua Seftel and Conall Jones

Best Film Editing
“The Banshees of Inisherin,” Mikkel E.G. Nielsen
“Elvis,” Matt Villa and Jonathan Redmond
“Everything Everywhere All at Once,” Paul Rogers
“Tár,” Monika Willi
“Top Gun: Maverick,” Eddie Hamilton

Best International Feature Film
“All Quiet on the Western Front” (Germany)
“Argentina, 1985” (Argentina)
“Close” (Belgium)
“EO” (Poland)
“The Quiet Girl” (Ireland)

Best Original Song
“Applause” from “Tell It Like a Woman,” Music and Lyric by Diane Warren
“Hold My Hand” from “Top Gun: Maverick,” Music and Lyric by Lady Gaga and BloodPop
“Lift Me Up” from “Black Panther: Wakanda Forever,” Music by Tems, Rihanna, Ryan Coogler and Ludwig Goransson; Lyric by Tems and Ryan Coogler
“Naatu Naatu” from “RRR,” Music by M.M. Keeravaani; Lyric by Chandrabose
“This Is a Life” from “Everything Everywhere All at Once,” Music by Ryan Lott, David Byrne and Mitski; Lyric by Ryan Lott and David Byrne

Best Production Design
“All Quiet on the Western Front,” Production Design: Christian M. Goldbeck; Set Decoration: Ernestine Hipper
“Avatar: The Way of Water,” Production Design: Dylan Cole and Ben Procter; Set Decoration: Vanessa Cole
“Babylon,” Production Design: Florencia Martin; Set Decoration: Anthony Carlino
“Elvis,” Production Design: Catherine Martin and Karen Murphy; Set Decoration: Bev Dunn
“The Fabelmans,” Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Karen O’Hara

Best Visual Effects

“All Quiet on the Western Front,” Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank and Kamil Jafar
“Avatar: The Way of Water,” Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon and Daniel Barrett
“The Batman,” Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands and Dominic Tuohy
“Black Panther: Wakanda Forever,” Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White and Dan Sudick
“Top Gun: Maverick,” Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson and Scott R. Fisher

Best Animated Feature Film
“Guillermo del Toro’s Pinocchio,” Guillermo del Toro, Mark Gustafson, Gary Ungar and Alex Bulkley
Marcel the Shell With Shoes On,” Dean Fleischer Camp, Elisabeth Holm, Andrew Goldman, Caroline Kaplan and Paul Mezey
Puss in Boots: The Last Wish,” Joel Crawford and Mark Swift
“The Sea Beast,” Chris Williams and Jed Schlanger
“Turning Red,” Domee Shi and Lindsey Collins

Best Animated Short Film
“The Boy, the Mole, the Fox and the Horse,” Charlie Mackesy and Matthew Freud
“The Flying Sailor,” Amanda Forbis and Wendy Tilby
“Ice Merchants,” João Gonzalez and Bruno Caetano
“My Year of Dicks,” Sara Gunnarsdóttir and Pamela Ribon
“An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It,” Lachlan Pendragon

Best Costume Design
“Babylon,” Mary Zophres
“Black Panther: Wakanda Forever,” Ruth Carter
“Elvis,” Catherine Martin
“Everything Everywhere All at Once,” Shirley Kurata
Mrs. Harris Goes to Paris,” Jenny Beavan

Best Live Action Short
“An Irish Goodbye,” Tom Berkeley and Ross White
“Ivalu,” Anders Walter and Rebecca Pruzan
“Le Pupille,” Alice Rohrwacher and Alfonso Cuarón
“Night Ride,” Eirik Tveiten and Gaute Lid Larssen
“The Red Suitcase,” Cyrus Neshvad

Best Makeup and Hairstyling
“All Quiet on the Western Front,” Heike Merker and Linda Eisenhamerová
The Batman,” Naomi Donne, Mike Marino and Mike Fontaine
“Black Panther: Wakanda Forever,” Camille Friend and Joel Harlow
“Elvis,” Mark Coulier, Jason Baird and Aldo Signoretti
“The Whale,” Adrien Morot, Judy Chin and Anne Marie Bradley

Best Original Score
“All Quiet on the Western Front,” Volker Bertelmann
“Babylon,” Justin Hurwitz
“The Banshees of Inisherin,” Carter Burwell
“Everything Everywhere All at Once,” Son Lux
“The Fabelmans,” John Williams

Best Sound
“All Quiet on the Western Front,” Viktor Prášil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel and Stefan Korte
“Avatar: The Way of Water,” Julian Howarth, Gwendolyn Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers and Michael Hedges
“The Batman,” Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray and Andy Nelson
“Elvis,” David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson and Michael Keller
“Top Gun: Maverick,” Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon and Mark Taylor

#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 19 gennaio 2023

BAFTAs 2023: nomination e vincitori

76th British Academy Film Awards

Best film
All Quiet on the Western Front
The Banshees of Inisherin
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Tár

Outstanding British film
Aftersun
The Banshees of Inisherin
Brian and Charles
Empire of Light
Good Luck to You, Leo Grande
Living
Roald Dahl’s Matilda the Musical
See How They Run
The Swimmers
The Wonder

Outstanding debut by a British writer, director or producer
Aftersun – Charlotte Wells (writer/director)
Blue Jean – Georgia Oakley (writer/director), Hélène Sifre (producer)
Electric Malady – Marie Lidén (director)
Good Luck To You, Leo Grande – Katy Brand (writer)
Rebellion – Maia Kenworthy (director)

Best film not in the English language
All Quiet on the Western Front
Argentina, 1985
Corsage
Decision to Leave
The Quiet Girl

Best documentary
All That Breathes
All the Beauty and the Bloodshed
Fire of Love
Moonage Daydream
Navalny

Best animated film
Guillermo del Toro’s Pinocchio
Marcel the Shell With Shoes On
Puss In Boots: The Last Wish
Turning Red

Best director
Edward Berger – All Quiet on the Western Front
Martin McDonagh – The Banshees of Inisherin
Park Chan-wook – Decision to Leave
Daniel Kwan, Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
Todd Field – Tár
Gina Prince-Bythewood – The Woman King

Best original screenplay
Martin McDonagh – The Banshees of Inisherin
Daniel Kwan, Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
Tony Kushner, Steven Spielberg – The Fabelmans
Todd Field – Tár
Ruben Östlund – Triangle of Sadness

