Avevo già provato a cercarlo in internet, ma non avevo trovato nulla. Poi un giorno, per caso, lo streaming mi ha fatto questo bel regalo!
Film 1208: "Hello, My Name Is Doris" (2015) di Michael Showalter
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Il titolo è tremendo, ma il film tutto sommato non è male. Certo, praticamente il merito va alla magnifica protagonista Sally Field, ma questo poco importa perché quando c'è lei, tutto è più magico!
Non so come faccia l'attrice a riciclarsi, riadattarsi, rinnovarsi continuamente e con tale disinvoltura. Alla non trascurabile età di 69 anni, la Field appare qui in abiti coloratissimi e succinti - che dovrebbero insegnare a Desigual una bella lezione di stile - e, tra tutte le fragilità e l'infantile predisposizione del suo personaggio, sembra una ragazzina! Certo il trucco farà il suo sporco dovere, ma è innegabile che la donna possieda un'aura personale di costante giovinezza e freschezza veramente poco comune.
Perfetta, quindi, per il ruolo di Doris, zitella moderna che sembra sempre mal collocata all'interno del mondo in cui vive: abiti appariscenti (pur rigorosamente aderenti ad uno stile personalissimo) e acconciature retrò, nessun uomo nella sua vita da almeno un trentennio e vita passata ad accudire la madre, l'ossessione per l'accumulo di oggeti, un lavoro derivato dalla fusione della sua società società e una totale inesperienza nei confronti dei social media.
In questo quadro si inserisce la nuova ossessione di Doris per il giovanissimo collega John (Max Greenfield), l'unico di tutto l'ufficio a dare una chance alla donna, il che verrà immancabilmente da lei mal interpretato. Man mano che il tempo passa i due entrano sempre più in confidenza e, dove da una parte questo sembra confermare sentori di un amore appena sbocciato, dall'altra sono le basi di una piacevole, inusuale amicizia. Inutile dire che le cose si complicheranno.
Come si diceva prima, dunque, "Hello, My Name Is Doris" vive dell'interpretazione della sua attrice principale. In una storia che presenta snodi narrativi così usuali, sarebbe stato facile perdere di vista la pellicola di Showalter, non fosse stato per la presenza della Field. A lei il merito di caratterizzare un prodotto altrimenti standard nel panorama delle produzioni indipendenti grazie a un talento veramente istrionico e un lavoro sul personaggio che merita l'attenzione che i media e la critica le hanno riservato. In definitiva, quindi, è Sally Field che salva Doris e noi spettatori non possiamo che esserle grati.
Cast: Sally Field, Max Greenfield, Beth Behrs, Wendi McLendon-Covey, Stephen Root, Elizabeth Reaser, Natasha Lyonne, Tyne Daly, Rebecca Wisocky, Rich Sommer.
Box Office: $14.6 milioni
Consigli: Bizzarro, talvolta simpatico e non di rado triste, "Hello, My Name Is Doris" è un film sufficientemente piacevole da valere la visione. Sally Field fa tutto il lavoro e anche quando la trama le impone di comportarsi da sedicenne ormonale, l'attrice trova il modo di cucire l'incoerenza all'anima del suo personaggio. Un lavoro non da poco che da solo rende interessante questo "Hello, My Name Is Doris". Poi sì, un tantino di originalità in più sarebbe stata gradita - nello specifico quel tipo di originalità che non si esprima attraverso stramberie comportamentali -, ma nel complesso non ci si pente di aver dato una chance a questa pellicola.
Parola chiave: Solitudine.
Trailer
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