Visualizzazione post con etichetta Eli Roth. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Eli Roth. Mostra tutti i post

venerdì 13 settembre 2024

Film 2306 - Thanksgiving

Intro: Lo volevo vedere al cinema l'anno scorso, poi per un motivo o per un altro non ero riuscito e, col passare del tempo, mi sono dimenticato di questo film. L'altro giorno mi è tornato in mente e mi sono finalmente deciso a vederlo.

Film 2306: "Thanksgiving" (2023) di Eli Roth
Visto: dal computer
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: per quanto questo film sia decisamente più violento e gore, c'è qualcosa di "Thanksgiving" che mi ha ricordato "I Know What You Did Last Summer". Non so dire cosa di preciso, ma l'atmosfera di entrambi mi è sembrata simile.
A parte questo, comunque, non esattamente un capolavoro, ma godibile in ogni caso. La premessa è più assurda del solito e il collegamento tra il killer e il motivo delle sue azioni è un plot twist che arriva decisamente inaspettato - anche se dopo un po' si può immaginare chi ci sia sotto la maschera - in ogni caso il grande pregio di "Thanksgiving" è che promette e mantiene: sai cosa aspettarti e la storia, in questo senso, non delude.
Poi, non il mio horror preferito, ma va anche bene così.
Cast: Patrick Dempsey, Addison Rae, Milo Manheim, Jalen Thomas Brooks, Nell Verlaque, Rick Hoffman, Gina Gershon.
Box Office: $46.6 milioni
Vale o non vale: Per chi ama le pellicole slasher, sicuramente un prodotto che non delude. Anche i fan degli horror dovrebbero apprezzare, il film ha un buon ritmo e i vari omicidi si susseguono senza sosta, in maniere piuttosto creative, tra l'altro. Per tutti gli altri, secondo me un titolo evitabile.
Premi: /
Parola chiave: Black Friday.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 18 novembre 2019

Film 1678 - The House with a Clock in Its Walls

Intro: Non che questa pellicola mi attirasse particolarmente, ma il fatto che ci fosse Cate Blanchett mi ha convinto.
Film 1678: "The House with a Clock in Its Walls" (2018) di Eli Roth
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: pellicola piacevole e innocua che combina divertimento familiare ed atmosfere cupe per un risultato finale ok, anche se non eccellente. Peccato perché con due comprimari come Jack Black e Cate Blanchett si poteva sicuramente provare ad ottenere un prodotto più scoppiettante o avventuroso. In generale la sensazione è che "The House with a Clock in Its Walls" abbia qualcosa da dire, anche se non è in grado di sfruttare appieno il suo potenziale.
Ps. Ma vogliamo parlare di quanto hanno photoshoppato la Blanchett nel poster?!
Cast: Jack Black, Cate Blanchett, Owen Vaccaro, Renée Elise Goldsberry, Sunny Suljic, Kyle MacLachlan, Lorenza Izzo.
Box Office: $131.5 milioni
Vale o non vale: Dal romanzo di John Bellairs, un film per tutta la famiglia intrattiene in maniera spensierata, anche se non fa totalmente centro. Sufficiente a distrarre per una serata di disimpegno e qualche trucchetto di magia.
Premi: /
Parola chiave: Libro.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 7 maggio 2019

Film 1574 - Inglourious Basterds

Intro: Da quando lo avevo visto al cinema non aveva mai trovato l'occasione giusta per rivederlo. Trovata al Takarakka!
Film 1574: "Inglourious Basterds" (2009) di Quentin Tarantino
Visto: dal pc portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: comincia qui la carriera hollywoodiana di Christoph Waltz che, grazie ad un'interpretazione indimenticabile, vince il suo primo Oscar per il film di Tarantino. Un'accoppiata vincente che porterà ad entrambi il secondo Academy Award con la successiva collaborazione per "Django Unchained";
questa è la mia seconda visione di "Inglourious Basterds", una pellicola che, ricordo, al cinema mi aveva lasciato piuttosto inquietato. Violentissima e carica di una tensione palpabile, la storia non mancherà di sorprendere più e più volte lo spettatore attraverso molti colpi di scena e tantissimi colpi d'arma da fuoco. Per non parlare delle esplosioni che, qui, si mescolano al mondo del cinema. Tarantino riscrive la storia della seconda guerra mondiale e lo fa secondo i suoi standard voraci e trasgressivi, senza mai mancare di aggiungere una certa dose di ironia. Il film funziona benissimo e colpisce dritto al cuore.
Cast: Brad Pitt, Christoph Waltz, Michael Fassbender, Eli Roth, Diane Kruger, Daniel Brühl, Til Schweiger, Mélanie Laurent, B. J. Novak, Martin Wuttke, Mike Myers, Léa Seydoux.
Box Office: $321.5 milioni
Vale o non vale: Cosa sarebbe successo se si fosse riusciti a fermare Adolf Hitler e, soprattutto, in quale modo si sarebbe potuto riuscire a farlo? Questa la macrostruttura narrativa di "Inglourious Basterds", pretesto (non da poco) per una storia fatta di numerosi elementi che convergeranno tutti per provare a rispondere alle domande di cui sopra. Se vi piacciono i film violenti, se vi piace Tarantino, questo è assolutamente un film che fa per voi.
Premi: Candidato a 8 premi Oscar (tra cui Miglior film, regia e sceneggiatura) ha vinto quello per il Miglior attore non protagonista (Waltz). 4 nomination ai Golden Globe e 6 ai BAFTA, il film ha vinto per Waltz ad entrambe le premiazioni.
Parola chiave: Premiere.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 27 ottobre 2015

