domenica 21 febbraio 2021

Film 1959 - Perfetti sconosciuti

Intro: Per il corso di Emergin Media Praxis, dovevo produrre (e qui cito) un "piece of media" non ben specificato che mettesse in risalto il mondo dei media emergenti e di cui avrei fornito un elaborato scritto di accompagnamento. Ammetto che non avessi idea di cosa mi si stesse richiedendo di fare. E il mio master sì chiama MSc in Emergin Media... Insomma, non si incominciava bene. Poi, per caso, mi è venuta un'idea che, subito sottoposta al prof, è stata approvata. E, di fatto, eccoci qui.

Il mio progetto, "International Strangers, or how can the same story be told eighteen not so different times." prende spunto proprio da questo film e dal suo impressionante primato: è la pellicola da cui sono stati tratti più remake nella storia del cinema. Un record, tra l'altro, da Guinness dei primati.

Senza voler spoilerare troppo - perché ci tengo a pubblicare qui sul blog il contenuto del mio paper una volta che avrò pubblicato le recensioni di tutti i titoli coinvolti -, dico solo che mi sono concentrato sul concetto di remake e come una stessa storia possa essere raccontata 18 altre volte, ma ogni volta in un diverso contesto culturale. Insomma, la domanda era: cosa viene cambiato e cosa, invece, rimane invariato nonostante tutto?
Più avanti le mie riflessioni, per ora il pensiero su questo film. Che, naturalmente, ho costretto la mia coinquilina a vedere con me.

Film 1959: "Perfetti sconosciuti" (2016) di Paolo Genovese
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Bizzy
In sintesi: premesso che tendo sempre (un po' involontariamente) a considerare il cinema commerciale italiano come degno di poca nota, rivedere questo film mi ha ricordato che, in effetti, a volte sono solo snob.Per quanto molto spesso il mainstream nostrano sia palesemente banale, superficiale e mal recitato, è anche vero che non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Qui, in particolare, sono rimasto sorpreso da quanto effettivamente la storia funzioni e dal fatto che non me lo ricordassi per niente, in parte anche perché la prima volta che ho visto "Perfetti sconosciuti" rimasi fortemente colpito dall'estrema plausibilità della storia e dai suoi risvolti disastrosi. Perché si partirà anche con i toni leggeri della commedia, ma di certo il finale non ha niente di divertente.
E ok, forse non siamo di fronte ad un film perfetto, ma alla base c'è una solidissima idea cinematografica (che funziona perfettamente anche per il teatro, a dire il vero) che ha il fondamentale vantaggio di rimanere irrimediabilmente ancorata allo spettatore: è impossibile non immedesimarsi nelle vicende raccontate qui perché, che lo si volgia ammettere o no, abbiamo tutti qualche segreto nascosto in quel microcosmo che è diventato per ognuno di noi il cellualre. E per quanto la sceneggiatura avrebbe potuto scavare più a fondo nel mondo dei personaggi - invece di far affidamento solo sui grandi colpi di scena che fanno certamente più scalpore - c'è sicuramente una verità portata a galla qui che, per quanto banale e un po' stereotipata, riflette comunque un principio che ha il suo fondamento:

"Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta."

E se internet è diventato la nuova pubblica piazza, il telefono cellulare è dove possiamo nascondere i panni sporchi.
Film 1106 - Perfetti sconosciuti
Film 1959 - Perfetti sconosciuti
Cast: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak.
Box Office: $31.47 milioni
Vale o non vale: Idea geniale, cast quasi tutto azzeccato (mi spiace, ma la recitazione di Battiston qui per me proprio non funziona, è innaturale e impostata e mi pare miri principalmente a creare scalpore, più che dare umanità all'unico personaggio omesessuale della storia) e risultato finale quasi da cardiopalma. Un tour de force emotivo non da poco che, però, lascia molto su cui riflettere. Sicuramente non la commedia che potrebbe sembrare a prima vista, in ogni caso una storia che non manca di lasciare soddisfatti. Da vedere.
Premi: Vincitore di 2 David di Donatello per Miglior film e Miglior sceneggiatura su 9 nomination totali (tra cui regia e attori protagonisti Foglietta, Giallini e Mastandrea). Il film ha vinto per la Miglior sceneggiatura internazionale al Tribeca Film Festival del 2016.
Parola chiave: Orecchini.

Trailerp
#HollywoodCiak
Bengi

4 commenti:

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