Me lo ero perso al cinema l'anno scorso ed ero rimasto con la voglia di recuperarlo, ancora di più dopo aver visto il documentario sul protagonista di questa particolarissima vicenda.
Film 1145: "The Walk" (2015) di Robert Zemeckis
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Philippe Petit è un funambolo francese famoso per essersi sospeso nel vuoto fra alcune delle princiapli attrazioni architettoniche del mondo. Dopo aver con successo camminato sospeso sulla cattedrale di Notre Dame a Parigi, Petit decide di proseguire con il suo (apparentemente folle) piano di passeggiare tra le Twin Towers di New York semplicemente munito di cavo e bastone per bilanciarsi. Per chiunque di noi questo gesto corrisponderebbe più che altro a una punizione mortale, ma per il nostro protagonista la passeggiata ad alta quota non solo è una sfida, ma è anche un sogno da far avverare. Ecco, di fatto, di cosa parla "The Walk": il racconto di un sogno e della sua realizzazione.
Pur rappresentando una tema particolarmente singolare e spettacolare, in realtà l'ultimo film di Zemeckis non centra il suo obiettivo e rimane ancorato a quell'unica idea che sta nel sogno dell'eroe, senza regalare al pubblico qualcos'altro. In realtà questa mancanza non mi stupisce particolarmente, considerato che da qualche anno a questa parte il regista di "Forrest Gump" fatica a presentare delle storie che vadano oltre la linearità delle aspettative più basiche. Esemplari i casi animati di "Polar Express", "La leggenda di Beowulf" e "A Christmas Carol", tutti segnati da una semplicità narrativa francamente un po' deludente.
Pur con evidente miglioramento rispetto agli altri casi, anche questa pellicola finisce per trattare semplicemente l'unico argomento su cui si concentra, lasciando tutto il resto a semplice "scenografia", il che è un po' un peccato considerato l'argomento. Non c'è una contestualizzazione storica relativamente alle torri, oltre che una rappresentazione della vita di Petit talmente patinata da risultare finta anche allo spettatore che non lo conoscesse prima della visione del film. E la scena finale sospesa nel nulla è, sì, particolarmente efficace, ma così lunga da risultare tediosa...
Insomma, "The Walk" ci prova a impressionare, ma a parte lo sforzo tecnico di ricostruire le suggestioni visive e, naturalmente, la nostalgia rispetto a un simbolo della città di New York così indelebile, la pellicola non riesce a veicolare il suo messaggio nella maniera potente ed efficace che ci si sarebbe aspettati. Inoltre la scelta di Gordon-Levitt non so se sia stata del tutto ben pensata.
In definitiva un risultato finale così così, più positivo per gli elementi tecnici che per l'idea d'insieme. Forse un'occasione persa.
Film 1037 - Man on Wire
Cast: Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon, James Badge Dale, Clément Sibony, César Domboy, Ben Schwartz, Benedict Samuel, Steve Valentine.
Box Office: $61.2 milioni
Consigli: C'è molta preparazione, molti effetti speciali, molto francese e molta New York, molti piedi e tanta attesa, tutto per una storia che ha dell'incredibile e, sulla carta, lascia senza fiato. In realtà la versione fiction della vera storia del funambolo Petit è meno riuscita di quella versione documentario che, invece, riesce a catturare lo spirito dell'uomo rivelandone fragilità e caratteristiche personali che il suo personaggio qui invece non conosce. E' certamente un prodotto ben confezionato e sono sicuro che la scelta del 3D al cinema sia valsa il costo del biglietto, ma rimane il fatto che "The Walk" sia uno di quei film che ti fa tante promesse, ma finisce per mantenerne solo qualcuna. Si può vedere, ovviamente, e certo non si tratta di un brutto prodotto, però gli manca quel qualcosa che lo avrebbe reso un'esperienza indimenticabile.
Parola chiave: Les carottes sont cuites.
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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