Visualizzazione post con etichetta popolarità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta popolarità. Mostra tutti i post

giovedì 7 marzo 2024

Film 2257 - Mean Girls

Intro: Non so perché alla fine io e Niamh finiamo sempre per andare a vedere un musical...

Film 2257: "Mean Girls" (2024) di Samantha Jayne, Arturo Perez Jr.
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Niamh
In sintesi: è difficile riproporre un prodotto che ha funzionato originariamente così bene in chiave "aggiornata". In questo senso, il musical di "Mean Girls" pareva aver trovato la chiave giusta per riapprocciarsi al materiale originale con, in più, la scusa di portare al cinema il musical di successo originato a Broadway. Il denominatiore comune di tutte queste operazioni? Tina Fey.
La Fey, infatti, è stata artefice sia della sceneggiatura del primo film che del libretto del musical, per cui niente di più appropriato che riprendesse in mano il proprio lavoro e si dedicasse alla scrittura anche di questa storia. Non fosse che "Mean Girls" 2024 non funziona così bene come l'originale.
Per me il problema principale sta nel fatto che nessuna delle canzoni proposte qui funziana davvero o, per capirsi, rimane impressa. Il che, per una pellicola che ha alla sua base la musica, è già un grande problema. In aggiunta, questo "Mean Girls" cerca troppo disperatamente di tenersi al passo coi tempi, cambiando alcuni elementi chiave della storia o momenti cult - il balletto natalizio, la trasformazione di Cady in una delle Plastic (in italiano le Barbie) che di fatto quasi non avviene, alcuni dei sabotaggi a Regina che per qualche ragione vengono cambiati (penso alla maglietta con i buchi sul seno), il personaggio di Janis che qui non è etero (senza di fatto usare questo cambiamento in alcun modo, per poi relegare al finale la comparsata o quasi della fidanzata) e altri elementi ancora - che rovinano allo spettatore affezionato il piacere di ritrovare certi elementi cardine del film precedente in questa rivisitazione. Capiamoci, non ci sarebbe alcun problema nel cambiare le cose e aggiornarle, se solo il risultato finale funzionasse.
Un altro aspetto che qui non funziona sono i personaggi. Per quanto abbia apprezzato la combo Janis e Damian 2.0 (rispettivamente Auliʻi Cravalho e Jaquel Spivey), non mi è piaciuto il fatto che la narrazione della storia sia dal loro punto di vista. Così, di fatto, si toglie a Cady il potere della sua narrazione, relegandola a parte del racconto piuttosto che fulcro di esso. A peggiorare le cose, non credo che Angourie Rice sia in grado di reggere la parte di protagonista. Le sue doti vocali sono traballanti e, di fatto, le manca quel magnetismo e quel carisma che innegabilmente contraddistinguevano Lindsay Lohan nell'originale. Non solo la sua Cady è in grado di essere sexy e sensuale, ma è allo stesso tempo credibile nei panni della liceale che ha sempre studiato a casa e si sente fuori posto in un mondo a lei totalmente sconosciuto, ovvero il liceo. Questa Cady, invece, funziona solo nei panni della nerd spaesata.
In aggiunta, Aaron Samuels (Christopher Briney in un ruolo che assolutamente non gli si addice) in questa storia ha come unica caratteristica quella di essere l'oggetto delle contese amorose di Cady e Regina George (Reneé Rapp), altro non gli è concesso a livello narrativo. E, parlando di Regina George, non trovo che la Rapp riesca ad emulare il livello di iconicità suscitato dalla precedente performance di Rachel McAdams. Mi rendo conto che fossero panni alquanto ingombranti da dover vestire e, va detto, il suo è l'unico personaggio che davvero lascia il segno, sta di fatto che la performance generale funziona quando pensata nel contesto di questo film del 2024, ma non regge il confronto con l'originale di 20 anni fa. Questo è ancora più vero nel finale, quando Regina si ravvede all'ultimo secondo, di fatto buttando alle ortiche tutto ciò che ha simboleggiato il personaggio fino a quel momento in nome di un happy ending piuttosto insoddisfacente.
Insomma, per quanto il musical di "Mean Girls" non sia un prodotto terribile, ha il grande svantaggio di confrontarsi con un originale che, per tanti motivi, è passato alla storia e con il quale l'inevitabile confronto non fa che accentuare tutti quegli elementi che non funzionano. Se poi ci mettiamo che nemmeno quella parte di novità che si porta con sé questa pellicola (le canzoni) siano niente di memorabile, si fa presto a capire perché il risultato finale possa lasciare delusi i fan del primo film.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Cast: Angourie Rice, Reneé Rapp, Auliʻi Cravalho, Christopher Briney, Jaquel Spivey, Avantika, Bebe Wood, Jenna Fischer, Busy Philipps, Tim Meadows, Lindsay Lohan, Jon Hamm, Ashley Park, Tina Fey.
Box Office: $104.1 milioni
Vale o non vale: Continuo a rimanere dell'opinione che non ci fosse bisogno di un nuovo "Mean Girls", nemmeno in chiave musicale. Detto ciò - e visto che ce lo abbiamo - non trovo che ci sia una particolare necessità di recuperare questa pellicola, a meno che non si sia fan della versione di Broadway, dei musical in generale o, almeno in parte, della pellicola originale.
Premi: /
Parola chiave: The Burn Book.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 2 novembre 2023

