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venerdì 20 giugno 2025

Film 2364 - Troy

Intro: Another night in Lanzarote, another film on the telly. And yes, we went for another epic historical action movie.

Film 2364
: "Troy" (2004), Wolfgang Petersen
Watched on: On the TV of the apartment
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: It's not a bad movie by any means, it's just that watching it straight after "Gladiator"... it's impossible not to compare the two films.
Reality is, Wolfgang Petersen's "Troy" has better visual effects and - on paper - a better cast, but that's really all there is that beats Ridley Scott's film. For everything else, I preferred "Gladiator": it's more dynamic and the story more entertaining and better paced. Again, nothing against "Troy", I actually enjoyed rewatching, it, but having seen the two films back to back, for the whole time I was comparing this one to the other one and yeah, my heart is with "Gladiator".
That said, great cast here, everyone is in great shape - especially Brad Pitt's B side - and the movie honestly looks good. I wish they wouldn't have used so much color correction, but it is what it is. Still an enjoyable ride, although not a masterpiece or the movie I would reccomend to watch to get a fast glimpse of the Iliad story.
Film 644 - Troy
Film 2364 - Troy
Cast: Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger, Brian Cox, Sean Bean, Brendan Gleeson, Rose Byrne, Garrett Hedlund, Saffron Burrows, Julie Christie, Peter O'Toole.
Box Office: $497.4 million
Worth a watch?: It's 163 minutes long so you better be ready when decideding to watch it. Definitely entertaining, although the end result could have been better. Still, enjoyable.
Awards: 1 Oscar nomination for Best Achievement in Costume Design and 2 MTV Movie + TV Awards nominations for Best Male Performance and Best Fight.
Key word: Immortality.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 28 gennaio 2024

Film 2245 - National Treasure

Intro: Ancora a casa e malaticcio, dopo le fatiche del precedente film targato 1944, decido di fare un salto avanti di 60 anni e rivedere un pellicola che, all'epoca, avevo visto al cinema col mio papà.

Film 2245: "National Treasure" (2004) di Jon Turteltaub
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non lo rivedevo da anni e, per qualche motivo, 20 giorni fa ho risentito l'esigenza di vederlo.
Anzi, a ripensarci il motivo è connesso all'aver letto la notizia che la serie tv targata Disney+, "National Treasure: Edge of History", fosse appena stata cancellata. Siccome ero curioso di recuperare lo show - sia perché si ricollega alle avventure dei primi due film, sia perché Catherine Zeta-Jones era parte del progetto - ho pensato che una buona alternativa all'aver abbandonato l'idea di investire il mio tempo per vedere 10 episodi di una serie che non progredirà oltre, potesse essere tornare a rivedere l'originale con Nicolas Cage nei panni di Benjamin Franklin Gates. E, devo dire, l'idea ha sortito l'effetto sperato.
Facile facile, avventuroso, ricolmo di misteri da risolvere e indizi da mettere insieme, questo primo "National Treasure" funziona benissimo per quello che è, ovvero un prodotto per tutta la famiglia che non fa male a nessuno, regala un paio d'ore di divertimento e finisce presto nel dimenticatoio. Niente di fenomenale, ma mantiene le promesse.
Film 1276 - Il mistero dei Templari
Film 2245 - National Treasure
Film 1277 - Il mistero delle pagine perdute
Cast: Nicolas Cage, Sean Bean, Harvey Keitel, Diane Kruger, Jon Voight, Justin Bartha, Christopher Plummer.
Box Office: $347.5 milioni
Vale o non vale: Succedono talmente tante cose in questo film - di cui la maggior parte completamente assurde - che sembra di assistere a una pellicola della durata di 4 ore. Non lo dico con un'accezione negativa, in realtà il film scorre senza problemi, però è inevitabile di avere la sensazione alla fine della visione la sensazione che si sia assistito a un racconto molto più lungo di quello che non sembrerebbe semplicemente basandosi sul minutaggio del film.
Detto questo, per chi fosse alla ricerca di un intrattenimento facile e spensierato, un'avventura ai confini tra "Indiana Jones", "Il codice Da Vinci" e "The Librarian", in questo "National Treasure" troverà esattamente quello che sta cercando.
Premi: /
Parola chiave: Declaration of Independence.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 5 agosto 2021

Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring

Intro: Ebbene sì, dopo mesi passati a recuperare i film visti più di recente per dare un tocco un pelo più contemporanea al blog, ecco che si torna indietro nel tempo, così tanto che a momenti fatico a ricordare dove e quando abbia visto le pellicole nella lista... Qualche sforzo in più e ce la posso fare!

Film 1803: "The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring" (2001) di Peter Jackson
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: ma che volete che vi dica? Ogni tanto mi prende la malinconia e la voglia di rivedere questo primo "Signore degli Anelli", titolo chiave per quando mi riguarda, prima vera pellicola che mi ha fatto innamorare del cinema. Se non l'ho visto una ventina di volta poco ci manca (senza contare tutte le visioni dei vari sequel).
Insomma, inutile ribadire che per me si tratti di un indiscusso capolavoro e anche se sì, oggi gli effetti speciali risultano un tantino datati, il risultato finale è comunque magnifico.

Ps. Poco prima della conclusione della prima parte del mio anno in Nuova Zelanda - ovvero prima di tornare a casa per le feste 2018 - ho coronato il mio segno di andare a visitare il set originale della saga (e quella de "Lo Hobbit").


