Ci tenevo molto a vedere questo film prima di partire per il Giappone!
Film 906: "Cenerentola" (2015) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Foto della locandina firmata nientemeno che da Annie Leibovitz, anteprima mondiale al 65esimo Festival di Berlino, regia del 5 volte candidato all'Oscar Kenneth Branagh, una matrigna interpretata dall'insuperabile Cate Blanchett, il tutto per un unico film: la versione in carne ed ossa del classico "Cenerentola". Ci si sono impegnati alla Disney!
Tra questo titolo e il precedente "Maleficent" (che da solo a portato a casa qualcosa come $758.4 milioni) alla casa di produzione di Topolino hanno capito che riportare in vita i loro classici senza tempo, scegliendo questa volta veri attori al posto di disegnarli, potrebbe essere un'operazione tanto redditizia da valere lo sforzo di riadattarli per il pubblico contemporaneo. Ecco, così, che i prossimi a venire "riesumati" per il debutto live action sul grande schermo saranno "La bella e la bestia" (già in produzione con Emma Watson), "Mulan", "Dumbo", "Winnie the Pooh" e "Pinocchio", senza contare il sequel "Alice in Wonderland: Through the Looking Glass" in arrivo l'anno prossimo. Se per alcuni titoli nutro non poche perplessità, in generale l'idea di vedere cosa pensano di architettare per far funzionare queste storie al di fuori dell'ambiente "protetto" dei cartoni animati mi genera non poche curiosità e un discreto interesse. Vedremo.
Per quanto riguarda questo "Cinderella", va detto che il risultato finale è assolutamente migliore di quel vuoto narrativo che è stato "Maleficent". La storia ricalca a vela spiegata l'onda sicura della fiaba Disney, rincarando - se possibile - la dose di zucchero e bontà di tutta la vicenda, proponendo un'eroina devota al martirio, ma col sorriso sulle labbra. E' inutile stupirsene, la storia la sappiamo.
Direttamente da un personaggio insopportabile di "Downton Abbey", Lily James è una sorprendentemente convincente Cenerentola, capace di reggere perfettamente tutto il peso che il ruolo comporta: non solo uno nuovo giovanissimo pubblico degli anni 2000 a guardarla, ma anche tutta una serie di aficionados del classico d'animazione degli anni '50. Non era facile reggere la competizione e le aspettative, eppure la ragazza, con garbo e grazia, è riuscita nell'impresa. Assolutamente promossa.
Inutile confermare lo stesso giudizio sull'ormai certezza del cinema mondiale, la 2 volte premio Oscar Cate Blanchett, perfetta anche in questo antipatico ruolo. E' ufficialmente l'erede di Meryl Streep - io che sia la miglior attrice della sua generazione lo penso da quando la vidi in "Elizabeth"... -, non che il titolo serva a qualcosa ad alcuna delle due. Entrambe rimangono divine. Nella parte della meschina matrigna la Blanchett mette in scena una mirata dose di perfidia che la rende odiosa, eppure fasciata in quei fantastici abiti creati da Sandy Powell non si può fare a meno di ammirarne la classe e la bellezza. Odi et amo. Ma Cate è Cate...
Il resto del cast è piuttosto nutrito: Richard Madden (è il principe), Stellan Skarsgård, Holliday Grainger, Sophie McShera (anche lei da "Downton Abbey"), Nonso Anozie, Hayley Atwell, Ben Chaplin, Derek Jacobi e una fantastica Helena Bonham Carter nel ruolo della fata madrina. Insomma, come si diceva all'inizio, davvero la Disney ha voluto fare le cose in grande. Lo dimostrano anche le magnifiche scenografie a cui corrono in aiuto gli effetti speciali e, appunto, i sontuosi costumi che danno quel tocco di sfaccia eleganza a tutta l'operazione.
Insomma, se si è amato il cartone animato o si gustano con piacere le fiabe, anche questo "Cenerentola" dovrebbe conquistare senza remore. Curato, colorato, ben recitato e sapientemente ricalcato sul gemello d'animazione, questo nuovo titolo della scuderia Disney non faticherà a trovare il suo spazio nell'indice dei classici moderni della famosa casa di produzione. Meritandoselo.
Film 1239 - Cinderella
Box Office: $458.9 milioni
Consigli: Incasso record per la sconosciuta Lily James che, certamente aiutata dall'ottimo insieme di elementi positivi, porta a casa un successo commerciale veramente notevole. Anche se, va detto, Cate Blanchett le ruba la scena tutte le volte che compare sullo schermo. Scarpetta di cristallo molto chic (e cool, a dire il vero), toni fiabeschi a frotte, un lieto fine che è necessario. L'amore trionfa, ma non poteva essere altrimenti. Anzi, guai fosse stato il contrario! Ben realizzato, bello da vedere dei classe nel suo insieme, questo "Cenerentola" riesce nell'intento di rievocare la magia del cartone anima, riuscendo però a ritagliarsi un suo personalissimo spazio. Questa è la vera vittoria per un prodotto che non è stato confezionato sulla semplice certezza dell'effeto-nostalgia che questa operazione (commerciale) avrebbe generato. Si vede bene, perfetto per ogni occasione che richieda un po' di svago, romanticismo o... magia!