Best adapted screenplay
Edward Berger, Lesley Paterson, Ian Stokell – All Quiet on the Western Front
Kazuo Ishiguro – Living
Colm Bairéad – The Quiet Girl
Rebecca Lenkiewicz – She Said
Samuel D Hunter – The Whale

Best actress
Cate Blanchett – Tár
Viola Davis – The Woman King
Danielle Deadwyler – Till
Ana de Armas – Blonde
Emma Thompson – Good Luck to You, Leo Grande
Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once

Best actor
Austin Butler – Elvis
Colin Farrell – The Banshees of Inisherin
Brendan Fraser – The Whale
Daryl McCormack – Good Luck to You, Leo Grande
Paul Mescal – Aftersun
Bill Nighy – Living

Best supporting actress
Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
Hong Chau – The Whale
Kerry Condon – The Banshees of Inisherin
Dolly de Leon – Triangle of Sadness
Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once
Carey Mulligan – She Said

Best supporting actor
Brendan Gleeson – The Banshees of Inisherin
Barry Keoghan – The Banshees of Inisherin
Ke Huy Quan – Everything Everywhere All At Once
Eddie Redmayne – The Good Nurse
Albrecht Schuch – All Quiet on the Western Front
Micheal Ward – Empire of Light

Best original score
All Quiet On The Western Front
Babylon
The Banshees of Inisherin
Everything Everywhere All at Once
Guillermo Del Toro’s Pinocchio

Best casting
Aftersun
All Quiet on the Western Front
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Triangle of Sadness

Best cinematography
All Quiet on the Western Front
The Batman
Elvis
Empire of Light
Top Gun: Maverick

Best editing
All Quiet on the Western Front
The Banshees of Inisherin
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Top Gun: Maverick

Best production design
All Quiet on the Western Front
Babylon
The Batman
Elvis
Guillermo Del Toro’s Pinocchio

Best costume design
All Quiet on the Western Front
Amsterdam
Babylon
Elvis
Mrs Harris Goes to Paris

Best makeup & hair
All Quiet on the Western Front
The Batman
Elvis
Roald Dahl’s Matilda the Musical
The Whale

Best sound
All Quiet on the Western Front
Avatar: The Way of Water
Elvis
Tár
Top Gun: Maverick

Best special visual effects
All Quiet on the Western Front
Avatar: The Way of Water
The Batman
Everything Everywhere All at Once
Top Gun: Maverick

Best British short animation
The Boy, the Mole, the Fox and the Horse
Middle Watch
Your Mountain Is Waiting

Best British short film
The Ballad of Olive Morris
Bazigaga
Bus Girl
A Drifting Up
An Irish Goodbye

EE Rising Star 
Aimee Lou Wood
Daryl McCormack
Emma Mackey
Naomi Ackie
Sheila Atim

#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 13 gennaio 2023

SAG Awards 2023: nomination e vincitori


29th Screen Actors Guild Awards 

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role
Austin Butler – Elvis as Elvis Presley
Colin Farrell – The Banshees of Inisherin as Pádraic Súilleabháin
Brendan Fraser – The Whale as Charlie
Bill Nighy – Living as Mr. Williams
Adam Sandler – Hustle as Stanley Sugerman

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role
Cate Blanchett – Tár as Lydia Tár
Viola Davis – The Woman King as General Nanisca
Ana de Armas – Blonde as Norma Jeane Mortensen / Marilyn Monroe
Danielle Deadwyler – Till as Mamie Till-Mobley
Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once as Evelyn Quan Wang

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role
Paul Dano – The Fabelmans as Burt Fabelman
Brendan Gleeson – The Banshees of Inisherin as Colm Doherty
Barry Keoghan – The Banshees of Inisherin as Dominic Kearney
Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once as Waymond Wang
Eddie Redmayne – The Good Nurse as Charlie Cullen

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role
Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever as Queen Ramonda
Hong Chau – The Whale as Liz
Kerry Condon – The Banshees of Inisherin as Siobhán Súilleabháin
Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once as Deirdre Beaubeirdre
Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once as Joy Wang / Jobu Tupaki

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture
Babylon – Jovan Adepo, P. J. Byrne, Diego Calva, Lukas Haas, Olivia Hamilton, Li Jun Li, Tobey Maguire, Max Minghella, Brad Pitt, Margot Robbie, Rory Scovel, Jean Smart, and Katherine Waterston
The Banshees of Inisherin – Kerry Condon, Colin Farrell, Brendan Gleeson, and Barry Keoghan
Everything Everywhere All at Once – Jamie Lee Curtis, James Hong, Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, Harry Shum Jr., Jenny Slate, and Michelle Yeoh
The Fabelmans – Jeannie Berlin, Paul Dano, Judd Hirsch, Gabriel LaBelle, David Lynch, Seth Rogen, and Michelle Williams
Women Talking – Jessie Buckley, Claire Foy, Kate Hallett, Judith Ivey, Rooney Mara, Sheila McCarthy, Frances McDormand, Michelle McLeod, Liv McNeil, Ben Whishaw, and August Winter

Outstanding Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture
Avatar: The Way of Water
The Batman
Black Panther: Wakanda Forever
Top Gun: Maverick
The Woman King

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series
Steve Carell – The Patient (FX on Hulu) as Alan Strauss
Taron Egerton – Black Bird (Apple TV+) as James "Jimmy" Keane
Sam Elliott – 1883 (Paramount+) as Shea Brennan
Paul Walter Hauser – Black Bird (Apple TV+) as Lawrence "Larry" Hall
Evan Peters – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (Netflix) as Jeffrey Dahmer

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series
Emily Blunt – The English (Prime Video) as Cornelia Locke
Jessica Chastain – George & Tammy (Showtime) as Tammy Wynette
Julia Garner – Inventing Anna (Netflix) as Anna Sorokin / Anna Delvey
Niecy Nash-Betts – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (Netflix) as Glenda Cleveland
Amanda Seyfried – The Dropout (Hulu) as Elizabeth Holmes

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series
Jonathan Banks – Better Call Saul (AMC) as Mike Ehrmantraut
Jason Bateman – Ozark (Netflix) as Martin "Marty" Byrde
Jeff Bridges – The Old Man (FX) as Dan Chase
Bob Odenkirk – Better Call Saul (AMC) as Jimmy McGill / Saul Goodman / Gene Takavic
Adam Scott – Severance (Apple TV+) as Mark Scout