Pps. Poco prima della conclusione della seconda parte del mio anno in Nuova Zelanda, a Wellington ho visitato gli studios/museo della Weta, la compagnia che ha realizzato gli effetti speciali per tutti i film di Jackson. Un'esperienza magnifica.


Film 159 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 313 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1270 - Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Film 1515 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 1803 - The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
Film 2079 - Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Film 314 - Il signore degli anelli - Le due torri
Film 1279 - Il Signore degli Anelli - Le due torri
Film 1295 - Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Film 2214 - The Lord of the Rings: The Return of the King
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Liv Tyler, Viggo Mortensen, Sean Astin, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, Christopher Lee, Hugo Weaving, Sean Bean, Ian Holm, Andy Serkis.
Box Office: $897.7 milioni
Vale o non vale: Questo film ha vent'anni ed è ancora un maledetto capolavoro.
So che non a tutti l'idea di passare due ore e mezza seguire un terzo di racconto su un gruppo di nani, elfi, hobbit e orchi possa sembrare allettante, ma per quanto mi riguarda potrei rivedere questa pellicola all'infinito. Liv Tyler stupenda, Cate Blanchett divina nonostante il ruolo brevissimo. Grande cast, magnifica avventura e colonna sonora da manuale.
Premi: Candidato a 13 Oscar (tra cui Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista per McKellen, canzone originale per "May It Be" di Enya), ne ha vinti 4 per Miglior fotografia, trucco, colonna sonora ed effetti speciali; 4 nomination ai Golden Globes (Film, regia, colonna sonora, canzone originale); candidato a 13 BAFTA, ne ha vinti 3 per Miglior film, regia ed effetti speciali. 2 nomination ai Grammy e vittoria nella categoria Best Score Soundtrack Album for a Motion Picture, Television or Other Visual Media.
Parola chiave: Anello.

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Bengi

venerdì 19 febbraio 2021

Film 1957 - Silent Hill

Intro: Qualche mese fa, tra le varie consegne di fine primo semestre che avevo da presentare, quella per il modulo di Audio & Sound Design mi richiedeva di produrre una Audio Narrative, ovvero il racconto di una storia attraverso il solo utilizzo di suoni. Non potendo utilizzare dialoghi, ho scelto di ispirarmi al genere horror, uno dei pochi (forse l'unico?) che non ha bisogno di parole per portare avanti una storia. E, dovendo scegliere un'ambientazione per il mio racconto post-apocalittico su sopravvisuti e zombie, mi sono ispirato alle atmosfere cupe e inquietanti di questa pellicola. Naturalmente, per rinfrescarmi la memoria ho scelto di rivedere il film di cui, ammetto, sono sempre stato (sotto sotto) un fan.
Film 1957: "Silent Hill" (2006) di Christophe Gans
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente me lo ricordavo un po' più elettrizzante, anche se tutto sommato rivederlo non mi è dispiaciuto. Credo che la potenza di "Silent Hill" sia tutta nella capacità di creare un'atmosfera inquietante e angosciante, un aspetto della storia a cui si sarebbe dovuto dare più spazio, proprio perché così efficacemente in grado di generare tensione e suspense, elementi centrali di un qualsiasi horror che qui vengono inevitabilmente disinnescati da una trama di cui ci interessa pochino (madre e figlia adottiva) e una sottotrama (la storia della città e dei suoi abitanti) di cui forse ci sarebbe interessato di più se l'unica antagonista del racconto non fosse stata rappresentata in modo così bidimensionale.
In ogni caso, questo primo "Silent Hill" a mio avviso ha sicuramente due elementi di pregio da non sottovalutare: un gruppo di protagoniste solo femminile (Radha Mitchell, Laurie Holden, Deborah Kara Unger, Jodelle Ferland, Alice Krige) e un'estetica così ben sviluppata e incisiva da risultare impossibile da dimenticare. E non è poco.
Film 155 - Silent Hill
Film 1957 - Silent Hill
Film 608 - Silent Hill: Revelation 3D
Cast: Radha Mitchell, Sean Bean, Laurie Holden, Deborah Kara Unger, Kim Coates, Tanya Allen, Alice Krige, Jodelle Ferland.
Box Office: $100.6 milioni
Vale o non vale: A mio avviso un horror non male e, ancora di più, un prodotto ispirato a un videogioco che, per una volta, racconta quantomeno una storia. Poi, per carità, "Silent Hill" non è certo un capolavoro, ma è un buon intrattenimento che, nonostante i suoi anni, sembra non aver perso smalto.
Premi: /
Parola chiave: Setta.

