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mercoledì 12 ottobre 2022

Film 2139 - Smile

Intro: Nuovo appuntamento al cinema, questa volta in chiave horror!

Film 2139: "Smile" (2022) di Parker Finn
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Paul
In sintesi: il film sulla bocca di tutti nelle ultime due settimane è un titolo su cui non avrei francamente scommesso una lira. "Smile", in silenzio e a suon di sorrisi inquietanti, sbanca il botteghino americano alla prima settimana e fa fuori la concorrenza piazzandosi alla prima posizione (poi di nuovo in testa anche questa seconda settimana).
Il merito va certamente alla poca concorrenza e, va detto, un'idea intrigante dietro alla premessa del film, che poi però si perde dietro a un copia e incolla un po' troppo goffo. Poi, per carità, di per sé il film non è male, ma sicuramente non ridefinisce in alcun modo il genere di paura.
Sarà che siamo sempre più a tiro con Halloween, sarà che c'è veramente poco altro da vedere, di fatto "Smile" si è proposto come sufficiente alternativa ad un altrimenti blandissimo fine settembre-inizio ottobre cinematografico, oltre che un periodo piuttosto lungo senza un titolo dell'orrore.
Sia quel che sia, la pellicola con la figlia d'arte Sosie Bacon (Kevin Bacon + Kyra Sedgwick) regala un preambolo be architettato: una psichiatra riceve una paziente appena ricoverata che dice di essere perseguitata da una presenza capace di manifestarsi in forma umana. La differenza, però, è che quando questo accade, le persone la fissano sorridendo con un ghigno inquietante.
La paziente finirà, poi, per suicidarsi di fronte alla dottoressa che, col passare del tempo, comincerà a notare lo stesso fenomeno. Fin qui, devo dire, tutto funziona.
I problemi cominciano a verificarsi col procedere della storia. Innanzitutto il ritmo del film crolla improvvisamente e, per un po', si ha la senszione che non succeda quasi nulla. Quando si supera questo stallo, comunque, lo spettatore ha già avuto il tempo di capire cosa stia succedendo alla protagonista, quale sia il mistero che si cela dietro questi sorrisi. Il punto, però, è che la protagonista non ci è ancora arrivata e ci metterà ancora del tempo (e non poco) per mettersi in pari. La storia è così ovvia che non si capisce come una donna intelligente come Rose (Bacon) - abituata tra l'altro a dover adattare velocemente il suo pensiero alle circostanze che la circondano - non riesca ad intuire che, sì, la trama di "Smile" è totalmente scopiazzata da quella di "The Ring". Paro paro. (*Spoiler*) Si guarda qualcosa che innesca un meccanismo malefico che, nel giro di una settimana, porterà alla morte della persona. Per rimuovere la maledizione si dovrà fare a qualcun'altro quella cosa che innesca il meccanismo e così via.
Quindi no, il racconto qui non presenta davvero niente di nuovo, anche se va detto che il film approfondisce efficacemente il trauma infantile della protagonista, sfruttando intelligentemente le caratteristiche comportamentali del mostro a favore della trama e la caratterizzazione del personaggio.
Detto questo, per concludere, aggiungo che la recitazione di uno dei protagonisti, Jessie T. Usher, è imbarazzante. Dall'inizio alla fine.
Insomma, "Smile" non è certo un capolavoro, ma fa spaventare quanto basta e intrattiene a dovere in vista di una notte delle streghe che si fa sempre più vicina.
Film 2139 - Smile
Film 2322 - Smile 2
Cast: Sosie Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Caitlin Stasey, Kal Penn, Rob Morgan, Robin Weigert, Judy Reyes.
Box Office: $95 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: La trama ricorda per tanti aspetti "The Ring", ma tutto sommat ola visione non è male. A volte il film è talmente esagerata da suscitare qualche risata, ma il finale riscatta un secondo atto a volte traballante.
Premi: /
Parola chiave: Madre.
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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 6 agosto 2021

Film 1804 - It

Intro: Sul viale dei ricordi.
Torniamo indietro nel tempo a quando mi sono ritrovato a dover chiudere nuovamente un capitolo della mia vita per iniziarne uno completamente nuovo. Non si contano più le volte che ho dovuto ricominciare daccapo.
Salito sul mio 30esimo volo in 2 anni, saluto Auckland alla volta dell'Argentina imbarcandomi inconsapevolmente per una delle avventure più meravigliose che la vita mi abbia mai regalato. Ma su questo volo Auckland - Santiago del Cile che il mio futuro sia lì lì per cambiare ancora non posso saperlo, per cui, ignaro, mi godo il primo film della mia lunga lista di pellicole da recuperare durante il volo.

Film 1804: "It" (2017) di Andy Muschietti
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: la prima volta che vidi questa pellicola al cinema in Australia non ci capii una mazza.
Non tanto per la storia - che è ovviamente conosciuta e resa celebre anche dal precedente adattamento televisivo "It" - quanto per i dialoghi. Tra slang, accenti e un tocco di vintage, ricordo che mi trovaii in seria difficoltà sul piano della comprensione linguistica. Passati anni e di nuovo su un aereo, ma soprattutto con un sequel (all'epoca) in arrivo, ho deciso di recuperare il fenomeno "It" e dargli una nuova chance. Non che smaniassi per rivederlo, ma sicuramente un ripasso pre secondo capitolo mi avrebbe sicuro fatto bene.
Tralasciando il fatto che "It Chapter Two" sia tremendo, questo primo episodio diretto da Andy Muschietti funziona e pure piuttosto bene. Le atmosfere sono quelle giuste, gli attori perfetti per i rispettivi ruoli, gli effetti speciali (come dovrebbe essere) al servizio della storia e, diciamocelo pure, un Bill Skarsgård capace di riportare in vita l'iconico ruolo del pagliaccio Pennywise con estrema efficacia. Non fosse stato per lui il film non avrebbe avuto lo stesso impatto.
Impatto enorme, diciamocelo pure, tra un botteghino mondiale ricchissimo per un film vietato ai minori e ventilate speranze di nomination all'Oscar di fatto mai realizzatesi. Ma la speranza, si sa...
Detto ciò, ammetto di essermi goduto una seconda visione di questo horror basato sull'iconico libro di Stephen King, di cui più di tutto ho apprezzato l'immaginario estetico ben curato ed assolutamente efficace a connotare la storia della giusta dose di orrore e paura (la scena del bagno di sangue su tutte).
Film 446 - It
Film 1523 - It 2
Film 1422 - It
Film 1804 - It
Film 1819 - It Chapter Two
Cast: Jaeden Lieberher, Bill Skarsgård, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jeremy Ray Taylor, Chosen Jacobs, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Nicholas Hamilton, Jackson Robert Scott.
Box Office: $701.8 milioni
Vale o non vale: Inutile dire che il paragone tra il riadattamento moderno della storia e il precedente classico con Tim Curry avrebbe da subito dominato la direzione delle riflessioni rispetto a questo "It". Inevitabile, ma anche abbastanza insensato considerato che sono due prodotti figli di epoche e media completamente diversi ("It" 1990 miniserie tv in 2 puntate e un budget di $12 milioni, "It" 2017 e 2019 prodotti cinematografici con budget complessivo da $105 milioni).
Esaurito il rimando culturale rispetto al primo, famosissimo Pennywise, va detto che il prodotto finale presentato qui sia buono ed efficace con, inoltre, un cast particolarmente azzeccato. Per chi abbia voglia di una serata tra brividi e salti sulla sedia "It" è certamente un ottimo candidato.
Premi: /
Parola chiave: Georgie.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 13 luglio 2021