Film 1021 - The Green Inferno

Andrea propone, io non mi tiro indietro.

Film 1021: "The Green Inferno" (2015) di Eli Roth
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Andrea
Pensieri: Recitato in maniera imbarazzante, crudo tanto da far rabbrividire, violentissimo e socialmente raccapricciante, eppure "The Green Inferno" nel suo essere becero e puramente spettacolo funziona.
Cannibali e diritti umani, deforestazione, attivismo e perfino un accenno di nudo maschile, un mix strano di elementi che regge il gioco ad una storia che viene raccontata solo per il piacere di un certo tipo di pubblico che gradisce senza distogliere lo sguardo lo sbudellamento in diretta. Non è per tutti - molti in sala se ne sono andati - e non ha alcun senso al di fuori del contesto 'gore', ma se si sta al gioco davvero questa pellicola può funzionare e perfino piacere.
Francamente io l'ho trovata tremenda sotto tutti i punti di vista, eppure uscendo dalla sala non ero insoddisfatto o irritato, ma divertito dall'insieme grottesco e surreale sia in pellicola che intorno a me (la gente in sala non si è risparmiata durante la proiezione); questo non vuol dire che rivedrei daccapo il film: semplicemente, per essere un horror fa paura, per essere splatter c'è tutto il sangue che volete e per essere un prodotto di nicchia a basso budget e perfino di ispirazione/omaggio a un tipo di cinema italiano (il filone Cannibal Movie italiano degli anni settanta). Dunque "The Green Inferno" fa schifo, ma quello schifo che può persino piacere.
Cast: Lorenza Izzo, Ariel Levy, Daryl Sabara, Kirby Bliss Blanton, Sky Ferreira, Magda Apanowicz, Nicolás Martinez, Aaron Burns, Ignacia Allamand, Ramón Llao, Richard Burgi.
Box Office: $8.3 milioni
Consigli: Decisamente un titolo non per tutti, considerato l'argomento cannibalismo, il realismo delle scene, numerose scene di nudo e la recitazione imbarazzante. Nonostante il budget ridotto ai minimi termini la realizzazione finale funziona, gli effetti speciali sono credibili e il film riesce davvero a spaventare lo spettatore, indeciso se indugiare su occhi strappati, gambe mozzate o interiora varie oppure se chiudere gli occhi e aspettare che tutto passi. La brutta notizia è che praticamente il "tutto" non passa poi così in fretta; la buona è che sapete fin da ora che se non vi piace il genere, potete lasciar perdere a cuore leggero.
Parola chiave: Ripresa con il cellulare.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 24 dicembre 2014

Film 840 - Clown

La 3 sponsorizza e noi corriamo al cinema, in un momento particolarmente fertile di titoli dell'orrore...