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Bengi

domenica 18 ottobre 2020

Film 1937 - GoldenEye

Intro: Cosa guardare per l'ultima cenetta di solitudine da quarantena? Sicuramente qualcosa di non troppo impegnativo...
Film 1937: "GoldenEye" (1995) di Martin Campbell
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: nonostante io ami la canzone di Tina Turner, devo dire che non credo avessi mai visto questo Bond prima. Non mi ricordavo nessun elemento della trama, né alcun personaggio, per cui tanto meglio per me che ho visto qualcosa di nuovo.
Per quello che mi è dato capire, "GoldenEye" è il primo film con Pierce Brosnan nei panni di James Bond (che non amo) e di Judi Dench in quelli di M (che adoro), per cui questa pellicola è servita da apripista per il rinnovo del franchise dopo anni di silenzio e ricalibrazione.
Considerato a quale tipo di prodotto siamo stati abituati ultimamente con questo franchise, il dislivello con i titoli precedenti è innegabile. Al di là dello svantaggio tecnico vero e proprio - questo è anche il primo film della saga ad utilizzare effetti speciali computerizzati - trama e realizzazione lasciano comunque a desiderare, specialmente quando si tratta di ritrarre la figura femminile, l'animo sciupafemmine di Bond e quell'aspetto giocoso - qui ancora centrale - che vuole l'MI6 come una sorta di parco giochi per agenti segreti e le loro stravanti attrezzature letali. Questa rappresentazione del mondo dell'agente secreto con licenza di uccidere è non solo data, ma anche onestamente derisibile e irritante. Ecco perché faccio a tratti fatica a "digerire" l'anima campy dei precedenti episodi che finora ho visto.
Detto ciò, "GoldenEye" nel complesso funziona. Le scene d'azione sono ben architettate e anche se i modellini in scala sono talmente palesi da distogliere l'attenzione, l'insieme finale è un'avventura esplosiva che pone le sue basi su un contesto geopolitico ancora caldo (post Guerra Fredda, Usa vs Russia, chi ce l'ha più grosso, ecc ecc), ma non dimentica l'anima poliglotta del franchise. Insomma, anche qui ce n'è per tutti i gusti e si viaggia a gogo.
In generale i personaggi sono molto macchiette e che Sean Bean sia il cattivo lo si capisce dal primo secondo, in ogni caso ho molto apprezzato la magnetica presenza della stu-pen-da Famke Janssen che, anche se confinata in un ruolo assurdo e sessualmente inquietante, ruba la scena a chiunque ogni volta che viene inquadrata. Alan Cumming un po' sprecato, Judi Dench troppo poco screen-time e... Izabella Scorupco chi?!
In ogni caso, tutto considerato, un Bond accettabile.
Film 1937 - GoldenEye
Film 1526 - The World Is Not Enough
Cast: Pierce Brosnan, Sean Bean, Izabella Scorupco, Famke Janssen, Joe Don Baker, Judi Dench, Robbie Coltrane, Alan Cumming, Samantha Bond, Minnie Driver.
Box Office: $352.1 milioni
Vale o non vale: Non il miglior Bond, ma forse quello che preferisco con Pierce Brosnan come protagonista, anche se la caratterizzazione del personaggio all'epoca era più sfrontata e sfacciatamente impenitente. Comunque un'avventura godibile.
Premi: Candidato a 2 BAFTA per Miglior sonoro ed effetti speciali.
Parola chiave: Satellite.

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Bengi

sabato 10 ottobre 2020

Film 1932 - Flightplan

Intro: Dopo anni che non lo rivedevo, ammetto che mi fosse tornata un po' la voglia. Qualche mese fa durante la quarantena avevo provato, ma lo streaming mi aveva messo a disposizione solo una versione doppiata in russo che certamente non faceva per me. Poi, l'altra sera, ho scoperto che senza neanche saperlo avevo il film sul mio hard-drive, scaricato chissà quanto tempo fa. Una benedizione!
Film 1932: "Flightplan" (2005) di Robert Schwentke
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: al di là della mia fascinazione per le pellicole ambientate sugli aerei o per i disaster movies (non è questo il caso però), devo dire che trovo "Flightplan" un thriller ben realizzato e solido nel suo insieme, tutto considerato. Jodie Foster - con il suo fortissimo accento yankee - è un'ottima protagonista che regge alla perfezione tutto il film sulle proprie spalle, riuscendo a primeggiare anche in un genere come quello proposto qui che, oltre all'azione e il mistero, propone anche una leggera virata psicologica a fare da contorno al tutto. Per me sempre un mix ben assortito e soddisfacente.
Onestamente non ho mai compreso perché questa pellicola non abbia ottenuto più successo o non venga tenuta più in considerazione, considerato che tantissimo cinema-spazzatura ha ottenuto apprezzamenti ben maggiori o vive di un fan-base che lo venera, mentre "Flightplan" fa onestamente il suo e anche con un certo impegno, devo dire, ma non ha mai raggiunto quel grado di considerazione da renderlo popolare. Eppure la suspense non manca, l'azione nemmeno e la questione del mistero - dov'è finita la piccola Julia, imbarcata sull'aereo con la mamma e poi sparita durante il volo? E soprattutto: Julia è mai davvero esistita? - non manca di regalare allo spettatore momenti di genuino intrattenimento che fanno di questo film una buona americanata commerciale. Di quelle che lo sai che faranno affidamento su elementi eccezionali ed eccentrici e punteranno molto (se non tutto) sull'utilizzo di effetti speciali e colpi di scena irrealistici, ma che alla fine non puoi fare a meno di apprezzare per la buona dose di intrattenimento senza pretese che sanno regalare. Ecco, per me "Flightplan" è proprio questo, una certezza dal punto di vista dell'intrattenimento: so che se anche l'ho già visto cento volte non smette mai di lasciarmi soddisfatto.
Film 180 - Flightplan - Mistero in volo
Film 1932 - Flightplan
Cast: Jodie Foster, Peter Sarsgaard, Erika Christensen, Sean Bean, Kate Beahan, Greta Scacchi, John Benjamin Hickey, Matt Bomer, Marlene Lawston, Michael Irby, Assaf Cohen.
Box Office: $223.4 milioni
Vale o non vale: A mio avviso uno dei titoli commerciali più sottovalutati dell'ultimo periodo. C'è azione, c'è mistero e c'è una grande protagonista. Poi certo, parliamoci chiaro, il film funziona in misura alle aspettative che si ha e qui non stiamo certo parlando di un capolavoro. Però se si tratta di cercare un titolo di disimpegno capace di intrattenere per un paio d'ore e regalare anche qualche mumento di suspense connesso ad una trama intrigante, allora avete trovato quello che stavate cercando.
Premi: /
Parola chiave: Finestrino.

