martedì 9 aprile 2013

Film 529 - L'uomo con i pugni di ferro

Volevamo vedere "Spring Breakers - Una vacanza da sballo" con l'ingresso della 3, ma il film era già sparito dalle sale convenzionate. Introvabile anche in streaming, ci siamo direzionati su un'altra pellicola che prometteva di soddisfare le nostre esigenze... diciamo trash!


Film 529: "L'uomo con i pugni di ferro" (2012) di RZA
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Scritto da RZA, diretto da RZA, interpretato da RZA e con le musiche di RZA: della serie che o il Sig. RZA è stato bandito dal mondo del cinema che conta e quindi ha deciso di far tutto da solo e bypassare il problema di trovare i finanziamenti per un progetto in cui lavorare (o essere scelto per un ruolo) oppure c'è della gran creatività da canalizzare in più forme. Chissà per quale delle due opzioni propendo.
"The Man with the Iron Fists", comunque, è un film carino che combina bene i suoi elementi, tutti caricati all'ennesima potenza. Un mix di film d'azione, splatter, orientale e kung fu, western che, bisogna dirlo, (preso per quello che è) è piuttosto divertente. Chiassose scene di lotta tra schizzi di sangue palesemente computerizzati (molto "300"), svolazzanti combattimenti acrobatici (molto "La tigre e il dragone" e "La foresta dei pugnali volanti"), atmosfere alla Tarantino (molto "Kill Bill - Volume 1" e "Django Unchained"), un misterioso inglese paffuto che non fallisce mai un colpo - che sia in combattimento o tra le lenzuola - ed è eroe silenzioso tutto d'un pezzo (molto alla Chuck Norris o Steven Seagal). Insomma siamo di fronte ad un prodotto cinematografico capace di rubare elementi già più e più volte utilizzati, ripresi o copiati sul grande schermo, ma che qui funzionano bene. C'è ritmo, c'è azione, ci sono le battute ad effetto e quelle per far divertire, c'è il sesso, la vendetta, il riscatto e la libertà: insomma, gli elementi di questa sceneggiatura sono stati ben imbastiti.
Chiaramente deve piacere il genere, perchè vedersi svolazzare per lo schermo un occhio staccato dal bulbo oculare con un pugno non è esattamente quello che si chiama cinema che fa pensare. Non ci sono pretese d'introspezione, né un approfondimento dei personaggi che vada oltre i sopracitati esempi di riferimento, che permettono, se vogliamo, di colmare le lacune di sceneggiatura attraverso il ricordo dei film a cui questo si ispira o fa riferimento. Come non vedere, infatti, nella figura del protagonista nero ed esiliato Blacksmith il Django di Tarantino? Se poi ci aggiungiamo che la città cinese in cui vive si chiama Jungle Village, diciamo che quantomeno il suono lo ricorda. La presenza, poi, di Lucy Liu nei panni della maîtresse Madam Blossom (nonché capa del bordello cittadino e, si scoprirà, delle Black Widows) rimanda fortemente alla sua presenza in "Kill Bill - Volume 1" dove finirà per fare la stessa fine.
La presenza di Russell Crowe negli ormai larghissimi panni dell'inglese paffuto, arrapato e spietato, è quel tocco kitsch che contribuisce a donare alla pellicola il titolo di cult di serie B. Anche se in effetti il budget di 20milioni di dollari per produrlo suggerisce una buona copertura monetaria alle spalle (produce Eli Roth, regista di "Hostel", e non Tarantino come è ben evidenziato nella locandina italiana...), ma il film non ha esattamente sbancato, riuscendo solamente a ricoprire i costi di produzione, per ora. In Italia, tra l'altro, la pellicola uscirà il 9 maggio (e non so come mai si trovi già in streaming la versione doppiata).
Detto ciò, ribadisco che a me "L'uomo con i pugni di ferro" ha piuttosto divertito col suo concentrato di assurdità esasperate e battutacce trash. E' divertente e privo di pretese, funziona perfettamente se si ama il genere in questione. Manca, forse, un po' di carisma nel protagonista (sì, proprio RZA), che sembra sempre sia sul punto di vendicare-qualcuno-uccidendo-tutti-i-presenti misto sono-strafatto-di-droga. Meno sguardi torvi e pseudo recitativo-impegnati e più vitalità! Grandissima, invece, Lucy Liu e, devo ammettere, ho apprezzato anche la recitazione della pancia di Russell Crowe (ovvero non mi è dispiaciuto in questa pellicola). Bella fotografia e curati i costumi.
Consigli: Si può vedere, specialmente se piacere il genere Tarantino o il cinema orientale. E, chiaramente, le pellicole di serie B.
Parola chiave: Oro.

Trailer

Bengi

1 commento:

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