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series
Jennifer Coolidge – The White Lotus (HBO) as Tanya McQuoid-Hunt
Elizabeth Debicki – The Crown (Netflix) as Diana, Princess of Wales
Julia Garner – Ozark (Netflix) as Ruth Langmore
Laura Linney – Ozark (Netflix) as Wendy Byrde
Zendaya – Euphoria (HBO) as Rue Bennett

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series
Anthony Carrigan – Barry (HBO) as NoHo Hank
Bill Hader – Barry (HBO) as Barry Berkman / Barry Block
Steve Martin – Only Murders in the Building (Hulu) as Charles-Haden Savage
Martin Short – Only Murders in the Building (Hulu) as Oliver Putnam
Jeremy Allen White – The Bear (FX on Hulu) as Carmen "Carmy" Berzatto

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series
Christina Applegate – Dead to Me (Netflix) as Jen Harding
Rachel Brosnahan – The Marvelous Mrs. Maisel (Prime Video) as Miriam "Midge" Maisel
Quinta Brunson – Abbott Elementary (ABC) as Janine Teagues
Jenna Ortega – Wednesday (Netflix) as Wednesday Addams
Jean Smart – Hacks (HBO Max) as Deborah Vance

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series
Better Call Saul (AMC) – Jonathan Banks, Ed Begley Jr., Tony Dalton, Giancarlo Esposito, Patrick Fabian, Bob Odenkirk, and Rhea Seehorn
The Crown (Netflix) – Elizabeth Debicki, Claudia Harrison, Andrew Havill, Lesley Manville, Jonny Lee Miller, Flora Montgomery, James Murray, Jonathan Pryce, Ed Sayer, Imelda Staunton, Marcia Warren, Dominic West, and Olivia Williams
Ozark (Netflix) – Jason Bateman, Nelson Bonilla, Jessica Frances Dukes, Lisa Emery, Skylar Gaertner, Julia Garner, Alfonso Herrera, Sofia Hublitz, Kevin L. Johnson, Katrina Lenk, Laura Linney, Adam Rothenberg, Felix Solls, Charlie Tahan, Richard Thomas, and Damian Young
Severance (Apple TV+) – Patricia Arquette, Michael Chernus, Zach Cherry, Michael Cumpsty, Dichen Lachman, Britt Lower, Adam Scott, Tramell Tillman, Jen Tullock, John Turturro, and Christopher Walken
The White Lotus (HBO) – F. Murray Abraham, Paolo Camilli, Jennifer Coolidge, Adam DiMarco, Meghann Fahy, Federico Ferrante, Bruno Gouery, Beatrice Grannò, Jon Gries, Tom Hollander, Sabrina Impacciatore, Michael Imperioli, Theo James, Aubrey Plaza, Haley Lu Richardson, Eleonora Romandini, Federico Scribani, Will Sharpe, Simona Tabasco, Leo Woodall, and Francesco Zecca

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series
Abbott Elementary (ABC) – Quinta Brunson, William Stanford Davis, Janelle James, Chris Perfetti, Sheryl Lee Ralph, Lisa Ann Walter, and Tyler James Williams
Barry (HBO) – Sarah Burns, D'Arcy Carden, Anthony Carrigan, Turhan Troy Caylak, Sarah Goldberg, Nick Gracer, Bill Hader, Jessy Hodges, Michael Irby, Gary Kraus, Stephen Root, and Henry Winkler
The Bear (FX on Hulu) – Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Ayo Edebiri, Abby Elliott, Edwin Lee Gibson, Corey Hendrix, Matty Matheson, Ebon Moss-Bachrach, and Jeremy Allen White
Hacks (HBO Max) – Carl Clemons-Hopkins, Paul W. Downs, Hannah Einbinder, Mark Indelicato, Jean Smart, and Megan Stalter
Only Murders in the Building (Hulu) – Michael Cyril Creighton, Cara Delevingne, Selena Gomez, Jayne Houdyshell, Steve Martin, Martin Short, and Adina Verson

Outstanding Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series
Andor (Disney+)
The Boys (Prime Video)
House of the Dragon (HBO)
The Lord of the Rings: The Rings of Power (Prime Video)
Stranger Things (Netflix)

#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 12 dicembre 2022

Golden Globes 2023: nomination e vincitori

80th Golden Globe Awards

Best Motion Picture – Drama
Avatar: The Way of Water
Elvis
The Fabelmans
Tár
Top Gun: Maverick

Best Motion Picture – Musical or Comedy
Babylon
The Banshees of Inisherin
Everything Everywhere All at Once
Glass Onion: A Knives Out Mystery
Triangle of Sadness

Best Performance by an Actress in a Motion Picture – Drama
Cate Blanchett, Tár
Olivia Colman, Empire of Light
Viola Davis, The Woman King
Ana de Armas, Blonde
Michelle Williams, The Fabelmans

Best Performance by an Actor in a Motion Picture – Drama
Austin Butler, Elvis
Brendan Fraser, The Whale
Hugh Jackman, The Son
Bill Nighy, Living
Jeremy Pope, The Inspection

Best Performance by an Actress in a Motion Picture – Musical or Comedy
Lesley Manville, Mrs. Harris Goes to Paris
Margot Robbie, Babylon
Anya Taylor-Joy, The Menu
Emma Thompson, Good Luck to You, Leo Grande
Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once

Best Performance by an Actor in a Motion Picture – Musical or Comedy
Diego Calva, Babylon
Daniel Craig, Glass Onion: A Knives Out Mystery
Adam Driver, White Noise
Colin Farrell, The Banshees of Inisherin
Ralph Fiennes, The Menu

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in Any Motion Picture
Angela Bassett, Black Panther: Wakanda Forever
Kerry Condon, The Banshees of Inisherin
Jamie Lee Curtis, Everything Everywhere All at Once
Dolly De Leon, Triangle of Sadness
Carey Mulligan, She Said

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in Any Motion Picture
Brendan Gleeson, The Banshees of Inisherin
Barry Keoghan, The Banshees of Inisherin
Brad Pitt, Babylon
Ke Huy Quan, Everything Everywhere All at Once
Eddie Redmayne, The Good Nurse

Best Motion Picture – Animated
Guillermo del Toro’s Pinocchio
Inu-Oh
Marcel the Shell With Shoes On
Puss in Boots: The Last Wish
Turning Red

Best Motion Picture – Non-English Language
All Quiet on the Western Front (Germany)
Argentina, 1985 (Argentina)
Close (Belgium)
Decision to Leave (South Korea)
RRR (India)