Film 2213 - Bottoms

Intro: Avevo voglia di un film leggero e spensierato e che possibilmente mi facesse ridere. Il grande successo di una commedia americana a tinte queer sembrava il titolo che facesse al caso mio.

Film 2213: "Bottoms" (2023) di Emma Seligman
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: come al solito, aver letto critiche entusiaste prima della visione del film mi ha creato delle aspettative che poi la visione non è stata in grado di uguagliare.
In tutta onestà, se solitamente questa discrepanza tra l'hype della critica e il mio gusto personale non inficia troppo la mia opinione finale sulla pellicola di turno, in questo caso devo dire che "Bottoms" non mi ha per niente convinto. L'ho trovato caotico e poco divertente, strambo in una maniera non di mio gusto, per un risultato finale che mi ha lasciato più perplesso che soddisfatto della visione. Senza contare che il film è estremamente violento, il che non è certo un problema in generale, ma considerato che mi aspettavo di vedere una commedia queer, diciamo che mi aspettassi tutto tranne che ci si prendesse a botte, si tentasse di assassinare le gente e ***SPOILER*** il tutto finisse in un bagno di sangue.
Probabilmente parte del mio disappunto è derivato dal fatto che o non ho capito le battute o mi mancasse il contesto o i riferimenti culturali per abbracciare appieno un prodotto così profondamente "made in the USA", di fatto "Bottoms" è stato tutto il contrario di quello che mi aspettassi, non mi ha fatto ridere e non è stato per niente quello che cercavo da questa visione.
Cast: Rachel Sennott, Ayo Edebiri, Ruby Cruz, Havana Rose Liu, Kaia Gerber, Nicholas Galitzine, Miles Fowler, Dagmara Domińczyk, Marshawn Lynch.
Box Office: $12 milioni
Vale o non vale: Personalmente non mi ha convinto. Sarà che cercavo (e di conseguenza mi aspettavo) qualcos'altro, forse non ne ho capito lo humor, di fatto "Bottoms" non mi ha fatto ridere e, invece, mi ha colpito per una certa deliberata violenza un po' troppo gratuita e spavalda. Come si dice in inglese, not my cup of tea.
Premi: /
Parola chiave: Pineapple.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 23 novembre 2020

