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martedì 16 maggio 2023

Film 2187 - 80 for Brady

Intro: Non ero riuscito a vederlo al cinema, così ho recuperato a casa non appena ho potuto.

Film 2187: "80 for Brady" (2023) di Kyle Marvin
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese, italiano
Compagnia: nessuno
In sintesi: 4 attrici magnifiche che insieme fanno 5 Oscar vinti e 12 nomination in totale, per un film che non è davvero niente di che, ma regala ai fan di Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno e Sally Field un'ulteriore occasione per amarle ancora di più.
La storia è tratta dalla vera amicizia di quattro donne fan del campione di footbal Tom Brady che, qui, decidono di andarlo a vedere al Super Bowl del 2017. Tra una vicissitudine e l'altra, non solo riusciranno ad assistere all'evento ma, neanche a dirlo, a conoscere il campione tanto amato.
Come dicevo, la storia non è granché innovativa, eppure l'idea delle quattro ultra ottantenni (Rita Moreno ne ha 91 a dire il vero ed è una spanna sopra a tutti, mentre Sally Field ne ha 76) fan sfegatate di Brady è simpatica e originale quanto basta. Inutile dire che, poi, l'innegabile fascino e carisma di Tomlin, Fonda, Moreno, Field fanno certamente la differenza e valgono da sole la visione del film.
Tutto sommato "80 for Brady" è una commedia innoqua che ricorda moltissimo altri prodotti come "Book Club" (e il suo sequel appena uscito nelle sale), "Grace and Frankie" o "One Day at a Time" e che sì, non riscrive certo la storia del cinema, ma fa certamente passare un'oretta e mezza di garbato intrattenimento e ci ricorda - servisse ancora, al giorno d'oggi - che la vita non finisce col cominciare della terza età. Anzi, qui parrebbe addirittura il contrario.
Cast: Lily Tomlin, Jane Fonda, Rita Moreno, Sally Field, Billy Porter, Rob Corddry, Guy Fieri, Bob Balaban, Sara Gilbert, Patton Oswalt, Retta, Tom Brady.
Box Office: $40.3 milioni
Vale o non vale: Simpatico e senza pretese, "80 for Brady" mette insieme l'insolito connubio donne di una certa età + sport, per un risultato finale che sì, è meno brillante di quanto non ci si sarebbe aspettato, eppure funziona grazie alle ineguagliabili quattro protagoniste.
Premi: /
Parola chiave: Super Bowl.
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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 6 agosto 2020

Film 1903 - 9 to 5

Intro: Era tantissimo tempo che volevo rivederlo, soprattutto perché un trio così affiatato raramente si vede sul grande schermo. E poi si tratta di un grande cult!
Film 1903: "9 to 5" (1980) di Colin Higgins
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: simpatico, carino ed estremamente femminista, "9 to 5" funziona grazie a 3 magnifiche attrici - Jane Fonda e Lily Tomlin sono attualmente le protagoniste della finora più longeva serie creata da Netflix, "Grace and Frankie" - e all'idea divertente e probabilmente per l'epoca rivoluzionaria di 3 donne che, dopo vessazioni, svilimenti, discriminazioni e molestie sul lavoro, prendono in mano la situazione in ufficio grazie ad un equivoco e lo riportano ad uno stato di equilibrio e produttività. Ovviamente non verrà riconosciuto loro alcunché, però noi spettatori sappiamo e ci dobbiamo accontentare del fatto che più di questo nel 1980 non si poteva sperare di ottenere (?). Fortunatamente nei 40 anni trascorsi dall'arrivo al cinema di questa pellicola le cose sono molto cambiate, anche se non siamo lontanamente vicini ad un livello accettabile di parità ed equità. Come sempre ci vuole tempo e, nel mentre, ci si può gustare "9 to 5" che ci ricorda da dove siamo partiti e quante cose ancora si possano migliorare (senza per forza dover tentare di uccidere il proprio capo!).
Cast: Jane Fonda, Lily Tomlin, Dolly Parton, Dabney Coleman, Elizabeth Wilson, Sterling Hayden.
Box Office: $103.3 milioni
Vale o non vale: Assolutamente da vedere, un piccolo cult nel suo genere. Divertente e capace, 40 anni dopo, di far riflettere pur senza risultare pesante. Il che non è poco.
Premi: Dolly Parton sbanca grazie a questa pellicola, collazionando una nomination all'Oscar per Miglior canzone originale ("Nine to Five" di Dolly Parton), 3 ai Golden Globes per Miglior attrice, Miglior attrice esordiente e Miglior canzone e 2 vittorie su 4 nomination ai Grammy Awards del 1982 ("Nine to Five" vince Best Country Song e Best Country Vocal Performance Female, mentre è candidata anche per Song of the Year e Parton insieme a Charles Fox sono nominati per Best Album of Original Score Written for a Motion Picture or Television Special).
Parola chiave: Rat poison.

