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venerdì 19 agosto 2022

Film 2124 - Minions: The Rise of Gru

Intro: Non ero sicuro di volerlo vedere, onestamente. Poi, però, con Ciarán una sera abbiamo deciso di andare al cinema e, per l'appuntamento, abbiamo scelto qualcosa che sapevamo ci avrebbe intrattenuto senza necessariamente richiederci grandi sforzi mentali...

Film 2124: "Minions: The Rise of Gru" (2022) di Kyle Balda, Brad Ableson, Jonathan del Val
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: Ciarán
In sintesi: se lo si prende per quello che è, ovvero un pellicola d'animazione estramemente leggera, devo dire che "Minions: The Rise of Gru" sorprende per simaptia e una certa dose di dolcezza che non mi aspettavo.
Sarà che la compagnia di Ciarán ha un po' influenzato in positivo il mio giudizio finale rispetto a questa pellicola, sarà che non mi aspettavo davvero niente di che da questo prequel dei "Minions" (un film che, di per sé, non aveva nemmeno troppo di esistere, però...), di fatto la visione è stata sorprendentemente piacevole e il risultato finale un coloratissimo e velocissimo spettacolo per gli occhi.
Insomma, nonostante un linguaggio incomprensibile, personaggi clone e una serie di avventure senza capo né coda, "Minions: The Rise of Gru" riesce comunque a portare a casa la sufficienza, strappando qualche risata e non pochi sorrisi. Il che, ogni tanto, è esattamente quello che ci vuole.
Film 187 - Cattivissimo me
Film 609 - Cattivissimo me 2
Film 1011 - Minions
Film 2124 - Minions: The Rise of Gru
Cast: Steve Carell, Pierre Coffin, Taraji P. Henson, Michelle Yeoh, Russell Brand, Julie Andrews, Alan Arkin, Lucy Lawless, Jean-Claude Van Damme, RZA, Danny Trejo.
Box Office: $794.6 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Divertente, colorato, folle, quasi rocambolesco, "Minions: The Rise of Gru" è l'avventura per tutta la famiglia che non ha alcun interesse a prendersi sul serio e si lancia nelle più strampalate avventure, riuscendo a conquistare lo spettatore. Insomma, perfetto per spegnere il cervello.
Premi: /
Parola chiave: Vicious 6.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

domenica 4 luglio 2021

Film 2025 - Nobody

Intro: A inizio anno al top del box-office americano, ero sinceramente curioso di capire se si trattasse effettivamente di una pellicola interessante. 

Film 2025
: "Nobody" (2021) di Ilya Naishuller
Visto: dall'iMac
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: il genere action non mi dispiace, anche se non posso professarmi fan accanito, per cui mi sono approcciato a questa pellicola con una certa cautela, diciamo. Il primo "Taken", per esempio, non mi era per niente dispiaciuto, ma la violenza spropositata della saga di "John Wick" mi aveva lasciato un po' perplesso.
Questo "nobody" in un certo senso è una via di mezzo, se non forse proprio un prodotto più a sé, più spiritoso e divertito, estremamente supportato da un montaggio che è parte della storia, per un risultato finale violentissimo che, però, appare meno pesante di altri titoli simili (vedi sopra, appunto). Bob Odenkirk, poi, è un grandissimo protagonista: chi se lo sarebbe mai aspettato? Non tanto da un punto di vista recitativo, per cairtà, ma più che altro perché non parebbe avere il physique du rôle adatto al ruolo. E invece da solo traina tutta la baracca. Bravo.
Insomma, "Nobody" è inaspettatamente un buon prodotto che riesce grazie a una connotazione personale spiccata a risaltare rispetto alla massa di produzioni simili a cui il mainstream ci ha ampiamente abituato. Violentissimo e noncurante della distruzione e morte che lascia dietro di sé, questo film picchia duro dove conta: la narrazione, le botte e un protagonista che rimane impresso. Nonostante non sia nessuno.
Cast: Bob Odenkirk, Connie Nielsen, Aleksei Serebryakov, RZA, Michael Ironside, Colin Salmon, Christopher Lloyd.
Box Office: $55.5 milioni (ad oggi)
Vale o non vale: Violento, montato a regola d'arte e con un Bob Odenkirk in grandissima forma (fisica), "Nobody" non è certo una pellicola per tutti, ma è decisamente uno spasso da seguire. Basta non concentrarsi troppo sulle innumerevoli morti e la generale devastazione di proprietà.
Premi: /
Parola chiave: Kitty cat bracelet.