Film 1949 - Can't Buy Me Love

Intro: Grande ritorno al mio decennio di nascita per recuperare una pellicola di cui non avevo mai sentito parlare. Nientemeno che con un giovanissimo "Dottor Stranamore".
Film 1949: "Can't Buy Me Love" (1987) di Steve Rash
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: Patrick Dempsey un talento comico? Simpatico, sicuramente, anche se il suo personaggio Ronald Miller è un egocentrico arrapato che non esiterà a mettere chiunque da parte pur di raggiungere quella popolarità liceale cui l'americano medio parrebbe ricercare come valore di vita.
In questo senso, Cindy (Amanda Peterson), la ragazza che lo aiuta nella realizzazione del suo tanto agognato desiderio adolescenziale, è centomila anni luce più avanti di lui (l'avremmo mai detto?) in termini di maturità, consapevolezza di sé, obiettivi futuri e una certa dose di ibrido femminismo diluito in termini da commedia romantica adolescenziale, il che porta spesso a chiedersi come mai si stia seguendo il percorso narrativo di Ronald quando quello di Cindy è molto, molto più interessante. La risposta è presto detta: "Can't Buy Me Love" è una pellicola facile facile che intende(va) strappare qualche risata nel tentativo di mettere alla berlina e gli stereotipi nerd e quelli di popolarità. Il risultato finale ci riesce solo in parte, il fatto che Ronald rigetti tutto ciò che ha rappresentato la sua realtà fino a 5 minuti prima in nome dell'attenzione delle ragazze sexy la dice lunga su quale fosse la scala di valori veicolata all'epoca dai prodotti mainstream per ragazzi, dove bullizzare i meno popolari era considerata pratica necessaria per rimanere al top della gerarchia sociale scolastica. Non è certo colpa di questo film se gli elementi narrativi prediligono questa caratterizzazione del racconto, rimane solo un po' spiacevole da guardare al giorno d'oggi.
In generale, comunque, questo film ha un piglio piacevole e si riscatta attraverso il personaggio di Cindy e la giusta punizione inflitta al proprio protagonista, un giovanissimo Dempsey che sta perfettamente al gioco (ma quel taglio di capelli...!). Insomma, pur essendo più superficiale e meno commerciale di tanti altri prodotti similari, "Can't Buy Me Love" è stato comunque una piccola, tutto sommato simpatica sorpresa.
Cast: Patrick Dempsey, Amanda Peterson, Dennis Dugan, Tina Caspary, Seth Green, Sharon Farrell, Dennis Dugan.
Box Office: $31.6 milioni
Vale o non vale: Gli appassionati di film adolescenziali a tema romantico con annesso percorso di crescita (e un'ambientazione so 80s it will hurt your eyes) dovrebbero gradire il tono leggero e le scelte di cast francamente azzeccate (Seth Green era un bambino piuttosto inquietante). Non un capolavoro, ma una novantina di minuti che passano spensierati.
Premi: /
Parola chiave: Vestito.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 26 giugno 2020

Film 1730 - The DUFF

Intro: Alla ricerca di qualcosa per spegnere il cervello, ho pensato di rivedere questa pellicola.
Film 1730: "The DUFF" (2015) di Ari Sandel
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ho voluto rivedere questo film perché me lo ricordavo simpatico e perché, dopo aver cominciato a vedere "Good Girls" (che consiglio vivamente), mi era venuta voglia di vedere qualcosa che vedesse Mae Whitman un po' più protagonista. Che io sappia, purtroppo non ci sono molti esempi a portata di mano, motivo per cui la scelta più semplice mi è sembrata quella di recuperare in lingua "The DUFF" che, tutto sommato, rappresenta una commedia facile facile perfetta per un momento di disimpegno. C'è di meglio? Sì, ma questo non vuol dire che non valga la pena recuperarlo per farsi due risate.
Film 1007 - L'A.S.S.O. nella manica
Film 1730 - The DUFF
Cast: Mae Whitman, Robbie Amell, Bella Thorne, Bianca Santos, Skyler Samuels, Romany Malco, Ken Jeong, Allison Janney.
Box Office: $43.5 milioni
Vale o non vale: Basato sul principio che in ogni gruppo di adolescenti si trova il/la ragazz* meno attraente che funge da ruota di scorta, "The DUFF" si scardina dalla sua idea di base in maniera facile e sicuramente già vista, ma beneficia della bravissima Whitman che regala una performance brillante e in parte. Il tutto per un prodotto perfettamente semplice e immediato per questo inizio di calura estiva al sapore di quarantena.
Premi: /
Parola chiave: Labels.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 12 aprile 2018

