Intro: Non so perché alla fine io e Niamh finiamo sempre per andare a vedere un musical...
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
Film 2257: "Mean Girls" (2024) di Samantha Jayne, Arturo Perez Jr.
Visto: al cinemaLingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: è difficile riproporre un prodotto che ha funzionato originariamente così bene in chiave "aggiornata". In questo senso, il musical di "Mean Girls" pareva aver trovato la chiave giusta per riapprocciarsi al materiale originale con, in più, la scusa di portare al cinema il musical di successo originato a Broadway. Il denominatiore comune di tutte queste operazioni? Tina Fey.
La Fey, infatti, è stata artefice sia della sceneggiatura del primo film che del libretto del musical, per cui niente di più appropriato che riprendesse in mano il proprio lavoro e si dedicasse alla scrittura anche di questa storia. Non fosse che "Mean Girls" 2024 non funziona così bene come l'originale.
Per me il problema principale sta nel fatto che nessuna delle canzoni proposte qui funziana davvero o, per capirsi, rimane impressa. Il che, per una pellicola che ha alla sua base la musica, è già un grande problema. In aggiunta, questo "Mean Girls" cerca troppo disperatamente di tenersi al passo coi tempi, cambiando alcuni elementi chiave della storia o momenti cult - il balletto natalizio, la trasformazione di Cady in una delle Plastic (in italiano le Barbie) che di fatto quasi non avviene, alcuni dei sabotaggi a Regina che per qualche ragione vengono cambiati (penso alla maglietta con i buchi sul seno), il personaggio di Janis che qui non è etero (senza di fatto usare questo cambiamento in alcun modo, per poi relegare al finale la comparsata o quasi della fidanzata) e altri elementi ancora - che rovinano allo spettatore affezionato il piacere di ritrovare certi elementi cardine del film precedente in questa rivisitazione. Capiamoci, non ci sarebbe alcun problema nel cambiare le cose e aggiornarle, se solo il risultato finale funzionasse.
Un altro aspetto che qui non funziona sono i personaggi. Per quanto abbia apprezzato la combo Janis e Damian 2.0 (rispettivamente Auliʻi Cravalho e Jaquel Spivey), non mi è piaciuto il fatto che la narrazione della storia sia dal loro punto di vista. Così, di fatto, si toglie a Cady il potere della sua narrazione, relegandola a parte del racconto piuttosto che fulcro di esso. A peggiorare le cose, non credo che Angourie Rice sia in grado di reggere la parte di protagonista. Le sue doti vocali sono traballanti e, di fatto, le manca quel magnetismo e quel carisma che innegabilmente contraddistinguevano Lindsay Lohan nell'originale. Non solo la sua Cady è in grado di essere sexy e sensuale, ma è allo stesso tempo credibile nei panni della liceale che ha sempre studiato a casa e si sente fuori posto in un mondo a lei totalmente sconosciuto, ovvero il liceo. Questa Cady, invece, funziona solo nei panni della nerd spaesata.
In aggiunta, Aaron Samuels (Christopher Briney in un ruolo che assolutamente non gli si addice) in questa storia ha come unica caratteristica quella di essere l'oggetto delle contese amorose di Cady e Regina George (Reneé Rapp), altro non gli è concesso a livello narrativo. E, parlando di Regina George, non trovo che la Rapp riesca ad emulare il livello di iconicità suscitato dalla precedente performance di Rachel McAdams. Mi rendo conto che fossero panni alquanto ingombranti da dover vestire e, va detto, il suo è l'unico personaggio che davvero lascia il segno, sta di fatto che la performance generale funziona quando pensata nel contesto di questo film del 2024, ma non regge il confronto con l'originale di 20 anni fa. Questo è ancora più vero nel finale, quando Regina si ravvede all'ultimo secondo, di fatto buttando alle ortiche tutto ciò che ha simboleggiato il personaggio fino a quel momento in nome di un happy ending piuttosto insoddisfacente.
Insomma, per quanto il musical di "Mean Girls" non sia un prodotto terribile, ha il grande svantaggio di confrontarsi con un originale che, per tanti motivi, è passato alla storia e con il quale l'inevitabile confronto non fa che accentuare tutti quegli elementi che non funzionano. Se poi ci mettiamo che nemmeno quella parte di novità che si porta con sé questa pellicola (le canzoni) siano niente di memorabile, si fa presto a capire perché il risultato finale possa lasciare delusi i fan del primo film.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Angourie Rice, Reneé Rapp, Auliʻi Cravalho, Christopher Briney, Jaquel Spivey, Avantika, Bebe Wood, Jenna Fischer, Busy Philipps, Tim Meadows, Lindsay Lohan, Jon Hamm, Ashley Park, Tina Fey.