Best Director
James Cameron, Avatar: The Way of Water
Daniel Kwan and Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once
Baz Luhrmann, Elvis
Martin McDonagh, The Banshees of Inisherin
Steven Spielberg, The Fabelmans

Best Screenplay
Todd Field, Tár
Daniel Kwan, Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once
Martin McDonagh, The Banshees of Inisherin
Sarah Polley, Women Talking
Steven Spielberg, Tony Kushner, The Fabelmans

Best Original Score
Carter Burwell, The Banshees of Inisherin
Alexandre Desplat, Guillermo del Toro’s Pinocchio
Hildur Guðnadóttir, Women Talking
Justin Hurwitz, Babylon
John Williams, The Fabelmans

Best Original Song
“Carolina,” Taylor Swift (Where the Crawdads Sing)
“Ciao Papa,” Alexandre Desplat, Guillermo del Toro, Roeban Katz (Guillermo del Toro’s Pinocchio)
“Hold My Hand,” Lady Gaga, BloodPop, Benjamin Rice (Top Gun: Maverick)
“Lift Me Up,” Tems, Rihanna, Ryan Coogler, Ludwig Göransson (Black Panther: Wakanda Forever)
“Naatu Naatu,” Kala Bhairava, M.M. Keeravani, Kala Bhairava, Rahul Sipligunj (RRR)

Best Television Series – Drama
Better Call Saul
The Crown
House of the Dragon
Ozark
Severance

Best Television Series – Musical or Comedy
Abbott Elementary
The Bear
Hacks
Only Murders in the Building
Wednesday

Best Performance by an Actress in a Television Series – Drama
Emma D’Arcy, House of the Dragon
Laura Linney, Ozark
Imelda Staunton, The Crown
Hilary Swank, Alaska Daily
Zendaya, Euphoria

Best Performance by an Actor in a Television Series – Drama
Jeff Bridges, The Old Man
Kevin Costner, Yellowstone
Diego Luna, Andor
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Adam Scott, Severance

Best Performance by an Actress in a Television Series – Musical or Comedy
Quinta Brunson, Abbott Elementary
Kaley Cuoco, The Flight Attendant
Selena Gomez, Only Murders in the Building
Jenna Ortega, Wednesday
Jean Smart, Hacks

Best Performance by an Actor in a Television Series – Musical or Comedy
Donald Glover, Atlanta
Bill Hader, Barry
Steve Martin, Only Murders in the Building
Martin Short, Only Murders in the Building
Jeremy Allen White, The Bear

Best Television Limited Series, Anthology Series or Motion Picture Made for Television
Black Bird
Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
The Dropout
Pam & Tommy
The White Lotus

Best Performance by an Actress in a Limited Series, Anthology Series, or a Motion Picture Made for Television
Jessica Chastain, George and Tammy
Julia Garner, Inventing Anna
Lily James, Pam & Tommy
Julia Roberts, Gaslit
Amanda Seyfried, The Dropout

Best Performance by an Actor in a Limited Series, Anthology Series, or a Motion Picture Made for Television
Taron Egerton, Black Bird
Colin Firth, The Staircase
Andrew Garfield, Under the Banner of Heaven
Evan Peters, Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Sebastian Stan, Pam & Tommy

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Limited Series, Anthology Series or Motion Picture Made for Television
Jennifer Coolidge, The White Lotus
Claire Danes, Fleishman Is in Trouble
Daisy Edgar-Jones, Under the Banner of Heaven
Niecy Nash, Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Aubrey Plaza, The White Lotus

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Limited Series, Anthology Series or Motion Picture Made for Television
F. Murray Abraham, The White Lotus
Domhnall Gleeson, The Patient
Paul Walter Hauser, Black Bird
Richard Jenkins, Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story
Seth Rogen, Pam & Tommy

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Musical-Comedy or Drama Television Series
Elizabeth Debicki, The Crown
Hannah Einbinder, Hacks
Julia Garner, Ozark
Janelle James, Abbott Elementary
Sheryl Lee Ralph, Abbott Elementary

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Musical-Comedy or Drama Television Series
John Lithgow, The Old Man
Jonathan Pryce, The Crown
John Turturro, Severance
Tyler James Williams, Abbott Elementary
Henry Winkler, Barry

#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 19 agosto 2022

Film 2124 - Minions: The Rise of Gru

Intro: Non ero sicuro di volerlo vedere, onestamente. Poi, però, con Ciarán una sera abbiamo deciso di andare al cinema e, per l'appuntamento, abbiamo scelto qualcosa che sapevamo ci avrebbe intrattenuto senza necessariamente richiederci grandi sforzi mentali...

Film 2124: "Minions: The Rise of Gru" (2022) di Kyle Balda, Brad Ableson, Jonathan del Val
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: se lo si prende per quello che è, ovvero un pellicola d'animazione estramemente leggera, devo dire che "Minions: The Rise of Gru" sorprende per simaptia e una certa dose di dolcezza che non mi aspettavo.
Sarà che la compagnia di Ciarán ha un po' influenzato in positivo il mio giudizio finale rispetto a questa pellicola, sarà che non mi aspettavo davvero niente di che da questo prequel dei "Minions" (un film che, di per sé, non aveva nemmeno troppo di esistere, però...), di fatto la visione è stata sorprendentemente piacevole e il risultato finale un coloratissimo e velocissimo spettacolo per gli occhi.
Insomma, nonostante un linguaggio incomprensibile, personaggi clone e una serie di avventure senza capo né coda, "Minions: The Rise of Gru" riesce comunque a portare a casa la sufficienza, strappando qualche risata e non pochi sorrisi. Il che, ogni tanto, è esattamente quello che ci vuole.
Film 187 - Cattivissimo me
Film 609 - Cattivissimo me 2
Film 1011 - Minions
Film 2124 - Minions: The Rise of Gru
Cast: Steve Carell, Pierre Coffin, Taraji P. Henson, Michelle Yeoh, Russell Brand, Julie Andrews, Alan Arkin, Lucy Lawless, Jean-Claude Van Damme, RZA, Danny Trejo.
Box Office: $794.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Divertente, colorato, folle, quasi rocambolesco, "Minions: The Rise of Gru" è l'avventura per tutta la famiglia che non ha alcun interesse a prendersi sul serio e si lancia nelle più strampalate avventure, riuscendo a conquistare lo spettatore. Insomma, perfetto per spegnere il cervello.
Premi: /
Parola chiave: Vicious 6.
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Bengi

venerdì 10 giugno 2022

Film 2111 - Everything Everywhere All at Once

Intro: Da settimane sulla bocca di tutti, ero curiosissimo di recuperare la pellicola indie più popolare di questo 2022. Senza contare che molti critici hanno decretato essere questo il multiverso che ci meritavamo (e non quello del Dottor Strange)... Insomma, non potevo perdermi questa pellicola!

