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mercoledì 31 marzo 2021

Film 1977 - Calm with Horses

Intro: Secondo appuntamento cinematografico del corso di Screenwriting, continuiamo con pellicole irlandesi.
Film 1977: "Calm with Horses" (2019) di Nick Rowland
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: "Calm with Horses" non è sicuramente un titolo che da solo avrei scelto di vedere, anche se ammetto che tutto sommato la visione non è stata malvagia. Non è decisamente il mio genere di film, ma in generale il lavoro fatto qui è buono e sufficientemente interessante da coinvolgere lo spettatore nella vicenda.
Barry Keoghan è sicuramente un attore da tenere d'occhio e qui un grande protagonista, capace di rubare la scena a chiunque condivida lo schermo con lui; trovo la sua nomination ai BAFTA assolutamente meritata. Rimango un po' sorpreso dalla stessa considerazione della British Academy nei confronti di Niamh Algar che fa un buon lavoro qui, ma non ho trovato la sua performance necessariamente degna di particolare riconoscimento. Brava, ma non indimenticabile.
Di seguito, come la volta precedente, qualche considerazione che ho buttato giù in vista del confronto a lezione su questa pellicola:

Douglas (Cosmo Jarvis) is the protagonist of the story. He wants to be a good father for his child, though he is torn between the loyalty for his real family and the Devers family.
The only way Douglas knows to be a good father - or at least try to be a good one - is by providing for stolen goods or steal money for his son special school. But the criminal family and their goals should come first, as he works for them and he swore his loyalty to them. 
(Spoiler) This changes we he disobeys the order to kill Fannigan and he decides to steal the money for his kid and Ursula (Algar). 


Cast: Cosmo Jarvis, Barry Keoghan, Niamh Algar, Ned Dennehy, Kiljan Moroney, David Wilmot.
Box Office: $104,946
Vale o non vale: Titolo drammatico che mixa gangster, elementi thriller e scene d'azione ben architettate, "Calm with Horses" è un buon esordio da parte del regista Nick Rowland che combina bene elementi locali dell'Irlanda rurale e un certo appeal commerciale che funziona anche per lo spettatore qualunque. Il risultato finale è coeso e i personaggi sono ben costruiti, ma non è sicuramente un titolo per una serata rilassante davanti al pc.
Premi: Candidato a 4 BAFTA per Miglior film britannico, attrice e attore non protagonisti (Algar e Keoghan) e casting.
Parola chiave: Fannigan.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 11 giugno 2015

Film 936 - The Woman in Black 2: Angel of Death

Non che ne avessi sentito parlar bene, ma ero comunque curioso di vederlo...

Film 936: "The Woman in Black 2: Angel of Death" (2014) di Tom Harper
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Luigi
Pensieri: Rispetto al primo titolo, comunque non particolarmente indimenticabile, questo secondo è decisamente di qualità inferiore. Stilisticamente è molto curato e nonostante tutto - ovvero nonostante la maggior parte delle scene si svolga nel buio più pesto - riesce a creare una certa atmosfera funzionale per questo tipo di film, anche se il risultato finale rimane comunque sotto le aspettative.
Si gioca molto su un tipo di suspense tirata per le lunghe, con una premessa che dura molto e porta avanti una storia in cui succede poco, spaventando di rado lo spettatore che salta sulla sedia solo quando improvvisamente un rumore fortissimo e inaspettato o la musica vengono utilizzati a tradimento. Durante tutto il primo tempo, poi, praticamente non accade nulla e anche se la contestualizzazione storica è lodevole e a tratti interessante, non si può fare a meno di chiedersi quando cavolo si comincerà a vedere qualcosa di interessante. Perché diciamocelo, se si guarda "The Woman in Black 2: Angel of Death" non è certo perché si è interessati a conoscere la tragedia della Seconda Guerra Mondiale...
E anche quando finalmente si procede a svelare il grande mistero dietro questa donna in nero, la situazione non migliora di tanto. Alla fine gli effetti speciali non sono così impressionanti - ah, ecco perché tutto quel buio! - e nemmeno la storia riesce ad arrivare là dove il computer non ha potuto.
Insomma, di certo nessuno si aspettava che questo sequel fosse un capolavoro (del resto tutti gli attori della prima pellicola hanno abbandonato), però ci si poteva decisamente impegnare di più.
Film 433 - The Woman in Black
Box Office: $36.7 milioni
Consigli: Qualche volto conosciuto (Jeremy Irvine, Helen McCrory) e qualcuno decisamente meno (Phoebe Fox, Oaklee Pendergast, Adrian Rawlins) per un horror un po' banale che fa da sequel al più fortunato "The Woman in Black" con Daniel Radcliffe. Se il primo era piaciuto potrebbe aver senso vedere questo secondo episodio, anche se davvero stiamo parlando di niente di rilevante. In generale, comunque, assolutamente dimenticabile o perdibile.
Parola chiave: Bambola.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi