Visualizzazione post con etichetta Holliday Grainger. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Holliday Grainger. Mostra tutti i post

venerdì 27 giugno 2025

Film 2368 - Mickey 17

Intro: Back to the movies after the Spanish adventure, the first film we went to see was the event of the moment (so, of course, we didn't want to miss it!).

Film 2368
: "Mickey 17" (2025), Bong Joon Ho
Watched on: At the movies
Language: English
Watched with: Niamh
Thoughts: It's unfortunate that this movie flopped because it isn't as bad as the box-office would suggest (the movie costed $118 million, excluding the marketing costs*). Actually, I enjoyed it enough.
I'll admit I was expecting something a bit more fast-paced - it is 137 minutes long... - but overall "Mickey 17" entertained me the right amount to be engaged for the whole duration of the story.
It reminded me a lot of one of Bong Joon Ho's previous outings, "Okja", especially in its tone and visuals, although I didn't particularly love "Okja" too much. Here9 there's definitely the element of absurdity to play a good role and Robert Pattinson is as playful as ever, in a role we rarely see him playing, the funny goofball. I really enjoyed his (multiple) character(s) and, though I didn't like his voice, I think he did a great job here. Toni Collette is also great - as usual - and Naomi Ackie proves once again to be a talented actress (e.g. "Blink Twice"). I didn't like Mark Ruffalo's character, but that obviously has to do with the who he's playing.
All and all, "Mickey 17" isn't a bad movie. It isn't a good as it could have been, still there are enjoyable bits here and there and Bong Joon Ho's imagination and talent as a filmmaker are as evident as ever. 

*Variety later reported the film would lose Warner Bros. $75–80 million during its theatrical run.

Cast: Robert Pattinson, Naomi Ackie, Steven Yeun, Cameron Britton, Holliday Grainger, Anna Mouglalis, Angus Imrie, Toni Collette, Mark Ruffalo.
Box Office: $132 million
Worth a watch?: In terms of dystopian-futuristic sci-fi (and at times) action movie, I prefer Bong Joon Ho's "Snowpiercer", which I think is a great movie. This one is fun enough, although never really great. The cast is good, Pattinson is a good lead and the story is interesting. It's a very long movie, tho, so that that into consideration.
Awards: /
Key word: Duplicates.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

mercoledì 16 novembre 2016

Film 1239 - Cinderella

Altra seratina casalinga danese, questa volta in compagnia di una favola Disney che Netflix così gentilmente ci ha messo a disposizione.

Film 1239: "Cinderella" (2015) di Kenneth Branagh
Visto: dalla tv di casa
Lingua: inglese
Compagnia: Poe
Pensieri: Avevo già avuto un'impressione positiva di questa trasposizione in carne ed ossa della favola di Cenerentola quando l'avevo vista al cinema, per cui era probabile che anche la seconda visione sarebbe stata piacevole. In effetti così è stato e, a dirla tutta, ho particolarmente apprezzato l'abbandono del doppiaggio per la versione originale, molto meno stucchevole e impostata. La Blanchett è stupenda (anche se a Poe non è piaciuta in queste vesti) e Lily James è appropriata per il ruolo, le scenografie sono sfarzose e i costumi sono magnifici e tutta l'operazione, in generale, presenta una raffinatezza che per quanto sia evidentemente artificiosa, risulta comunque piacevole.
In generale, dunque, un'operazione ben riuscita e una scommessa vinta nonostante non fosse facile la rivisitazione di un classico non solo in chiave moderna, ma anche in quella "umana". Non era scontato che le cose sarebbero andate per il verso giusto e qui, mi pare, gli elementi classici si sono ben fusi con le possibilità messe a disposizione dalle nuove tecnologie (e di un budget da 95 milioni di dollari), per cui "Cinderella" è - in tutta la costosa semplicità del caso - una perfetta copia vivente del classico animato di oltre 60anni fa. E Disney festeggia (e mette in cantiere versioni live-action di tutti i suoi titoli animati più famosi).
Ps. Solo una candidatura agli Oscar 2016 per i Migliori costumi di Sandy Powell.
Film 906 - Cenerentola
Cast: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Stellan Skarsgård, Holliday Grainger, Derek Jacobi, Helena Bonham Carter, Nonso Anozie, Sophie McShera, Hayley Atwell, Ben Chaplin.
Box Office: $543.5 milioni
Consigli: Chi ha amato la favola versione cartone animato apprezzerà questo film, replica piuttosto similare della storia portata sul grande schermo nel 1960. Sfarzo per costumi e scenografie, una fotografia particolarmente brillante e un cast delle grande occasioni, per un risultato finale che certamente colpisce (sicuramente sul piano estetico). Un storia per tutta la famiglia per una pellicola adatta un po' a tutte le occasioni. Lieto fine scontato.
Parola chiave: Ballo.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

sabato 25 aprile 2015

Film 906 - Cenerentola

Ci tenevo molto a vedere questo film prima di partire per il Giappone!

