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giovedì 9 febbraio 2017

Film 1301 - Amiche da morire

Alla ricerca di un titolo da guardare durante la cena, abbiamo scelto una commedia italiana che avevo già visto (per andare sul sicuro). Ovviamente offerta da Netflix...

Film 1301: "Amiche da morire" (2013) di Giorgia Farina
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Già alla prima visione ero rimasto colpito da questo titolo italiano fuori dal coro, divertente e riuscito. Con questa seconda ho confermato il mio pensiero in positivo e anche se non si tratta di una pellicola perfetta, il risultato è comunque simpatico e il trio di protagoniste azzeccatissimo e in gamba.
La storia fila bene e non manca di trovate geniali o grottesche al punto giusto e solo qual e là c'è qualche battuta fuori posto; i toni della Gerini sono spesso troppo carichi o impostati e delle tre è l'unica di cui si capisce che recita, anche se qui il suo personaggio è certamente sopra le righe. Capotondi e Impacciatore sono invece stupende, comiche che non te lo aspetti e da sole valgono la visione. Marchioni riesce a rendere credibile un ispettore che è una macchietta, il che non è da tutti.
Certamente una delle più evidenti qualità di questo film è il giusto bilanciamento di elementi, che utilizza i vari assi nella manica senza voler strafare. Troppe scemenze di olivia o comportamenti da repressa bacchettona di Crocetta, per esempio, avrebbero sicuramente appesantito la narrazione.
Inoltre, bella fotografia che evita le solite atmosfere da fiction italiana e, al contrario, si attesta sugli standard delle produzioni con budget significativo. L'immagine è curata - probabilmente ripulita - ma l'effetto è gradevole.
Insomma, "Amiche da morire" è stato una bella sorpresa la prima volta e anche in questa occasione sono rimasto piacevolemente colpito.
Film 566 - Amiche da morire
Cast: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, Sabrina Impacciatore, Vinicio Marchioni, Marina Confalone, Corrado Fortuna, Antonella Attili, Tommaso Ramenghi, Adriano Chiaramida, Gaetano Aronica, Giovanni Martorana.
Box Office: € 1.785.000
Consigli: Divertente titolo made in Italy capace di risultare simpatico ed efficace dall'inizio alla fine. Sopra alle righe quanto basta, con non pochi momenti comici, questa pellicola è adatta a qualsiasi momento che richieda spensieratezza e leggerezza con un pizzico di furba malignità.
Parola chiave: Pistola nella borsetta.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 2 aprile 2014

Film 689 - Come tu mi vuoi

Luigi ha molto insistito per farmelo vedere...

Film 689: "Come tu mi vuoi" (2007) di Volfango De Biasi
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Premesso che trovo Nicolas Vaporidis insopportabile, devo dire, comunque, che questa pellicola è andata un po' oltre le mie bassissime aspettative, specialmente nella prima parte.
Diciamo che, volendo vedere qualcosa di buono, lo sforzo fatto per smascherare - seppure in toni da commedia - le debolezze della società contemporanea riesce inizialmente nel suo intento, ovvero colpire nel segno suscitando una certa ilarità. La Capotondi in questo è piuttosto funzionale, sia perché si presta ad un trucco e parrucco mortificante, sia perché riesce anche a risultare credibile la maggior parte del tempo. Quindi, per quanto riguarda la leggerissima critica sociale legata ai soliti temi dell'apparenza, dell'esclusione sociale e della bellezza come unico requisito di popolarità, la trama fila e funziona. Ci si perde, però, su altri punti.
Innanzitutto la "discesa agli inferi" di Giada/Capotondi prende una piega troppo banale e semplificata, con il culmine del ridicolo al momento della trasformazione grazie all'artista visionario del rifacimento del look. Uno stylist imbarazzante e imbarazzato (per le ragioni che seguono). Poi, assolutamente da non sottovalutare, la qualità della recitazione che, per la maggior parte dei personaggi-spalla è imbarazzante. Fiamma/Giulia Steigerwalt è la peggiore di tutti, incapace di riprodurre il ruolo della snob annoiata dalla vita perché, di fatto, incapace anche solo di parlare con disinvoltura. Anche Vaporidis, comunque, non è di certo da premio Oscar.
Altra nota dolente sta nei costumi e nelle capigliature che, per un film che basa tutta la sua essenza sul divario tra sciattezza e bellezza, non è certo un aspetto trascurabile. Sempre Vaporidis per il suo Riccardo è costretto a sfoggiare una chioma di capelli mortificante, oltre che dei vestiti di scena scappati da un mercatino dei cinesi (senza voler offendere i cinesi)... Non mi è chiara la scelta di stile che si è tentato di suggerire per il personaggio, teoricamente di famiglia ricca e raffinata e, quindi, si suppone in grado di distinguere una camicia di Yves Saint Laurent da quella di Tony Manero. Vero orrore.
Insomma, in generale lo spunto può anche essere carino e a tratti interessante, anche se viene gestito malamente, soffocandolo in favore della strada sicura tra buattute facili, amori assoluti, consigli di stile imbarazzanti e una rivalsa universitaria che implica il totale cambiamento dell'attitudine del protagonista maschile. Insomma, ci si poteva impegnare di più...
Box Office: €2,179,363 (esordio al botteghino italiano)
Consigli: La recitazione non è il massimo e i costumi sono terribili. La Capotondi funziona quasi sempre e, nel ritrovare il compagno di set di "Notte prima degli esami", spicca rispetto a Vaporidis. Nell'insieme è la classica commedia all'italiana per adolescenti che, questa volta, ruba l'idea alla commedia americana al vetriolo "Mean Girls". Per passare il tempo e spegnere il cervello va benissimo.
Parola chiave: Aspetto esteriore.