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#HollywoodCiak
Bengi

domenica 19 gennaio 2020

Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse

Intro: Molto, molto curioso di vedere questo film, soprattutto considerate le critiche entusiaste e il grande successo di pubblico. E dire che a questo titolo non volevo dare nemmeno una chance tanto ero disinteressato all'inizio...
Film 1728: "Spider-Man: Into the Spider-Verse" (2018) di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Karen
In sintesi: divertente e divertito, un film sui supereroi che ne porta in campo talmente tanti che è sinceramente difficile a tratti starci dietro. Spider-man e tutta la combricola di Spider-man dei vari mondi alternativi sono un gruppo eterogeneo di personaggi che aiuta a dare al pubblico (e agli studios) un nuovo esempio di come sia possibile combinare svariati stili e approcci al mondo dei fumetti risultando comunque vincenti. Gli elementi chiave ci sono tutti: un nemico, il percorso di formazione, avventura e azione, amore e affetti, disillusione e percorso di formazione, effetti speciali a valanga; allo stesso tempo, in questo caso, una visione e realizzazione particolarmente accattivanti e dinamiche, nonché un approccio alla storia più fresco, fanno di questo "Spider-Man: Into the Spider-Verse" un prodotto moderno e interessante, piacevolissimo da seguire. Il che si riassume perfettamente nelle parole di un anonimo votante degli Academy Awards che, l'anno scorso, disse la sua in riferimento alle preferenze da lui espresse per l'edizione 2019, asserendo che mai si sarebbe aspettato di votare a favore di una pellicola sui supereroi, su Spider-man, affinché vincesse in una qualsiasi categoria in gara. Il potere dell'animazione.
Film 1728 - Spider-Man: Into the Spider-Verse
Film 2197 - Spider-Man: Across the Spider-Verse
Cast: Shameik Moore, Jake Johnson, Hailee Steinfeld, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, John Mulaney, Kimiko Glenn, Nicolas Cage, Liev Schreiber, Zoë Kravitz, Kathryn Hahn, Chris Pine, Oscar Isaac, Lake Bell.
Box Office: $375.5 milioni
Vale o non vale: Un bel film d'animazione che funziona sia a livello narrativo che visivo. Una pellicola per tutta la famiglia che dà nuova linfa al genere comic book.
Premi: Vincitore dell'Oscar, Golden Globe e BAFTA per il Miglior film d'animazione. Candidato a 3 Grammy Awards 2020 (Record of the Year e Best Pop Duo/Group Performance per la canzone "Sunflower" di Post Malone e Swae Lee e Best Compilation Soundtrack for Visual Media).
Parola chiave: A leap of faith.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 10 dicembre 2015

