Intro: Da fan sfegatato di Maggie Smith mi sono sempre chiesto cosa diavolo ci facesse nell’originale che ha ispirato l’omonimo film con Sam Worthington. Tra miti greci e mostri in stop-motion davvero non riuscivo a figurarmi il ruolo che l’attrice 2 volte premio Oscar avrebbe potuto rivestire. Ecco perché dovevo assolutamente recuperarlo.
Film 1485: "Clash of the Titans" (1981) di Desmond Davis
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: “Clash of the Titans” è la pellicola tecnologicamente più retrò che abbia mai visto. L’artisticità dietro questo prodotto sta nella manualità di chi ha creato effetti speciali straordinari per l’epoca, riuscendo a dare vita a miti dell’antica Grecia raccontandone di protagonisti, duelli e mostruosità. Necessariamente, però, si tratta anche di un titolo assolutamente antiquato, vintage e non adatto a tutti. La necessità di adattare le scene alle esigenze degli effetti speciali – non proprio fluidamente inseriti – richiede al racconto un’interruzione narrativa continua, un rallentamento che spesso spegne l’azione. La meraviglia di vedere Medusa prendere vita si tramuta velocemente nell’impossibilità della tecnologia di stare al passo non solo col realismo, ma anche con la velocità che richiederebbe la scena. E’ uno scotto che paghiamo tutti noi spettatori moderni rispetto a un prodotto così temporalmente distante; .
mi ha incuriosito scoprire che gli americani del tempo abbiano scoperto la storia di Perseo tramite nientemeno che questa pellicola (lo dice Wikipedia). La Hollywood più commerciale ha avuto un inaspettato riscontro educativo, inesattezza più, inesattezza meno; .
alla fine Maggie Smith è la causa scatenante di tutto. Dopo Zeus - interpretato nientemeno che dal leggendario Laurence Olivier - è proprio lei la divinità con il ruolo più importante e rilevante. Diversamente, Ursula Andress (che non avevo mai visto recitare) ha un’unica battuta, ma un’infinità di sguardi penetranti. Dell’attore che interpreta Perseo non c’è molto da dire, se non che la recitazione non fosse tra le sue più evidente capacità.
Cast: Harry Hamlin, Laurence Olivier, Judi Bowker, Maggie Smith, Burgess Meredith, Ursula Andress, Claire Bloom, Jack Gwillim, Susan Fleetwood.
Box Office: $41 milioni (solo USA)
Vale o non vale: solo per gli amanti del vintage, per i nostalgici di un certo tipo di cinema. Anche se non credo che il più recente remake sia effettivamente meglio di questo kitsch ma più onesto titolo di inizio anni ’80.
Premi: /
Parola chiave: Thetis.
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Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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giovedì 12 aprile 2018
Film 1485 - Clash of the Titans
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giovedì 2 dicembre 2010
Film 191 - Scontro tra titani
Ero rimasto con la curiosità di vedere questo film, ma mi ero dimenticato della sua esistenza. Per caso mi è tornato alla mente e non ho perso tempo, questa volta!

Film 191: "Scontro tra titani" (2010) di Louis Leterrier
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Approfittando della nuova postazione pc che mi sono ritagliato in casa (divano, cuscini, nuovo portatile - il primo - e musica di sottofondo) ricostruisco il ricordo di questa produzione americana davvero, concedetemelo, 'sborona'.
Si sa, io mi trovo a mio agio con le classiche 'americanate' che mi regalano quella spensieratezza (e quell'effetto dolby surround che fa tremare i muri) che tanto mi piace. Per carità, sono più che conscio del valore artistico di queste opere, ma non per questo ritengo che non meritino la classica 'possibilità'. Questa pellicola, in particolare, sbaglia in alcuni punti, ma per quanto riguarda l'intrattenimento non lascia delusi i suoi spettatori.
Come al solito, se le aspettative non sono quelle da film premio Oscar, allora non si potrà rimproverare che la semplice bonarietà con cui la sceneggiatura è stata scritta: prevedibile e un po' ridicola in certi punti. Gli attori, poveri loro, non hanno potuto molto dove la penna ha fallito, ma tutto sommato, chiudendo un occhio, il film si regge tranquillamente, tra una battaglia, un meeting tra gli dèi e un qualche scorpione gigante che spunta dal deserto.