Trailer

Bengi

giovedì 11 luglio 2013

Film 566 - Amiche da morire

Lo volevo vedere da quando era uscito al cinema, ma non c'era stata occasione. Ho recuperato!

Film 566: "Amiche da morire" (2013) di Giorgia Farina
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: "Amiche da morire" è veramente un film carino, come già si poteva intuire dal trailer. Innanzitutto la trama è ben scritta e ricama sopra temi anche consueti (omicidio passionale, la provincialità di paeselli del sud, la prostituta intelligente che ha un sogno, ecc) in maniera furba e simpatica, passando anche per momenti estremizzati o poco plausibili nella realtà con una leggerezza e autoironia davvero apprezzabili.
La buona caratterizzazione dei personaggi (seppure molto legata ai cliché) deve tutto alle tre bravissime protagoniste Gerini, Capotondi, Impacciatore, ognuna perfetta nel proprio ruolo e, insieme, un trio esplosivo e spassosissimo. Nonostante in effetti la Gerini si sia spesso legato al ruolo di bellona e piacente - con un certo margine di degrado sociale - (anche) questa volta è riuscita a salvarsi dal 'fattore Buy', ovvero il ciclico riprorsi dello stesso ruolo (solo in contesti diversi) ben recitato ma che alla lunga stufa. Io, va detto, ho una naturale propensione per la Gerini e, seppure a volte un po' inadatta o sopra le righe, finisco sempre sinceramente per apprezzarla.
Sulla Capotondi, invece, avevo non pochi dubbi e riserve, svaniti a pochi minuti dall'inizio del film: accento siculo non fastidioso, credibile nel ruolo, divertente e capace di interpretare l'ingenuità necessaria a rendere lo spietato candore della sua Olivia. Quest'ultima all'inizio sembrerebbe poco simpatica e, invece, saprà riscattarsi agli occhi del pubblico.
Mia personale standing ovation, però, per il personaggio di Crocetta che Sabrina Impacciatore interpreta assolutamente in maniera perfetta! Divertentissima, martoriata da abiti, trucco e parrucco da befana sicula, succube di una madre-carceriera e, non bastasse, additata dal paese come porta iella locale, delle tre protagoniste è stata in assoluto quella che ho preferito. La scena in cui le fanno la ceretta e il momento in cui impara a flirtare al mercato sono davvero comici.
Insomma, complici le tre attrici e lo spunto narrativo interessante e trattato con piacevolissima leggerezza, questo film decolla fin dall'inizio e regala proprio quello che mi aspettavo di trovare in questo prodotto cinematografico: spasso spensierato, buone interpretazioni e una pellicola capace di intrattenere senza violenza o volgarità gratuite. In questo contesto è facile sorvolare sulle ingenuità di certi passaggi - in effetti, per esempio il momento del primo interrogatorio dopo l'omicidio di Rocco è reso in maniera troppo comica e poco credibile - e concentrarsi solamente sul buon lavoro finale che, finalmente, una commedia-noir italiana è riuscita a fare. Ci voleva tanto?
Ps. Alla sua ultima apparizione nel box office italiano in data 29 marzo, il film segnava l'incasso di 1,785,462€.
Pps. Agli ultimi David di Donatello, il film ha ricevuto una nomination nella categoria Migliore Regista Esordiente per Giorgia Farina. Ha vinto, però, Leonardo di Costanzo per "L'intervallo".
Film 1301 - Amiche da morire

Consigli: Bellissima cornice e fotografia e buon esordio registico per la Farina alla sua prima esperienza sul grande schermo. Per una serata in compagnia o anche da soli è perfetto perché spassoso, ma noioso e lascia con un sorrisetto alla fine della visione che non sono in tanti film ultimamente a saperlo regalare. Divertente!
Parola chiave: "Ho notato che sparare mi secca la pelle".

