Sull'onda della scoperta e riscoperta di certi titoli più o meno famosi, ma che avevo sempre voluto riprendere, dopo "California Suite" non ho perso tempo e mi sono buttato su questa commedia. Santa domenica!
Film 1169: "Calendar Girls" (2003) di Nigel Cole
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Prima che il calendario sexy andasse di moda, delle signore inglesi di una certà hanno sfruttato un'idea irriverente quanto innovativa per raccogliere un po' di soldi per una semplice e nobile causa: comprare un divano per la sala d'aspetto dell'ospedale locale, dove i parenti di pazienti con la leucemia rimangono in attesa dei propri cari. Il pretesto è chiaro, la strada per raggiungere lo scopo inusuale.
Le signore in questione - che esistono davvero, sia chiaro! - fanno tutte parte di un'associazione ultra conservatrice, la Women's Institutes, che farà non poche bizze, nonostante l'adesione in massa delle donne, spinte da molteplici motivazioni personali: la voglia di aiutare tanto quanto quella di ribellarsi, una sorta di cameratismo al femminile, la ricerca di riscatto. Inutile dire che il successo sarà immediato.
"Calendar Girls" quindi mescola gli spunti della cronaca con i piaceri di un voyerismo tanto soft quanto gustoso, preparando il pubblico al momento degli scatti in déshabillé con una costruzione narrativa molto ben architettata che fa seguire, al piacere della confessione dell'intento scabroso, la simpatica gratifica di un nudo casalingo che è tanto improbabile sulla carta quanto riuscito nei fatti. Ma - e qui sta il bello del film -, la storia non si arrende dopo aver mostrato il "fattaccio", continuando l'avventura delle simpatiche signore addirittura oltreoceano. Insomma, una storia che non si risparmia e, anzi, non manca di affrontare scenari solitamente estranei alla classica confezione british della commedia più o meno contemporanea (vedi "L'erba di Grace", "Bara con vista", "Funeral Party" o "La famiglia omicidi").
Dunque "Calendar Girls" non sbaglia e - soprattutto grazie a un grande cast (capitanato da Helen Mirren e Julie Walters) - porta a casa un risultato finale simpatico, ben bilanciato da momenti più seri, divertente grazie all'allegria delle protagoniste e, non è poco, in grado di lasciare ampiamente il segno nella mente dello spettatore.
Ps. Candidato al Golden Globe per la Miglior attrice - Commedia o musical (Helen Mirren).
Cast: Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, Annette Crosbie, Celia Imrie, Penelope Wilton, Geraldine James, Philip Glenister, Ciarán Hinds, John Alderton, Patton Oswalt.
Box Office: $96.5 milioni
Consigli: Simpatica pellicola che da risalto ad una storia vera degna di essere raccontata, sia per la sua peculiarità, sia per l'intento assolutamente nobile. Diversamente da quanto l'età media delle protagoniste potrebbe far pensare, una storia dinamica con non pochi colpi di scena. Chiaramente di stampo buonista, ma visto il risultato si può chiudere un'occhio. Perfetto disimpegno.
Parola chiave: Nudità.
Trailer
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Bengi
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