Film 1484 - Auguri per la tua morte

Intro: In America è stato un inaspettato grande successo e quando mi sono trovato questo film al vertice del box-office USA non avevo la minima idea della sua esistenza. La cosa – come sempre – mi ha intrigato e, dopo aver visto il poster e fantasticato sul titolo (“Happy Death Day”), mi sono convinto valesse la pena recuperarlo…
Film 1484: "Auguri per la tua morte" (2017) di Christopher Landon
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Fre
In sintesi: la verità è che non si tratta di un vero horror, come il titolo farebbe pensare. Al contrario, sembra quasi un film di fantascienza visto il presupposto: la protagonista continua a rivivere la stessa giornata in cui viene misteriosamente uccisa in un loop temporale che la costringe ad indagare su chi possa avercela tanto con lei. Noi spettatori, invece, non possiamo non fare a meno di chiederci quale misteriosa magia stia alla base del meccanismo muori-e-ricomincia-daccapo, ma non ci sarà data alcuna spiegazione. E’ come una favola i cui contorni, però, sono decisamente più macabri; .
da stronza a paladina degli oppressi, la nostra bionda protagonista dovrà solo attraversare le molteplici versioni della sua morte per riuscire a capire che si può essere popolari anche senza trattare gli altri come spazzatura. Un percorso di formazione molto strano quello raccontato qui, eppure la nostra riuscirà persino a maturare un bel po’ di cervello; .
finale con sorpresa molto meno scontato di quanto mi aspettassi. “Auguri per la tua morte” è a tutti gli effetti un prodotto diverso dal solito e lo dimostra anche nel raccontare una conclusione sciocca, ma non deludente, ovvero in linea col tipo di prodotto proposto.
Film 1484 - Auguri per la tua morte
Film 1761 - Happy Death Day 2U
Cast: Jessica Rothe, Israel Broussard, Ruby Modine, Charles Aitken.
Box Office: $122.6 milioni
Vale o non vale: atipico e ben architettato, seppure mancante di una spiegazione centrale, questo film riesce a catturare l’attenzione dello spettatore fin dall’inizio. Gli elementi chiave ci sono tutti, dal misterioso assassino, alle morti più variegate, dal rompicapo da risolvere fino a una certa sfacciata ironia che riesce ad accompagnare tutto il racconto. In definitiva un prodotto meno scontato di quanto inizialmente si potrebbe pensare con, al centro di tutto, un’idea accattivante raccontata nel giusto modo.
Premi: /
Parola chiave: Cupcake.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 4 novembre 2017

Film 1430 - The House Bunny

Netflix mio compagno d'avventura. Se non ci fosse lui sarei perso...

Film 1430: "The House Bunny" (2008) di Fred Wolf
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Lo trovo sempre simpatico, visione dopo visione. Non certo un titolo indimenticabile, per carità, ma sempre funzionale a un momento di disimpegno facile, veloce, spassoso. Basta sapere cosa si stia cercando!
A quasi 10 anni di distanza dalla sua uscita nelle sale, "The House Bunny" conferma qualche scelta di cast davvero azzeccata, partendo da Anna Faris che oggi è la protagonista della serie tv "Mom", proseguendo con nientemeno che l'attuale Oscar per la Miglior attrice Emma Stone, poi ancora Colin Hanks (candidato a Golden Globe e Emmy per la serie tv "Fargo"), Kat Dennings protagonista del simpatico "2 Broke Girls" e vista anche nei primi due "Thor", per finire con Katharine McPhee vista in "Smash" e oggi in "Scorpion". Insomma, nonostante sembri solo una gran stupidata, anche dal punto di vista del cast non c'è male.
Ripeto, ogni volta che lo vedo mi diverto e rido e trovo certi passaggi piuttosto godibili. Mi rendo conto che si tratti di un filmetto leggero leggero, eppure conserva a mio avviso un certo non so che me lo rende sempre piacevole.
Film 344 - La coniglietta di casa
Cast: Anna Faris, Emma Stone, Colin Hanks, Kat Dennings, Katharine McPhee, Beverly D'Angelo, Hugh Hefner, Rumer Willis, Monet Mazur.
Box Office: $70.4 milioni
Consigli: Spassosa, sciocca quanto basta, col messaggio di superficie ma costruttivo a sufficienza, questa commedia americana vive di una grande protagonista e un'idea simpatica che vuole un gruppo di nerd emarginate e in difficoltà aiutate nientemeno che da una ex playmate caduta in disgrazia. Non mancano equivoci e situazioni comiche al limite del surreale, il tutto per un'oretta e mezza che passa spensierata e piacevole. Che volete di più?
Parola chiave: Età.