Film 2111: "Everything Everywhere All at Once" (2022) di Daniels (Dan Kwan, Daniel Scheinert)
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: devo dire che dal trailer mi aspettassi qualcosa di leggermente diverso, forse più ritmato. Non che il film sia carente di un passo incalzato in generale, ma di sicuro ci vuole un attimo perché la storia prenda il via. O quantomeno affinché il montaggio si faccia serrata. Perché lo devo ammettere, se c'è qualcosa che mi attirato e incuriosito rispetto a questa pellicola, è sicuramente il montaggio (magnifico).
La storia funziona molto bene, anche se certe parti specifiche del trasporto nelle altre dimensioni ho fatto a tratti fatica a comprenderle; devo anche ammettere che la spiegazione del problema alla base di tutta la trama (*Spoiler* ovvero la relazione tra madre e figlia) mi abbia convinto così così, ma in generale ho trovato "Everything Everywhere All at Once" un piccolo gioiellino.
Non fosse anche solo per la presenza della magnifica e finalmente riscoperta Michelle Yeoh, da anni attrice di primo livello e di gran classe, che qui non è solo una gioia da vedere recitare*, ma anche una meravigliosa attrice d'azione. Ma lo sapevamo già, del resto, considerando il suo curriculum cinematografico (per citare alcuni esempi action: "Wo hu cang long" o "La tigre e il dragone", "Tomorrow Never Dies", ma anche i recenti "Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" e "Star Trek: Discovery"). Inutile dire che il film è suo, è perfettamente in parte e porta sulle sue spalle il peso di tutta questa avventura.
Va detto, però, che non mancano sorprendenti protagonisti, a cominciare da uno Ke Huy Quan che non vedevo dai tempi dei "Goonies". Pur essendo mancato dal grande schermo per un'eternità cinematografica (o quantomeno da progetti mainstream), l'attore non ha certo perso il suo magnetismo, un po' per via di quella faccia da buono e quello spirito gentile combinato alle acrobazie da combattimento (ah, se quel marsupio potesse parlare), un po' perché non si può fare a meno di chiedersi dove si abbia già visto quel sorriso.
Oltre a lui, una sorprendentemente inquietante Jamie Lee Curtis gioca alla parte della cattiva e lo fa ingranando la quarta. Non so se sia merito del trucco e parrucco (e protesi, decisamente) particolarmente riusciti, di fatto ho trovato il suo personaggio spaventoso.
Curioso - ma meno efficace per me - il personaggio della figlia, che parte in sordina in modalità personaggio-spalla finendo piano piano per guadagnarsi la scena, trascinato da una storia che, pur rimanendo saldamente ancorata alla fantascienza, verso il finale propende più per un classico conflitto familiare-generazionale. Non c'è niente di male, ci mancherebbe, ma sicuramente non era quello che mi sarei aspettato.
In generale, comunque, "Everything Everywhere All at Once" è stata una gran bella sorpresa. E, sì, probabilmente il vero multiverso che ci meritiamo.
Ps. Momento assolutamente cult con doppia citazione cinematografica ("Ratatouille" e "Guardiani della Galassia") la scena in cui Harry Shum Jr. ("Glee"), è uno chef segretamente "pilotato" da un procione.
* Su tutti il momento in cui la protagonista finisce per la prima volta nello sgabuzzino della realtà parallela e dice al suo alter-marito che non ha tempo per ascoltarlo perché è troppo occupata. Una piccola scena che da sola vale oro.
Cast: Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, Ke Huy Quan, Jenny Slate, Harry Shum Jr., James Hong, Jamie Lee Curtis.
Box Office: $81.9 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Sicuramente la sorpresa indie del 2022, "Everything Everywhere All at Once" non delude le aspettative e si piazza prepotentemente tra i migliori film della stagione finora. E poi c'è Michelle Yeoh, che altro possiamo desiderare? Assolutamente da vedere.
Premi: /
Parola chiave: Bagel.
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Bengi

martedì 30 novembre 2021

Film 2061 - Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings

Intro: Sinceramente non volevo perdermi l'occasione di vederlo al cinema, per cui l'altra sera mi sono deciso e me ne sono andato a Cineworld in centro. Forse il cinema con le poltrone più scomode in cui sia mai stato...

Film 2061: "Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" (2021) di Destin Daniel Cretton
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il miglior Marvel di sempre? No. Meglio di "Eternals"? Assolutamente.
"Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings" è un film divertente e sufficientemente spensierato da far dimenticare quel mezzo buco nell'acqua che è stato "Black Widow" - che poi non è neanche pessimo eh - e, al contempo, ben sperare per questa nuova ondata di supereori che ci sta invadendo senza cognizione di causa. Sarà che per la pandemia tutti i vari titoli in scaletta sono slittati, ma di fatto questo sovrappopolamento di pellicole da fumetto comincia un po' a sapere di già visto.
In ogni caso, ribadisco, questa pellicola è certamente un successo perché funziona e intrattiene a dovere, anche se le oltre due ore di durata un po' si fanno sentire, soprattutto quando la prima parte della storia ha una connotazione narrativa completamente diversa dal resto del racconto. Si parte citando quello "Speed" che fece di Keanu Reeves e Sandra Bullock due star, per poi piombare in una sorta di "Fight Club" sotto steroidi, per continuare con una seried di momenti alla "Mortal Kombat" che poi cedono il passo a "La tigre e il dragone", per terminare con la solita conclusione Marvel che chiama in campo mostruosità computerizzate (qui nella forma mixata di Falkor de "La storia infinita" e i vari draghi del precedente film Disney "Raya and the Last Dragon", tra l'altro sempre con Awkwafina). Insomma, si pesca a mani basse dalle filmografie più disparate, anche se la sensazione finale è che il tutto sia sufficientemente coeso e spassoso.
C'è dramma, ci sono scene d'azione pazzesche e botte da orbi, una buona dose di mondi incantati e, addirittura, un ritorno inaspettato alla terza avventura cinematografica di Tony Stark ("Iron Man 3"). Non si poteva chiedere di più.
Cast: Simu Liu, Awkwafina, Meng'er Zhang, Fala Chen, Florian Munteanu, Benedict Wong, Michelle Yeoh, Ben Kingsley, Tony Leung, Mark Ruffalo, Brie Larson.
Box Office: $431.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Gli appassionati della Marvel o comunque del genere dei supereroi apprezzeranno sicuramente. E' un buon film di intrattenimento, con effetti speciali ben realizzati, un protagonista davvero efficace (Liu) e una spalla, Awkwafina, che è sempre una garanzia.
Premi: /
Parola chiave: Pendant.

