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martedì 16 marzo 2021

Film 1970 - Risky Business

Intro: E dopo aver visto "Cocktails" pensando che fosse questo film, recupero la pellicola che volevo effettivamente vedere, più che altro incuriosito dalla famosissima scena di Tom Cruise che, in mutande e camicia, balla da solo in casa.
Film 1970: "Risky Business" (1983) di Paul Brickman
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: sicuramente meglio della pellicola di Roger Donaldson, questo "Risky Business" è un titolo simpatico abbastanza da funzionare, anche se ovviamente la tematica centrale della storia (prostituzione) non è esattamente un tema di cui beffarsi.
Molto anni '80 nei toni e realizzazione - certi momenti molto lenti - credo che il risultato finale sia passabile principalmente grazie ad un giovanissimo Cruise che si mette in gioco e gioca bene la carta del giovane ingenuo che si innamora di una squillo. Non che il fatto che Cruise abbia bisogno di pagare qualcuno per fare sesso con lui sia necessariamente credibile.
Cast: Tom Cruise, Rebecca De Mornay, Joe Pantoliano, Nicholas Pryor, Janet Carroll, Richard Masur.
Box Office: $63.5 milioni
Vale o non vale: Memorabile quantomeno per la scena del ballo in déshabillé, "Risky Business" è una commedia per adolescenti un (bel) po' arrapati che tutto sommato funziona, anche se al giorno d'oggi non mancherebbe di destare non poche polemiche.
Premi: Candidato al Golden Globe per il Miglior attore commedia o musical (Cruise).
Parola chiave: Egg.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 7 febbraio 2014

Film 666 - Matricole Dentro o Fuori

Amo Tina Fey, non potevo perdermi questo suo ritorno al cinema.

Film 666: "Matricole Dentro o Fuori" (2013) di Paul Weitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Classica commedia americana dove due nerd per eccellenza come Tina Fey e Paul Rudd se la devono vedere con le ammissioni al college universitario. Lei perché verifica le domande di Princeton, lui perché ha messo in piedi una scuola superiore abbastanza fuori dal comune che più che un liceo sembra una fattoria. Il collegamento tra i due sarà un ragazzino, Jeremiah (Nat Wolff), genietto tra il disadattato e l'autodidatta che John (Rudd) ritiene potrebbe essere il figlio che Portia (la Fey) ha dato in adozione tanto tempo prima. Da questo input si svilupperà tutta la storia, fatta di momentacci strani, situazioni irreali e qualche passaggio divertente. Fino, neanche a dirlo, all'amore.
Quindi i macrotemi toccati da questo "Admission" sono principalmente le relazioni amorose, il lavoro e l'importanza di essere i migliori in quello che si fa (e metterci la passione), i valori fondamentali della vita che passano nel fare - al momento giusto - la cosa giustissima. Non che mi aspettassi un capolavoro assoluto, ma sì, siamo sempre lì.
La vera "novità" di questo prodotto commerciale estremamente filoamericano è quella di presentare un mondo, quello dell'ammissione al college, che francamente non conoscevo. In America fallire il percorso di scelta dell'università può essere un grande momento di mistico sconforto, ergo è possibile pensare addirittura di farci un film. Interessanti le dinamiche sociali che ci stanno dietro, anche se francamente tutta quest'ansia da prestazione a neanche vent'anni di vita mi sembra tendenzialmente pura follia.
Ciò detto, il film è anche più carino della totale inutilità che mi aspettavo. Fey e Rudd sono una bella coppia sullo schermo e la loro goffaggine isterico-sfigata è qualcosa che riesce sempre a catturare il mio favore per loro (più per lei). La grande scuola che è il "Saturday Night Live" riesce ancora a sfornare talenti che noi in Italia nemmeno ci sogniamo.
Insomma, "Matricole Dentro o Fuori" ha il grande disonore di portare un titolo italiano che fa spavento - considerato che il titolo originale "Admission" è perfettamente comprensibile a chiunque -, ma preso per quello che è, risulta essere gradevole e anche talvolta divertente. Ovvero un perfetto prodotto commerciale un pelino sopra la media per certi aspetti (attori e varianti della trama) che tiene compagnia e diverte lo spettatore.
Box Office: $18,007,317
Consigli: Tina Fey e Paul Rudd reggono bene le sorti di una pellicola carina e spensierata a proposito di scuola e scelte di vita. Aiutano a completare un quadro di semi-follia Michael Sheen e una sempre grandissima Lily Tomlin che è un piacere ritrovare in un ruolo comico, disinibito e certo fuori dal comune standard di genitore. Il tutto è divertente e si può guardare tranquillamente in una serata di svago e leggerezza.
Parola chiave: Princeton.

Trailer

Bengi