Film 2030 - Luca

Intro: Tornato dall'Italia a secco totale da film e serie tv - riposato e ristorato da amici, famiglia e cibo e maledettamente appiccicato ad ogni superficie per il caldo - decido che il mio primo film in settimane sarà proprio il titolo di questa stagione che più mi ricorda casa.

Film 2030: "Luca" (2021) di Enrico Casarosa
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: so che è già stato ampiamente smentito, ma più ci penso e più mi ritrovo anche io a pensare che ci sia una vaga somiglianza sentimentale con quel "Call Me By Your Name" di Guadagnino. Nessuna gay romance qui, ci mancerebbe (Disney in ansia al solo pensiero), eppure l'estate italiana, la stretta amicizia che sfocia in gelosia, la spensieratezza giovanile... Insomma, intenzionale o meno, i toni da 'bromance' e la storia che strizza l'occhio all'idea dell'amica terza incomoda, finiscono per rimandare a certe atmosfere rainbow che caricano la storia di ulteriori significati. Almeno negli occhi di certi spettatori.
La verità è che "Luca" è un film sull'amicizia e sui sogni e, naturalmente, sulla capacità dei giovani di saper immaginare un futuro per se stessi diverso da quello delle generazioni precedenti. Insomma, una storia che punta ad ispirare e non solo a colpire per le meraviglie estetiche.
Anche se il film mi è piaciuto, va comunque detto che "Luca" non sia per niente un titolo impegnativo. Il tema del precedente "Soul" - la morte e cosa ci sia nell'al di là - era decisamente più serio, quale che sia l'approccio scelto per raccontarne la storia. Qui siamo assolutamente su altri livelli (di leggerezza), il sogno dei due protagonisti maschili è quello di possedere una moto, quello della protagonista femminile è di vincere una competizione sportiva. Fine. Si mangiano chili di pasta (solo al pesto, non mi è ben chiaro perché), si va a pesca o in bicicletta e, nel mentre, ci si nasconde dalla famiglia di Luca (Jacob Tremblay), un giovane mostro marino alla ricerca di indipendenza e libertà di scegliere quale sia la sua strada.
Come già avvenuto in passato, siamo di fronte al titolo Disney-Pixar più leggero, quello che accompagna l'estate sponsorizzando spensieratezza e divertimento, ma sul quale le due case di produzione - che poi in realtà è solo una - puntano meno in termini di Oscar e compagnia varia (è stato così con "Onward" o "The Good Dinosaur" per esempio). Ci sta e va bene così, anche perché non ci si può aspettare di portare al cinema sempre e solo capolavori.
"Luca" è un film molto carino e divertente, esteticamente bello e curato, emotivamente appagante. Di sicuro non è il miglior prodotto sfornato dalla Pixar, ma è un perfetto esempio di titolo estivo per tutta la famiglia. E per quest'anno - specialmente quest'anno - va bene così.
Cast: Jacob Tremblay, Jack Dylan Grazer, Emma Berman, Saverio Raimondo, Maya Rudolph, Marco Barricelli, Jim Gaffigan, Marina Massironi, Sacha Baron Cohen.
Box Office: $21 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Piacevole, bello da vedere, simpatico e, inevitabilmente, tanto italiano quanto lo possa essere il prodotto di una produzione americana, "Luca" è un titolo perfetto per un momento di leggerezza e spensieratezza tra colori sgargianti, atmosfere familiari e qualche cliché. Insomma, guardatelo e spegnete il cervello per qualche ora. Silenzio Bruno!
Premi: /
Parola chiave: Vespa.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 1 maggio 2020

Film 1700 - The Meg

Intro: Primo film sul primo aereo che mi riporta in Europa. Dopo essermi preparato la lista mentale di titoli che ho intenzione di vedere, decido di cominciare da una pellicola facile facile - del resto sto aspettando che mi portino da mangiare - che non ero riuscito a vedere al cinema.
Film 1700: "The Meg" (2018) di Jon Turteltaub
Visto: dalla tv dell'aereo
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nessuno più di me ama un disaster movie sugli squali che fanno razzia, però diciamocelo, questo "The Meg" è solo una gran boiata.
Non è sufficientemente serio per essere interessante, né così tanto cagata da risultare divertente, per cui rimane incastrato in un limbo indefinito di cui fanno parte quei titoli che si lasciano guardare, ma non rimangono impressi per nessun motivo. Perché sì, il megalodonte è enorme e fa (teoricamente) paura, ma è tanto palesemente finto che manca la possibilità dello spavento che generava "Lo squalo"; senza contare che, diversamente da quest'ultimo, la possibilità che uno squalo preistorico grande come la Sicilia sia una minaccia plausibile anche fuori dalla sala cinematografica è pari a 0, motivo per cui si perde tutto quel gioco di ansie e paure irrazionali che hanno reso il classico di Spielberg tanto riuscito quanto inquietante. Aggiungo: ma a un megalodonte che gli fregherebbe di mangiarsi una persona? Per fare un parallelismo, a prescindere dal sapore, voi che soddisfazione ne trarreste dal mangiare un moscerino? Appunto.
Cast: Jason Statham, Li Bingbing, Rainn Wilson, Ruby Rose, Winston Chao, Cliff Curtis, Page Kennedy, Jessica McNamee, Ólafur Darri Ólafsson, Masi Oka.
Box Office: $530.2 milioni
Vale o non vale: Blockbuster pompatissimo che riempie di steroidi qualsiasi suo elemento per elevarlo all'ennesima potenza, riuscendo però solo a sgonfiare il risultato finale. Credo che gli spettatori non abbiano bisogno di niente di più grande, più clamoroso o più incredibile, ma di storie - a prescindere dal genere - che centrino il loro obiettivo. In questo senso "The Meg" si dimentica che alla base di un film che coinvolge uno squalo assassino ci sono la paura irrazionale e l'istinto di sopravvivenza, non esplosioni subacquee e dimensioni da Guinness dei primati. Il budget sarà anche monster ($130 milioni), ma la storia di per sé si dimentica le cose che dovrebbero contare per un prodotto come questo. Insomma, guardabile ma si poteva fare decisamente meglio.
Premi: Candidato al Razzie per il Peggior prequel, remake, rip-off o sequel.
Parola chiave: Abissi.