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giovedì 14 gennaio 2021

Film 1775 - Memoirs of a Geisha

Intro: Ritorno agli anni 2000, questa volta per uno dei miei guilty pleasure...
Film 1775: "Memoirs of a Geisha" (2005) di Rob Marshall
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: tutte le volte mi ritrovo a dire più o meno le stesse cose, ovvero che pur non essendo perfetto, "Memoirs of a Geisha" ha una colonna sonora magnifica, una fotografia pazzesca e una grande protagonista. Ah sì, e i costumi sono splendidi. Ma che volete di più?!
Tra l'altro, alla luce della recente uscita del live-action di "Mulan", non si può fare a meno di notare una certa somiglianza tra i due titoli (anche se qui siamo in Giappone e non in Cina), considerando che la cattiva della storia è sempre Gong Li - che nel suo essere meravigliosa si meriterebbe anche altri tipi di parti dal mainstream hollywoodiano... - e che gli americani hanno rimaneggiato ampiamente i vari riferimenti culturali autoctoni per tirarne fuori un mash-up global-friendly che in linea di base ha scontentato un po' tutti, ma a mio avviso ha comunque prodotto una prima parte di film che è semplicemente spettacolare da guardare. Il training di Sayuri per diventare una geisha e il suo percorso di formazione - che trova in Michelle Yeoh la perfetta alleata - sono bellissimi in termini estetici, ma anche molto interessanti da seguire, anche se il tutto un po' si guasta con l'arrivo della guerra e l'inizio del periodo di decadimento. Anche se suppongo sia proprio questa contrapposizione a rendere la prima parte così godibile e intrigante.
Insomma, pur avendo evidenti limiti (molti anche nella forma di un regista a cui a mio avviso vengono date troppe chance sulla scia, per esempio, di Robert Zemeckis) credo che questo "Memoirs of a Geisha" rimanga comunque un buon esempio di intrattenimento commerciale anche solo da un punto di vista tecnico, grazie ad una serie di elementi che lo rendono veramente piacevole da guardare (e ascoltare).
Film 178 - Memorie di una geisha
Film 261 - Memorie di una geisha
Film 1775 - Memoirs of a Geisha
Film 2369 - Memoirs of a Geisha
Cast: Ziyi Zhang, Ken Watanabe, Michelle Yeoh, Kōji Yakusho, Youki Kudoh, Kaori Momoi, Gong Li, Mako.
Box Office: $162.2 milioni
Vale o non vale: Per me sempre un titolo che rivedo con piacere perché visivamente stupendo, con una colonna sonora semplicemente magnifica e un cast di attrici che ammiro (Zhang, Yeoh, Li). Insomma, se vi piacciono le storie d'amore ambientate nel passato (in questo caso in Asia) intrecciate con la guerra e tormentate dall'impossibilità degli eventi, "Memoirs of a Geisha" è il film che fa per voi. Altrimenti saranno 2 ore e mezza di plausibile agonia...
Premi: Candidato a 6 Oscar (tecnici) il film ha vinto per Miglior scenografia, costumi e fotografia; candidato a 2 Golden Globe, ha vinto per la Miglior colonna sonora di John Williams (una delle mie preferite di sempre) mentre Ziyi Zhang è stata nominata come Miglior attrice protagonista drammatica; 6 nomination ai BAFTA (tra cui Miglior attrice protagonista), ha vinto per la colonna sonora, costumi e fotografia; Grammy vinto per Best Score Soundtrack Album for Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Chairman.
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lunedì 28 settembre 2020

Film 1924 - Last Christmas

Intro: Di nuovo con Andrea, ma questa volta a Torino, ci siamo concessi un film natalizio che risulta, sì, fuori contesto, ma che entrambi volevamo recuperare d un po'. Ne abbiamo approfittato.
Film 1924: "Last Christmas" (2019) di Paul Feig
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Andrea
In sintesi: è difficile esprimere in parole il disappunto per la banalità di questa pellicola, principalmente a causa di una sceneggiatura superficiale, poco ispirata e farcita di cliché che mancano di far sorridere e un colpo di scena finale che fa cadere le braccia.
Nonostante le apparenti buone premesse di "Last Christmas", infatti, ci si rende presto conto che il piglio della storia non è giocoso quanto il trailer vorrebbe far credere, senza contare che non ho trovato efficace la presenza di Emilia Clarke nel ruolo da protagonista - un'attrice che, forse, abbiamo sopravvalutto troppo presto troppo in fretta?
Va detto che l'operazione commerciale di per sé non ha nulla da recriminarsi, ci sono i presupposti da commedia romantica, ci sono tutti gli step narrativi del caso, gli elementi (teoricamente) divertenti in contrapposizione a tematiche più serie a controbilanciare il tutto (malattia, immigrazione, degrado sociale), c'è perfino una strizzata d'occhio all'operazione-nostalgia che chiama in causa nientemeno che gli Wham! (a cui affida non solo il titolo del film, ma anche la colonna sonora ad hoc che, per l'occasione, sforna un singolo inedito del famosissimo duo anni '80 formato da George Michael e Andrew Ridgeley). Insomma, a ben vedere parrebbero esserci tutti gli elementi del caso a costruire un prodotto mainstream di grande successo, eppure il film non è stato il grande successo che poteva essere: perché?
La verità è che, come spesso succede, "Last Christmas" mette insieme tutti gli elementi sulla carta perfetti a decretare un successo commerciale, ma li incastra in una maniera poco felice, finendo per proporre al pubblico una storia trita che mixa frettolosamente una montagna di trame secondarie, per poi ad andare a sacrificare quella principale che, come si vedrà alla fine, metterà in scena la classica boiata strappalacrime che, per l'occasione, qui strizza l'occhio a prodotti come "Ghost", "La casa sul lago del tempo" o "Me Before You". Onestamente da una come Emma Thompson (qui anche sceneggiatrice) mi aspettavo molto, molto di più.
Cast: Emilia Clarke, Henry Golding, Michelle Yeoh, Emma Thompson, Boris Isakovic, Patti LuPone, Lydia Leonard.
Box Office: $121.6 milioni
Vale o non vale: "Last Christmas" tenta di sfruttare il contesto natalizio, la popolarità sconfinata di Emilia Clarke, la stella nascente di Henry Golding e la conseguente Asia-mania generata da "Crazy Rich Asians" per dare una nuova (ennesima) sferzata al prodotto generico della commedia romantica, nella speranza che l'aggancio musicale degli Wham! consenta di accaparrarsi anche un pubblico meno giovane e generare, così, l'ingente profitto di solito connesso a titoli come questo.
La realtà è che questa volta la formula magica non ha funzionato del tutto e se anche la Clarke ce la metta tutta e il fascino di Golding sia innegabile, il risultato finale è piatto e privo di brio, anche quando si scopre la realtà sulla coppia protagonista. Insomma, ci si poteva impegnare molto di più.
Premi: /
Parola chiave: Cuore.