Golden Globes 2016: nomination e vincitori

BOOM! Le nomination ai Golden Globes (GG) 2016 tirano in ballo praticamente chiunque e si dimenticano di tanti titoli (tv) che negli anni passati avevano fatto incetta. Una sorta di cambio della guardia di cui, francamente, si sentiva il bisogno. Della serie: era ora.
Ma non è tutto oro quel che luccica, sia chiaro. Innanzitutto c'è una certa atmosfera molto 90s di sottofondo, dato che tra i candidati ritroviamo Jamie Lee Curtis (per "Scream Queens") che di GG ne ha già ben 2 entrambi vinti negli anni '90 e nientemeno che il buon vecchio Sylvester Stallone (per il film "Creed") che a parte non vedersi riconoscere niente che non fosse un Razzie dai tempi di "Rocky", è da ormai un ventennio che non azzecca un titolo ("Mercenari" a parte, ma la magia la fa l'insieme di redivivi).
A parte le vecchie glorie resuscitate un po' a casaccio, anche quest'anno si verifica il fenomeno dello sdoppiamento: Idris Elba, Mark Rylance, Lily Tomlin e Alicia Vikander ricevono ben due nomination a testa, raddoppiando così la possibilità di portarsi a casa qualcosa. Grande assente dalle vittorie del 1988 del '91 torna Ryuichi Sakamoto (per "The Revenant") e, soprattutto, ritroviamo Ennio Morricone (per "The Hateful Eight"), già 2 volte vincitore e assente dal 2001. Sempre sul fronte Italia sono 2 le candidature per "Youth" di Paolo Sorrentino.
E ora le vere soprese. La prima e più eclatante di tutte è che Lady Gaga è stata candidata come Miglior attrice per "American Horror Story: Hotel". No, non avete letto male, anche io sono tutt'ora incredulo. La Germanotta si porta a casa la sua prima nomination ai globi d'oro e lo fa in grande stile, ricevendo il testimone direttamente da Jessica Lange che nella stessa categoria era candidata fino all'anno scorso (e che ha ampiamente espresso i suoi dubbi relativamente alle doti recitative della cantante). Francamente trovo questa mossa più una trovata pubblicitaria. Sul fronte cantanti che rispettano la loro vocazione, invece, troviamo Sam Smith (per "Spectre") e le canzoni "Love Me like You Do" ("Cinquanta sfumature di grigio") e "See You Again" ("Fast & Furious 7") che non trasferiscono le nomination ai rispettivi interpreti solo perché non compaiono nei credits delle canzoni (Ellie Goulding si starà mangiando le mani).
Nomination un po' a sorpresa per "Spy" e "Un disastro di ragazza", entrambi candidati come Miglior film e attrice protagonista: due scelte che non mi sarei mai aspettato, ma che apprezzo, soprattutto per quanto riguarda il primo. "The Martian" è presente nelle stessa categoria comica degli altri due: considerando che IMDb lo categorizza come film drammatico direi che abbiamo già capito che si tratta del solito modo alla "The Wolf of Wall Street" per non dimenticarci proprio di nessuno anche quest'anno. Personalmente lo avrei scambiato con "Mad Max: Fury Road", molto più appopriato nella categoria comedy, visto l'ironia e i toni.
Altre sorpresine inattese: Eva Green candidata per "Penny Dreadful" (finalmente); finalmente la seconda nomination in carriera di Kirsten Dunst per "Fargo" (yeah!); la seconda nomination consecutiva come Miglior serie comica per "Silicon Valley" che però per il resto non se la considerano di striscio (ma che senso ha?); Mark Ruffalo che infila la terza nomination in 2 anni, come se prima del 2015 non avesse avuto una carriera; Rachel McAdams, che finalmente aveva ricevuto una nomination importante proprio ieri per "Spotlight" viene oggi nuovamente ignorata dai GG (male); "Mad Men" finisce la sua corsa con una sola nomination per Jon Hamm (adieux).
Si potrebbe parlare per ore, ovviamente, dei pro e contro di queste candidature che, pur lasciando necessariamente scontento qualcuno, a me non sembrano così male. Chiaramente i Golden Globes si rivelano essere come al solito tra i premi più commerciali presenti nello showbiz americano, arruffianandosi praticamente la chiunque con una nomination. Saranno gli Oscar, tra più di un mese, a decretare con le proprie nomination dove starà la vera (?) qualità di questo 2015 che volge al termine. I Golden Globes, invece, si terranno ben 6 giorni prima che le candidature dell'Academy vengano rivelate (assurdità) e saranno nuovamente presentati da Ricky Gervais.
Ma bando alle (mie) ciance ed ecco tutte le candidature a questi Golden Globes 2016!

Golden Globe Awards 2016
Best Motion Picture - Drama
Carol
Mad Max: Fury Road
The Revenant
Room
Spotlight


Best Motion Picture - Comedy Or Musical
The Big Short
Joy
The Martian
Spy
Trainwreck

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Drama
Cate Blanchett, Carol
Brie Larson, Room
Rooney Mara, Carol
Saoirse Ronan, Brooklyn
Alicia Vikander, The Danish Girl

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Drama
Bryan Cranton, Trumbo
Leonardo DiCaprio, The Revenant
Michael Fassbender, Steve Jobs
Eddie Redmayne, The Danish Girl
Will Smith, Concussion

Best Performance by an Actress in a Motion Picture - Comedy Or Musical
Jennifer Lawrence, Joy
Melissa McCarthy, Spy
Amy Schumer, Trainwreck
Maggie Smith, The Lady in the Van
Lily Tomlin, Grandma