Eroe di turno è Sam Worthington, famoso grazie ad "Avatar", non proprio conosciuto per l'ineccepibile mimica facciale. Muscoli e capacità di reggere un ruolo d'azione con convinzione, si confronta con alcuni personaggi del grande schermo piuttosto conosciuti. In primis Liam Neeson ("Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma", "Io vi troverò") e Ralph Fiennes ("Il paziente inglese", "The Reader", "Harry Potter e i doni della morte: Parte I") che si trovano sullo stesso set a 17 anni dal famosissimo "Schindler's list - La lista di Schindler"; per quanto riguarda la parte femminile troviamo la bond girl Gemma Arterton ("Quantum of Solace", "RocknRolla", "Prince of Persia: Le sabbie del tempo") e Natalia Vodianova, famosissima modella internazionale, nominata da Forbes come la settima modella più pagata al mondo (è stata il suo volto per Louis Vuitton, Marc Jacobs, Calvin Klein), qui irriconoscibile nel ruolo di Medusa.
Insomma, il prodotto finale di per sé è godibile, innocuo intrattenimento per chi ama il genere adrenalinico-misto-peplum che, dopo "300", pare sia tornato di gran moda. Nulla più che sano divertimento.
Consigli: E' il classico di film da vedere in gruppo per ridere delle esagerazioni che propone. Gli dèi sono vestiti alla Lady Gaga, forniscono ottimi spunti di cui sparlare!
Parola chiave: Kraken.
Ric

Film 191: "Scontro tra titani" (2010) di Louis Leterrier
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Stefano
Pensieri: Approfittando della nuova postazione pc che mi sono ritagliato in casa (divano, cuscini, nuovo portatile - il primo - e musica di sottofondo) ricostruisco il ricordo di questa produzione americana davvero, concedetemelo, 'sborona'.
Si sa, io mi trovo a mio agio con le classiche 'americanate' che mi regalano quella spensieratezza (e quell'effetto dolby surround che fa tremare i muri) che tanto mi piace. Per carità, sono più che conscio del valore artistico di queste opere, ma non per questo ritengo che non meritino la classica 'possibilità'. Questa pellicola, in particolare, sbaglia in alcuni punti, ma per quanto riguarda l'intrattenimento non lascia delusi i suoi spettatori.
Come al solito, se le aspettative non sono quelle da film premio Oscar, allora non si potrà rimproverare che la semplice bonarietà con cui la sceneggiatura è stata scritta: prevedibile e un po' ridicola in certi punti. Gli attori, poveri loro, non hanno potuto molto dove la penna ha fallito, ma tutto sommato, chiudendo un occhio, il film si regge tranquillamente, tra una battaglia, un meeting tra gli dèi e un qualche scorpione gigante che spunta dal deserto.
Eroe di turno è Sam Worthington, famoso grazie ad "Avatar", non proprio conosciuto per l'ineccepibile mimica facciale. Muscoli e capacità di reggere un ruolo d'azione con convinzione, si confronta con alcuni personaggi del grande schermo piuttosto conosciuti. In primis Liam Neeson ("Star wars: Episodio I - La minaccia fantasma", "Io vi troverò") e Ralph Fiennes ("Il paziente inglese", "The Reader", "Harry Potter e i doni della morte: Parte I") che si trovano sullo stesso set a 17 anni dal famosissimo "Schindler's list - La lista di Schindler"; per quanto riguarda la parte femminile troviamo la bond girl Gemma Arterton ("Quantum of Solace", "RocknRolla", "Prince of Persia: Le sabbie del tempo") e Natalia Vodianova, famosissima modella internazionale, nominata da Forbes come la settima modella più pagata al mondo (è stata il suo volto per Louis Vuitton, Marc Jacobs, Calvin Klein), qui irriconoscibile nel ruolo di Medusa.
Insomma, il prodotto finale di per sé è godibile, innocuo intrattenimento per chi ama il genere adrenalinico-misto-peplum che, dopo "300", pare sia tornato di gran moda. Nulla più che sano divertimento.
Consigli: E' il classico di film da vedere in gruppo per ridere delle esagerazioni che propone. Gli dèi sono vestiti alla Lady Gaga, forniscono ottimi spunti di cui sparlare!
Parola chiave: Kraken.
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