Trailer

Bengi

giovedì 12 aprile 2012

David di Donatello 2012: le nomination

Facciamocene una ragione: i David di Donatello non saranno mai gli Oscar né ci andranno mai vicino.
A livello internazionale sono considerati quanto poteva esserlo il Telegatto e, per mancanza di una vera buona gestione della manifestazione - che la elevi a qualcosa di più esclusivo e mondano, oltre che rinomato - rimane sempre più simile ad un baraccone malgestito che a una cerimonia di premiazione. Ricordo perfettamente che, durante un'edizione di qualche anno fa (quando ancora interessava a qualcuno mandare in prima serata un evento del genere, magari per autocelebrarci almeno in qualcosa) condotta da Milly Carlucci, pioveva dentro lo studio... Stendiamo un velo pietoso.

Ormai dei David rimangono solo nomination, vincitori e vinti di ogni edizione e, anche questa, farà il suo corso nel giro di meno di un mese. Oggi annunciate le candidature, il 4 maggio la premiazione. E caviamoci anche sto dente.
Sorpresa delle sorprese, in nomination praticamente tutti i film italiani che hanno fatto capolino nelle sale nella stagione passata (ma anche piuttosto recente, a dire il vero, essendo presente anche l'ultimo film di Verdone uscito i primi di marzo). Come al solito c'è un generico calderone adibito a contenere la massa produttiva cinematografica nostrana anche perchè, diciamocelo, non si può contare su una produzione così massiccia di film in Italia, specialmente escludendo metà dei titoli filo-cinepanettone & co. E così non c'è da stupirsi che rimangano i titoli che vediamo elencati nelle nomination. Su tutti spiccano "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana (16 nomination), "Habemus Papam" di Moretti (15), "This Must Be the Place" di Paolo Sorrentino (14) e, con 8 candidature, "Cesare deve morire" dei fratelli Taviani e "Magnifica Presenza" di Ozpetek. Per il resto candidature sparse per "ACAB – All Cops Are Bastards", "Scialla! (Stai sereno)", "Benvenuti al Nord", "La kryptonite nella borsa", "Terraferma", "Io sono Li".
Per quanto riguarda i titoli stranieri, scontate le nomination a "The Artist", "Hugo Cabret" e, forse, "Quasi amici". Sorpresa per "Drive", "Le idi di marzo" e "Carnage", agli ultimi Oscar totalmente snobbato.
Infine ecco la lista delle categorie con i rispettivi candidati.

CANDIDATURE PREMI DAVID 2011-2012

Miglior film
CESARE DEVE MORIRE
HABEMUS PAPAM
ROMANZO DI UNA STRAGE
TERRAFERMA
THIS MUST BE THE PLACE

Miglior regista
Paolo TAVIANI, Vittorio TAVIANI – Cesare deve morire
Nanni MORETTI – Habemus Papam
Ferzan OZPETEK – Magnifica presenza
Marco Tullio GIORDANA – Romanzo di una strage
Emanuele CRIALESE - Terraferma
Paolo SORRENTINO – This Must Be the Place

Miglior regista esordiente
Stefano SOLLIMA – ACAB – All Cops Are Bastards
Alice ROHRWACHER – Corpo celeste
Andrea SEGRE – Io sono Li
Guido LOMBARDI – La-bas educazione criminale
Francesco BRUNI – Scialla! (Stai sereno)

Migliore sceneggiatura
Paolo TAVIANI, Vittorio TAVIANI, Fabio CAVALLI – Cesare deve morire
Nanni MORETTI, Francesco PICCOLO, Federica PONTREMOLI – Habemus Papam
Marco Tullio GIORDANA, Sandro PETRAGLIA, Stefano RULLI – Romanzo di una strage
Francesco BRUNI – Scialla! (Stai sereno)
Paolo SORRENTINO, Umberto CONTARELLO – This Must Be the Place

Miglior produttore
Grazia VOLPI per Kaos Cinematografica -Cesare deve morire
Nanni MORETTI per Sacher Film, Domenico PROCACCI per Fandango – Habemus Papam
Francesco BONSEMBIANTE per Jolefilm – Io sono Li
Riccardo TOZZI, Giovanni STABILINI,Marco CHIMENZ per Cattleya – Romanzo di una strage
Nicola GIULIANO, Andrea OCCHIPINTI, Francesca CIMA, Medusa Film - This Must Be the Place

