martedì 16 febbraio 2021

Film 1955 - The Prom

Intro: Prodotto pre-natalizio di punta del catalogo Netflix, onestamente non vedevo l'ora di vedere questo film, per cui appena ho avuto occasione l'ho recuperato! Con non poche speranze di vedere, finalmente, una buona nuova pellicola (anche se con Netflix bisogna sempre andarci con i piedi di piombo quando si tratta di film...).
Film 1955: "The Prom" (2020) di Ryan Murphy
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: tremendo. E la recensione potrebbe anche chiudersi qui.
La verità è che, nonostante non mi aspettassi certo un capolavoro, sono rimasto molto deluso da questa pellicola che, a parte saturare i colori a gogo e mettere in scena qualche numero musical, non mette in scena niente che non si sia già visto in "Glee" o prodotti simili, di sicuro niente che valesse la pena di riproporre in un film, almeno in questi termini.
In generale, infatti, "The Prom" è una luccicante promessa di talento e originalità totalmente mancata, un prodotto superficiale che non riesce ad andare oltre il minimo sindacale che il genere del musical porta con sé: ci sono le canzoni e i balletti a tempo di musica, ma manca tutto il resto, in primis il valore aggiunto (o la rilevanza, se vogliamo) di cui il progetto dovrebbe avvalersi per giustificare la trasposizione di questo titolo da Broadway a Hollywood. Ci sono una miriade di personaggi di cui ci si affatica ad appassionarsi, nessuna canzone particolarmente memorabile e una generale mancanza di "pericolo", nel senso che è evidente fin dall'inizio che la protagonista riuscirà nel suo intento - andare al ballo scolastico con la sua amata - per cui si fatica ad empatizzare e a comprendere la necessità di utilizzare del proprio tempo libero per seguire questa vicenda.
Mi sento di aggiungere, poi, che nonostante i grandi nomi "da acchiappo", "The Prom" non riesca a fare buon uso dello start power a sua disposizione: Meryl Streep fa Meryl Streep - nel senso che sembra più se stessa che interpreta una versione di mille suoi altri personaggi già visti -, Nicole Kidman ha un ruolo sciocco e banale, Andrew Rannells è la spalla gay, Keegan-Michael Key e Kerry Washington sono totalmente accessori, mentre James Corden interpreta la macchietta del gay tutta mossette e cliché (ma un attore gay disponibile non lo avevamo? Anche perché non è che James Corden sia questo attore di serie A...).
Insomma, nonostante i musical di solito si contraddistinguano per toni più leggeri e scanzonati, il vuoto (e francamente spesso noioso) circo messo in scena da questa pellicola non è sufficiente a salvare un prodotto che, sicuramente magnifico nella sua versione teatrale, qui fallisce di replicarne fasti e originalità. Forse Netflix dovrebbe smettere di dare carta bianca ai copia-incolla di Ryan Murphy e forse quest'ultimo dovrebbe cominciare a rallentare la sua produzione televisivo-cinematografica di massa.
Cast: Meryl Streep, James Corden, Nicole Kidman, Keegan-Michael Key, Andrew Rannells, Ariana DeBose, Kerry Washington, Jo Ellen Pellman, Tracey Ullman, Mary Kay Place.
Box Office: $187,430
Vale o non vale: Come al solito Hollywood (o almeno la stampa estera) arriva con anni di ritardo e conferisce alle produzioni di Ryan Murphy oggi un gran valore che, onestamente, mi pare non abbiano più come un tempo. Questo "The Prom" si aggiudica 2 nomination (assolutamente immeritate) ai Golden Globes di quest'anno, mentre altri titoli di Murphy ("Ratched", "Hollywood") finiscono per rubare il posto a prodotti ben più di valore. Sono anni che l'ideatore di "Glee" non è più all'altezza degli inizi e credo che dei prodotti più recenti si salvi onestamente solo "Pose".
"The Prom" non fa eccezione, banale e - non fosse per il cast di prim'ordine - prodotto più televisivo che cinematografico per mancanza di grandezza e ambizione, questo film finisce nella rappresentanza di quelle pellicole che, non avendo davvero niente da dire, si mantiene sulla superficie risultando a malapena accettabile, salvato solo da certi aspetti tecnici di valore (anche se da uno come Matthew Libatique, direttore della fotografia di pellicole come "Requiem for a Dream", "Everything Is Illuminated", Black Swan", "A Star Is Born" e "Birds of Prey", mi aspettavo molto, ma molto di meglio).
Spendete altrove il vostro tempo.
Premi: Candidato a 2 Golden Globes per Miglior film commedia o musical e Miglior attore protagonista (James Corden).
Parola chiave: Cause.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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