lunedì 9 luglio 2012

Film 426 - Chernobyl Diaries - La mutazione

Niente semifinale per me che, tra il primo e il secondo tempo, me ne sono andato al cinema con la mia tessera 3.


Film 426: "Chernobyl Diaries - La mutazione" (2012) di Bradley Parker
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Nella stagione horror 2012 - che, per quanto mi riguarda, al momento è alquanto priva di titoli interessanti - direi che "Chernobyl Diaries" è uno dei titoli più ruffiani che si potessero mettere sul mercato. L'idea promettente di una mutazione genetica che coinvolge la popolazione Pripjat' dopo l'esplosione nucleare della centrale di Černobyl' parrebbe interessante da sviluppare, eppure chi ha messo in piedi questo prodotto cinematografico non ha saputo fare altro che districarsi tra banalità e già visto, in un crescendo di tensione (quella sì ben architettata) che delude decisamente alla resa dei conti.
La trama è banalmente riassumibile così: gruppo di ragazzetti americani che visita l'Europa finisce per sperimentare il turismo estremo (che consiste nel passare una giornata presso la città fantasma di Pripjat') dove, però, rimane presto vittima dei mutanti carnefici che vivono silenziosamente nel luogo teoricamente disabitato.
Se, anche non avendo ancora visto il film, la storia era intuibile, speravo almeno nel brivido di una rappresentazione ben realizzata. E, invece, i mostri non sono nemmeno mai inquadrati da vicino, solo abbozzati a metri di distanza, tanto che, dovendo farlo, non so nemmeno descriverli con precisione.
L'incapacità recitativa, poi, dei due protagonisti Jonathan Sadowski e Devin Kelley, per non dire l'inutilità della presenza del cantante (?) Jesse McCartney che riveste uno dei ruoli più marginali, contribuisce a dare l'idea di un film frettoloso, figlio della sola necessità di un incasso facile (anche riuscito, considerando i $17,971,607 guadagni a fronte della spesa di 1 solo milione di dollari investito).
Il mio giudizio, insomma, è totalmente negativo e sconsiglio vivamente la visione. C'è molto di più rappresentativo per il genere orrifico che non sia figlio solo dello splatter, la leggenda metropolitana o la pigrizia di chi scrive certe banalità.
Consigli: Brutto e fatto male. E' interessante solo per la ricostruzione della città fantasma e riesce solamente nell'intento di creare una buona suspance, anche se per il resto non ci siamo.
Parola chiave: Centrale nucleare.

Trailer

Ric

3 commenti:

  1. Ecco un altro film che da un lato mi stuzzicava, ma che dall'altro non riusciva a convincermi defitivamente alla visione.
    E, a quanto pare, ho fatto bene a risparmiarmelo.
    Il fatto che il produttore e sceneggiatore sia quello di Paranormal Activity può attirare gli americani (fifoni!), ma fa storcere il naso a me.
    Il tanto "terribilmente spaventoso e pauroso" Paranormal Activity, a me, non ha fatto alcun effetto se non un gran mal di testa e mal di mare per le riprese così (volutamente) amatoriali. Quindi, in effetti, il fatto che questo Chernobyl Diaries fosse stato partorito dallo stesso soggetto, beh... era già un buon campanello d'allarme.

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  2. Ah ecco, questo particolare 'paranormale' me l'ero perso, ma in effetti regala una chiave di lettura efficace...
    Il film è proprio brutto quindi perditelo senza remore!

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