Best Performance by an Actor in a Motion Picture - Comedy Or Musical

Christian Bale, The Big Short
Steve Carell, The Big Short
Matt Damon, The Martian
Al Pacino, Danny Collins
Mark Ruffalo, Infinitely Polar Bear


Best Performance by an Actress In A Supporting Role in any Motion Picture
Jane Fonda, Youth
Jennifer Jason Leigh, The Hateful Eight
Helen Mirren, Trumbo
Alicia Vikander, Ex-Machina
Kate Winslet, Steve Jobs

Best Performance by an Actor In A Supporting Role in any Motion Picture

Paul Dano, Love & Mercy
Idris Elba, Beasts of No Nation
Mark Rylance, Bridge of Spies
Michael Shannon, 99 Homes
Sylvester Stallone, Creed

Best Director - Motion Picture
Todd Haynes, Carol
Alejandro G. Inarritu, The Revenant
Tom McCarthy, Spotlight
George Miller, Mad Max: Fury Road
Ridley Scott, The Martian

Best Screenplay - Motion Picture
Emma Donoghue, Room
Tom McCarthy, Josh Singer, Spotlight
Charles Randolph, Adam McKay, The Big Short
Aaron Sorkin, Steve Jobs
Quentin Tarantino, The Hateful Eight

Best Animated Feature Film
Anomalisa
The Good Dinosaur
Inside Out
The Peanuts Movie
Shaun the Sheep Movie

Best Foreign Language Film
The Brand New Testament (Belgium/France/Luxembourg)
The Club (Chile)
The Fencer (Findland/Germany/Estonia)
Mustang (France)
Son of Saul (Hungary)

Best Original Score - Motion Picture
Carter Burwell, Carol
Alexandre Desplat, The Danish Girl
Ennio Morricone, The Hateful Eight
Daniel Pemberton, Steve Jobs
Ryuichi Sakamoto, Alva Noto, The Revenant

Best Original Song - Motion Picture
"Love me Like You Do," Fifty Shades of Grey, written by Max Martin, Savan Kotecha, Ali Payami, Ilya Salmanzadeh
"One Kind of Love," Love & Mercy, written by Brian Wilson, Scott Bennett
"See You Again," Furious 7, written by Justin Franks, Andrew Cedar, Charlie Puth, Wiz Khalifa
"Simple Song #3," Youth, written by David Lang
"Writing’s On the Wall," Spectre, written by Sam Smith, Jimmy Napes



Best Television Series - Drama
Empire (Fox)
Game of Thrones (HBO)
Mr. Robot (USA)
Narcos (Netflix)
Outlander (Starz)

Best Television Series - Comedy Or Musical
Casual (Hulu)
Mozart in the Jungle (Amazon)
Orange is the New Black (Netflix)
Silicon Valley (HBO)
Transparent (Amazon)
Veep (HBO)

Best Mini-Series Or Motion Picture Made for Television
American Crime (ABC)
American Horror Story: Hotel (FX)
Fargo (FX)
Flesh and Bone (Starz)
Wolf Hall (BBC)

Best Performance by an Actress In A Mini-series or Motion Picture Made for Television
Kirsten Dunst, Fargo
Lady Gaga, America Horror Story: Hotel
Sarah Hay, Flesh & Bone
Felicity Huffman, American Crime
Queen Latifa, Bessie

Best Performance by an Actor in a Mini-Series or Motion Picture Made for Television

Idris Elba, Luther
Oscar Isaac, Show Me a Hero
David Oyelowo, Nightingale
Mark Rylance, Wolf Hall
Patrick Wilson, Fargo

Best Performance by an Actress In A Television Series - Drama
Caitriona Balfe, Outlander
Viola Davis, How to Get Away with Murder
Eva Greene, Penny Dreadful
Taraji P. Henson, Empire
Robin Wright, House of Cards

Best Performance by an Actor In A Television Series - Drama
Jon Hamm, Mad Men
Rami Malek, Mr. Robot
Wagner Maura, Narcos
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Liev Schriver, Ray Donovan

Best Performance by an Actress In A Television Series - Comedy Or Musical
Rachel Bloom, My Crazy Ex-Girlfriend
Jamie Lee Curtis, Scream Queens
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Gina Rodriguez, Jane the Virgin
Lily Tomlin, Grace and Frankie