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#HollywoodCiak
Bengi

venerdì 17 aprile 2015

Film 900 - Derailed - Attrazione letale

Altro titolo per intrattenermi durante il pranzo prima dello studio. Non sono come mi fosse tornato in mente questo film, ma comunque mi era tornata voglia di rivederlo...

Film 900: "Derailed - Attrazione letale" (2005) di Mikael Håfström
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Me lo ricordavo a tratti, specialmente il copo di scena che regala alla storia la sua peculiarità principale, ma per il resto è stato un po' come rivederlo. E, dai, non è stato così male.
Chiaramente è un titolo puramente di intrattenimento, quelle pellicole che regalano, appunto, il colpo di scena che fa la storia, ma poi davvero nient'altro di nuovo. In questo caso poi all'epoca la novità era vedere sul grande schermo Jennifer Aniston che, finito "Friends" l'anno prima, approdava al cinema con un titolo internazionale potenzialmente di successo. Nonostante non si esattamente andato benissimo, va però constatato che da allora la Aniston è riuscita davvero a ritagliarsi un suo spazio nel mondo del cinema che tutt'ora la vede protagonista. Clive Owen - che qui è protagonista - è approdato giusto giusto sul piccolo schermo l'anno scorso con quel gioiellino che è "The Knick", quindi si può quasi dire che le parti si siano invertite. Completa il cast Vincent Cassel in una parte che gli sembra cucita addosso: pericoloso, violento, quasi pazzo. Decisamente molto in parte, se i momenti di tensione funzionano bene è certamente grazie a lui.
Insomma, alla fine conservavo ricordi peggiori di questo "Derailed" di quanto la storia non sia in realtà. Per essere un titolo commerciale ha una storia anche intrigante e ben costruita, specialmente perché fino al momento della verità non si sospetta davvero quello che sta succedendo alle spalle del protagonista. Il finale, però, è in classico stile hollywoodiano con il cattivo che sopravvive nonostante tutto e torna a minacciare, un'ultima volta, la tranquillità del malcapitato di turno. Ci sta, alla fine probabilmente fa parte del pacchetto. Tutto sommato una buona scelta in relazione alle mie necessità di puro svago.
Box Office: $57.4 milioni
Consigli: Un uomo e una donna si incontrato fortuitamente su un treno e si piacciono fin da subito, tanto da mettere a repentaglio i loro matrimoni pur di passare una notte insieme. Finalmente in albergo, però, vengo aggrediti, lei stuprata e lui successivamente ricattato, col rischio che sua moglie venga a scoprire tutta la verità su quanto è successo. Ma la vera domanda è: cos'è davvero successo?
Non tanto il primo tempo, quanto è il secondo che regala qualche buon momento thriller a questa storia che, per carità, non è certo originale ma è capace comunque di intrattenere a dovere chi guarda. Se si evita di fare troppe supposizioni e ci si limita a guardare e lasciarsi guidare dalla storia, non mancheranno le sorprese. Se non si hanno troppe pretese "Derailed - Attrazione letale" non è male.
Parola chiave: Biglietto del treno.

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#HollywoodCiak
Bengi

martedì 9 aprile 2013

Film 529 - L'uomo con i pugni di ferro

Volevamo vedere "Spring Breakers - Una vacanza da sballo" con l'ingresso della 3, ma il film era già sparito dalle sale convenzionate. Introvabile anche in streaming, ci siamo direzionati su un'altra pellicola che prometteva di soddisfare le nostre esigenze... diciamo trash!