Ti è piaciuto? ACQUISTALO QUI

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 5 ottobre 2015

Film 1007 - L'A.S.S.O. nella manica

Ero già curioso di vederlo quando era uscito negli USA, per cui ho aspettato fino a che non è uscito anche da noi.

Film 1007: "L'A.S.S.O. nella manica" (2015) di Ari Sandel
Visto: dal computer di Luigi
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Commediola carina che fa molto spesso il verso a "Mean Girls", questo "The DUFF" beneficia di un'intrigante idea di partenza e della buona performance di Mae Whitman nei panni della simpatica Bianca.
Come vuole la regola del piacersi, quando la prima caratteristica ad essere riportata è la simpatia vuol dire che c'è qualche mancanza sul piano estetico. Ora, anche se la Whitman non è certo una top model, non si può proprio dire che non sia carina, nonostante qui cerchino di imbruttirla leggermente, soprattutto con il vestiario. Niente in confronto alla Cristiana Capotondi di "Come tu mi vuoi", per capirci. Quindi prendiamo atto che lei nel film sarebbe l'A.S.S.O. - ovvero l'amica sfigata strategicamente oscena - anche se in concreto non è davvero così.
A parte questa differenza tra forma e sostanza, l'acronimo da già l'idea di dove porti la storia: ogni gruppo di amiche avrebbe quella che fa da jolly, ovvero sfigura facendo risaltare le altre e, non abbastanza, fa da filtro tra loro e il resto della comunità (specialmente maschile). Pur mancando un approfondimento sociologico che sarebbe stato anche interessante, rimane piacevole la fruizione dei 101 minuti di pellicola principalmente per i toni abbastanza spensierati che mixano, appunto, "Mean Girls" e ricordano vagamente "Easy A". Il mix non è esplosivo come per le altre due commedie a tema teen, ma "L'A.S.S.O. nella manica" si ritaglia il suo spazio tra i titoli senza pretese dell'estate e regala anche qualche risata.
Ps. La sceneggiatura si basa sul romanzo omonimo in inglese scritto da Kody Keplinger.
Film 1007 - L'A.S.S.O. nella manica
Film 1730 - The DUFF
Cast: Mae Whitman, Bella Thorne, Robbie Amell, Skyler Samuels, Ken Jeong, Allison Janney, Nick Eversman.
Box Office: $43,528,634
Consigli: Piacevole e senza pretese, una commedia piuttosto contemporanea che parla ancora di popolarità liceale ed accettazione nella variante pseudo sociale attraverso la figura in acronimo (in inglese è "Designated Ugly Fat Friend"). E' una pellicola carina che si lascia ben guardare e pur non riuscendo a spiccare come altre che l'hanno preceduta, riesce comunque a lasciare soddisfatti e sufficientemente intrattenuti. Per cui una buona scelta per un momento che richiede assoluto disimpegno.
Parola chiave: Video.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 2 aprile 2014

Film 689 - Come tu mi vuoi

Luigi ha molto insistito per farmelo vedere...

