Una pellicola che ero curiosissimo di vedere sia per la storia, tratta dal fumetto "Le Transperceneige", che per il nutrito cast di star alle prese con una produzione sudcoreana.
Film 681: "Snowpiercer" (2013) di Joon-ho Bong
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi, Erika, Riccardo
Pensieri: Un treno come arca della salvezza, metafora sociale e spietato mietitore. Ecco che cos'è in soldoni lo "Snowpiercer" del titolo.
Neanche a dirlo, in coda i poveri e, man mano che si risale verso testa, i passeggeri diventano sempre più facoltosi, puliti, ben vestiti e ricchi. I poveri, al solito, alla base della piramide sociale che, su questo treno, è in realtà in linea prettamente verticale e teoricamente impossibile da risalire: tutte le rivolte condotte dal popolo nei confronti dei ricchi abitanti della prima classe sono state sedate con violentissima fermezza, tanto da averli indotti ad una muta schiavitù.
Per controvertire quest'ordine considerato naturale da chi sta più vicino alla locomotiva, ci vorrà un eroe tutto d'un pezzo (Chris Evans, già Torcia Umana e Capitan America) che, per la missione, sarà capace di sacrificare tutto ciò che ha, tranne quello in cui crede: tostissimo.
Protagonista a parte, trovo che questa sia una pellicola vincente per altri motivi, più legati ad un'analisi sociologica ben svolta rispetto al contesto che ritrae. L'angusto treno, che viaggia all'infinito su una rotaia della salvezza che percorre ininterrottamente il giro del ghiacciatissimo globo, è un ottimo spazio di confronto, dove le variabili del racconto si combinano a formare una trama mai scontata per quasi tutti i 126 minuti di pellicola. Certo, il finale è come spesso accade il punto più debole di tutto l'insieme, anche qui un po' troppo votato alla consacrazione aulica, piuttosto che all'approccio pratico o, come sarebbe stato preferibile (per rimanere fedeli allo stile fino a quel momento intrapreso e seguito) violento-spietato. Ciononostante trovo che il risultato finale sia apprezzabile, anche perché riprende spunti narrativi vicini ad Hollywood, ma li stravolge lasciando spesso spiazzati e questo mi ha veramente soddisfatto. Inoltre, da non sottovalutare assolutamente, il secondo tempo prende una piega adrenalinica che incolla letteralmente allo schermo.
Insomma, ho trovato "Snowpiercer" un interessante esperimento riuscito: tetro, violento, rivoluzionario, a tratti splatter e dall'idea di base molto intrigante. Ci fosse un seguito lo vedrei subito.
Ps. Moltissimi volti noti del cinema USA e non: i due premi Oscar Tilda Swinton e Octavia Spencer, Jamie Bell, Ed Harris, John Hurt e Alison Pill.
Film 1199 - Snowpiercer
Box Office: $67,400,000 (ad oggi)
Consigli: Un esperimento cinematografico interessante e dall'incipit certamente interessante. Parte lento, ma poi la storia ingrana e sarà in grado di sorprendere che non pochi colpi di scena. Vale la pena dargli una chance!
Parola chiave: Wilford.
Trailer
Bengi
Nessun commento:
Posta un commento