Il film lo offriva la 3. La curiosità c'era. Dunque non ho esitato e mi sono fiondato al cinema!
Film 1160: "Money Monster - L'altra faccia del denaro" (2016) di Jodie Foster
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Poe
Pensieri: Non voglio dire che la carriera come attrice di Jodie Foster sia finita e per questo motivo si sia data alla regia, ma è innegabile che negli ultimi tempi la recitazione non riguardi le sue priorità (l'ultimo ruolo risale al 2013 di "Elysium"). Per quanto riguarda la sedia da direttore di tutta la "baracca", invece, l'impegno si è intensificato: al suo quarto lungometraggio, l'attrice 2 volte premio Oscar di recente ha anche diretto due episodi di "Orange Is the New Black" (per uno dei quali è stata candidata all'Emmy) e uno per "House of Cards". Insomma, mi pare sia più proiettata a stare dietro alla macchina da presa, piuttosto che davanti. Poco male, questo "Money Monster" mi è sembrato un netto miglioramento rispetto al precedente "Mr. Beaver".
Innanzitutto il tema trattato è decisamente più complesso e sfaccettato e presenta una vicenda certamente non facile; in secondo luogo il piglio, la regia e la realizzazione nel complesso di questa pellicola dimostra una maturità e una professionalità diverse rispetto all'ultimo precedente lavoro. Senza contare - ma questo è marginale - che gli attori qui presenti, nelle due figure dei protagonisti, sono di fatto stelle di Hollywood senza se e senza ma, che piacciano o meno: di conseguenza la risonanza mediatica, insieme alla presentazione ufficiale all'ultimo festival di Cannes, ha portato a questo titolo un certo risalto fino ad ora mancato agli appuntamenti da regista della Foster.
Contesto a parte, "Money Monster" vive di un feroce inizio della storia, capace di suscitare non poca suspense che, giocoforza, si perde in un finale che forse chiama in ballo troppe cose rispetto alla linearità narrativa intrapresa. Insieme all'inca***tissimo Jack O'Connell - sempre una valida scelta -, mi ha particolarmente sorpreso scoprire una Julia Roberts davvero in gran forma. Dove Clooney scimmiotta una conduzione volgarotta, veloce e moderna di un programma del mattino incentrato sull'economia, la Roberts risulta particolarmente credibile nel ruolo di regista dello stesso, capace tra l'altro di suscitare le simpatie di un pubblico che forse da un po' troppo aveva dimenticato che anche lei, in fondo, sappia recitare.
Il mix di elementi tirati in ballo qui, comunque, riesce a catturare a sufficienza l'attenzione di chi guarda, pur perdendo un po' di mordente, come si diceva, verso la fine. Quando si capisce chi sia davvero il cattivo della situazione, un po' della "magia" originale, un po' dello stordimento da linguaggio economico, un po' della tensione da presa in ostaggio che si era venuta a creare cede il passo ad un più scontato epilogo con annessa morale, monito a Wall Street e ciò che, in negativo, può rappresentare. Forse da questo punto di vista mi aspettavo un po' di più, ma in generale, comunque, non un titolo malvagio.
Cast: George Clooney, Julia Roberts, Jack O'Connell, Dominic West, Giancarlo Esposito, Caitriona Balfe.
Box Office: $76 milioni
Consigli: Julia Roberts convincente, Clooney non particolarmente incisivo, ritmi incalzanti da thriller moderno, tutto giocato tra dirette tv, reality, manipolazione dei media e del mercato globale. Non c'è male per quanto riguarda gli elementi sfoderati da questo "Money Monster" che non brillerà per originalità, ma riesce nell'intento di intrattenere e, soprattutto nel primo tempo, a lasciare stordito lo spettatore che cerca incuriosito la spiegazione del gesto estremo che sta dietro la premessa iniziale: e se un uomo armato prendesse in ostaggio il conduttore di un programma televisivo durante la diretta? Per la risposta, cercate questo film.
Parola chiave: IBIS.
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#HollywoodCiak
Bengi
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