Film 840: "Clown" (2014) di Jon Watts
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika
Pensieri: Un film horror che promette un clown, scatena nella mente l'indelebile ricordo di "It" che, paura o non paura, ha ormai forgiato l'immaginario collettivo. "Clown" non vede certo la penna di Stephen King a firmarne la sceneggiatura, ma non ci sarebbe bisogno di un nome famoso per ottenere un buon risultato.
Qui, però, non si può dire ci sia un eccessivo lavoro di qualità e, nonostante un make-up piuttosto credibile e il presupposto affascinante del costume da clown maledetto che non si riesce più a togliere una volta indossato, in generale la pellicola è insoddisfacente.
A livello di 'paura', diciamo, la storia riesce a costruire abbastanza bene i suoi momenti, anche grazie al disgusto di certe scene e al per niente velato suggerimento che il nostro protagonista non si faccia problemi a mangiare i bambini. Inquietante e moralmente sconvolgente, ma d'altronde un film del genere lo vai a vedere anche per rimanere un po' scioccato. Preso atto che non sia un prodotto per deboli di cuore, rimane il fatto che nel complesso il tutto risulti mediocre e nemmeno particolarmente ispirato. Un titolo palesemente commerciale, anche se travestito da produzione più indipendente. Eli Roth - che qui produce e appare in un cameo televisivo nei panni di un clown - è infatti personaggio avvezzo non solo all'horror, ma a quello specifico che fa buoni incassi nonostante non sembri una grande produzione. E' stato così con "Cabin Fever" (orrendo), "Hostel" e "Hostel: Part II", per cui non c'è da stupirsi che anche per questo titolo l'effetto sia quello.
In definitiva, comunque, "Clown" non convince del tutto; si limita a mostrare l'evoluzione di una persona in un mostro assassino, killer di bambini. Sulla carte sembrerebbe l'idea perfetta per un film horror-splatter contemporaneo, eppure quello che si vede qui non solo richiede lo sforzo di andare oltre una certa dose di disgusto ma, una volta fatto, ciò che viene proposto non è nemmeno così soddisfacente.
Box Office: € 1.381.037 (in Italia)
Consigli: Tra tutti gli horror in circolazione, questo non è un titolo che consiglierei o rivedrei. Sì, per carità, c'è il sangue, la paura e tutti quei momenti in cui ti rannicchi nella poltrona o chiudi gli occhi per non guardare, ma a fine visione non ti sembra di aver assistito a qualcosa di sconvolgente o memorabile. Chiaro che non è facile trovarne di titoli così, però - vuoi per le mie aspettative, vuoi perché colleghi i clown a quel non so che di inquietante - mi ero immaginato un film fatto meglio. In definitiva, nonostante un'idea di fondo anche più originale del solito, la trama finisce comunque col ricalcare quei cliché che ti rendono facile prevedere dove la storia andrà a parare. Mi ha colpito di più "CUB - Piccole prede".
Parola chiave: Baule.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 aprile 2013

Film 529 - L'uomo con i pugni di ferro

Volevamo vedere "Spring Breakers - Una vacanza da sballo" con l'ingresso della 3, ma il film era già sparito dalle sale convenzionate. Introvabile anche in streaming, ci siamo direzionati su un'altra pellicola che prometteva di soddisfare le nostre esigenze... diciamo trash!


Film 529: "L'uomo con i pugni di ferro" (2012) di RZA
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Scritto da RZA, diretto da RZA, interpretato da RZA e con le musiche di RZA: della serie che o il Sig. RZA è stato bandito dal mondo del cinema che conta e quindi ha deciso di far tutto da solo e bypassare il problema di trovare i finanziamenti per un progetto in cui lavorare (o essere scelto per un ruolo) oppure c'è della gran creatività da canalizzare in più forme. Chissà per quale delle due opzioni propendo.
"The Man with the Iron Fists", comunque, è un film carino che combina bene i suoi elementi, tutti caricati all'ennesima potenza. Un mix di film d'azione, splatter, orientale e kung fu, western che, bisogna dirlo, (preso per quello che è) è piuttosto divertente. Chiassose scene di lotta tra schizzi di sangue palesemente computerizzati (molto "300"), svolazzanti combattimenti acrobatici (molto "La tigre e il dragone" e "La foresta dei pugnali volanti"), atmosfere alla Tarantino (molto "Kill Bill - Volume 1" e "Django Unchained"), un misterioso inglese paffuto che non fallisce mai un colpo - che sia in combattimento o tra le lenzuola - ed è eroe silenzioso tutto d'un pezzo (molto alla Chuck Norris o Steven Seagal). Insomma siamo di fronte ad un prodotto cinematografico capace di rubare elementi già più e più volte utilizzati, ripresi o copiati sul grande schermo, ma che qui funzionano bene. C'è ritmo, c'è azione, ci sono le battute ad effetto e quelle per far divertire, c'è il sesso, la vendetta, il riscatto e la libertà: insomma, gli elementi di questa sceneggiatura sono stati ben imbastiti.
Chiaramente deve piacere il genere, perchè vedersi svolazzare per lo schermo un occhio staccato dal bulbo oculare con un pugno non è esattamente quello che si chiama cinema che fa pensare. Non ci sono pretese d'introspezione, né un approfondimento dei personaggi che vada oltre i sopracitati esempi di riferimento, che permettono, se vogliamo, di colmare le lacune di sceneggiatura attraverso il ricordo dei film a cui questo si ispira o fa riferimento. Come non vedere, infatti, nella figura del protagonista nero ed esiliato Blacksmith il Django di Tarantino? Se poi ci aggiungiamo che la città cinese in cui vive si chiama Jungle Village, diciamo che quantomeno il suono lo ricorda. La presenza, poi, di Lucy Liu nei panni della maîtresse Madam Blossom (nonché capa del bordello cittadino e, si scoprirà, delle Black Widows) rimanda fortemente alla sua presenza in "Kill Bill - Volume 1" dove finirà per fare la stessa fine.
La presenza di Russell Crowe negli ormai larghissimi panni dell'inglese paffuto, arrapato e spietato, è quel tocco kitsch che contribuisce a donare alla pellicola il titolo di cult di serie B. Anche se in effetti il budget di 20milioni di dollari per produrlo suggerisce una buona copertura monetaria alle spalle (produce Eli Roth, regista di "Hostel", e non Tarantino come è ben evidenziato nella locandina italiana...), ma il film non ha esattamente sbancato, riuscendo solamente a ricoprire i costi di produzione, per ora. In Italia, tra l'altro, la pellicola uscirà il 9 maggio (e non so come mai si trovi già in streaming la versione doppiata).
Detto ciò, ribadisco che a me "L'uomo con i pugni di ferro" ha piuttosto divertito col suo concentrato di assurdità esasperate e battutacce trash. E' divertente e privo di pretese, funziona perfettamente se si ama il genere in questione. Manca, forse, un po' di carisma nel protagonista (sì, proprio RZA), che sembra sempre sia sul punto di vendicare-qualcuno-uccidendo-tutti-i-presenti misto sono-strafatto-di-droga. Meno sguardi torvi e pseudo recitativo-impegnati e più vitalità! Grandissima, invece, Lucy Liu e, devo ammettere, ho apprezzato anche la recitazione della pancia di Russell Crowe (ovvero non mi è dispiaciuto in questa pellicola). Bella fotografia e curati i costumi.
Consigli: Si può vedere, specialmente se piacere il genere Tarantino o il cinema orientale. E, chiaramente, le pellicole di serie B.
Parola chiave: Oro.