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mercoledì 17 aprile 2019

Film 1550 - The Village

Intro: Non lo rivedevo da una vita e mi era tornata voglia.
Film 1550: "The Village" (2004) di M. Night Shyamalan
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: nonostante non sia un film perfetto sotto molti punti di vista, non riesco a non pensare che "The Village" sia geniale dal punto di vista della trama. Si sa che M. Night Shyamalan ha prodotto una serie di cagate pazzesche tra le quali "Lady in the Water" è sicuramente la peggiore, ma gli va riconosciuto che in quanto a colpi di scena il ragazzo ci sappia fare. Qui, nonostante il mistero sui mostri sia svelato abbastanza presto, riesce comunque a stupire lo spettatore con un finale per niente scontato e assolutamente perfetto. Al di là di questo, comunque, il film vede in Bryce Dallas Howard un'ottima protagonista e nel resto del cast (e che cast!) delle buone performance. In generale è un thriller travestito da horror che funziona bene la prima volta, ma perde in suspense nel momento in cui si sa dove la trama andrà a parare. Comunque non male.
Cast: Joaquin Phoenix, Adrien Brody, Bryce Dallas Howard, William Hurt, Sigourney Weaver, Brendan Gleeson, Cherry Jones, Celia Weston, Judy Greer, Michael Pitt, Jesse Eisenberg.
Box Office: $256.7 milioni
Vale o non vale: Sicuramente non un capolavoro, ma un film con un suo perché. Intrattiene bene ed è capace di sorprendere lo spettatore, tra atmosfere horror e un'incredibile protagonista non vedente che corre tra i boschi che neanche Usain Bolt.
Premi: Candidato all'Oscar per la colonna sonora di James Newton Howard.
Parola chiave: Scatola.

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martedì 26 settembre 2017

Film 1413 - Godzilla

Ogni tanto la voglia di mostro chiama. E io rispondo.

Film 1413: "Godzilla" (2014) di Gareth Edwards
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: C'è qualcosa in questo film che continua a piacermi ogni volta che lo rivedo. Sarà la potenza distruttrice del gigantesco mostro, sarà che pur trattandosi di un prodotto sci-fi praticamente è come se appartenesse alla categoria delle pellicole catastrofiche (che mi piacciono tanto), sarà che ho questa particolare simpatia per Elizabeth Olsen che trovo non solo molto bella, ma anche particolarmente dotata... Insomma, di fatto a me guardare "Godzilla" fa sempre piacere. Potrei dire che ogni scusa è buona.
Pur non trattandosi di un capolavoro - sicuramente meglio dell'omonimo di Roland Emmerich del 1998 -, questo film riesce nell'intento di intrattenere a dovere lo spettatore alla ricerca di un disimpegno ben architettato, addirittura contestualizzando il bestione giapponese all'interno di un contesto storico verosimile (test nucleari, bombe atomiche, Prima guerra mondiale) che conferisce al racconto quel tono drammatico e realistico che solitamente manca a prodotti del genere, più orientati a stupire attraverso gli effetti speciali che a rendere la storia anche solo vagamente plausibile. Poi, ovviamente, non manca la computer grafica, qui a supporto di una sceneggiatura che ha pensato veramente in grande: non uno, non due, ma ben tre giganteschi mostri ognuno intento a distruggere una non limitata porzione di mondo. Quando si incontreranno faranno scintille.
Quindi che dire? "Godzilla" è certamente un prodotto mainstream che, pure, ho sempre trovato sopra alla media. Ripeto, niente di indimenticabile, eppure un grande passo avanti rispetto a prodotti simili della generazione passata e non solo (quello che, per capirsi, hanno provato a fare con "Kong: Skull Island" quest'anno). Per cui lo trovo ogni volta piacevolmente godibile.
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Cast: Aaron Taylor-Johnson, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, Sally Hawkins, David Strathairn, Bryan Cranston.
Box Office: $529.1 milioni
Consigli: Per gli appassionati di Gojira, un remake/reboot americano che, per una volta, non è fatto coi piedi. Per gli amanti dei disaster movie, un prodotto che non perde tempo a dispiacersi per quello che ti crolla addosso. Per tutti gli altri, un film che si prende il suo tempo per costruire una storia che funziona e che al suo interno prevede mostri, energia nucleare e un uomo-marito-padre che, neanche a dirlo, attraversa una nazione per ritornare dalla sua famiglia, nel frattempo salva il mondo e ne esce illeso. Se apprezzate il genere, lanciatevi senza paracadute perché amerete questo "Godzilla".
Parola chiave: MUTO.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 5 settembre 2017

Film 1408 - Grosso guaio a Chinatown

L'avevo sempre sentito nominare, ma ammetto che non fossi particolarmente curioso di scoprire questo titolo degli anni '80. Poi ho scoperto che la protagonista femminile era Kim Cattrall e il regista John Carpenter e questa particolare combinazione di elementi mi ha spinto a riconsiderare la mia posizione...

