Dal trailer poteva sembrare un filmetto interessante...
Film 685: "Un ragionevole dubbio" (2014) di Peter Howitt
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Non è certo che "Reasonable Doubt" sia orrendo o inguardabile, ma manca certo di pathos e gioca male gli elementi legati all'indagine sul sospettatissimo (e sospettabilissimo) Samuel L. Jackson.
Infatti, nonostante la storia avrebbe tutti gli elementi a disposizione per mettere in scena un thriller adrenalinico di genere, di fatto gioca d'anticipo tutti i suoi assi nella manica finendo per rovinare qualsiasi effetto sorpresa. C'è molta fretta di arrivare verso il finale e non si capisce bene perché.
L'apparenza - che prontamente si ribalta e ribalta ancora - inganna per la maggior parte dei 91 minuti di pellicola, ma non si prende il tempo di lasciare che gli spettatori facciano le proprie ipotesi, scegliendo di rivelare praticamente sempre in anticipo rispetto all'auspicabile gli snodi chiave di ogni livello della trama. E così ogni evento potenzialmente shoccante finisce per bruciarsi sul tempo ed è un peccato.
Lo è perché, di fatto, tutti gli altri elementi della trama funzionano abbastanza bene ed interagiscono tra loro andato a creare un risultato finale che non è per niente male. Dominic Cooper è un buon protagonista ed è in grado di reggere da solo un pellicola - certo non un capolavoro - risultando convincente. Gli si oppone un Samuel L. Jackson come sempre a suo agio in questi ruoli di cattivo un po' misterioso. A sorpresa, poi, un ruolo da protagonista anche per l'ex dottoressa di "E.R. - Medici in prima linea" Gloria Reuben, recentemente vista in "Lincoln" e "Matricole Dentro o Fuori" ed evidentemente ritornata un pochino sulla cresta dell'onda.
Da non sottovalutare, inoltre, le atmosfere abbastanza dark che fanno il loro dovere e una buona scelta dei set tra Chicago e il Canada.
Insomma, in generale "Un ragionevole dubbio" fallisce nel tentare di rappresentare un film thriller che rispecchi i canoni del genere (pathos, adrenalina, investigazione, mistero) e, da questo punto di vista, non mi ha soddisfatto. Tutto sommato, comunque, si lascia guardare.
Box Office: In Italia il film ha esordito con un incasso di € 136.645
Consigli: Non è certamente un esempio di thriller in grado di lasciare col fiato sospeso. Può funzionare per una serata senza pretese, in cui ci si accontenta di vedere un film passabile tra qualche mistero, un serial killer (?) e un ex medico di "ER" che spara meglio di Chuck Norris.
Parola chiave: Sigarette.
Trailer
Bengi
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