Parola chiave: Mezzanotte.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Film 906: "Cenerentola" (2015) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Foto della locandina firmata nientemeno che da Annie Leibovitz, anteprima mondiale al 65esimo Festival di Berlino, regia del 5 volte candidato all'Oscar Kenneth Branagh, una matrigna interpretata dall'insuperabile Cate Blanchett, il tutto per un unico film: la versione in carne ed ossa del classico "Cenerentola". Ci si sono impegnati alla Disney!
Tra questo titolo e il precedente "Maleficent" (che da solo a portato a casa qualcosa come $758.4 milioni) alla casa di produzione di Topolino hanno capito che riportare in vita i loro classici senza tempo, scegliendo questa volta veri attori al posto di disegnarli, potrebbe essere un'operazione tanto redditizia da valere lo sforzo di riadattarli per il pubblico contemporaneo. Ecco, così, che i prossimi a venire "riesumati" per il debutto live action sul grande schermo saranno "La bella e la bestia" (già in produzione con Emma Watson), "Mulan", "Dumbo", "Winnie the Pooh" e "Pinocchio", senza contare il sequel "Alice in Wonderland: Through the Looking Glass" in arrivo l'anno prossimo. Se per alcuni titoli nutro non poche perplessità, in generale l'idea di vedere cosa pensano di architettare per far funzionare queste storie al di fuori dell'ambiente "protetto" dei cartoni animati mi genera non poche curiosità e un discreto interesse. Vedremo.
Per quanto riguarda questo "Cinderella", va detto che il risultato finale è assolutamente migliore di quel vuoto narrativo che è stato "Maleficent". La storia ricalca a vela spiegata l'onda sicura della fiaba Disney, rincarando - se possibile - la dose di zucchero e bontà di tutta la vicenda, proponendo un'eroina devota al martirio, ma col sorriso sulle labbra. E' inutile stupirsene, la storia la sappiamo.
Direttamente da un personaggio insopportabile di "Downton Abbey", Lily James è una sorprendentemente convincente Cenerentola, capace di reggere perfettamente tutto il peso che il ruolo comporta: non solo uno nuovo giovanissimo pubblico degli anni 2000 a guardarla, ma anche tutta una serie di aficionados del classico d'animazione degli anni '50. Non era facile reggere la competizione e le aspettative, eppure la ragazza, con garbo e grazia, è riuscita nell'impresa. Assolutamente promossa.
Inutile confermare lo stesso giudizio sull'ormai certezza del cinema mondiale, la 2 volte premio Oscar Cate Blanchett, perfetta anche in questo antipatico ruolo. E' ufficialmente l'erede di Meryl Streep - io che sia la miglior attrice della sua generazione lo penso da quando la vidi in "Elizabeth"... -, non che il titolo serva a qualcosa ad alcuna delle due. Entrambe rimangono divine. Nella parte della meschina matrigna la Blanchett mette in scena una mirata dose di perfidia che la rende odiosa, eppure fasciata in quei fantastici abiti creati da Sandy Powell non si può fare a meno di ammirarne la classe e la bellezza. Odi et amo. Ma Cate è Cate...
Il resto del cast è piuttosto nutrito: Richard Madden (è il principe), Stellan Skarsgård, Holliday Grainger, Sophie McShera (anche lei da "Downton Abbey"), Nonso Anozie, Hayley Atwell, Ben Chaplin, Derek Jacobi e una fantastica Helena Bonham Carter nel ruolo della fata madrina. Insomma, come si diceva all'inizio, davvero la Disney ha voluto fare le cose in grande. Lo dimostrano anche le magnifiche scenografie a cui corrono in aiuto gli effetti speciali e, appunto, i sontuosi costumi che danno quel tocco di sfaccia eleganza a tutta l'operazione.
Insomma, se si è amato il cartone animato o si gustano con piacere le fiabe, anche questo "Cenerentola" dovrebbe conquistare senza remore. Curato, colorato, ben recitato e sapientemente ricalcato sul gemello d'animazione, questo nuovo titolo della scuderia Disney non faticherà a trovare il suo spazio nell'indice dei classici moderni della famosa casa di produzione. Meritandoselo.
Film 1239 - Cinderella
Box Office: $458.9 milioni
Consigli: Incasso record per la sconosciuta Lily James che, certamente aiutata dall'ottimo insieme di elementi positivi, porta a casa un successo commerciale veramente notevole. Anche se, va detto, Cate Blanchett le ruba la scena tutte le volte che compare sullo schermo. Scarpetta di cristallo molto chic (e cool, a dire il vero), toni fiabeschi a frotte, un lieto fine che è necessario. L'amore trionfa, ma non poteva essere altrimenti. Anzi, guai fosse stato il contrario! Ben realizzato, bello da vedere dei classe nel suo insieme, questo "Cenerentola" riesce nell'intento di rievocare la magia del cartone anima, riuscendo però a ritagliarsi un suo personalissimo spazio. Questa è la vera vittoria per un prodotto che non è stato confezionato sulla semplice certezza dell'effeto-nostalgia che questa operazione (commerciale) avrebbe generato. Si vede bene, perfetto per ogni occasione che richieda un po' di svago, romanticismo o... magia!
Parola chiave: Mezzanotte.
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