Film 1408: "Grosso guaio a Chinatown" (1986) di John Carpenter
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non che mi sia dispiaciuto, ma devo ammettere che mi aspettassi tutt'altro film,sicuramente senza la parte fantasy. Detto ciò, un esperimento simpatico e chiassoso di un regista da cui francamente non mi sarei mai immaginato un prodotto del genere.
Qui l'influenza degli anni '80 è fortissima, soprattutto nei look e nell'imbastimento del ritmo della storia, quest'ultimo leggermente rallentato da un montaggio trattenuto dalle necessità degli effetti speciali dell'epoca, tra l'altro molto originali e all'avangardia (mi hanno spesso ricordato quelli di "Ghostbusters").
Per quanto riguarda la coppia di attori protagonisti, sono un duo totalmente inaspettato eppure funzionante alla perfezione: Russell è un ottimo protagonista, in parte e carismatico quanto basta, capace di dare vita al suo assurdo e machissimo personaggio dalla retorica facile; Cattrall (bellissima) avrebbe meritato più spazio, ma non manca di catturare lo stesso l'attenzione ogni volta che compare in scena. Assieme sono una bella coppia.
Insomma, "Big Trouble in Little China" non è stato per niente la pellicola che mi aspettavo e anche se avrei preferito qualcosa di più classico - meno arti marziali -, ho comunque goduto di quell'appeal nostalgico che stavo cercando nel momento in cui ho scelto di vedere questo film.
Cast: Kurt Russell, Kim Cattrall, Dennis Dun, James Hong, Victor Wong, Kate Burton, Donald Li.
Box Office: $11.1 milioni
Consigli: Meno arti marziali e più vibrazioni anni '80 da brat pack mi avrebbero trovato più soddisfatto, ma ammetto che il buon livello di stramberie, luci al neon, colonna sonora di pianola ed effetti speciali mi ha lasciato comunque soddisfatto. E' il classico esempio di film che al botteghino va malissimo, poi viene riscoperto col passare del tempo e trova addirittura la sua collocazione nel mondo cult.
Parola chiave: Occhi verdi.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 4 giugno 2017

Film 1367 - The Great Wall

Sinceramente ero molto curioso di vedere questo film, ma quando è uscito nelle sale non sono riuscito ad andarlo a vedere. Così appena lo streaming lo ha permesso, l'ho recuperato, ansioso di capire quanto potesse essere davvero disastroso.

Film 1367: "The Great Wall" (2016) di Yimou Zhang
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il film è una baggianata, anche se non così distante dalle tante altre boiate di successo che si sono alternate sul grande schermo negli anni. Non capisco, quindi, perché un così netto rifiuto del pubblico nei confronti di questo specifico prodotto, tra l'altro in linea con le promesse/premesse che genera. Forse l'unico aspetto veramente deludente sono gli effetti speciali.
Matt Damon devo dire che ultimamente lo trovo un tantino sotto tono, qui più volte messo in ombra dalla spalla Pedro Pascal. Forse non era il protagonista giusto.
Restando sugli aspetti negativi, ho trovato francamente ridicole le armature dell'esercito cinese. Più che soldati sembrano i Power Rangers: ci sono il blu, il rosso, il nero e il giallo a suddividere attraverso i colori le diverse mansioni di ogni gruppo dell'armata. Una scelta stilistica un po' infelice.
Molto scenografici, invece, i momenti musicali con i tamburi, belli da vedere e da ascoltare.
In ogni caso "The Great Wall" è il classico esempio di blockbuster facile facile che approda al cinema e fa sfaceli al box-office, pur in questa occasione al contrario di come ci si sarebbe aspettati. Né meglio né peggio di altri, semplicemente un prodotto molto commerciale altrettanto superficiale. Si poteva fare meglio.
Cast: Matt Damon, Jing Tian, Pedro Pascal, Willem Dafoe, Andy Lau, Zhang Hanyu, Lu Han, Eddie Peng, Kenny Lin, Wang Junkai, Zheng Kai, Huang Xuan, Cheney Chen.
Box Office: $332 milioni
Consigli: Si può vedere senza problemi in qualunque momento si abbia necessità di svago. E' intrattenimento puro, la storia è sufficientemente già vista per risultare scontata. Niente sorprese, giusto qualche ora di azione al sapore orientale.
Parola chiave: Taotie.

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Bengi

martedì 28 marzo 2017

Film 1330 - Kong: Skull Island

Classico titolo imperdibile da vedere con papà!

Film 1330: "Kong: Skull Island" (2017) di Jordan Vogt-Roberts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: padre
Pensieri: Un film colossale di cui si è parlato non poco nelle scorse settimane, questo nuovo arrivo al cinema di King Kong non mi è sembrato niente male. Anzi, molto meglio del previsto a dire il vero: ritmato, giocoso, ben contestualizzato, con un cast particolarmente ricco ed effetti speciali degni della creatura mastodontica che riproducono. Vero che le mie aspettative erano particolarmente basse, in ogni caso una piacevole sorpresa.
In particolare sono state 2 le cose che ho particolarmente apprezzato di questo titolo. Innanzitutto il montaggio particolare e la colonna sonora a ritmo serrato che vanno a creare una combinazione di musica e immagini veramente efficace, in più di un'occasione un connubio in grado davvero di fare la differenza; poi la distanza che separa "Kong: Skull Island" da "King Kong" di Peter Jackson. Qui si evita qualsiasi velleità artistica e si spinge l'acceleratore su azione e intrattenimento, cosa che ho particolarmente apprezzato - considerato di che prodotto stiamo parlando, insieme al fatto di non aver nuovamente tirato fuori l'amore fra Kong e la ragazza (qui solo accennata e molto discretamente): la storia è già sufficientemente assurda senza il bisogno di altri elementi bizzarri...
Curiosamente, invece, i due protagonisti Tom Hiddleston e Brie Larson sembrano venire fagocitati da tutto il carrozzone Kong senza trarne una particolare visibilità. Anzi, a dire il vero i due attori sono decisamente messi in ombra da un John C. Reilly in formissima e dal sempiterno Samuel L Jackson, attori di mestiere davvero capaci di rubare la scena. Non che le parti dei primi due siano particolarmente incisive - anzi! -, in ogni caso sono il tenente e il capitano ad aggiudicarsi la maggior parte delle battute, scene e primi piani (soprattutto nel primo tempo, tanto che dei due giovani protagonisti si fatica a ricordare volti e peculiarità).
Per quanto riguarda John Goodman, invece, devo dire che il suo personaggio qui mi ha molto ricordato quello interpretato in "Trumbo" il quale, a dire il vero, mi aveva a sua volta già ricordato la parte interepretata dall'attore in "Argo".
In ogni caso questo nuova versione di Kong non mi è dispiaciuta per niente. E' un intrattenimento facile facile anche se particolarmente violento (forse un po' troppo), in ogni caso un buon blockbuster, tecnicamente piuttosto ben fatto e dal buon ritmo per tutta la sua durata. Certamente una scommessa per un mercato oggi particolarmente saturato da ogni genere di mostro o racconto d'avventura - non a caso i timori sul successo economico di questo titolo erano piuttosto incalzanti: a fronte di una spesa di $185 milioni, pare che il film dovrà incassarne almeno 500 milioni per ritornare dei costi sostenuti - anche se bisogna ammettere che "Kong: Skull Island" è approdato nelle sale difendendosi egregiamente. Bisogna solo capire se riuscirà veramente a sfondare.
Ps. A quanto pare c'è una scena post credit 8che mi sono perso). Non uscite dalla sala prima che riaccendano le luci!
Film 1330 - Kong: Skull Island
Film 1604 - Kong: Skull Island
Cast: Tom Hiddleston, Samuel L Jackson, John Goodman, Brie Larson, Jing Tian, Toby Kebbell, John Ortiz, Corey Hawkins, Jason Mitchell, Shea Whigham, Thomas Mann, Terry Notary, John C. Reilly.
Box Office: $392.7 milioni (ad oggi)
Consigli: Budget monster e sforzi da pellicola ampiamente commerciabile per un risultato finale che a dire il vero funziona e performa bene per tutta la durata della pellicola (quasi due ore). Certamente non un capolavoro, ma preso per quello che è, abbracciandone l'anima ludica e un po' semplice, tutto sommato funziona. Vedere per credere
Parola chiave: Mostri.