Trailer

Bengi

lunedì 21 marzo 2011

Film 233 - Piranha

Si sa che con la febbre non si possono fare troppe cose. Io, dato che a letto non ci volevo stare, ho scelto il divano. Di fronte al divano il pc, quindi niente di meglio che una carrellata di cinema easy. Questa è la seconda pellicola della 'menomazione' da influenza.


Film 233: "Piranha" (2010) di Alexandre Aja
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Definirlo cinema di serie 'B' è fargli un regalo. Forse la serie è la 'U', giusto perchè alla 'Z' ci metto altra roba ben peggiore. E' un filmaccio grezzo e maschilista, trash e splatter.
Detto questo, si sa, non l'ho trovato orribile al 100%. Disgustoso, sì, ma vuoi la febbre, vuoi che ero in buona, alla fine mi son pure divertito a guardarlo. Anche se la domanda del perchè tanti attori famosi come Richard Dreyfuss ("Lo squalo", Oscar 1978 per "Goodbye amore mio!"), Elisabeth Shue (nomination all'Oscar per "Via da Las Vegas") o Eli Roth ("Bastardi senza gloria", "Grindhouse - A prova di morte") abbiano accettato di partecipare al film rimane un mistero.
La pellicola in sé ha tantissimi difetti: effetti speciali (per i piranha) veramente fatti male; una troppo evidente - e di conseguenza fastidiosa - oggettivizzazione del corpo femminile (per attirare un pubblico maschile adolescente e voglioso di tette e culi - qui anche lato A integrale - facili facili); una trama rubata a un bambino delle elementari molto turbato; un Jerry O'Connell ("Stand by me - Ricordo di un'estate", "Jerry Maguire") stupido oltre il limite consentitogli.
Lo svago c'è, ma a tratti è rovinato dal disgusto per alcune scene che, sicuramente, volevano essere orride, ma a lungo andare stufano lo spettatore. Culmine di questa caratteristica la spartizione del pene (di O'Connell) tra due famelici pesci con rigurgito del membro verso lo spettatore (qui il 3D deve aver regalato bei momenti a chi in sala).
Curiosità. Tra i camei dei famosi, oltre a quelli dei già citati Roth e Dreyfuss, anche il Ricardo Chavira di "Desperate housewives - I segreti di Wisteria Lane" (è Carlos) e Christopher Lloyd che, insieme alla Shue ha girato la serie di "Ritorno al futuro". Strano film in cui incontrarsi di nuovo...

Film 1014 - Piranha 3DD
Consigli: Se siete deboli di stomaco evitate...
Parola chiave: Fossile.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi