Avevo saltato la recensione di questo film, recupero ora!
Film 352: "La kryptonite nella borsa" (2011) di Ivan Cotroneo
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo
Pensieri: A mio avviso questo è il film italiano della stagione (di quelli che ho visto, si intende). Più conforme allo standard nostrano, più locale e riconducibile ad una nostra identità, è una pellicola che sorprende per la satira mai volgare e il modo delicato di trattare certi temi. Con ciò non voglio dire che apprezzo di più questo genere di film ("This Must Be the Place" ci da speranza), ma ammetto che la sorpresa nello scoprire la pellicola di Cotroneo è stata grande: un bel racconto.
Certo, la realtà è che i confini di "La kryptonite nella borsa" rimangono forzatamente nostrani, legati non solo ad una località all'estero difficilmente comprensibile, ma inchiodati in un tempo del racconto che è ormai piuttosto distante (sono gli anni '70). Ma lasciamoci trasportare...
Valeria Golino è Rosaria, madre di Peppino e moglie di Antonio/Luca Zingaretti che, scoprirà, la tradisce. Nonostante il bene per il figlio, finirà per ammalarsi di depressione, tanto da lasciare i due uomini di casa abbandonati a loro stessi. Il percorso a due non sarà facile, ma più difficile sarà quello di Rosaria, forse primo membro della sua intera famiglia ad andare in analisi da uno psicologo. Pagare qualcuno per ascoltarti è follia, pare, ma lei non lascerà il suo cammino. Parallelamente il figlio faticherà a scuola, preso in giro e di mira dagli altri e sarà costretto a rifugiarsi nella sua fantasia, oltre che nel mondo dei più grandi (gli zii hippie Salvatore/Libero De Rienzo e Titina/Cristiana Capotondi). E, grazie alla sua immaginazione, farà rivivere il cugino svitato Gennaro/Vincenzo Nemolato - che si credeva Superman -, eleggendolo suo personale consigliere di vita. Grazie a lui Peppino si sentirà meno solo e riuscirà a guardare avanti.
E' il percorso di formazione di un bambino decisamente solo, sbattuto da una parte all'altra (anche ai raduni hippie), maltrattato (a scuola) o usato (dall'amica di Rosaria, che se lo porta in spiaggia per rimorchiare). Il suo buon carattere lo farà sopravvivere a tutta una serie di avventure che lo renderanno più forte, per non dire più grande.
Consigli: Con anche effetti speciali piuttosto inusuali in una pellicola come questa, tra scenari bellissimi e un'intrigante atmosfera, una pellicola italiana ben recitata, anche divertente e che rimane impressa. Da vedere.
Parola chiave: Procida.
Trailer
Ric
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