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#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 5 dicembre 2016

Film 1252 - Monsters & Co.

Ogni tanto un bel film d'animazione è quello che ci vuole. E Netflix ne offre una vasta collezione tra cui, fortunatamente, era presente anche questo.

Film 1252: "Monsters & Co." (2001) di Pete Docter
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Classicone dei primi titoli d'animazione computerizzata capace di sfondare, "Monsters & Co." (in realtà "Monsters, Inc.") è un piccolo capolavoro dei film per tutta la famiglia, nonché certamente una delle più indimenticabili tra le collaborazioni Disney-Pixar.
La storia la sappiamo tutti: i mostri, che in realtà sono completamente terrorizzati dagli umani, si introducono in maniera seriale nelle camere dei bambini con il solo intendo di spaventarli per convertire le urla in energia. Protagonisti sono i due amici Sulley e Mike, entrambi impiegati della Monsters Inc. i quali si occupano, appunto, del generare gli spaventi necessari all'imbottigliamento dell'energia. Saranno anche i due a scoprire il losco piano dei cattivi, oltre che trovare una fonte alternativa di sostentamento energetico.
Una bella storia da un'idea geniale raccontata in maniera simpatica e mai banale, capace di una caratterizzazione dei personaggi approfondita e ben pensata, per un risultato finale che non è "solo un cartone", ma un esempio di cinema di qualità adatto ad ogni pubblico e capace di mantenere intatto nel tempo il proprio appeal, guadagnandosi lo status di classico moderno.
Ps. 4 candidature all'Oscar, tra cui Miglior film d'animazione andato poi a "Shrek" (...), e una vittoria per la Miglior canzone originale di Randy Newman ("If I Didn't Have You").
Film 581 - Monsters University
Cast: John Goodman, Billy Crystal, Mary Gibbs, Steve Buscemi, James Coburn, Jennifer Tilly, Bonnie Hunt; (versione italiana) Marina Massironi, Loretta Goggi.
Box Office: $577.4 milioni
Consigli: Bello, simpatico e capace ancora di stupire lo spettatore nonostante i 15 anni ormai passati, un film per tutti e per ogni occasione in cui siano richiesti divertimento, spensieratezza, dolcezza e, naturalmente, la possibilità di tornare indietro con la mente a quando si era bambini.
Parola chiave: Energia.

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giovedì 14 aprile 2016

Film 1116 - Piccoli brividi

I titoli di questa collana di libri io li avevo quasi tutti. Da ragazzino ci andavo matto e, ricordo, certe estati ne leggevo uno al giorno, fiero delle mie capacità di lettore vorace. Quando ho saputo che ne avrebbero tratto un film per il cinema, non ho avuto esitazioni: un titolo imperdibile!
Film 1116: "Piccoli brividi" (2015) di Rob Letterman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Simpatica scemata senza pretese, questo "Goosebumps" riesce a intrattenere senza tentare di essere ciò che non è.
Fortunatamente, infatti, il film non intraprende strade pretenziose e rimane legato all'identità che gli stessi libri di R. L. Stine si sono guadagnati col tempo, ovvero un passatempo per ragazzi al sapore di horror che no, non fa paura, ma in qualche modo diverte.
Si può quasi dire che sia più un'operazione nostalgia svecchiata e riadattata al 2016 che un vero e proprio derivato dalla collana di libri: nella trama sono presenti moltissimi dei vari mostri apparsi nelle storie originali, ognuno dei quali chiamato in causa per unirsi all'armata che il perfido pupazzo Slappy sta mettendo in piedi per contrastare il loro creatore, qui in grado di portare in vita le creature della sua immaginazione attraverso la macchina da scrivere.
Insomma, un escamotage anche simpatico che, nell'economia di tutta l'operazione, è una trovata funzionale che evita il mero adattamento cinematografico di uno qualunque degli innumerevoli titoli della collana e gioca, invece, a chiamarli tutti in causa per un mix finale esplosivo, divertente, mostruoso. Più che un horror, un'avventura. E va bene così.
Cast: Jack Black, Dylan Minnette, Odeya Rush, Amy Ryan, Ryan Lee, Halston Sage, Jillian Bell.
Box Office: $156.7 milioni
Consigli: Divertente e spensierato titolo mascherato da film dell'orrore, "Piccoli brividi" è un richiamo per quelli della mia generazione che in compagnia dei libri di R.L. Stine ci hanno passato numerose ore. Anche solo per questo momento "rivi-certi-ricordi" la pellicola può beccarsi quella chance che, dopotutto, si merita. Per gli altri, in tutta onestà, può essere comunque un prodotto simpatico e senza pretese in grado di far passare piacevolmente una serata. Poi c'è Jack Black, che in titoli come questo ci sguazza.
Parola chiave: Libri.