Film 906: "Cenerentola" (2015) di Kenneth Branagh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Foto della locandina firmata nientemeno che da Annie Leibovitz, anteprima mondiale al 65esimo Festival di Berlino, regia del 5 volte candidato all'Oscar Kenneth Branagh, una matrigna interpretata dall'insuperabile Cate Blanchett, il tutto per un unico film: la versione in carne ed ossa del classico "Cenerentola". Ci si sono impegnati alla Disney!
Tra questo titolo e il precedente "Maleficent" (che da solo a portato a casa qualcosa come $758.4 milioni) alla casa di produzione di Topolino hanno capito che riportare in vita i loro classici senza tempo, scegliendo questa volta veri attori al posto di disegnarli, potrebbe essere un'operazione tanto redditizia da valere lo sforzo di riadattarli per il pubblico contemporaneo. Ecco, così, che i prossimi a venire "riesumati" per il debutto live action sul grande schermo saranno "La bella e la bestia" (già in produzione con Emma Watson), "Mulan", "Dumbo", "Winnie the Pooh" e "Pinocchio", senza contare il sequel "Alice in Wonderland: Through the Looking Glass" in arrivo l'anno prossimo. Se per alcuni titoli nutro non poche perplessità, in generale l'idea di vedere cosa pensano di architettare per far funzionare queste storie al di fuori dell'ambiente "protetto" dei cartoni animati mi genera non poche curiosità e un discreto interesse. Vedremo.
Per quanto riguarda questo "Cinderella", va detto che il risultato finale è assolutamente migliore di quel vuoto narrativo che è stato "Maleficent". La storia ricalca a vela spiegata l'onda sicura della fiaba Disney, rincarando - se possibile - la dose di zucchero e bontà di tutta la vicenda, proponendo un'eroina devota al martirio, ma col sorriso sulle labbra. E' inutile stupirsene, la storia la sappiamo.
Direttamente da un personaggio insopportabile di "Downton Abbey", Lily James è una sorprendentemente convincente Cenerentola, capace di reggere perfettamente tutto il peso che il ruolo comporta: non solo uno nuovo giovanissimo pubblico degli anni 2000 a guardarla, ma anche tutta una serie di aficionados del classico d'animazione degli anni '50. Non era facile reggere la competizione e le aspettative, eppure la ragazza, con garbo e grazia, è riuscita nell'impresa. Assolutamente promossa.
Inutile confermare lo stesso giudizio sull'ormai certezza del cinema mondiale, la 2 volte premio Oscar Cate Blanchett, perfetta anche in questo antipatico ruolo. E' ufficialmente l'erede di Meryl Streep - io che sia la miglior attrice della sua generazione lo penso da quando la vidi in "Elizabeth"... -, non che il titolo serva a qualcosa ad alcuna delle due. Entrambe rimangono divine. Nella parte della meschina matrigna la Blanchett mette in scena una mirata dose di perfidia che la rende odiosa, eppure fasciata in quei fantastici abiti creati da Sandy Powell non si può fare a meno di ammirarne la classe e la bellezza. Odi et amo. Ma Cate è Cate...
Il resto del cast è piuttosto nutrito: Richard Madden (è il principe), Stellan Skarsgård, Holliday Grainger, Sophie McShera (anche lei da "Downton Abbey"), Nonso Anozie, Hayley Atwell, Ben Chaplin, Derek Jacobi e una fantastica Helena Bonham Carter nel ruolo della fata madrina. Insomma, come si diceva all'inizio, davvero la Disney ha voluto fare le cose in grande. Lo dimostrano anche le magnifiche scenografie a cui corrono in aiuto gli effetti speciali e, appunto, i sontuosi costumi che danno quel tocco di sfaccia eleganza a tutta l'operazione.
Insomma, se si è amato il cartone animato o si gustano con piacere le fiabe, anche questo "Cenerentola" dovrebbe conquistare senza remore. Curato, colorato, ben recitato e sapientemente ricalcato sul gemello d'animazione, questo nuovo titolo della scuderia Disney non faticherà a trovare il suo spazio nell'indice dei classici moderni della famosa casa di produzione. Meritandoselo.
Film 1239 - Cinderella
Box Office: $458.9 milioni
Consigli: Incasso record per la sconosciuta Lily James che, certamente aiutata dall'ottimo insieme di elementi positivi, porta a casa un successo commerciale veramente notevole. Anche se, va detto, Cate Blanchett le ruba la scena tutte le volte che compare sullo schermo. Scarpetta di cristallo molto chic (e cool, a dire il vero), toni fiabeschi a frotte, un lieto fine che è necessario. L'amore trionfa, ma non poteva essere altrimenti. Anzi, guai fosse stato il contrario! Ben realizzato, bello da vedere dei classe nel suo insieme, questo "Cenerentola" riesce nell'intento di rievocare la magia del cartone anima, riuscendo però a ritagliarsi un suo personalissimo spazio. Questa è la vera vittoria per un prodotto che non è stato confezionato sulla semplice certezza dell'effeto-nostalgia che questa operazione (commerciale) avrebbe generato. Si vede bene, perfetto per ogni occasione che richieda un po' di svago, romanticismo o... magia!
Parola chiave: Mezzanotte.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