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domenica 24 novembre 2019

Film 1680 - Crazy Rich Asians

Intro: Un vero e proprio fenomeno al box-office americano, non potevo perdermi il film sorpresa del 2018!
Film 1680: "Crazy Rich Asians" (2018) di Jon M. Chu
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Jenny
In sintesi: diciamoci la verità, non avesse generato tanto scalpore, probabilmente non lo avrei visto al cinema. Ma, va detto, considerato tutto il clamore attorno ad una pellicola così di sorprendente successo per un'America non abituata ad un cast all-Asian (per quanto Asian-American), non potevo davvero esimermi dal farmi un'opinione personale su "Crazy Rich Asians", apparentemente così speciale.
E insomma, tanto speciale poi non è. Nel senso che è un prodotto ben confezionato e curatissimo a livello di messa in scena e sicuramente l'aspetto etnico ha giocato una parte importante nella partita della pubblicità diretta e indiretta, ma rimane il fatto che siamo di fronte ad una commedia romantica come le altre, né più bella né più brutta. Ci sono attrici e attori che ci hanno costruito sopra carriere attorno a prodotti come questo - a volte ricevendo anche non poche critiche -, eppure in questo caso pareva di stare di fronte al miracolo. Il punto è che quando ci si stupisce che il pubblico reagisca positivamente a un titolo che proponga attori asiatici nel ruolo di personaggi asiatici, si sposta l'attenzione su un altro aspetto non molto felice, come sottintendendo che un prodotto che non sia al 100% white, American and pround non possa trovare un proprio spazio all'interno della proposta cinematografica non solo USA, ma anche globale (che poi, in realtà, è stata proprio l'America a risultare il mercato più interessato a questo prodototto, con un incasso complessivo di $174.5 milioni contro i $64 incassati nel mondo).
Insomma, senza voler togliere niente al successo ottenuto qui, mi limito a dire che mi aspettassi di più, visto e considerato quanto chiacchierare si è fatto attorno a questo successo commerciale. Credevo che fosse merito della qualità della sceneggiatura e, invece, mi sono trovato di fronte al solito prodotto romantico e a tratti divertente - sicuramente godibile -, anche se per nulla innovativo.
Ps. Due sequel sono già in lavorazione, tratti dagli omonimi romanzi: "China Rich Girlfriend" e "Rich People Problems".
Film 1680 - Crazy Rich Asians
Film 2366 - Crazy Rich Asians
Cast: Constance Wu, Henry Golding, Gemma Chan, Lisa Lu, Awkwafina, Ken Jeong, Michelle Yeoh, Harry Shum Jr., Nico Santos.
Box Office: $238.5 milioni
Vale o non vale: Tratto dal romanzo omonimo di Kevin Kwan, una storia d'amore tra lui che è ricco e bono e lei che è carina ma di basso ceto sociale. Niente di nuovo, ma sicuramente godibile. Bei costumi (già in esposizione ai Warner Bros. Studios, Burbank, Los Angeles).
Premi: Candidato a 2 Golden Globe per Miglior film commedia o musical e Miglior attrice protagonista (Wu).
Parola chiave: Tradizioni.

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giovedì 12 marzo 2015

Film 889 - Kung Fu Panda 2

E subito dopo il primo, il secondo era d'obbligo...

Film 889: "Kung Fu Panda 2" (2011) di Jennifer Yuh Nelson
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Lontano dall'essere un sequel privo di idee, questo "Kung Fu Panda 2" ci porta indietro nel tempo e racconta, di fatto, la storia di Po e della sua (evidente) adozione, nonché la triste storia che coinvolge la sua famiglia a causa del guerrafondaio Lord Shen che, per contraddire la profezia che lo vuole sconfitto in futuro da un guerriero nero e bianco, finirà per decimare i panda, rendere orfano Po e minacciare tutto il regno con i suoi nuovi, violentissimi cannoni.
Questo, in breve, ciò che accade nella nuova avventura al sapore orientale del guerriero dragone e degli ormai amici cinque cicloni, stavolta attaccati dalla pericolosa volontà di regnare su tutto e tutti di un tremendo pavone armato.
E' curioso l'appiglio narrativo utilizzato che, di fatto, ci catapulta in una realtà storica relativamente realistica (nonostante i personaggi siano animali personalizzati) in cui la sconosciuta e potente arma di sterminio di massa - il cannone - è ancora sconosciuta al popolo che, vedendola e scoprendone il misterioso e quasi illitato potere finirà assoggettarsi impotente al volere del malvagio Shen. Gli stessi Po & co. non sapranno come reagire alla novità che fuoco e polvere da sparano portano con sé. Curioso, dicevo, perché in una favola per famiglie si inserisce una tematica storica e tragica che, nel concreto, si è vericata sul serio (basti solo pensare all'impari confronto indigeni-conquistatori del periodo coloniale); ma non solo, perché appunto anche la crudeltà portata a galla da certi snodi della trama è al contempo piuttosto insolita per un franchise che si rivolge ad un target certamente non del tutto adulto.
A parte questo, "Kung Fu Panda 2" resta un piacevole secondo episodio, anche se ammetto di aver preferito il primo, più che altro perché più concentrato sulla goffaggine simpatica del rotondo protagonista, mentre qui la singolarità del nuovo mezzo di combattimento e le mire dominatrici del suo creatore sono elementi che rubano spesso la scena.
In ogni caso questo film riesce perfettamente nel suo intento di non far rimpiangere l'originale da cui è tratto, intrattenre e piacere con belle immagini ad effetto e sequenze spettacolari piuttosto riuscite. Staremo a vedere se "Kung Fu Panda 3", in uscita tra esattamente un anno, sarà in grado di replicare il responso positivo di pubblico e critica.
Ps. Come il suo predecessore, una candidatura all'Oscar per Miglior film d'animazione.
Film 888 - Kung Fu Panda
Box Office: $665.7 milioni
Consigli: Carina, divertente, molto colorata, questa nuova avventura di Po e soci riesce nell'intento di non far rimpiangere la precedente, portando avanti la storia in maniera intelligente e furba in vista di un (altro) sequel che vedrà la luce a 5 anni da questo titolo. Chiaramente nell'ottica di un'idea complessiva sarebbe meglio vedere "Kung Fu Panda 2" dopo il predecessore, però va detto che il film funziona bene anche visto singolarmente. Adatto a una serata di svago, magari tra amici.
Parola chiave: Pace interiore.