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Bengi

giovedì 7 aprile 2016

Film 1112 - Hotel Transylvania

Pronto a vedere il sequel, ho recuperato il primo capitolo di questa saga cartoon.
Film 1112: "Hotel Transylvania" (2012) di Genndy Tartakovsky
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Film simpatico e diverte che è stato, stranamente, come vedere per la prima volta. In questa storia Dracula gestisce un hotel per mostri che garantisce ai suoi ospiti la totale assenza di esseri umani, da loro temuti. Quando lo scemotto Jonathan riesce per caso a raggiungere la struttura, cominceranno i guai...
Questa seconda visione è stata utile non solo per prepararmi a quella del secondo capitolo, ma anche perché in effetti a parte un vago ricordo positivo, nella mia testa non c'era proprio altro. "Hotel Transylvania" è uno di quei film che mi capita di incontrare ogni tanto, di cui conservo un'opinione positiva, ma dei quali fatico a ricordare i dettagli. In tutta onestà anche questa seconda volta la nebbia mentale ha avuto il sopravvento e ho dovuto impegnarmi per incasellare nuovamente i pezzi di questo puzzle certamente non complicato. Non so se sia per via del ritmo frenetico, del numero elevato di personaggi o per via della trama piacevole ma non certo innovativa, in ogni caso nemmeno questa seconda visione mi ha lasciato quell'impronta incisiva che mi sarei aspettato.
In ogni caso gli sforzi della Sony Pictures Animation sono sufficienti a regalare al pubblico una storia dinamica e buffa quanto basta, giocando tra l'altro sui classici temi della diversità e dell'accettazione per un risultato finale onesto e gradevole. Non a caso ne hanno fatto un sequel.
Ps. Candidato ai Golden Globe nella categoria Miglior film d'animazione.
Film 485 - Hotel Transylvania Film 1113 - Hotel Transylvania 2
Cast: Adam Sandler, Andy Samberg, Selena Gomez, Kevin James, Fran Drescher, Steve Buscemi, Molly Shannon, David Spade, CeeLo Green; Claudio Bisio, Cristiana Capotondi (versione italiana).
Box Office: $358.4 milioni
Consigli: Pellicola per tutta la famiglia simpatica, dai ritmi serrati e certi momenti comici riusciti, è assolutamente un'ottima scelta per un pomeriggio domenicale tranquillo - magari a cui aggiungere anche la visione del secondo episodio - o una serata senza pretese, tutta all'insegna del cervello in modalità off. Piacevole.
Parola chiave: Zing.

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venerdì 1 aprile 2016

Film 1110 - Victor Frankenstein

Una sera a cena non sapevo cosa guardare e lo streaming mi ha suggerito questo titolo che, lì per lì, sembrava promettere genuino intrattenimento.
Film 1110: "Victor Frankenstein" (2015) di Paul McGuigan
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Poteva essere carino e, invece, è una gran boiata e basta.
Non che mi aspettassi un capolavoro, ma speravo in un intrattenimento degno di essere seguito, mentre la storia proposta qui non è niente di che e, per certi aspetti, è anche brutta. In particolare mi riferisco agli effetti speciali, tra il macabro e il fatto male. Le creature portate in vita dal famoso dottore sono - e passiamoglielo - disgustose, ma c'è da aggiungere che visivamente - e questo non va bene - sono palesemente finte. Senza contare che la trama è quello che è (Igor viene dal circo, dove era una sorta di Gobbo di Notre Dame vestito da clown...).
Insomma, un vero spreco di giovani talenti e di soldi (40 milioni di dollari!) per un risultato mediocre che sa di già visto.
Cast: Daniel Radcliffe, James McAvoy, Jessica Brown Findlay, Andrew Scott, Charles Dance, Daniel Mays, Freddie Fox, Mark Gatiss, Callum Turner, Spencer Wilding.
Box Office: $34.2 milioni
Consigli: Il tentativo di svecchiare anche questo cult letterario (dopo un avvincente Sherlock Holmes cinematografico) non riesce e il risultato è meno brillante di quanto le premesse parrebbero suggerire. Certo, una pellicola innoqua, ma comunque non riuscita. Si può vedere, pur consapevoli che si tratta di un esperimento bruttino e insapore. Peccato. Se avete nostalgia del dottore e dei suoi folli tentativi di sconfiggere la morte, meglio seguire la serie tv "Penny Dreadful" o, meglio, rivedersi "Frankenstein Junior".
Parola chiave:

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martedì 10 giugno 2014

Film 726 - Godzilla

E dopo quello del 1998, finalmente il nuovo!