Best Performance by an Actor In A Television Series - Comedy Or Musical
Aziz Ansari, Master of None
Gael Garcia Bernal, Mozart in the Jungle
Rob Lowe, The Grinder
Patrick Stewart, Blunt Talk
Jeffrey Tambor, Transparent

Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Uzo Aduba, Orange is the New Black
Joanne Froggatt, Downton Abbey
Regina King, American Crime
Judith Light, Transparent
Maura Tierney, The Affair

Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Series, Mini-Series or Motion Picture Made for Television
Alan Cumming, The Good Wife
Damian Lewis, Wolf Hall
Ben Mendelsohn, Bloodline
Tobias Menzies, Outlander
Christian Slater, Mr. Robot



#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 7 febbraio 2014

Film 666 - Matricole Dentro o Fuori

Amo Tina Fey, non potevo perdermi questo suo ritorno al cinema.

Film 666: "Matricole Dentro o Fuori" (2013) di Paul Weitz
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Classica commedia americana dove due nerd per eccellenza come Tina Fey e Paul Rudd se la devono vedere con le ammissioni al college universitario. Lei perché verifica le domande di Princeton, lui perché ha messo in piedi una scuola superiore abbastanza fuori dal comune che più che un liceo sembra una fattoria. Il collegamento tra i due sarà un ragazzino, Jeremiah (Nat Wolff), genietto tra il disadattato e l'autodidatta che John (Rudd) ritiene potrebbe essere il figlio che Portia (la Fey) ha dato in adozione tanto tempo prima. Da questo input si svilupperà tutta la storia, fatta di momentacci strani, situazioni irreali e qualche passaggio divertente. Fino, neanche a dirlo, all'amore.
Quindi i macrotemi toccati da questo "Admission" sono principalmente le relazioni amorose, il lavoro e l'importanza di essere i migliori in quello che si fa (e metterci la passione), i valori fondamentali della vita che passano nel fare - al momento giusto - la cosa giustissima. Non che mi aspettassi un capolavoro assoluto, ma sì, siamo sempre lì.
La vera "novità" di questo prodotto commerciale estremamente filoamericano è quella di presentare un mondo, quello dell'ammissione al college, che francamente non conoscevo. In America fallire il percorso di scelta dell'università può essere un grande momento di mistico sconforto, ergo è possibile pensare addirittura di farci un film. Interessanti le dinamiche sociali che ci stanno dietro, anche se francamente tutta quest'ansia da prestazione a neanche vent'anni di vita mi sembra tendenzialmente pura follia.
Ciò detto, il film è anche più carino della totale inutilità che mi aspettavo. Fey e Rudd sono una bella coppia sullo schermo e la loro goffaggine isterico-sfigata è qualcosa che riesce sempre a catturare il mio favore per loro (più per lei). La grande scuola che è il "Saturday Night Live" riesce ancora a sfornare talenti che noi in Italia nemmeno ci sogniamo.
Insomma, "Matricole Dentro o Fuori" ha il grande disonore di portare un titolo italiano che fa spavento - considerato che il titolo originale "Admission" è perfettamente comprensibile a chiunque -, ma preso per quello che è, risulta essere gradevole e anche talvolta divertente. Ovvero un perfetto prodotto commerciale un pelino sopra la media per certi aspetti (attori e varianti della trama) che tiene compagnia e diverte lo spettatore.
Box Office: $18,007,317
Consigli: Tina Fey e Paul Rudd reggono bene le sorti di una pellicola carina e spensierata a proposito di scuola e scelte di vita. Aiutano a completare un quadro di semi-follia Michael Sheen e una sempre grandissima Lily Tomlin che è un piacere ritrovare in un ruolo comico, disinibito e certo fuori dal comune standard di genitore. Il tutto è divertente e si può guardare tranquillamente in una serata di svago e leggerezza.
Parola chiave: Princeton.

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Bengi

domenica 11 dicembre 2011

Film 343 - Radio America

Avevo comprato il dvd a Trastevere quest'estate e attendevo solo la giusta occasione per vederlo.


