Ogni tanto un bel ritorno agli anni ottanta ci sta!
Film 677: "Schegge di follia" (1988) di Michael Lehmann
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Userei follia come parola chiave di questa produzione, che nel titolo originale porta il nome di 3 delle 4 protagoniste: "Heathers". L'unica a distinguersi in quanto a nome proprio è Veronica/Winona Ryder, vera protagonista del film e all'epoca giovane stella nascente del cinema americano contemporaneo (seguiranno due nomination all'Oscar, un Golden Globe vinto e, mi spiace dirlo, l'oblio).
"Schegge di follia" è un film molto strano e surreale, mix letale tra prodotto teen grottesco, "Mean Girls" e due titoli di riferimento nel loro genere, ovvero "Cry Baby" e "La signora ammazzatutti". Non posso dire che mi sia piaciuto, ma di sicuro - avendo presente altri esempi simili - il risultato finale non mi ha lasciato più di tanto perplesso (come è successo a Luigi).
L'aspetto intrigante questa pellicola, comunque, rimane legato a due fattori, di cui uno molto personale. Il primo è il fascino vintage degli anni '80, tra acconciature gonfissime, jeans strettisimi e altissimi e delle spalline che facevano provincia. Il secondo è nientemeno che Shannen Doherty, anche lei dalla carriera ormai pressoché inesistente, ma per sempre legata a due telefilm cult dei '90s: "Beverly Hills, 90210" e "Streghe".
Questi due elementi a parte, il film rimane in ogni caso uno strano esperimento che oscilla tra il bizzarro, l'assurdo e il brutto, anche se certi aspetti riguardanti la realtà del liceo americano sembrano essere tutt'oggi molto contemporanei: popolarità e accesso al potere, bellezza, emarginazione sociale, ecc.
Insomma, diciamo che mi ha fatto piacere fare un tuffo indietro nel tempo per godermi il trio dei dimenticati Winona Ryder-Christian Slater-Shannen Doherty, però in generale il risultato finale non ha soddisfatto le mie aspettative kitsch di divertimento spensierato. Tutto troppo nonsense alla fine.
Box Office: $1,108,462
Consigli: Per gli amanti del cinema degli anni '80 è certamente un titolo da recuperare, anche se non è tra i migliori. Di sicuro è apprezzabile per originalità e un certo anticonformismo nei confronti di prodotti incentrati sul liceo americano come "Breakfast Club" o "St. Elmo's Fire"
Parola chiave: Omicidio.
Trailer
Bengi
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