Film 726: "Godzilla" (2014) di Gareth Edwards
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non si può dire che non ci si siano impegnati. "Godzilla" '14 prende da subito la giusta direzione evitando il ridicolo esempio del predecessore lucertole e prepara una messa in scena davvero coi fiocchi, con il personaggio principale che appare solo quando sente il desiderio di farlo (una bella oretta dopo l'inizio del film). Blockbuster doveva essere ed è stato, con budget kolossal, cast delle grandi occasioni (un Premio Oscar e tre candidati, oltre che un sempre più lanciato Bryan Cranston che dopo 3 Emmy e un Golden Globe ha vinto ieri il suo primo Tony Award) e un mostro che quando grida fa tremare il cinema. Il mal di testa arriva, ma ne vale la pena.
La storia si svolge in lungo e in largo, oltre che in uno spazio temporale piuttosto ampio, con una contestualizzazione spazio-tempo molto dettagliata e precisa. Protagonisti sono, oltre a Cranston che è trait d'union tra i vari personaggi e tra passato e presente, Aaron Taylor-Johnson ed Elizabeth Olsen (lei mangia, a differenza delle sorelle) che compongono la famiglia Brody assieme al figlioletto. Su di loro, ma anche su una miriade di altri personaggi, si concentrerà la storia influenzata dai capricci di fame, riproduzione e territorio delle svariate creature che sconvolgeranno la Terra durante i 123 minuti di pellicola. Oltre al protagonista di questo titolo, infatti, anche una doppietta di MUTO che desidera avere prole: non fosse che sono alti un grattacielo, delicati come una pioggia di trattori e famelici predatori di energia - anche nucleare, naturalmente - non desterebbero particolare interesse (sembrano dei grandi, brutti insetti). Gli umani non potranno che assistere attoniti allo scontro tra natura e natura, combattimento in cui l'uomo non solo non è richiesto, ma viene costantemente escluso. La lezione, come sempre, è che la razza umana si illude di domare la natura che, in realtà, puoi dimostrarci quando vuole che il comandante in carica è lei.
Grandi tematiche green a parte, questa pellicola è sinceramente una figata per chi ama i film commerciali ad alto budget, grandi effetti speciali e una storia che valga la pena di essere vista. In quest'ottica anche il nuovo Godzilla è stato tirato a lucido, liberato da quell'aura fumetto-videogioco del precedente esempio cinematografico e immerso in quella rinnovata dimensione di realismo e plausibilità che ha già investito Batman e parzialmente Spider-man, ma anche e soprattutto James Bond. Il risultato è buono.
Sarebbero da sforbiciare qua e là alcune scene di preambolo che allungano di non poco la durata della visione, ma per chi ha pazienza l'attesa è ben ripagata. Probabilmente se non si apprezza il genere disastro+mostro+effetti speciali si tollereranno a fatica l'attesa e il gran fracasso, ma si sa che quando si opta per questi titoli non sarà la filosofia hegeliana a farla da padrone.
In generale devo dire che ho molto apprezzato la realizzazione veramente molto curata e verosimile che gli effetti speciali hanno reso possibile, il buon cast (Taylor-Johnson, Olsen, Cranston, Juliette Binoche, Ken Watanabe, Sally Hawkins, David Strathairn) e la storia che è in grado di sorprendere lo spettatore, oltre che di portare sempre nuova carne al fuoco. Tsunami, terremoti, attacchi nucleari, mostri marini che sembrano dinosauri che poi sono Godzilla, insettoni gitanti dal nome silenzioso, combattimenti tra giganti, sfascio di qualsiasi cosa e, naturalmente, un puro, vero eroe che salverà tutti, nonostante tutto. Gli ingredienti ci sono (gli incassi un po' meno: siamo ancora troppo vicini al totale della pellicola precedente, ma senza contare l'inflazione. Manca ancora qualche mercato, però) e la realizzazione rende giustizia ad un mostro della tradizione cinematografica orientale che era stato ingiustamente ristrutturato ed americanizzato, privato di qualsiasi spessore di trama e relegato ad essere il nuovo giocattolo alla "Jurassic Park" scappato dallo zoo. Qui è tutto organizzato e gestito meglio e non lascerà scontenti i fan del franchise o quelli del genere.
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Box Office: $393,743,000 (ad oggi)
Consigli: Il nuovo "Godzilla" non delude. Spacca tutto, mena tutti, urla a tutti e spara colpi mortali dalla bocca. Insomma, chi ama il genere non può che seguire con interesse questo reboot cinematografico a quanto pare abbastanza fedele all'originale (cito le critiche in tal proposito, dato che non conosco la saga se non nella forma del precedente episodio al cinema). La trama equilibra bene i suoi elementi, spaziando tra nazioni (molto Giappone) e decenni, riuscendo a far combaciare i pezzi e rendere il tutto sensato. Si segue molto bene, anche se il tutto è un po' lungo (e, bisogna dirlo, molto rumoroso).
Parola chiave: Raggio radioattivo.

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giovedì 5 giugno 2014

Film 724 - Godzilla

Per prepararmi a dovere al nuovo film o reboot che dir si voglia...

Film 724: "Godzilla" (1998) di Roland Emmerich
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Devo ammettere che per molti, molti anni questo film è stato il mio preferito su tutti gli altri. Prima della passione per il cinema, prima di capire la differenza tra cinema indipendente e di massa, prima di vedere talmente tanti film da potermi rendere conto che questo è effettivamente una boiata super... ecco, "Godzilla" targato Emmerich è stato per me il top del top. Avevo 11 anni ed ero andato a vederlo con mio padre al cinema. A me bastava questo.
16 anni dopo l'arrivo del bestione in sala, la 'magia' rivive e un fratellastro più tecnologico di quello del '98 arriva sul grande schermo per tentare di cancellare uno dei flop di sceneggiatura più eclatante degli anni '90. 2 Razzie Awards vinti e addirittura una presa di distanze dal mostro, considerato troppo diverso dall'originale. Cito Wiki: "The "Godzilla" on the film was considered so different from the original Godzilla that the term GINO, "Godzilla In Name Only", was coined by critic Richard Pusateri to distinguish the character apart from the original Godzilla. Toho (Godzilla's parent owners) later recognized the creature as a totally different monster and officially rebranded and retrademarked it as Zilla for later appearances". Insomma, già ai tempi questa pellicola non aveva raccolto appieno il successo sperato, riuscendo ad intascare un buon incasso, ma racimolando non poche critiche.
Questo "Godzilla", è inutile nasconderlo, è ogettivamente brutto e trash. Effetti speciali a parte - che per l'epoca erano miracolosi - fallisce su troppi, numerosi fronti. La trama è superficiale e la sensazione è sempre quella che si stia giocando a qualche videogame. Matthew Broderick è un protagonista debole a cui manca la stoffa del leading character. Peggio ancora Maria Pitillo - sconosciuta all'epoca e affossata con questa prova da "attrice" - che è una protagonista femminile priva di carisma, appeal e capacità recitativa (e sono stato buono). Il suo personaggio, poi, è pessimo.
Infine, la sensazionalità delle scene coadiuvate dall'uso del computer è guastata dall'utilizzo blando che ne è fatto. E' una spettacolarità fine a se stessa che non aggiunge assolutamente nulla al risultato finale se non far sembrare il tutto una versione più caotica e rumorosa di "Jurassic Park".
Il risultato finale, quindi, oltre ad essere troppo lungo è anche inferiore alle aspettative. Non mi intendo della saga "Godzilla" e non posso che giudicare questo film per quello che ho visto, cioè veramente poco. Manca mordente, approfondimento e qualcosa che caratterizzi la storia in maniera più personale invece di contare solamente sull'aspetto sorpresa degli effetti speciali e lo stordimento degli spettatori ad ogni urlo del lucertolone. Da un certo punto di vista lo si può anche considerare un titolo trash di culto - dal mio punto di vista il valore affettivo del ricordo personale ha un ascendente -, ma è innegabile che, viste le aspettative (sia allora che oggi), questo "Godzilla" 1998 è assolutamente deludente.
Ps. Canzone portante della colonna sonora la trascinante "Deeper Underground" dei Jamiroquai.
Film 724 - Godzilla
Film 726 - Godzilla
Film 912 - Godzilla
Film 1413 - Godzilla
Film 1780 - Godzilla: King of the Monsters
Film 2000 - Godzilla vs. Kong
Film 2268 - Godzilla vs. Kong
Film 2277 - Godzilla x Kong: The New Empire
Box Office: $379,014,294
Consigli: Può avere senso rivederlo nell'ottica di confrontarlo con la pellicola omonima appena uscita nelle sale. Chiaro che non bisogna aspettarsi granché visti i presupposti (critiche negative, 2 Razzie vinti). Nel caso si ricerchi un blockbuster a bassissimi contenuti recitativi e narrativi, nonché disimpegno totale e molto lungo (139 min) qui troverete esattamente ciò che stavate cercando. Per il resto... il risultato è debole.
Parola chiave: Madison Square Garden.