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martedì 14 maggio 2019

Film 1584 - Jupiter Ascending

Intro: Ricordo che al cinema mi fosse piaciuto, quindi ero abbastanza motivato a vederlo una seconda volta.
Film 1584: "Jupiter Ascending" (2015) di The Wachowskis
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: ora, non che non sia un film godibile, ma sicuramente forse ricordavo qualcosa di meglio. Detto questo, "Jupiter Ascending" è visivamente interessante e presenta qualche elemento intrigante, anche se forse non tutte le scelte del casting sono state felici; poi un elemento che non ho ben compreso: perché Eddie Redmayne bisbiglia in quel tono strano?
Film 890 - Jupiter - Il destino dell'universo
Film 1584 - Jupiter Ascending
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton, Vanessa Kirby, James D'Arcy, Gugu Mbatha-Raw.
Box Office: $184 milioni
Vale o non vale: A tratti quasi fiabesco, questo film non sarà il migliore delle sorelle Wachowski, ma francamente ho visto di peggio. Intrattiene a sufficienza da risultare passabile, ma niente di più.
Premi: Candidato a 6 Razzie Award tra cui Peggior film, regia e sceneggiatura, Eddie Redmayne ha vinto nella categoria Peggior attore non protagonista (dopo aver vinto l'Oscar come Miglior attore giusto l'anno prima).
Parola chiave: Profitto.

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domenica 17 marzo 2019

Film 1531 - Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief

Intro: E ogni tanto qualcosina di semplice per passare il pomeriggio in tranquillità...
Film 1531: "Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief" (2010) di Chris Columbus
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: niente più che un film per ragazzi, simpatico nell'idea di mixare divinità greche e fantascienza, per un risultato finale che intrattiene, pur non riuscendo a regalare al pubblico un'avventura indimenticabile;
Logan Lerman dimostra già qui di essere un valido protagonista, mentre Alexandra Daddario, pur nella sua inespressiva immobilità, non riesce a non rimanere impressa (inutile elencare i motivi). Il resto del cast, tra alcuni sconosciuti, propone non poche star in ruoli secondari, da Pierce Brosnan a Steve Coogan, da Rosario Dawson a Catherine Keener e Uma Thurman: sorprendente quanto questa saga fosse riuscita a catturare la Hollywood che conta. Senza apparente motivo;
effetti speciali così così a servizio di una serie di idee - dal libro di Rick Riordan - che con la giusta tecnica sarebbero risultate sicuramente più appassionanti e di impatto. Peccato.
Film 94 - Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini
Film 592 - Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri
Film 1531 - Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief
Cast: Logan Lerman, Brandon T. Jackson, Alexandra Daddario, Jake Abel, Sean Bean, Pierce Brosnan, Steve Coogan, Rosario Dawson, Catherine Keener, Kevin McKidd, Joe Pantoliano, Uma Thurman.
Box Office: $226.4 milioni
Vale o non vale: Carino, ma niente di più di un film per ragazzi.
Premi: /
Parola chiave: Scudo.

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domenica 8 gennaio 2017

Film 1276 - Il mistero dei Templari

Mi era tornata la voglia di vederlo, senza nessun motivo. Così l'ho cercato in streaming...

Film 1276: "Il mistero dei Templari" (2004) di Jon Turteltaub
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Innocuo film d'avventura per tutta la famiglia che sfrutta la storia americana come base per una caccia al tesoro che riesuma un po' tutti a ritroso fino a chiamare in causa, ovviamente, i massoni. Poco male, la storia è piacevole e si segue volentieri una volta che si è scesi a patti con l'assurdità di certe idee, prima fra tutte quelle di rubare la dichiarazione d'indipendenza americana.
Accettato il compromesso da "spariamola grossa e sempre più grossa", "National Treasure" è un prodotto commerciale dal grandissimo budget (100 milioni di $), cast delle grandi occasioni e tutti gli elementi necessari a generare quello spirito da cacciatori di tesori in chi guarda, sempre più curiosi di capire quale sia l'effettivo tesoro, se esista e se tutti gli sforzi fatti dal protagonista Benjamin Franklin Gates (eh sì, quello è il suo nome...) per trovare quello che sta cercando e, soprattutto, riabilitare il nome della sua famiglia, saranno effettivamente premiati.
Film 1276 - Il mistero dei Templari
Film 2245 - National Treasure
Film 1277 - Il mistero delle pagine perdute
Cast: Nicolas Cage, Harvey Keitel, Jon Voight, Diane Kruger, Sean Bean, Justin Bartha, Christopher Plummer, Mark Pellegrino.
Box Office: $358.5 milioni
Consigli: Non amo Nicolas Cage e tendenzialmente quasi tutti i suoi film sono delle boiate pazzesche, ma devo dire che questo film e il sequel sono accettabili e perfetti per un pomeriggio domenicale all'insegna del disimpegno. Per tutta la famiglia e adatto ad ogni occasione, "Il mistero dei Templari" è un titolo facile facile che piacerà a chi è appassionato di misteri da risolvere, indizi da trovare e tesori da cercare.
Parola chiave: Trinity Church.

