Negli Usa uscito a Natale, da noi il 21 aprile... Ho dovuto attendere un po' per vederlo, ma alla fine ce l'ho fatta!
Film 1138: "Zona d'ombra - Una scomoda verità" (2015) di Peter Landesman
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Parte della contestazione riassunta nell'hashtag #OscarsSoWhite è cominciata qui, con questa pellicola e il suo protagonista escluso dall'Academy. Non è stato tanto Will Smith a iniziare la bagarre quanto sua moglie che, arrabbiata per l'esclusione del consorte e di ogni altro attore che non fosse caucasico dalle cinquine attoriali, ha proclamato pubblicamente non solo la sua indignazione, ma anche il boicottaggio alla cerimonia 2016.
Premesso che dal mio punto di vista non dovrebbe essere il colore della pelle a garantire la presenza di un attore nelle nomination all'Oscar o di qualunque altro premio, rimane il fatto che forse in questo caso un minimo di attenzione in più per il buon lavoro fatto dal sempre soddisfacente Smith poteva essere concesso.
Il film in sé non presenta nessun elemento così indimenticabile da risultare degno di una menzione particolare - pur attestandosi tutto su un ottimo lavoro svolto con evidente professionalità -, ma la forza del suo protagonista e del ritratto che ne viene fatto vale certamente le due ore di visione. Manca forse un po' di quella magia finale che ci si aspetterebbe nel momento in cui l'obiettivo di tutta la storia viene raggiunto, ma da come è impostata qui la storia, il contegno e una certa visione sottotono sono in linea con il risultato d'insieme.
Bene, insomma, "Concussion" è un biopic interessante che mischia la storia personale del Dott. Bennet Omalu con l'elemento sportivo, portando alla luce la verità che il titolo originale fa sottintendere: commozione cerebrale, colpo o trauma le traduzioni proposte dal vocabolario - prontamente eliminate dalla titolazione nostrana - che rimandano immediatamente a dove la storia andrà a parare. Si tratta, infatti, dei violenti colpi alla testa subiti dai giocatori professionisti di football americano e delle loro conseguenze sulle persone nel lungo periodo. Il dottore farà presente le sue scoperte in merito alla National Football League che, come è ovvio aspettarsi, farà di tutto per insabbiare la cosa (le sigarette vi dicono niente?).
Dunque una trama vera e avvincente, un protagonista non convenzionale e un tema scomodo, tutti elementi che avrebbero potuto decretare la fortuna di questa pellicola insieme al fatto che il protagonista è nientemeno che Will Smith, solitamente abituato ad incassi stellari al botteghino; i film sportivi, poi, in America vanno moltissimo. In realtà "Concussion" ha incassato pochino in patria come all'estero e nemmeno la polemica innescata da Jada Pinkett Smith ha favorito un interesse nei confronti della pellicola. In tutta onestà il risultato finale non è male e Smith è bravo; come dicevo all'inizio manca tutto un po' di vitalità, di sprint, ma penso sia da imputare al carattere stesso del personaggio, così sensibile e delicato nel porsi agli altri e alle questioni che gli si sottopongono. In questo si potrebbe dire che la storia rifletta bene il protagonista che ritrae. Non so se sia per tutti un valore aggiunto, ma di sicuro è apprezzabile.
Ps. Candidato ai Golden Globes per il Miglior attore drammatico.
Cast: Will Smith, Alec Baldwin, Gugu Mbatha-Raw, Arliss Howard, Paul Reiser, Luke Wilson, Adewale Akinnuoye-Agbaje, David Morse, Albert Brooks, Mike O'Malley, Stephen Moyer.
Box Office: $47.5 milioni
Consigli: In tutta onestà il film non è male. Forse rimane troppo statico nel finale, ma il risultato generale è buono, godibile e interessante. Smith è credibile, bravo e ci si appassiona al suo personaggio, così lontano dai canoni contemporanei cui siamo abituati. Insomma, una chance a "Zona d'ombra" si può dare tranquillamente.
Parola chiave: Autopsia.
Trailer
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Bengi
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