Intro: Di recente avevo salvato su Netflix qualche pellicola leggera da vedere in momenti in cui avessi avuto bisogno di qualcosa di spensierato. Due weekend fa mi sono lanciato su questo titolo.
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Film 2112: "Alex Strangelove" (2018) di Craig Johnson
Visto: dal computer portatileLingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non che mi aspettassi grandi cose, però devo dire che questo "Alex Strangelove" non mi ha particolarmente convinto.
Per essere una pellicola incentrata sul coming out del suo protagonista, si passa un eternità di tempo a parlare della relazione di amicizia/amore/amicizia tra i due protagonisti Alex (Daniel Doheny) e Claire (Madeline Weinstein), relegando la questione omosessuale di fatto a sottotrama. Il che è un po' un peccato, anche perché avevo scelto di vedere il film più che altro per la sua tematica LGBT e non perché cercassi una storia di amicizia liceale. Anche perché se si fosse approfondito un po' di più questo nuovo aspetto della vita di Alex, si sarebbe evidato di dover relegare la parte più importante - e, se vogliamo, interessante - al finale con ballo di fine anno di rito.
Al di là di questo, poi, devo ammettere che ho trovato la storia un po' deludente anche a causa del protagonista, francamente piuttosto antipatico. Si fa fatica ad apprezzare il personaggio - e non è certo colpa di Doheny, quanto più per come è stato scritto Alex - e non si capisce come mai tutti siano apparentemente interessati a lui, perché sia costantemente al centro dell'attenzione. Alex è decisamente troppo popolare per come lo hanno caratterizzato nel film o troppo "sfigato" per essere così popolare. Mettetela come volete, di fatto i conti non tornano. Pure i suoi amici sono ossessionati dalle sue vicende sessuali o sentimentali, tanto da prendersi addirittura un pugno in faccia per Alex che, codardo, scappa lasciando l'amico - che lo ha difeso! - steso per terra. Mah.
Insomma, per quanto ci potrebbero essere certi elementi anche salvabili, "Alex Strangelove" non fa comunque abbastanza per elevarsi sopra la media.
Cast: Daniel Doheny, Antonio Marziale, Madeline Weinstein, Joanna Adler, William Ragsdale, Daniel Zolghadri, Nik Dodani, Fred Hechinger.
Box Office: /
Vale o non vale: Troppo debole come commedia, troppo poco focalizzato sulla questione LGBT, di fatto "Alex Strangelove" è poco quello che ci aspetterebbe e troppo qualcos'altro che, però, non ha sufficiente spinta per risultare originale. Si può vedere, per carità, ma non è certo niente di che.
Premi: /
Parola chiave: Sessualità.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Per essere una pellicola incentrata sul coming out del suo protagonista, si passa un eternità di tempo a parlare della relazione di amicizia/amore/amicizia tra i due protagonisti Alex (Daniel Doheny) e Claire (Madeline Weinstein), relegando la questione omosessuale di fatto a sottotrama. Il che è un po' un peccato, anche perché avevo scelto di vedere il film più che altro per la sua tematica LGBT e non perché cercassi una storia di amicizia liceale. Anche perché se si fosse approfondito un po' di più questo nuovo aspetto della vita di Alex, si sarebbe evidato di dover relegare la parte più importante - e, se vogliamo, interessante - al finale con ballo di fine anno di rito.
Al di là di questo, poi, devo ammettere che ho trovato la storia un po' deludente anche a causa del protagonista, francamente piuttosto antipatico. Si fa fatica ad apprezzare il personaggio - e non è certo colpa di Doheny, quanto più per come è stato scritto Alex - e non si capisce come mai tutti siano apparentemente interessati a lui, perché sia costantemente al centro dell'attenzione. Alex è decisamente troppo popolare per come lo hanno caratterizzato nel film o troppo "sfigato" per essere così popolare. Mettetela come volete, di fatto i conti non tornano. Pure i suoi amici sono ossessionati dalle sue vicende sessuali o sentimentali, tanto da prendersi addirittura un pugno in faccia per Alex che, codardo, scappa lasciando l'amico - che lo ha difeso! - steso per terra. Mah.
Insomma, per quanto ci potrebbero essere certi elementi anche salvabili, "Alex Strangelove" non fa comunque abbastanza per elevarsi sopra la media.
Cast: Daniel Doheny, Antonio Marziale, Madeline Weinstein, Joanna Adler, William Ragsdale, Daniel Zolghadri, Nik Dodani, Fred Hechinger.
Box Office: /
Vale o non vale: Troppo debole come commedia, troppo poco focalizzato sulla questione LGBT, di fatto "Alex Strangelove" è poco quello che ci aspetterebbe e troppo qualcos'altro che, però, non ha sufficiente spinta per risultare originale. Si può vedere, per carità, ma non è certo niente di che.
Premi: /
Parola chiave: Sessualità.
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#HollywoodCiak
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