Dove c'è Cate, ci sono anche io.
Film 1338: "Truth: Il prezzo della verità" (2015) di James Vanderbilt
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Pensavo che la realizzazione del servizio fosse il cuore di questa storia, ma non è così. La qual cosa è stata una sorpresa anche gradita, visto che ha sufficientemente ampliato il raggio d'azione della pellicola che, altrimenti, sarebbe stata semplicemente l'ennesimo caso di pellicole sul giornalismo d'inchiesta.
"Truth: Il prezzo della verità" è tratto da una storia vera che, di per sé, è piuttosto avvincente e si guarda con interesse. Forse certe parti si incastrano tra loro meno bene di altre, in ogni caso il risultato finale è abbastanza compatto e coerente, anche se manca quell'elemtno in più, un piglio trascinante che credo sarebbe stato in grado di fare la differenza, facendo emergere il film dai restanti titoli similari già esistenti. Da questo punto di vista è un po' un dispiacere: forse la produzione ha pensato bastesse un cast da urlo per portare a casa un risultato straordinario, ma non è così. Per fare la differenza forse serviva concentrarsi di più sul personaggio protagonista e meno sui dettagli dell'inchiesta, così da creare un'empatia e costruire meglio anche l'aspetto che riguarda l'ambito personale di una vicenda che, per lo spettatore comune, è il racconto di qualcosa di sconosciuto e inimmaginabile.
Per quanto riguarda gli attori, Cate Blanchett è come sempre in parte, anche se mi risulta difficile giudicare una somiglianza con la vera Mary Mapes. Il resto del cast è piuttosto eterogeneo e ben fornito di volti noti in ogni momento, ma non tutte le parti avrebbero richiesto un tale utilizzo di attori famosi (per esempio la parte di Elisabeth Moss). Redford ha sempre qualcosa che mi disturba, che non mi convince appieno, ma al di là di questo aspetto (personale) lui e la Blanchett sono un'ottima coppia da grande schermo, una certezza di qualità.
Da un punto di vista più tecnico, invece, devo dire che ho trovato troppo abusato l'effetto rallenty. Utilizzarlo così spesso spezza il ritmo e ne sminuisce il valore evocativo che, in ogni caso, è troppo retorico anche a causa di una colonna sonora costruita ad hoc per garantire una certa costruzione drammatica del film. In generale avrei preferito scegliessero meglio i momenti cui farne utilizzo, per conservarne la valenza e il sottotesto.
In ogni caso in questo "Truth" ho trovato una storia conforme alle mie aspettative, anche se avrei sperato di trovare un prodotto un minimo più incisivo. Il reportage - seppur di fiction - del reportage è uno sforzo da minimo sindacale, soprattutto se si pensa ai protagonisti galattici qui a disposizione. Sicuramente non un prodotto facile, sicuramente non mainstream. In ogni caso si lascia guardare, a tratti appassiona.
Cast: Cate Blanchett, Robert Redford, Topher Grace, Elisabeth Moss, Bruce Greenwood, Stacy Keach, Dennis Quaid, Dermot Mulroney, John Benjamin Hickey.
Box Office: $5.6 milioni
Consigli: Chi apprezza la Blanchett non si lascerà scappare l'ennesima ottima prova della propria beniamina, idem dicasi per chi favorisce Redford. L'episodio riportato qui dalla storia non lo conoscevo e il risultatofinale è un mix tra "Fahrenheit 9/11", "Il caso Spotlight" e "Tutti gli uomini del presidente", pur non sempre riuscendo a mantenere costante l'interesse dello spettatore. Incuriosisce capire come andrà a finire e come verrà gestito lo scandalo e come i media USA reagiscono a questo tipo di eventi, in ogni caso rimane sempre la sensazione che manchi qualcosa, che ci si fermi a una dimensione troppo generale, mancando l'approfondimento più centrato. Comunque si può tranquillamente vedere, meglio se consapevoli del tema politico-impegnato.
Parola chiave: Promemeoria.
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#HollywoodCiak
Bengi
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