Film 689: "Come tu mi vuoi" (2007) di Volfango De Biasi
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Premesso che trovo Nicolas Vaporidis insopportabile, devo dire, comunque, che questa pellicola è andata un po' oltre le mie bassissime aspettative, specialmente nella prima parte.
Diciamo che, volendo vedere qualcosa di buono, lo sforzo fatto per smascherare - seppure in toni da commedia - le debolezze della società contemporanea riesce inizialmente nel suo intento, ovvero colpire nel segno suscitando una certa ilarità. La Capotondi in questo è piuttosto funzionale, sia perché si presta ad un trucco e parrucco mortificante, sia perché riesce anche a risultare credibile la maggior parte del tempo. Quindi, per quanto riguarda la leggerissima critica sociale legata ai soliti temi dell'apparenza, dell'esclusione sociale e della bellezza come unico requisito di popolarità, la trama fila e funziona. Ci si perde, però, su altri punti.
Innanzitutto la "discesa agli inferi" di Giada/Capotondi prende una piega troppo banale e semplificata, con il culmine del ridicolo al momento della trasformazione grazie all'artista visionario del rifacimento del look. Uno stylist imbarazzante e imbarazzato (per le ragioni che seguono). Poi, assolutamente da non sottovalutare, la qualità della recitazione che, per la maggior parte dei personaggi-spalla è imbarazzante. Fiamma/Giulia Steigerwalt è la peggiore di tutti, incapace di riprodurre il ruolo della snob annoiata dalla vita perché, di fatto, incapace anche solo di parlare con disinvoltura. Anche Vaporidis, comunque, non è di certo da premio Oscar.
Altra nota dolente sta nei costumi e nelle capigliature che, per un film che basa tutta la sua essenza sul divario tra sciattezza e bellezza, non è certo un aspetto trascurabile. Sempre Vaporidis per il suo Riccardo è costretto a sfoggiare una chioma di capelli mortificante, oltre che dei vestiti di scena scappati da un mercatino dei cinesi (senza voler offendere i cinesi)... Non mi è chiara la scelta di stile che si è tentato di suggerire per il personaggio, teoricamente di famiglia ricca e raffinata e, quindi, si suppone in grado di distinguere una camicia di Yves Saint Laurent da quella di Tony Manero. Vero orrore.
Insomma, in generale lo spunto può anche essere carino e a tratti interessante, anche se viene gestito malamente, soffocandolo in favore della strada sicura tra buattute facili, amori assoluti, consigli di stile imbarazzanti e una rivalsa universitaria che implica il totale cambiamento dell'attitudine del protagonista maschile. Insomma, ci si poteva impegnare di più...
Box Office: €2,179,363 (esordio al botteghino italiano)
Consigli: La recitazione non è il massimo e i costumi sono terribili. La Capotondi funziona quasi sempre e, nel ritrovare il compagno di set di "Notte prima degli esami", spicca rispetto a Vaporidis. Nell'insieme è la classica commedia all'italiana per adolescenti che, questa volta, ruba l'idea alla commedia americana al vetriolo "Mean Girls". Per passare il tempo e spegnere il cervello va benissimo.
Parola chiave: Aspetto esteriore.

Trailer

Bengi

venerdì 7 dicembre 2012

Film 488 - Ancora tu!

Serata casalinga per combattere il gelo ormai arrivato. Ci voleva per forza un film da guardare!


Film 488: "Ancora tu!" (2010) di Andy Fickman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Jé
Pensieri: In cerca di una commediola senza pretese di testa o contenuti, ci siamo imbattuti nel divertente trailer di "You Again" che racconta la storia di una generazionale battaglia di popolarità pre e post liceale consumata durante l'organizzazione di un matrimonio. Già perchè la sposa al liceo vessava la sorella del futuro marito; stesso discorso per la madre di quest'ultimo con la zia della sposa stessa. Intricato da dire, ma sul grande schermo immediato.
Davvero niente di che se non una serie di gag da risata facile dietro l'altra, eppure il divertimento non è mancato. Vincono su tutte la mitica nonnia Betty White, sessuomane social network dipendende, e la fantastica wedding planner Kristin Chenoweth che più bislacca non si può.
Per il resto i personaggi sono piuttosto standard e l'ordine degli eventi è prevedibile, ma si sopravvive alla visione dei 105 minuti in compagnia, però, di un cast di tutto rispetto: da Kristen Bell ("Scream 4", "Burlesque", "Non mi scaricare") a Jamie Lee Curtis ("Halloween: La notte delle streghe", "Un pesce di nome Wanda") passando per Sigourney Weaver ("Una donna in carriera", "Avatar"), Victor Garber ("Alias", "Argo") e Odette Annable ("Dr. House - Medical Division").
Tutto sommato è un prodotto che mantiene le aspettative di disimpegno e e brio; certamente non si può dire che sia nulla di che e, anzi, come commedia ad alto potenziale d'incasso ha dimostrato di non funzionare granché: $32,005,248 guadagnati nel mondo a fronte di una spesa di 20 milioni.
Se posso essere sincero credo che principalmente la cosa si debba alla poca affermazione della Bell che, nonostante i numerosi tentativi di lancio nel mondo del cinema dopo la fortuna in tv con "Veronica Mars", non è mai riuscita ad avere un film che facesse il botto al box office.
Comunque, a parte questo, "Ancora tu!" non è niente di malvagio.
Consigli: Per una serata tra amici all'insegna della risata leggera. Da non perdere il finale: la storia si ripete!
Parola chiave: Popolarità.