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lunedì 30 aprile 2012

Film 399 - The Lady

Avevo voglia di vederlo e, approfittando di una serata che sarebbe cominciata tardi, dopo l'ufficio sono 'scappato' al cinema.


Film 399: "The Lady" (2011) di Luc Besson
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Approcciarsi ad una storia interessante tramite un film mi sembra sempre un ottimo modo di cominciarne la scoperta. Di Aung San Suu Kyi non sapevo quasi nulla al di là del Nobel per la Pace e la reclusione, quindi ho approfittato del racconto di Luc Besson per un approfondimento, anche se romanzato, della vicenda personale di questa donna tenace.
Inutile dire che la storia è straordinaria e certamente meritava di essere raccontata. Penso che chiunque converrà che la fermezza e la determinazione di questa donna e della sua famiglia, la fiducia incondizionata e la consapevolezza che esite una causa superiore per cui combattere pacificamente, sono argomenti che valgono la pena di essere affrontati a prescindere. Sapendo, poi, che il tutto è ispirato da una storia vera non fa che aumentare la necessità di portare al grande pubblico una vicenda drammatica e commovente, ispirante e ispirata tanto quanto il "Gandhi" di Attenborough.
Ma, al di là della vita di questa donna, c'è la pellicola di Besson. Devo dire che non ho mai seguito troppo la produzione di questo artista e, a parte "Il quinto elemento" e "Io vi troverò", non ho visto altri suoi lavori (che siano diretti o solo sceneggiati da lui). In questo caso, come dicevo, non sono andato tanto perché attirato dalla firma del regista, ma per la storia e, soprattutto, per seguire l'interpretazione di un'attrice che apprezzo moltissimo, Michelle Yeoh.
Trovo che la scelta di affidare a lei la parte di Aung San Suu Kyi sia più che azzeccata e, anzi, l'attrice avrebbe meritato ben più riconoscimenti importanti della sola nomination ai Satellite 2011 come Miglior attrice protagonista. Eppure pare non essersi accorto nessuno del talentuoso trasformisto di questa donna che, in silenzio e pace come la persona a cui si ispira, plasma sé stessa in funzione di un personaggio che richiede rigida vocazione. Conta l'espressività delicata, il solo accenno all'emozione tradita attraverso uno sguardo che può permettersi poche lacrime. Ma è una vita, oltre che di grandi sacrifici, anche di importantissime soddisfazioni quella della politica birmana e non si può non rimanere affascinati dalla calma potenza di questa donna attraverso l'interpretazione davvero ispirata della Yeoh.
Il messaggio, oltre che forte, è potenziato dalla veridicità della storia che si sta raccontando e lo spettatore non può non rimanere quantomeno incuriosito dalla figura di una Lady che è di ferro, ma solo perchè impossibile da piegare o spezzare. Per il resto è la nonviolenza ad ispirare le gesta e le scelte politiche di questo leader che, fino al 13 novembre 2010 è rimasta reclusa, prigioniera nella sua stessa casa per anni, a causa di un governo militare che si rifiutava di riconoscerle la vittoria schiacciante alle elezioni popolari del 1990.
Vincente per molti aspetti, questa pellicola presenta a mio avviso una buona ricostruzione storica, chiara perchè, fortunatamente, si concede il lusso di trattare senza fretta l'intero svolgersi della vicenda (sono 132 minuti di proiezione). Bellissima la scena della consegna del Nobel e, sicuramente d'impatto, quella dell'episodio in cui, disarmata, Aung affronta andandogli incontro un militare che le punta contro una pistola. Bene anche la scelta del comprimario David Thewlis che interpreta il devoto marito. Ho trovato, invece, meno efficace la figura del dittatore, quasi macchietta piuttosto che sanguinario generale. Forse anche la sua stessa natura di fervido credente di superstizioni e mistiche arti me lo ha reso più ridicolo che spaventoso. Eppure uccide a sangue freddo senza alcun ripensamento.
Per il resto l'ho trovato un bel film. Chiaramente la tematica richiede concentrazione e, soprattutto, di essere uno spettatore motivato. Ma chi è interessato alle biografie delle grandi figure del nostro tempo, troverà sicuramente questo "The Lady" (il cui titolo è molto vicino al "The Iron Lady" della Lloyd, pellicola molto meno riuscita eppure molto più considerata dalla critica) molto interessante e capace di lasciare in chi guarda la voglia di informarsi riguardo alle vicende di una donna che ha davvero consacrato sé stessa per la sua Nazione. Oltre a lanciare un messaggio politico fortissimo, regala allo spettatore numerosi spunti su cui interrogarsi. In una società violenta e intollerante, evidentemente la possibilità di procedere pacificamente c'è, seppure con grandi sacrifici. Sta al singolo decidere se vale davvero la pena di compierli.
Consigli: Lo consiglio. Il tema è complesso e sicuramente pesante, ma vale la pena di conoscere più a fondo la storia di una donna che, negli ultimi anni, è stata capace di influenzare concretamente la brutta realtà del suo Paese nonostante la reclusione forzata durata decenni. Per una volta conta il messagio. Potente.
Parola chiave: Cancro.

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