Box Office: $104.1 milioni
Vale o non vale: Continuo a rimanere dell'opinione che non ci fosse bisogno di un nuovo "Mean Girls", nemmeno in chiave musicale. Detto ciò - e visto che ce lo abbiamo - non trovo che ci sia una particolare necessità di recuperare questa pellicola, a meno che non si sia fan della versione di Broadway, dei musical in generale o, almeno in parte, della pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: The Burn Book.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
La Fey, infatti, è stata artefice sia della sceneggiatura del primo film che del libretto del musical, per cui niente di più appropriato che riprendesse in mano il proprio lavoro e si dedicasse alla scrittura anche di questa storia. Non fosse che "Mean Girls" 2024 non funziona così bene come l'originale.
Per me il problema principale sta nel fatto che nessuna delle canzoni proposte qui funziana davvero o, per capirsi, rimane impressa. Il che, per una pellicola che ha alla sua base la musica, è già un grande problema. In aggiunta, questo "Mean Girls" cerca troppo disperatamente di tenersi al passo coi tempi, cambiando alcuni elementi chiave della storia o momenti cult - il balletto natalizio, la trasformazione di Cady in una delle Plastic (in italiano le Barbie) che di fatto quasi non avviene, alcuni dei sabotaggi a Regina che per qualche ragione vengono cambiati (penso alla maglietta con i buchi sul seno), il personaggio di Janis che qui non è etero (senza di fatto usare questo cambiamento in alcun modo, per poi relegare al finale la comparsata o quasi della fidanzata) e altri elementi ancora - che rovinano allo spettatore affezionato il piacere di ritrovare certi elementi cardine del film precedente in questa rivisitazione. Capiamoci, non ci sarebbe alcun problema nel cambiare le cose e aggiornarle, se solo il risultato finale funzionasse.
Un altro aspetto che qui non funziona sono i personaggi. Per quanto abbia apprezzato la combo Janis e Damian 2.0 (rispettivamente Auliʻi Cravalho e Jaquel Spivey), non mi è piaciuto il fatto che la narrazione della storia sia dal loro punto di vista. Così, di fatto, si toglie a Cady il potere della sua narrazione, relegandola a parte del racconto piuttosto che fulcro di esso. A peggiorare le cose, non credo che Angourie Rice sia in grado di reggere la parte di protagonista. Le sue doti vocali sono traballanti e, di fatto, le manca quel magnetismo e quel carisma che innegabilmente contraddistinguevano Lindsay Lohan nell'originale. Non solo la sua Cady è in grado di essere sexy e sensuale, ma è allo stesso tempo credibile nei panni della liceale che ha sempre studiato a casa e si sente fuori posto in un mondo a lei totalmente sconosciuto, ovvero il liceo. Questa Cady, invece, funziona solo nei panni della nerd spaesata.
In aggiunta, Aaron Samuels (Christopher Briney in un ruolo che assolutamente non gli si addice) in questa storia ha come unica caratteristica quella di essere l'oggetto delle contese amorose di Cady e Regina George (Reneé Rapp), altro non gli è concesso a livello narrativo. E, parlando di Regina George, non trovo che la Rapp riesca ad emulare il livello di iconicità suscitato dalla precedente performance di Rachel McAdams. Mi rendo conto che fossero panni alquanto ingombranti da dover vestire e, va detto, il suo è l'unico personaggio che davvero lascia il segno, sta di fatto che la performance generale funziona quando pensata nel contesto di questo film del 2024, ma non regge il confronto con l'originale di 20 anni fa. Questo è ancora più vero nel finale, quando Regina si ravvede all'ultimo secondo, di fatto buttando alle ortiche tutto ciò che ha simboleggiato il personaggio fino a quel momento in nome di un happy ending piuttosto insoddisfacente.
Insomma, per quanto il musical di "Mean Girls" non sia un prodotto terribile, ha il grande svantaggio di confrontarsi con un originale che, per tanti motivi, è passato alla storia e con il quale l'inevitabile confronto non fa che accentuare tutti quegli elementi che non funzionano. Se poi ci mettiamo che nemmeno quella parte di novità che si porta con sé questa pellicola (le canzoni) siano niente di memorabile, si fa presto a capire perché il risultato finale possa lasciare delusi i fan del primo film.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Angourie Rice, Reneé Rapp, Auliʻi Cravalho, Christopher Briney, Jaquel Spivey, Avantika, Bebe Wood, Jenna Fischer, Busy Philipps, Tim Meadows, Lindsay Lohan, Jon Hamm, Ashley Park, Tina Fey.
Box Office: $104.1 milioni
Vale o non vale: Continuo a rimanere dell'opinione che non ci fosse bisogno di un nuovo "Mean Girls", nemmeno in chiave musicale. Detto ciò - e visto che ce lo abbiamo - non trovo che ci sia una particolare necessità di recuperare questa pellicola, a meno che non si sia fan della versione di Broadway, dei musical in generale o, almeno in parte, della pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: The Burn Book.
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