Trailer

Ric

lunedì 31 ottobre 2011

Film 320 - Mean Girls

Più che una pellicola ormai un must della commedia teen americana...

Film 320: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dalla tv di Marco
Lingua: italiano
Compagnia: Marco (Mi)
Pensieri: Davvero sempre spassoso e divertente, una sicurezza per passare una serata piacevole in compagnia.
Inevitabile amare la perfida di Regina George, cattiva e stronza come poche liceali lo sono mai state sul grande schermo. Apprezzabilissime le comprimarie della Lohan (Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Tina Fey e Amy Poehler) che, molto spesso, finiscono per rubarle la scena.
Il liceo come metafora della giungla è un'immagine piuttosto usata, ma mai come qui il senso è stato rappresentato in maniera così letterale. Scorretto e diretto, solo apparentemente disimpegnato o superficiale, divertente e ben scritto (dalla Fey), "Mean Girls" rimane uno dei miei titoli preferiti della commedia teen USA, con certe trovate comiche davvero geniali.
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Davvero apprezzabile per simpatia e trovate comiche. Scorre via che è un piacere, specialmente in compagnia.
Parola chiave: Popolarità.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 23 maggio 2010

Film 114 - Mean Girls

Ormai un classico della commedia teen USA, non potevo non rivederlo dopo aver comprato pure il dvd!

Film 114: "Mean Girls" (2004) di Mark Waters
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Ovviamente non pretendo che tutti comprendano il mio amore spassionato per questo film, ma, vi supplico, prima di giudicare GUARDATELO. Non mi aspetto sia il film della vita per nessuno, semplicemente "Mean Girls" è stato scritto da Tina Fey, mio personalissimo idolo nonché musa, regina del "Saturday Night Live" e di quel capolavoro che è "30 Rock".
Con queste premesse, per chi conosce i riferimenti, dovrebbe esserci meno diffidenza, nonostante questa commedia veda come protagonista la Lindsay Lohan, ancora cicciottella (si fa per dire) e genuina, non smaniosa di apparire anoressica e sgualdrina a tutti i costi. Aggiungono valore, poi, i comprimari che, insieme alla Fey, formano un cast che oggi, 6 anni dopo, conferma di aver scommesso sulle facce giuste. Prima fra tutti Amanda Seyfried, ormai lanciatissima con film da assoluta protagonista ("Dear John", "Letters to Juliet") nonostante la non proprio sfolgorante bellezza. Poi la Rachel McAdams di "Sherlock Holmes", classe 1978, all'epoca della pellicola 10 in più del suo personaggio, la perfida Regina George, e nessuna difficoltà a rendere credibile una ragazzina del liceo. Poi ancora Amy Poehler, amica della Fey e compagna anche di avventure ("Baby Mama" e "Saturday Night Live"), qui madre di plastica e smaniosa di rimanere al passo coi tempi; Lizzy Caplan, rivista in "True Blood"; Ana Gasteyer del "Saturday Night Live", vista anche in "The Women" e "What Women Want"; Neil Flynn, famosissimo inserviente di "Scrubs".
Non è un caso, insomma, se questa alla fine non risulta essere la classica noiosa e stupida commediola americana per adolescenti. La storia è ben scritta e affronta anche qualche tema interessante (liceo come giungla, ormoni che fanno impazzire, accettarsi per quello che si è, affrontare le conseguenze delle proprie azioni), sviluppato ed estremizzato dalla giovane età dei protagonisti. Fortunatamente, e qui sta il genio della Fey, non si inciampa mai nella banalità o nel già visto, ma si affrontano le situazioni con un'originalità che, nel 2004, era quasi innovativa (non a caso gli oltre 120 milioni di $ al botteghino mondiale).
Le gag ci sono, sottili o decisamente evidenti (in primis quella del quinto senso di Karen Smith), tutte godibili e ben scritte. Insomma, questa pellicola è davvero piacevole da guardare, se riuscite a superare i vostri pregiudizi. Vedere per credere!
Film 114 - Mean Girls
Film 147 - Mean Girls
Film 320 - Mean Girls
Film 1594 - Mean Girls
Film 2257 - Mean Girls (musical)
Consigli: Per una serata tra amici è davvero il film ideale!
Parola chiave: Libro rosa.


#HollywoodCiak
Bengi