Film 343: "Radio America" (2006) di Robert Altman
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Un cast da lasciare a bocca aperta, uno dei registi più importanti del cinema mondiale, un altro spaccato dell'America più fedele a sé stessa.
Non posso certo dire di amare il country, né di apprezzare particolarmente la radio, ma dare una chance a questa pellicola mi sembrava d'obbligo, essendo l'ultima del grande Altman.
Il film non è facile se non si è appassionati di molte cose (i film corali, innanzitutto, poi di quell'orgoglio molto americano che li lega al country e all'essere specificamente loro stessi), io personalmente l'ho trovato lungo in certi passaggi, ma ha un suo perchè da non sottovalutare. In fondo l'America è anche questo. Non solo incassi e motivetti facili. Onore ad Altman che dirige con maestria 10 attori(!) - e cito solo i principali - con un piglio mai noioso e alternando in maniera efficace sipario, momenti musicali e dietro le quinte.
Sì, perchè, di radio si tratta e, più nel dettaglio, parliamo dell'ultimo spettacolo prima della demolizione dell'edificio in cui si tiene la messa in onda. Le voci della fine circolano per i corridoi e i vari 'eroi' che hanno tenuto per tanti anni compagnia al loro affezionato (seppur scarso) pubblico, si esibiscono per un ultimo grande (e molto spesso improvvisato) show.
Tantissime le facce note, tutte più o meno con alle spalle riconoscimenti non da poco: Woody Harrelson (2 nomination all'Oscar), Tommy Lee Jones (1 Oscar), Kevin Kline (1 Oscar), Lindsay Lohan, Virginia Madsen (1 nomination all'Oscar), John C. Reilly (1 nomination all'Oscar), Maya Rudolph (vista quest'estate in "Le amiche della sposa"), Meryl Streep (2 Oscar) e Lily Tomlin (1 nomination all'Oscar).
In sostanza non lo rivedrei, però ammetto che come film ha saputo esercitare su di me un discreto fascino decadente che me lo ricorda con affetto. Alla fine anche io ero dispiaciuto che il programma radiofonico finisse. Che Altman abbia colpito nel segno anche stavolta? Il tempo mi darà sicuramente qualche consiglio.
Consigli: Per gli amanti di Altman o del country. O dei bei film corali, compatti e ben recitati. Ci sono ottimi motivi per vedere questo film, ma bisogna tenere a mente che non è una pellicola spensierata o leggera.
Parola chiave: Asfodelo.

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Ric

lunedì 14 novembre 2011

Film 327 - Un tè con Mussolini

Film del martedì tra tè e cenni storici.


Film 327: "Un tè con Mussolini" (1999) di Franco Zeffirelli
Visto: dalla tv del Puffo
Lingua: italiano
Compagnia: Marco C., Andrea Puffo, Andrea, Diego
Pensieri: Arzille vecchiette anglofone risiedono a Firenze frequentando i giri migliori e godendosi il piacere della vita italiana. Sconvolge l'idillio la guerra.
Mussolini creduto eroe ed innovatore da una parte, dall'altra la vita sconvolta del popolo e, in questo particolare caso, delle signore inglesi che diventano, di fatto, nemiche della Patria.
Cuore della vicenda le storie di queste magnifiche signore (Maggie Smith, Judi Dench, Joan Plowright, Cher, Lily Tomlin) che, tra un'inamicizia e un ricredersi, una passione e un affetto e, soprattutto, l'amore per un bambino, attraversano gli orrori della guerra a modo loro. Come dirà in battuta finale Lady Hester Random/Maggie Smith, neanche la guerra e i tedeschi riusciranno a farle soccombere.
Un bel battaglione di star per Zeffirelli che amministra il tutto con un certo piglio da esportazione. Grandi nomi, ovviamente, richiamo pubblico, ma c'è da dire che la produzione investe in costumi ed effetti speciali come difficilmente si vede fare per una produzione italiana. Lo sforzo è premiato: i 12 milioni di dollari che richiede la pellicola, solo in America vengono ampiamente ripagati con un'ulteriore guadagno di 2 milioni rispetto all'investimento per produrlo. Non male per un film di guerra con protagoniste donne di una certa età.
"Un tè con Mussolini" mi è piaciuto, stupito soprattutto dalla ricostruzione della guerra con bombe e carri armati a rendere il tutto molto realistico. Inutile dire che il gruppo di attrici è il valore aggiunto, anche se devo dire che nessuno dei loro personaggi mi ha veramente conquistato. Non lo rivedrei, ma l'ho visto con piacere.
Consigli: Per chi ama il cinema storico o quando il cinema italiano incontra un badget tale da rendere degna di visione la rappresentazione della storia.
Parola chiave: Luca.

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Ric