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lunedì 10 settembre 2012

Film 446 - It

Dato che, fortunatamente, la mia infanzia non è stata turbata da questo film, bisognava a tutti i costi recuperarlo per una visione adulta. E solo con Licia posso vedere certe cose...


Film 446: "It" (1990) di Tommy Lee Wallace
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Licia
Pensieri: Anche se, bisogna dirlo, questo non è esattamente un film, ma un prodotto per la tv, ho deciso lo stesso di recensirlo. Ha richiesto quasi tre ore filate di visione e, comunque, rappresenta uno dei cult horror di tutti i tempi. Chi, infatti, non ha mai sentito parlare di "It"?!
Basato sul romanzo di Stephen King, la storia racconta del pagliaccio Pennywise che uccide i bambini della tranquilla cittadina di Derry, nel Maine. Diviso nettamente in due racconti che si intrecciano durante le svolgimento, seguiamo le vicissitudini del gruppo di amici (un po' nerd) sia nel 1960, quando la vicenda ha inizio, sia nel 1990 quando, invece, il gruppo si riunisce per eliminare definitivamente il mostro che tanto ha condizionato la loro infanzia. Tutto è racchiuso nel semplice messaggio: se non ci credi non lo vedi. Per questo sono i bambini i soli che posso vedere il terrificante pagliaccio.
"It", che di per sé ha una nomea già da sola condizionante, è un prodotto tipicamente di fine anni '80 e spesso sconfina involontariamente in momenti piuttosto comici per via di una recitazione non sempre perfetta. Tutto sommato, comunque, sono riuscito finalmente a capire perchè tanto rumore attorno a questa storia e, soprattutto, a farmi un'idea del perchè abbia sconvolto tanto indelebilmente le infanzie di molte persone che conosco. Personalmente credo che anche io da bambino ne avrei avuto paura.
Un pagliaccio - figura ambigua già da sola - capace di nascondersi praticamente in ogni luogo, di colpire silenziosamente e mistificare la sua cattiveria può rappresentare certamente un cattivo da antologia, anche se qui - come spesso mi è capitato con i racconti di King - il finale non è all'altezza delle premesse.
Affascinante e intrigante per buona parte della visione, purtroppo cede nella parte conclusiva ad una soluzione finale che mi ha lasciato vagamente deluso.
Nel cast qualche viso noto: Annette O'Toole ("Smallville"), John Ritter ("Tre cuori in affitto"), Tim Curry ("The Rocky Horror Picture Show" e "Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York") e Seth Green ("Buffy, l'ammazzavampiri").
Ps. Vinse un Emmy Award per la colonna sonora.
Film 446 - It
Film 1523 - It 2
Film 1422 - It
Film 1804 - It
Film 1819 - It Chapter Two Consigli: Uno dei titoli cult del genere horror che non si può non aver visto almeno una volta nella vita. Tutti conoscono "It", lo si può quasi considerare un'esperienza collettiva d'infanzia, un rito di passaggio. Insomma, se come me non lo avete mai visto, è da recuperare.
Parola chiave: Luce.

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domenica 24 ottobre 2010

Film 155 - Silent Hill

Ancora un un film di paura, che da tempo avevo voglia di rivedere, scartato alla cena horror del lunedì e rivisto tra le mura domestiche. Di notte... Al buio...

Film 155: "Silent Hill" (2006) di Christophe Gans
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Di fatto uno degli horror che più mi ha piacevolmente sorpreso negli ultimi anni. Insieme a "Saw - L'enigmista" risultano tra i film di genere degli ultimi tempi che preferisco in assoluto.
Questo "Silent Hill" - di cui non conosco il videogioco - porta nel profondo buio la sua protagonista che, disperata, ricerca la figlia scomparsa dopo un incidente stradale. La cittadina di Silent Hill è un luogo disabitato, precisamente una città fantasma, colpevole di essersi macchiata di un crimine per cui ha meritato la vendetta di chi ha subito il torto.
Nulla di nuovo sul fronte trama, ma da brivido le scene nei momenti di buio. Suona la campana e niente è come prima: muri che si sgretolano, pareti ricoperte di sangue, personaggi crocefissi ancora vivi e, soprattutto, creature della peggior specie. Aborti senza braccia né viso che sputano catrame corrosivo dal petto; un ex bidello ripiegato su sé stesso tra filo spinato e chissà cos'altro; un omaccione munito di spada kilometrica che brandisce con l'agilità di chi maneggia uno stuzzicadenti. E ce ne sarebbero tanti ancora da citare.
Non volendo rovinare proprio tutta la trama non continuerò ad elencare le tante cose degli effetti speciali che mi sono piaciute. Aggiungo solo: belle musiche (le originali del videogame), attori azzeccati (anche se al posto di Radha Mitchell il regista Gans voleva a tutti i costi Cameron Diaz. Mah...), buon ritmo, suspance e una atmosfera creata ad hoc per essere inquietante di per sé.
Sicuramente da rivedere!
Film 155 - Silent Hill
Film 1957 - Silent Hill
Film 608 - Silent Hill: Revelation 3D
Consigli: Come per ogni bell'horror che si rispetti: visione notturna e solitaria! Non vi deluderà!
Parola chiave: Culto.


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