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mercoledì 27 gennaio 2016

Film 1084 - Sopravvissuto - The Martian

Regalato il dvd, non ho potuto fare a meno di recuperare subito questa pellicola che mi ero perso al cinema!
Film 1084: "Sopravvissuto - The Martian" (2015) di Ridley Scott
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: E' vero, ho tradito già il mio buon proposito della lingua originale a tutti i costi, ma avendo ricevuto in regalo il dvd, la pigrizia ha prevalso.
In ogni caso ero molto interessato a vedere questo film, maggiormente dopo la serata dei Golden Globes che ha visto trionfare sia DiCaprio che Matt Damon per questa pellicola. Una volta forzatamente "rivali" agli occhi della stampa, entrambi idoli delle ragazzine, entrambi dotati e capaci attori, entrambi famosissimi ancora oggi, mi ha divertito il vederli nuovamente fianco a fianco in una competizione involontaria che li ha avuti entrambi trionfatori. Non potrà necessariamente essere così agli Oscar - con, tra l'altro, DiCaprio favorito -, ma è curioso che, dopo tanti anni, per la prima volta siano nella stessa cinquina.
Al di là di questo, comunque, Matt è torna nello spazio. Ci era stato l'anno prima con "Interstellar", dove condivideva il set con la stessa Jessica Chastain che c'è anche qui, e con "The Martian" finisce, neanche a dirlo, su Marte. Il pianeta, non certo dei più ospitali, lo adotterà per un lungo periodo: sarà costretto a sopravviverci nell'attesa di una missione di salvataggio che vada a recuperarlo dopo che, dato per morto, viene abbandonato dai suoi compagni di missione durante una tempesta di sabbia.
Siamo al terzo film "in assenza di gravità" in 3 anni, e io gradisco molto. Tecnicamente questo tipo di pellicole richiede prestazioni qualitative altissime per essere credibili e questo non fa che aumentare la posta in gioco: visivamente stupendi, riescono al contempo ad essere dei buoni prodotti commerciali anche da un punto di vista generale? Saremo stati fortunati, ma a quanto pare al momento tutte e tre le pellicole hanno dato prova di essere all'altezza dell'aspettativa. Anche "The Martian", infatti, porta a casa una missione compiuta, soprattutto grazie alla prova convincente di Damon, in un quasi one-man-show che prova quanto l'attore sia ancora oggi uno dei più capaci e convincenti rappresentati del cinema commerciale. Insieme a lui in questa pellicola un cast di grandi nomi di cui cito solo una Kristen Wiig in veste insolitamente seria.
Insomma, un ottimo risultato finale per una storia che è un'avventura, un ulteriore corso di sopravvivenza - quest'anno pare che i film in liza per l'Oscar ci vogliano insegnare come cavarcela nelle situazioni più estreme -, una lotta per la vita oltre che un viaggio visivamente potente e ben raccontato.
Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Jeff Daniels, Michael Peña, Kate Mara, Sean Bean, Sebastian Stan, Aksel Hennie, Chiwetel Ejiofor, Mackenzie Davis, Donald Glover.
Box Office: $597.9 milioni
Consigli: Effetti speciali fantastici, un grande cast capitanato da Matt Damon, un incasso stellare... Insomma, Ridley Scott torna al cinema in grande stile e fa centro come non gli capitava da un bel po'. Tratto dal libro omonimo di Andy Weir, pur avendolo categorizzato nella cinquina delle commedie ai Golden Globes, devo dire che è più l'aspetto drammatico a prevalere qui nonostante qualche parte divertente. Il tutto funziona e lascia soddisfatto lo spettatore, che prega con la NASA che il povero Mark Watney venga riportato sulla Terra sano e salvo. Non sarà facile e la tensione sarà alle stelle, ma ne sarà valsa la pena. Da rivedere assolutamente.
Parola chiave: Cratere Schiaparelli.

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lunedì 24 agosto 2015

Film 977 - Pixels

A Rimini per goderci un meritato weekend di mare, ci siamo invece beccati la pioggia. Non ci siamo buttati giù, semplicemente durante la tempesta ci siamo rifugiati al cinema!

