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martedì 21 maggio 2024

Film 2274 - The Talented Mr. Ripley

Intro: Prima ancora che uscisse la nuova serie di Netflix (a dire il vero nemmeno sapevo che fosse stata realizzata), una sera ho rivisto questo pellicola.

Film 2274: "The Talented Mr. Ripley" (1999) di Anthony Minghella
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: a differenza di "Ripley" che non sono riuscito a finire, non ho avuto alcun problema a vedere "The Talented Mr. Ripley" tutto d'un fiato.
Iconico ensemble di attori - con un Matt Damon che definire in forma è dire poco - e qualche momento nostrano che spicca (dico solo: Fiorello che duetta con Damon e Jude Law, momento per il quale i 3 sono stati nominati agli MTV Movie + TV Awards per Best Musical Performance), location bellissime e un stile che, in generale, non manca di farsi sentire, il film di Minghella non è perfetto, ma sicuramente riesce a lasciare il segno. L'intrigante quanto inquietante storia di Patricia Highsmith, poi, fa il resto.
Cast: Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman, Jack Davenport, James Rebhorn, Sergio Rubini, Philip Baker Hall, Fiorello, Stefania Rocca.
Box Office: $128.8 milioni
Vale o non vale: Il film che forse più di tutti racchiude l'essenza dell'era Gwyneth Paltrow, il più simile in termini di glamour e stile alla realtà che ha contraddistinto - almeno attraverso la lente dei media - quel momento che è stato il picco mediatico e più iconico dell'attrice.
In una sorta di dolce vita deviata, Ripley inquieta e seduce, spaventa e affascina e, soprendentemente, Matt Damon non delude nel ruolo di protagonista, anche aiutato da un cast di tutto rispetto e, specialmente, grazie alla sua contrapposizione con Jude Law, qui più che mai sexy ed invitante. Vedere per credere.
Premi: Candidato a 5 premi Oscar per Miglior attore non protagonista (Law), sceneggiatura non originale, costumi, colonna sonora e scenografie. 7 nomination ai BAFTA per Miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice non protagonista (Blanchett), fotografia e colonna sonora e 1 vittoria per il Miglior attore non protagonista (Law). 5 candidature ai Golden Globe: Miglior film drammatico, regia, attore protagonista (Damon), attore non protagonista (Law) e colonna sonora. 2 nomination agli MTV Movie + TV Awards (Best Musical Performance per Matt Damon, Jude Law e Fiorello, Miglior cattivo per Damon)
Parola chiave: Anelli.
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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 4 giugno 2013

Film 557 - La scoperta dell'alba

Un po' malaticcio, ieri sera ero alla ricerca di qualcosa da guardare per la mia serata casalinga che non fosse il solito film-disimpegno. E ho scelto, insolitamente, una pellicola italiana...

Film 557: "La scoperta dell'alba" (2012) di Susanna Nicchiarelli
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia:
Pensieri: Dal libro omonimo scritto da Walter Veltroni, la regista-sceneggiatrice-attrice del precedente "Cosmonauta" trae questa pellicola che svolazza tra tematiche fantasy, dramma e denuncia. Terreni insolitamente mischiati per il cinema italiano. E forse in generale.
Trattando di Brigate Rosse, genitori scomparsi, persone giustiziate a colpi di pistola e viaggi nel tempo,"La scoperta dell'alba" si incammina per sentieri sinceramente inaspettati e, per quanto riguarda questo aspetto, è stata una piacevole sorpresa. Peccato, però, che il tutto sia guastato dalla solita tendenza del nostro cinema a rendere il tutto negli unici toni autodefiniti di qualità, ovvero quelli drammatici ed esasperati.
In quest'ottica Margherita Buy non ha rivali, essendo l'unica attrice italiana a recitare in maniera drammatica anche quando sorride, essendosi specializzata in ruoli da isterica single altoborghese con una tendenza al sussurrato o allo sguardo contrito. E non importa che debba ordinare un caffé al bar o staccare la spina ad un malato terminale, la sua recitazione sarà ugualmente sofferta.
Anche in questo caso, quindi, il respiro affannato e lo sguardo carico di speranze infrante finisce per farla da padrone, guastando un'atmosfera che, talvolta, avrebbe potuto regalare momenti meno pesanti. La colpa, per carità, non è solo dell'elemento Buy - per quanto in alcune scene sia evidentemente sottotono -, ma anche di una sceneggiatura che, pur di dare risposte alle non poche domande sollevate durante la visione, finisce per sottovalutare alcuni passaggi, finendo per trattarli in maniera sbrigativa o superficiale. Come si può, per esempio, pensare che due bambine negli anni '70 rispondano senza fare una piega ad una telefonata di loro stesse dal futuro? E com'è possibile che intervenendo sul passato, il personaggio della Buy non influenzi anche il suo presente? Già solo queste due domande, a mio avviso, rendono l'idea dell'incompletezza che intacca alcuni passaggi di questa pellicola.
In ogni caso, non posso dire che l'approccio della Nicchiarelli mi sia piaciuto, e per quanto riguarda la sceneggiatura e per la resa dei personaggi di contorno, macchiette veloci e fugaci, incapaci di donare alla cornice un benché minimo spessore narrativo. Giusto Sergio Rubini riesce nell'intento di risultare un po' incisivo. La colpa non è tanto degli attori, quanto proprio della mancanza di appeal nella sceneggiatura.
Divido, quindi, il mio parere su "La scoperta dell'alba" in due: lo spunto della storia ha decisamente il suo fascino (ma questo è merito del libro di Veltroni), ma, per come viene reso il tutto, si finisce per rovinare il risultato finale uniformandosi al solito prodotto del cinema italiano uguale a sé stesso quando si trattano argomenti drammatici: è incapace di elevarsi a qualcosa di nuovo o originale.
Ps. Bruttissimi costumi.
Pps. Lina Sastri un po' sacrificata in un ruolo a passeggio che sarebbe stato più interessante vederre approfondito.

Consigli: Non un esperimento malvagio, ma purtroppo sempre influenzato dalla nostra tradizionale idea di pellicola drammatica, dove i bisbigli si sprecano, la protagonista è una nevrotica intelligentona un po' solitaria e il tutto finisce per essere sempre troppo simile ad una qualsiasi fiction destinata al grande pubblico televisivo. Per chi ama la Buy è il film perfetto. Per gli altri, nel caso di necessità di svago, sicuramente è meglio direzionarsi su altri lidi.
Parola chiave: Telefono.

Trailer

Bengi