Migliore attrice protagonista
Zhao TAO – Io sono Li
Valeria GOLINO – La kryptonite nella borsa
Claudia GERINI - Il mio domani
Micaela RAMAZZOTTI -Posti in piedi in paradiso
Donatella FINOCCHIARO – Terraferma

Migliore attore protagonista
Michel PICCOLI – Habemus Papam
Elio GERMANO – Magnifica presenza
Marco GIALLINI – Posti in piedi in paradiso
Valerio MASTANDREA – Romanzo di una strage
Fabrizio BENTIVOGLIO – Scialla! (Stai sereno)

Migliore attrice non protagonista
Anita CAPRIOLI – Corpo celeste
Margherita BUY – Habemus Papam
Cristiana CAPOTONDI – La kryptonite nella borsa
Michela CESCON - Romanzo di una strage
Barbora BOBULOVA – Scialla! (Stai sereno)

Migliore attore non protagonista
Marco GIALLINI – ACAB – All Cops Are Bastards
Renato SCARPA – Habemus Papam
Giuseppe BATTISTON – Io sono Li
Pierfrancesco FAVINO – Romanzo di una strage
Fabrizio GIFUNI – Romanzo di una strage

Migliore direttore della fotografia
PaoloCARNERA – ACAB – All Cops Are Bastards
Simone ZAMPAGNI – Cesare deve morire
Alessandro PESCI - Habemus Papam
Roberto FORZA – Romanzo di una strage
Luca BIGAZZI – This Must Be the Place

Miglior musicista
Umberto SCIPIONE – Benvenuti al Nord
Giuliano TAVIANI, Carmelo TRAVIA – Cesare deve morire
Franco PIERSANTI – Habemus Papam
Pasquale CATALANO - Magnifica presenza
David BYRNE – This Must Be the Place

Migliore canzone originale
SOMETIMES, musica di Umberto SCIPIONE,testi di Alessia SCIPIONE – Benvenuti al Nord
GITMEM DAHA,musica e interpretazione di Sezen AKSU,testi di Yildirim TURKER – Magnifica presenza
THERESE, musica di Gaetano CURRERI, Andrea FORNILI, testi di Angelica CARONIA, Gaetano CURRERI,Andrea FORNILI, interpretata da Angelica PONTI – Posti in piedi in paradiso
SCIALLA!, musica, testi ed interpretazione di Amir ISSAA & CAESAR PRODUCTIONS – Scialla! (Stai sereno)
IF IT FALLS, IT FALLS, musica di David BYRNE, testi di Will OLDHAM, interpretata da Michael BRUNNOCK – This Must Be the Place

Miglior scenografo
Paola BIZZARRI – Habemus Papam
Francesco FRIGERI - L’industriale
Andrea CRISANTI – Magnifica presenza
Giancarlo BASILI - Romanzo di una strage
Stefania CELLA – This Must Be the Place

Miglior costumista
Lina NERLI TAVIANI – Habemus Papam
Rossano MARCHI – La kryptonite nella borsa
Alessandro LAI – Magnifica presenza
Francesca Livia SARTORI – Romanzo di una strage
Karen PATCH -This Must Be the Place

Miglior truccatore
Manlio ROCCHETTI – ACAB – All Cops Are Bastards
Maurizio FAZZINI – La kryptonite nella borsa
Ermanno SPERA – Magnifica presenza
Enrico IACOPONI – Romanzo di una strage
Luisa ABEL – This Must Be the Place

Migliore acconciatore
Carlo BARUCCI – Habemus Papam
Mauro TAMAGNINI – La kryptonite nella borsa
Francesca DE SIMONE – Magnifica presenza
Ferdinando MEROLLA – Romanzo di una strage
Kim SANTANTONIO – This Must Be the Place

Migliore montatore
Patrizio MARONE – ACAB – All Cops Are Bastards
Roberto PERPIGNANI – Cesare deve morire
Esmeralda CALABRIA – Habemus Papam
Francesca CALVELLI – Romanzo di una strage
Cristiano TRAVAGLIOLI – This Must Be the Place

Miglior fonico di presa diretta
Gilberto MARTINELLI – ACAB – All Cops Are Bastards
Benito ALCHIMEDE, Brando MOSCA – Cesare deve morire
Alessandro ZANON – Habemus Papam
Fulgenzio CECCON - Romanzo di una strage
Ray CROSS, William SAROKIN – This Must Be the Place