Film 977: "Pixels" (2015) di Chris Columbus
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Lu
Pensieri: E' stato bistrattato da tutti, dipinto come uno dei più mal riusciti blockbuster estivi di sempre, eppure io non l'ho detestato, anzi. Ed è strano dirlo per me, visto che non sopporto né Adam Sandler né Kevin James...
Francamente, nell'ottica del puro intrattenimento, "Pixels" non ha nulla da invidiare ai suoi altri predecessori, munito com'è di una trama tutta azione, effetti speciali a gogo, un cast delle grandi occasioni a cui si aggiungono numerose guest stars (una su tutte Toru Iwatani, creatore di Pac-Man) e, neanche a dirlo, un folgorante effetto nostalgia per gli anni '80 in generale e i videogiochi e le sale giochi in particolare. Pac-Man, Space Invaders, Donkey Kong, Centipede, Galaga e Arkanoid rivivono grazie a questa pellicola che li riporta in vita con l'escamotage alieno (che va bene un po' per tutte le occasioni): la capsula del tempo inviata dalla NASA nel 1982 e contenente immagini e filmati della cultura terrestre viene di fatto intercettata dagli alieni, che però male interpretano il significato dei vari videogiochi contenuti nella capsula, che vengono considerati quali dichiarazione di guerra. Per rispondere, quindi, gli extraterrestri 'sfidano' i terrestri attraverso gli arcade e le loro regole, rendendo necessario l'intervento non tanto delle forze armate, quanto di professionisti del videogioco vintage. Non tarderà a formarsi la squadra, incaricata di battere i giochi alieni e, di conseguenza, salvare il mondo.
Si capisce già che non stiamo parlando di alcunché di filosofico, eppure direi che non si discosta per nulla dal disimpegno estivo di rito e a vederlo non si rimane delusi se ciò che si cercava era, appunto, distrazione. Non dico che l'ho trovato fantastico, ma certamente non così pessimo come lo hanno descritto. Si vede tranquillamente e ci si fa anche qualche risata.
Ps. Il cast: Adam Sandler, Kevin James, Michelle Monaghan, Peter Dinklage, Josh Gad, Brian Cox, Sean Bean, Jane Krakowski, Dan Aykroyd, Lainie Kazan, Ashley Benson, Affion Crockett, Matt Lintz, Toru Iwatani, John Oates, Serena Williams e Martha Stewart.
Box Office: $173.9 milioni
Consigli: Diversamente da "Babadook" che aveva ottenuto così tante recensioni positive, questo "Pixels" ne ha ottenute altrettante negative, ma al contrario del primo film mi è piaciuto. Chiaramente nei termini di una pellicola facile facile che intrattiene i suoi spettatori grazie a effetti speciali a manetta e battute per ridere in maniera istantanea. E' il titolo perfetto per rilassarsi davanti a una storia semplice, colorata e con qualche tocco nostalgico targato anni '80. Per gradire!
Parola chiave: Occhiali.

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mercoledì 4 marzo 2015

Film 890 - Jupiter - Il destino dell'universo

Non sono fan della coppia di registi, ma visto il cast e le anticipazioni, un po' di curiosità c'era.

Film 890: "Jupiter - Il destino dell'universo" (2015) di Andy Wachowski, Lana Wachowski
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: "Jupiter Ascending" ha un titolo italiano che non ha senso, considerando che non parliamo di qualcosa di incomprensibile o impronunciabile da doverlo necessariamente sostituire con un sottotilo che, poi, è anche sbagliato: più che "dell'universo" è "nell'universo", considerando che Jupiter non diventa proprietaria dell'universo intero, ma solo della Terra e soprattutto che trova la vera sé stessa e l'amore al di fuori della galassia.
Precisazione fatta, parliamo di quest'ultimo titolo dei fratelli Wachowski. A me è piaciuto. Ne ho letto brutte critiche, ma al di là del prevedibile fatto che non sarebbe stato un capolavoro, rimane una pellicola piacevole da seguire, un'avventura fantascientifica che ricorda tante cose già viste ("Star Wars", "Star Trek" e tutte quelle saghe interspaziali, ma anche i paesaggi de "Il Signore degli Anelli"), ma ha il pregio di non limitarsi a riproporre la solita storia vista e rivista. E' vero, i presupposti parrebbero suggerirlo, eppure la storia è anche fin troppo complessa, tra sottotrame e intrighi di potere, e quantomeno tenta di creare tutto un nuovo mondo che si regga su presupposti interessanti.
La giovane Jupiter/Mila Kunis, infatti, scoprirà di essere di fatto la reincarnazione della madre dei 3 fratelli della potente famiglia aliena Abrasax (Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton), i quali tenteranno di ucciderla e raggirarla con lo scopo di evitare che la ragazza rivendichi la possibilità di ereditare parte delle immense fortune in loro possesso (tra cui la Terra intera), rovinando i loro piani, nonché i relativi profitti. Quello che c'è al difuori della nostra orbita, si scoprirà, è un'intera nuova realtà di cui gli umani sono semplicemente tassello di un puzzle che li vuole carne da macello in vista di una mietitura, di fatto sterminio totale della razza. Il genere umano è il prossimo e già altre forme di vita aliene, di altri pianeti, hanno subito lo stesso destino per mano delle Abrasax Industries con l'intento di raccoglirne il DNA al fine di creare un siero della giovinezza da rivendere sul mercato planetario.
Quindi, checché se ne dica, lo sforzo narrativo è apprezabile, secondo me. Poi tutto è migliorabile - per esempio non trovo che le calzature volanti di Caine/Channing Tatum siano funzionali alle tempistiche da grande schermo -, però mi è piaciuto ritrovarmi davanti a una gande avventura concepita in altrettanto grande stile. Evidente l'impegno degli effetti speciali nel ricreare mondi plausibili e realtà inimmaginabili, nel complesso più che riuscito, come del resto sono abbastanza affascinanti e stravanganti i costumi e le scenografie; per quanto riguarda invece la trama, come al solito i Wachowski si producono nella creazione di mondi narrativi alternativi ("Matrix", "V per Vendetta", "Cloud Atlas") colpendo lo spettatore per l'innegabile fantasia.
Tutto sommato, dunque, mi sono goduto la visione di "Jupiter - Il destino dell'universo", innocuo ritorno al cinema di coloro che hanno avuto il merito di creare "Matrix" e il demerito di rovinarlo coi sequel. Qui non siamo certo al cospetto di un capolavoro della settima arte, eppure per una serata all'insegna dell'avventura fantasy il gioco vale la candela.
Box Office: $124.4 milioni di dollari
Consigli: Premesso che non riesco a capire come a) il film abbia fatto a costare qualcosa come 176 milioni di dollari b) come abbia fatto a floppare così clamorosamente e c) come sia possibile che ancora consegnino budget così esorbitanti ai Wachowski che, puntualmente, sono catastrofici al botteghino mondiale, comunque rimane il fatto che "Jupiter Ascending" mi ha divertito e intrattenuto a dovere. Gli aspetti negativi sono che è certamente molto lungo (127 minuti di pellicola), Eddie Redmayne parla con una flemma che stordisce e che forse c'è davvero troppa carne al fuoco che fatica ad essere gestita dai due registi. La bella coppia Kunis-Tatum funziona bene, il cattivo è incazzato al punto giusto (ma i suoi due fratelli mosci potevamo risparmiarceli - a proposito, ma che fine fa la sorella?), l'avventura intrattiene a dovere. Quindi mi sembra un buon titolo da tenere in considerazione per una serata di dismpegno o se si apprezzano le storie che sconfinano i limiti dell'atmosfera terrestre.
Parola chiave: DNA.