Film 529: "L'uomo con i pugni di ferro" (2012) di RZA
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Erika
Pensieri: Scritto da RZA, diretto da RZA, interpretato da RZA e con le musiche di RZA: della serie che o il Sig. RZA è stato bandito dal mondo del cinema che conta e quindi ha deciso di far tutto da solo e bypassare il problema di trovare i finanziamenti per un progetto in cui lavorare (o essere scelto per un ruolo) oppure c'è della gran creatività da canalizzare in più forme. Chissà per quale delle due opzioni propendo.
"The Man with the Iron Fists", comunque, è un film carino che combina bene i suoi elementi, tutti caricati all'ennesima potenza. Un mix di film d'azione, splatter, orientale e kung fu, western che, bisogna dirlo, (preso per quello che è) è piuttosto divertente. Chiassose scene di lotta tra schizzi di sangue palesemente computerizzati (molto "300"), svolazzanti combattimenti acrobatici (molto "La tigre e il dragone" e "La foresta dei pugnali volanti"), atmosfere alla Tarantino (molto "Kill Bill - Volume 1" e "Django Unchained"), un misterioso inglese paffuto che non fallisce mai un colpo - che sia in combattimento o tra le lenzuola - ed è eroe silenzioso tutto d'un pezzo (molto alla Chuck Norris o Steven Seagal). Insomma siamo di fronte ad un prodotto cinematografico capace di rubare elementi già più e più volte utilizzati, ripresi o copiati sul grande schermo, ma che qui funzionano bene. C'è ritmo, c'è azione, ci sono le battute ad effetto e quelle per far divertire, c'è il sesso, la vendetta, il riscatto e la libertà: insomma, gli elementi di questa sceneggiatura sono stati ben imbastiti.
Chiaramente deve piacere il genere, perchè vedersi svolazzare per lo schermo un occhio staccato dal bulbo oculare con un pugno non è esattamente quello che si chiama cinema che fa pensare. Non ci sono pretese d'introspezione, né un approfondimento dei personaggi che vada oltre i sopracitati esempi di riferimento, che permettono, se vogliamo, di colmare le lacune di sceneggiatura attraverso il ricordo dei film a cui questo si ispira o fa riferimento. Come non vedere, infatti, nella figura del protagonista nero ed esiliato Blacksmith il Django di Tarantino? Se poi ci aggiungiamo che la città cinese in cui vive si chiama Jungle Village, diciamo che quantomeno il suono lo ricorda. La presenza, poi, di Lucy Liu nei panni della maîtresse Madam Blossom (nonché capa del bordello cittadino e, si scoprirà, delle Black Widows) rimanda fortemente alla sua presenza in "Kill Bill - Volume 1" dove finirà per fare la stessa fine.
La presenza di Russell Crowe negli ormai larghissimi panni dell'inglese paffuto, arrapato e spietato, è quel tocco kitsch che contribuisce a donare alla pellicola il titolo di cult di serie B. Anche se in effetti il budget di 20milioni di dollari per produrlo suggerisce una buona copertura monetaria alle spalle (produce Eli Roth, regista di "Hostel", e non Tarantino come è ben evidenziato nella locandina italiana...), ma il film non ha esattamente sbancato, riuscendo solamente a ricoprire i costi di produzione, per ora. In Italia, tra l'altro, la pellicola uscirà il 9 maggio (e non so come mai si trovi già in streaming la versione doppiata).
Detto ciò, ribadisco che a me "L'uomo con i pugni di ferro" ha piuttosto divertito col suo concentrato di assurdità esasperate e battutacce trash. E' divertente e privo di pretese, funziona perfettamente se si ama il genere in questione. Manca, forse, un po' di carisma nel protagonista (sì, proprio RZA), che sembra sempre sia sul punto di vendicare-qualcuno-uccidendo-tutti-i-presenti misto sono-strafatto-di-droga. Meno sguardi torvi e pseudo recitativo-impegnati e più vitalità! Grandissima, invece, Lucy Liu e, devo ammettere, ho apprezzato anche la recitazione della pancia di Russell Crowe (ovvero non mi è dispiaciuto in questa pellicola). Bella fotografia e curati i costumi.
Consigli: Si può vedere, specialmente se piacere il genere Tarantino o il cinema orientale. E, chiaramente, le pellicole di serie B.
Parola chiave: Oro.

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Bengi