lunedì 19 gennaio 2015

Film 862 - Posh

Luigi voleva assolutamente recuperarlo e, appena lo streaming lo ha permesso, abbiamo recuperato.

Film 862: "Posh" (2014) di Lone Scherfig
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: "Posh", ovvero una cocente delusione.
Nonostante non fossi particolarmente interessato a vederlo, c'è da dire che il cast (Sam Claflin, Max Irons, Douglas Booth, Jessica Brown Findlay, Natalie Dormer), la bellissima ambientazione ad Oxford (Harry Potter-style) e un sedimentato amore per il cinema inglese sempre presente, mi avessero comunque fatto sperare in qualcosa di buono.
Da Wiki: "Dieci studenti dell'università di Oxford, ricchi, cinici e viziati, vengono ammessi all'esclusivo e antico Riot Club, fondato nel lontano 1776. I giovani aspirano a standard di vita elevati e vogliono lasciare un segno all'interno del club. Ma una sera, complice l'alcol, un evento tragico rischia di rovinare le loro reputazioni." (ho tagliato il finale, che lascio a chi desidera guardare il film).
Ora, come si capisce dal riassunto - e dalla locandina originale - qui si punta tutto sull'enfatizzare un rapporto deviato, eppure direttissimo, tra la ricchezza e la mancanza di morale, il rango sociale e il classismo che sfocia in mancanza di tolleranza, odio, violenza. La storia è tutta qui e non va oltre l'episodio finale di pestaggio selvaggio che riduce coloro che per tutta la storia si erano elevati a superiori rispetto al resto del mondo al rango di branco animale. Non credo che "The Riot Club" (titolo originale) aggiunga nulla che non si sia già visto a questa ennesima riflessione che mette a confronto ricchezza e moralità.
Come esperimento cinematografico, quindi, il film non sviscera alcun pensiero proprio che valorizzi il tempo che la visione richiede e, a parte gli scossoni emotivi che può suscitare in chi guarda vedere con quanta superbia e arroganza i 10 , non ha molto altro da dire. Il che è un peccato se si pensa che gli attori accorsi ad interpretare questa storia sono tra i giovani promettenti esponenti della nuova leva attoriale britannica.
In definitiva mi è sembrata un'occasione sprecata per dire qualcosa di nuovo, per regalare al pubblico qualcosa di un po' più personale e meno scontato a proposito di come si possano frapporre il potere derivante da soldi e posizione sociale e il rispetto per gli altri indipendentemente dal loro ceto sociale. L'idea che mi sono fatto è che ci si sia concentrati quasi unicamente sulla violenza fine a sé stessa (che lo diventa, quindi, anche in questo film), così da degradare il possibile dibattito successivo alla visione a semplice indignazione per le immagini aggressive e il disgusto per i protagonisti.
Tecnicamente "Posh" è ben curato, ha una bella fotografia, delle scenografie suggestive e un buon gruppo di giovani attori, peccato che la storia del Riot Club non solo sia triste, ma artisticamente impersonale.
Ps. Il film è tratto dall'opera teatrale "Posh" di Laura Wade, qui sceneggiatrice.
Box Office: € 394.959 (incasso italiano), £497,000 (incasso d'esordio nel Regno Unito)
Consigli: Se siete infastiditi da ricchi ragazzini prepotenti, egocentrici, classisti, elitari, violenti, ecc ecc questa pellicola è meglio evitarla, sia per i dialoghi che per i risvolti della trama. Il Riot Club, così esclusivo, è un covo di vizi e viziati, un mix letale per moralità, tolleranza, educazione. La pellicola di per sé è un po' vuota, nel senso che manca un tocco più personale che valorizzi un racconto così spiazzante e rischioso se non viene direzionato con attenzione. Si può vedere, ben consci che non si tratta di una pellicola per 'tutte le occasioni'.
Parola chiave: Ristorante.

Trailer
#HollywoodCiak
Bengi