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#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 4 dicembre 2013

Film 627 - Biancaneve

Cineforum dell'incidentato capitolo XIII: favoletta pomeridiana con numero musicale finale che mi ero dimenticato. E ho recuperato subito!

Film 627: "Biancaneve" (2012) di Tarsem Singh
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Ottima scelta per uno svago semplice semplice e anche divertente. Senza alcuna pretesa se non quella di intrattenere con belle immagini stilisticamente curate e una rivisitazione della classica fiaba di 'Biancaneve' che sta a metà tra il classico Disney e un racconto di avventura.
Rivedere questa pellicola mi ha fatto piacere, ha un buon ritmo e i personaggi sono simpatici. Julia Roberts rende bene un ruolo da antipatica che, secondo me, riveste anche nella vita. Le mancava da un po' un ruolo giusto per le sue corde capace di intrattenere con simpatia. Lily Collins ormai è lanciata nel mondo del cinema a tinte rosa (vedi "Shadowhunters - Città di ossa") e, nonostante il quasi monociglio che da Biancaneve non ti aspetteresti, sembra avere un animo delicato suggerito dall'aspetto che lo è altrettanto. Combatte e si industria per essere al centro dell'azione, ma si ha come l'impressione che le appartenga di più l'indossare bei vestiti e lasciare tracce di rossetto sulla guancia di qualche pretendente. Armie Hammer è veramente bello e finalmente non il principe che sa fare tutto, è perfetto in tutto e rende il mondo perfetto di riflesso. E' imbranato e un po' lento alla voce sinapsi, viene perfino "tramutato" in cucciolo di cane, ma non si riesce a voleglierne per la sua svampitaggine sciocca.
In generale, per quanto si debba fare opera di pia rassegnazione all'animo cuoricini e melassa di queso film, "Mirror Mirror" è un prodotto commerciale con, sì, diffetti, ma anche il grande pregio di essere un divertissement privo di volgarità. Semplice, bello da vedere e ad altissima digeribilità. Proprio una favoletta ben confezionata. Che è poi quello che il film stesso prometteva.
Ps. $162,835,167 di incasso mondiale e una nomination all'Oscar (postuma) per i Migliori costumi di Eiko Ishioka.
Film 400 - Biancaneve
Consigli: Carino e piacevole, scorre liscio come l'olio ed intrattiene con grande semplicità. Certo perfetto per un momento spensierato e colorato. Da non perdere il finale che, in omaggio alla nazionalità del regista, regala un momento musicale finale in stile Bollywood davvero carino. La canzone è "I Believe In Love (Mirror Mirror Mix)" cantata dalla stessa Lily Collins che, per carità, non è male, ma di certo non si può dire abbia ereditato proprio questo talento, tra i tanti, dal padre Phil.
Parola chiave: Specchio, specchio delle mie brame...

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Bengi

lunedì 4 novembre 2013

Film 608 - Silent Hill: Revelation 3D

Fan del primo film, non potevo certo perdermi il secondo episodio!
Film 608: "Silent Hill: Revelation 3D" (2012) di Michael J. Bassett
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Se il primo "Silent Hill" (del 2006) era stata una piacevolissima sorpresa, questo secondo capitolo partorito a troppi anni di distanza è una boiata inutile e banale.
La trama fatica a stare in piedi, è di una superficialità disarmante e non fa paura. Più che altro fa un po' disgusto, ma finita lì. Le 'trovate' della sceneggiatura non legano insieme e finiscono per far sembrare il tutto un puzzle privo di un'idea narrativa di base che aiuti a dare un senso a tutto il progetto.
Si ha spesso la sensazione, infatti, che non ci sia continuità nel racconto e che molti episodi, oltre ad essere esteticamente accattivanti, non abbiano altra ragione di essere raccontati.
Questo grave errore di fondo affossa completamente "Silent Hill: Revelation 3D", non solo incapace di eguagliare un primo capitolo interessante e ben realizzato - nonostante il finale -, ma anche banalmente realizzato ed evidentemente prodotto con il solo scopo di lucro. Il 3D, neanche a dirlo, è estremamente superfluo, come lo è, del resto, accendere le sinapsi pensando che ciò che si sta per vedere segua quantomeno un filo logico.
Niente, questo film è solo brutto e vagamente in grado di evocare quelle atmosfere che nel primo episodio erano risultate tanto accattivanti (la città immersa nella nebbia, la trasformazione degli ambienti al suono della campana d'allarme). Non bastasse, i due protagonisti Adelaide Clemens e Kit Harington (sì, Jon Snow de "Il trono di spade" qui alla sua prima prova cinematografica) a livello recitativo sono qualcosa di imbarazzante.
Ps. Nonostante l'evidente bassa qualità di questo prodotto tratto dal videogioco "Silent Hill 3", il film ha comunque incassato $52,370,559 al botteghino mondiale (20 milioni per produrlo).
Pps. Tra il cast - sorprendentemente - anche Malcolm McDowell e Carrie-Anne Moss. Appare in un veloce cameo Radha Mitchell, protagonista del precedente episodio. Nel ruolo del padre, invece, Sean Bean che, sempre ne "Il trono di spade", è nientemeno che il padre dell'illegittimo Jon Snow.
Film 155 - Silent Hill
Film 1957 - Silent Hill
Film 608 - Silent Hill: Revelation 3D
Consigli: Questo secondo episodio si può placidamente evitarlo. Decisamente meglio il primo film, su tutti i fronti!
Parola chiave: Alessa.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 novembre 2010

