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venerdì 20 giugno 2025

Film 2364 - Troy

Intro: Another night in Lanzarote, another film on the telly. And yes, we went for another epic historical action movie.

Film 2364
: "Troy" (2004), Wolfgang Petersen
Watched on: On the TV of the apartment
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: It's not a bad movie by any means, it's just that watching it straight after "Gladiator"... it's impossible not to compare the two films.
Reality is, Wolfgang Petersen's "Troy" has better visual effects and - on paper - a better cast, but that's really all there is that beats Ridley Scott's film. For everything else, I preferred "Gladiator": it's more dynamic and the story more entertaining and better paced. Again, nothing against "Troy", I actually enjoyed rewatching, it, but having seen the two films back to back, for the whole time I was comparing this one to the other one and yeah, my heart is with "Gladiator".
That said, great cast here, everyone is in great shape - especially Brad Pitt's B side - and the movie honestly looks good. I wish they wouldn't have used so much color correction, but it is what it is. Still an enjoyable ride, although not a masterpiece or the movie I would reccomend to watch to get a fast glimpse of the Iliad story.
Film 644 - Troy
Film 2364 - Troy
Cast: Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Brian Cox, Sean Bean, Brendan Gleeson, Rose Byrne, Garrett Hedlund, Saffron Burrows, Julie Christie, Peter O'Toole.
Box Office: $497.4 million
Worth a watch?: It's 163 minutes long so you better be ready when decideding to watch it. Definitely entertaining, although the end result could have been better. Still, enjoyable.
Awards: 1 Oscar nomination for Best Achievement in Costume Design and 2 MTV Movie + TV Awards nominations for Best Male Performance and Best Fight.
Key word: Immortality.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 30 dicembre 2013

Film 644 - Troy

Dopo l'acquisto di una nuova obesità post-natalizia, tento di distrarmi dal cibo abbuffandomi di film. Questo è il primo esempio della mia bulimia cinematografica spegni-Natale.

Film 644: "Troy" (2004) di Wolfgang Petersen
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nel grande calderone dei film-scelti-a-caso di quest'anno arriva a pelo, ma arriva, questo grandissimo esempio di cinemone colossale privo di qualcosa da dire, ovvero l'intrattenimento spensierato nella sua più alta e pura forma.
Alla regia il nome forte di Wolfgang Petersen ("La storia infinita", "Air Force One", "Poseidon"), un cast ricolmo di adoni e bionde bellezza europee (Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger) oltre che di qualche attore capace (Peter O'Toole, Julie Christie, Brendan Gleeson, Brian Cox) e nomi che sarebbero esplosi più avanti (Rose Byrne, Garrett Hedlund e Sean Bean) e, naturalmente, una delle storie più famose di tutti i tempi: l'"Iliade" di Omero.
A parte tutto questo elenco e il notevole aiuto degli effetti speciali, "Troy" non ha altro da dire. E' una pellicola piatta e priva di pathos che gioca con elementi epici senza saperli totalmente gestire e il risultato finale è un racconto abbastanza vuoto di una vicenda che ci si chiede perché si sia voluta raccontare.
Non credo sia colpa effettivamente di nessuno in particolare, ma l'insieme degli elementi davvero non funziona. E' tutto troppo succube di una resa high-tech, di una narrazione a tratti infantile e di una recitazione che vede Brad Pitt al timone di una squadra troppo spesso votata all'inespressività. Anche se hai un bel corpo e ti chiedono di mostrarlo per un terzo delle tue scene, alla lunga è evidente anche ai ciechi che non puoi recitare solo con le natiche. Aggiungo che personalmente trovo Orlando Bloom di un'inutilità infinita in questo ruolo.
Insomma, per quanto i buoni propositi di portare sullo schermo un'opera tanto importante culturalmente parlando - per quanto un buon margine di libertà sia stato concesso alla sceneggiatura -, la sensazione che "Troy" non sia niente di più che un tentativo di chiamare al cinema la grande massa media pagante non si leva mai dalla mente di chi guarda.
Ps. 175 milioni di dollari di budget e $497,409,852 di incasso mondiale. Una nomination all'Oscar per i costumi.
Film 644 - Troy
Film 2364 - Troy
Consigli: E' un buon esempio di cosa può fare Hollywood quando ha per le mani una storia universalmente conosciuta ed apprezzata e un grandissimo budget a disposizione. Ovvero un esempio di come tramutare un poema epico in un videogioco tutto azione e grandi gesti d'onore (ovvero di vendetta). Se lo si prende come strumento di intrattenimento privo di sostanza è un buon titolo da tenere presente. Anche bello da vedere perché curato nei costumi e nei set, ma di fatto non c'è molto altro che si possa apprezzare.
Parola chiave: Cavallo.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 15 ottobre 2010

Film 151 - Ratatouille

I film d'animazione mi mettono sempre di buon umore. Questo, poi, era da un po' che avevo voglia di rivederlo!


Film 151: "Ratatouille" (2007) di Brad Bird, Jan Pinkava
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Topi in cucina. E' possibile? E rendere la cosa accettabile al grande pubblico? Solo la Pixar poteva farcela.
E infatti realizza un mezzo capolavoro, portando a casa una vittoria strameritata per aver creato un topo chef che perfino i più scettici (come me all'epoca dell'uscita nelle sale) hanno saputo adorare. E l'impresa non era per niente semplice!
Prendiamo un topolino di campagna che ama il buon cibo, ha il tocco dello chef e, per natura fortunata, possiede un olfatto estremamente sviluppato. Poi prendiamo un umano scheletrico e maldestro, bruttino e un po' sfigato, incapace di tenersi anche il minimo lavoro a causa della sua goffaggine. Infine, come luogo del loro incontro, mettiamo un ristorante parigino caduto in declino, ma con ottime possibilità di risorgere. Et voilà, il gioco è fatto!
Un trucchetto renderà l'uno indispensabile all'altro in cucina e porterà ai vecchi fasti il ristorante, attirando l'attenzione di clienti, stampa e critici (criticoni) di vecchia data. Sarà proprio uno di questi a rappresentare il grande scoglio da superare per ritrovare il buon nome del locale.
Tra un piatto e l'altro si presenta presto l'acquolina in bocca e si impara a sorvolare su chi sia l'artefice delle ricette. Del resto il topolino Rémy rimane ben nascosto sotto il cappello della sua 'marionetta umana' Linguini. E, divertente, geniale, non convenzionale strappa un 'mi piace' anche a chi, prima, storceva un po' il nasco disgustato. Davvero bello!
Ps. 5 nominations all'Oscar e una statuetta vinta come miglior film d'animazione 2008.
Consigli: L'idea di un ratto che cucina non è facile da digerire. Il film saprà far andare oltre questo gigantesco limite per far volare lo spettatore con la fantasia! Bisogna solo lasciarsi un po' convincere...
Parola chiave: Chiunque può cucinare.




Ric