Intro: Nuovo appuntamento al cinema, questa volta in chiave horror!
Lingua: inglese
Compagnia: Paul
Film 2139: "Smile" (2022) di Parker Finn
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: Paul
In sintesi: il film sulla bocca di tutti nelle ultime due settimane è un titolo su cui non avrei francamente scommesso una lira. "Smile", in silenzio e a suon di sorrisi inquietanti, sbanca il botteghino americano alla prima settimana e fa fuori la concorrenza piazzandosi alla prima posizione (poi di nuovo in testa anche questa seconda settimana).
Il merito va certamente alla poca concorrenza e, va detto, un'idea intrigante dietro alla premessa del film, che poi però si perde dietro a un copia e incolla un po' troppo goffo. Poi, per carità, di per sé il film non è male, ma sicuramente non ridefinisce in alcun modo il genere di paura.
Sarà che siamo sempre più a tiro con Halloween, sarà che c'è veramente poco altro da vedere, di fatto "Smile" si è proposto come sufficiente alternativa ad un altrimenti blandissimo fine settembre-inizio ottobre cinematografico, oltre che un periodo piuttosto lungo senza un titolo dell'orrore.
Sia quel che sia, la pellicola con la figlia d'arte Sosie Bacon (Kevin Bacon + Kyra Sedgwick) regala un preambolo be architettato: una psichiatra riceve una paziente appena ricoverata che dice di essere perseguitata da una presenza capace di manifestarsi in forma umana. La differenza, però, è che quando questo accade, le persone la fissano sorridendo con un ghigno inquietante.
La paziente finirà, poi, per suicidarsi di fronte alla dottoressa che, col passare del tempo, comincerà a notare lo stesso fenomeno. Fin qui, devo dire, tutto funziona.
I problemi cominciano a verificarsi col procedere della storia. Innanzitutto il ritmo del film crolla improvvisamente e, per un po', si ha la senszione che non succeda quasi nulla. Quando si supera questo stallo, comunque, lo spettatore ha già avuto il tempo di capire cosa stia succedendo alla protagonista, quale sia il mistero che si cela dietro questi sorrisi. Il punto, però, è che la protagonista non ci è ancora arrivata e ci metterà ancora del tempo (e non poco) per mettersi in pari. La storia è così ovvia che non si capisce come una donna intelligente come Rose (Bacon) - abituata tra l'altro a dover adattare velocemente il suo pensiero alle circostanze che la circondano - non riesca ad intuire che, sì, la trama di "Smile" è totalmente scopiazzata da quella di "The Ring". Paro paro. (*Spoiler*) Si guarda qualcosa che innesca un meccanismo malefico che, nel giro di una settimana, porterà alla morte della persona. Per rimuovere la maledizione si dovrà fare a qualcun'altro quella cosa che innesca il meccanismo e così via.
Quindi no, il racconto qui non presenta davvero niente di nuovo, anche se va detto che il film approfondisce efficacemente il trauma infantile della protagonista, sfruttando intelligentemente le caratteristiche comportamentali del mostro a favore della trama e la caratterizzazione del personaggio.
Detto questo, per concludere, aggiungo che la recitazione di uno dei protagonisti, Jessie T. Usher, è imbarazzante. Dall'inizio alla fine.
Insomma, "Smile" non è certo un capolavoro, ma fa spaventare quanto basta e intrattiene a dovere in vista di una notte delle streghe che si fa sempre più vicina.
Film 2139 - Smile
Film 2322 - Smile 2
Cast: Sosie Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal Penn, Rob Morgan, Robin Weigert, Judy Reyes.
Box Office: $95 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: La trama ricorda per tanti aspetti "The Ring", ma tutto sommat ola visione non è male. A volte il film è talmente esagerata da suscitare qualche risata, ma il finale riscatta un secondo atto a volte traballante.
Premi: /
Parola chiave: Madre.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Il merito va certamente alla poca concorrenza e, va detto, un'idea intrigante dietro alla premessa del film, che poi però si perde dietro a un copia e incolla un po' troppo goffo. Poi, per carità, di per sé il film non è male, ma sicuramente non ridefinisce in alcun modo il genere di paura.
Sarà che siamo sempre più a tiro con Halloween, sarà che c'è veramente poco altro da vedere, di fatto "Smile" si è proposto come sufficiente alternativa ad un altrimenti blandissimo fine settembre-inizio ottobre cinematografico, oltre che un periodo piuttosto lungo senza un titolo dell'orrore.
Sia quel che sia, la pellicola con la figlia d'arte Sosie Bacon (Kevin Bacon + Kyra Sedgwick) regala un preambolo be architettato: una psichiatra riceve una paziente appena ricoverata che dice di essere perseguitata da una presenza capace di manifestarsi in forma umana. La differenza, però, è che quando questo accade, le persone la fissano sorridendo con un ghigno inquietante.
La paziente finirà, poi, per suicidarsi di fronte alla dottoressa che, col passare del tempo, comincerà a notare lo stesso fenomeno. Fin qui, devo dire, tutto funziona.
I problemi cominciano a verificarsi col procedere della storia. Innanzitutto il ritmo del film crolla improvvisamente e, per un po', si ha la senszione che non succeda quasi nulla. Quando si supera questo stallo, comunque, lo spettatore ha già avuto il tempo di capire cosa stia succedendo alla protagonista, quale sia il mistero che si cela dietro questi sorrisi. Il punto, però, è che la protagonista non ci è ancora arrivata e ci metterà ancora del tempo (e non poco) per mettersi in pari. La storia è così ovvia che non si capisce come una donna intelligente come Rose (Bacon) - abituata tra l'altro a dover adattare velocemente il suo pensiero alle circostanze che la circondano - non riesca ad intuire che, sì, la trama di "Smile" è totalmente scopiazzata da quella di "The Ring". Paro paro. (*Spoiler*) Si guarda qualcosa che innesca un meccanismo malefico che, nel giro di una settimana, porterà alla morte della persona. Per rimuovere la maledizione si dovrà fare a qualcun'altro quella cosa che innesca il meccanismo e così via.
Quindi no, il racconto qui non presenta davvero niente di nuovo, anche se va detto che il film approfondisce efficacemente il trauma infantile della protagonista, sfruttando intelligentemente le caratteristiche comportamentali del mostro a favore della trama e la caratterizzazione del personaggio.
Detto questo, per concludere, aggiungo che la recitazione di uno dei protagonisti, Jessie T. Usher, è imbarazzante. Dall'inizio alla fine.
Insomma, "Smile" non è certo un capolavoro, ma fa spaventare quanto basta e intrattiene a dovere in vista di una notte delle streghe che si fa sempre più vicina.
Film 2139 - Smile
Film 2322 - Smile 2
Cast: Sosie Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal Penn, Rob Morgan, Robin Weigert, Judy Reyes.
Box Office: $95 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: La trama ricorda per tanti aspetti "The Ring", ma tutto sommat ola visione non è male. A volte il film è talmente esagerata da suscitare qualche risata, ma il finale riscatta un secondo atto a volte traballante.
Premi: /
Parola chiave: Madre.
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Bengi
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