Film 180 - Flightplan - Mistero in volo

Un film che rivedo sempre volentieri. Specialmente di domenica, dopo pranzo, bello comodo sul mio divano!


Film 180: "Flightplan - Mistero in volo" (2005) di Robert Schwentke
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: A chi non piacerebbe avere una mamma tosta come Kyle Pratt/Jodie Foster capace di tenere testa ad un intero aereo che la crede impazzita? Una contro 399 passeggeri escluso l'equipaggio. Un aereo gigantesco, ma che rimane pur sempre uno spazio chiuso e ben delimitato, scenario improbabile per un rapimento. Eppure Julia/Marlene Lawston è sparita proprio su quel volo di linea Berlino-New York.
Con questi presupposti si preannuncia una trama complicata e ricca di colpi di scena. Il bello, in questo caso, è lasciarsi totalmente trasportare dalla storia, senza tentare di risolvere il mistero. Perchè non è così scontato che Kyle non si sia immaginata tutto... o quasi!
Ottima scelta, ovviamente, quella di Jodie Foster, attrice capacissima nei ruoli drammatici o di tensione che in questo caso 'duetta' con l'ambiguo Peter Sarsgaard ("Jarhead", "Innocenti bugie", "Boys Don't Cry"), poliziotto addetto alla sicurezza, e Sean Bean ("Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello", "Troy", "Silent Hill"), primo pilota e responsabile di volo, passeggeri ed equipaggio. Non sarà facile la loro convivenza per tutta la durata del volo tra interrogatori, rivelazioni, ricerche e ammanettamenti. Chi l'avrà vinta?
Tra le parti minori spicca quello dell'italiana Greta Scacchi ("Rasputin - Il demone nero", "Emma") che interpreta la terapista che cerca di aiutare Kyle ad elaborare il/i lutto/i.
Film 180 - Flightplan - Mistero in volo
Film 1932 - Flightplan
Consigli: E' un buon thriller adrenalinico, con i giusti tempi e una buona trama che non lascia delusi. Piacerà soprattutto a chi ama il genere, ma anche gli altri non rimarranno delusi.
Parola chiave: Cuore.



#HollywoodCiak
Bengi

domenica 24 ottobre 2010

Film 155 - Silent Hill

Ancora un un film di paura, che da tempo avevo voglia di rivedere, scartato alla cena horror del lunedì e rivisto tra le mura domestiche. Di notte... Al buio...

Film 155: "Silent Hill" (2006) di Christophe Gans
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Di fatto uno degli horror che più mi ha piacevolmente sorpreso negli ultimi anni. Insieme a "Saw - L'enigmista" risultano tra i film di genere degli ultimi tempi che preferisco in assoluto.
Questo "Silent Hill" - di cui non conosco il videogioco - porta nel profondo buio la sua protagonista che, disperata, ricerca la figlia scomparsa dopo un incidente stradale. La cittadina di Silent Hill è un luogo disabitato, precisamente una città fantasma, colpevole di essersi macchiata di un crimine per cui ha meritato la vendetta di chi ha subito il torto.
Nulla di nuovo sul fronte trama, ma da brivido le scene nei momenti di buio. Suona la campana e niente è come prima: muri che si sgretolano, pareti ricoperte di sangue, personaggi crocefissi ancora vivi e, soprattutto, creature della peggior specie. Aborti senza braccia né viso che sputano catrame corrosivo dal petto; un ex bidello ripiegato su sé stesso tra filo spinato e chissà cos'altro; un omaccione munito di spada kilometrica che brandisce con l'agilità di chi maneggia uno stuzzicadenti. E ce ne sarebbero tanti ancora da citare.
Non volendo rovinare proprio tutta la trama non continuerò ad elencare le tante cose degli effetti speciali che mi sono piaciute. Aggiungo solo: belle musiche (le originali del videogame), attori azzeccati (anche se al posto di Radha Mitchell il regista Gans voleva a tutti i costi Cameron Diaz. Mah...), buon ritmo, suspance e una atmosfera creata ad hoc per essere inquietante di per sé.
Sicuramente da rivedere!
Film 155 - Silent Hill
Film 1957 - Silent Hill
Film 608 - Silent Hill: Revelation 3D
Consigli: Come per ogni bell'horror che si rispetti: visione notturna e solitaria! Non vi deluderà!
Parola chiave: Culto.


#HollywoodCiak
Bengi