Migliori effetti speciali visivi
PALANTIR DIGITAL MEDIA – L’arrivo di Wang
Mario ZANOT – STORYTELLER – Habemus Papam
Stefano MARINONI e Paola TRISOGLIO per VISUALOGIE - Romanzo di una strage
Stefano MARINONI e Paola TRISOGLIO perVISUALOGIE, Rodolfo MIGLIARI per CHROMATICA – This Must Be the Place
RAINBOW CGI – L’ultimo terrestre

Miglior film dell’Unione Europea
CARNAGE – Roman POLANSKI
MELANCHOLIA - Lars VON TRIER
MIRACOLO A LE HAVRE – Aki KAURISMAKI
QUASI AMICI – Olivier NAKACHE, Eric TOLEDANO
THE ARTIST – Michel HAZANAVICIUS

Miglior film straniero
DRIVE – Nicolas WINDING REFN
HUGO CABRET – Martin SCORSESE
LE IDI DI MARZO – George CLOONEY
THE TREE OF LIFE - Terrence MALICK
UNA SEPARAZIONE – Asghar FARHADI

Miglior documentario di lungometraggio
IL CASTELLO – Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
LASCIANDO LA BAIA DEL RE - Claudia Cipriani
PASTA NERA – Alessandro Piva
POLVERE. IL GRANDE PROCESSO DELL’AMIANTO – Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller
TAHRIR LIBERATION SQUARE – Stefano Savona
ZAVORRA – Vincenzo Mineo

Miglior cortometraggio
CE L’HAI UN MINUTO? – Alessandro Bardani e Luca Di Prospero
CUSUTU N’ CODDU – CUCITO ADDOSSO – Giovanni La Pàrola
DELL’AMMAZZARE IL MAIALE – Simone Massi
L’ESTATE CHE NON VIENE – Pasquale Marino
TIGER BOY – Gabriele Mainetti

Ric

martedì 3 gennaio 2012

Film 352 - La kryptonite nella borsa

Avevo saltato la recensione di questo film, recupero ora!


Film 352: "La kryptonite nella borsa" (2011) di Ivan Cotroneo
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea Puffo
Pensieri: A mio avviso questo è il film italiano della stagione (di quelli che ho visto, si intende). Più conforme allo standard nostrano, più locale e riconducibile ad una nostra identità, è una pellicola che sorprende per la satira mai volgare e il modo delicato di trattare certi temi. Con ciò non voglio dire che apprezzo di più questo genere di film ("This Must Be the Place" ci da speranza), ma ammetto che la sorpresa nello scoprire la pellicola di Cotroneo è stata grande: un bel racconto.
Certo, la realtà è che i confini di "La kryptonite nella borsa" rimangono forzatamente nostrani, legati non solo ad una località all'estero difficilmente comprensibile, ma inchiodati in un tempo del racconto che è ormai piuttosto distante (sono gli anni '70). Ma lasciamoci trasportare...
Valeria Golino è Rosaria, madre di Peppino e moglie di Antonio/Luca Zingaretti che, scoprirà, la tradisce. Nonostante il bene per il figlio, finirà per ammalarsi di depressione, tanto da lasciare i due uomini di casa abbandonati a loro stessi. Il percorso a due non sarà facile, ma più difficile sarà quello di Rosaria, forse primo membro della sua intera famiglia ad andare in analisi da uno psicologo. Pagare qualcuno per ascoltarti è follia, pare, ma lei non lascerà il suo cammino. Parallelamente il figlio faticherà a scuola, preso in giro e di mira dagli altri e sarà costretto a rifugiarsi nella sua fantasia, oltre che nel mondo dei più grandi (gli zii hippie Salvatore/Libero De Rienzo e Titina/Cristiana Capotondi). E, grazie alla sua immaginazione, farà rivivere il cugino svitato Gennaro/Vincenzo Nemolato - che si credeva Superman -, eleggendolo suo personale consigliere di vita. Grazie a lui Peppino si sentirà meno solo e riuscirà a guardare avanti.
E' il percorso di formazione di un bambino decisamente solo, sbattuto da una parte all'altra (anche ai raduni hippie), maltrattato (a scuola) o usato (dall'amica di Rosaria, che se lo porta in spiaggia per rimorchiare). Il suo buon carattere lo farà sopravvivere a tutta una serie di avventure che lo renderanno più forte, per non dire più grande.
Consigli: Con anche effetti speciali piuttosto inusuali in una pellicola come questa, tra scenari bellissimi e un'intrigante atmosfera, una pellicola italiana ben recitata, anche divertente e che rimane impressa. Da vedere.
Parola chiave: Procida.

Trailer

Ric