giovedì 16 novembre 2017

Film 1437 - Wind River

Il cinema ad un prezzo accettabile qui non è esattamente facile da trovare, per cui quando ho scoperto che un multisala in città proietta film a $7 e $9 non ho perso tempo e sono subito andato a controllare. Con, in programma, 5 papabili titoli da vedere. Ne ho guardati 3.

Film 1437: "Wind River" (2017) di Taylor Sheridan
Visto: al cinema
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ero molto curioso di recuperare questo film, specialmente per due motivi, ovvero le buone critiche ricevute e i due protagonisti che personalmente trovo molto bravi. Relativamente a quest'ultimo punto ho trovato l'ennesima conferma e devo dire che sia Jeremy Renner che Elizabeth Olsen sono due bravissimi e capaci attori tra i quali mi pare evidente una certa alchimia. Assieme li abbiamo già visti in nei film sugli Avengers e già allora si poteva notare il misto di complicità e simpatia che, mi sembra, traspare anche sullo schermo. Vederli recitare in lingua, poi, ha costituito quel valore aggiunto alla visione della pellicola.
"Wind River" racconta una storia triste, anzi molteplici storie tristi che coinvolgono le donne della comunità degli indiani d'America, relativamente alle quali non esiste una statistica sulle persone scomparse. E' questo il cuore della storia, una sceneggiatura tratta da fatti realmente accaduti che è spesso un pugno nello stomaco - pur non mancando di una certa ironia che aiuta lo spettatore ad arrivare alla fine della visione.
Personalmente ho trovato questo film molto bello, tremendamente glaciale, eppure capace di una buona dose di umanità grazie a due personaggi protagonisti agli antipodi in grado di imparare a comunicare perché uniti dall'importanza della causa. Le storie di amicizia che nascono dopo il superamento di un'iniziale avversità mi sono sempre piaciute; inoltre la trama spinge molto sul percorso di formazione della giovane e inesperta agente FBI, altro elemento che trovo interessante quando si tratta di esplorare le varie possibilità narrative di una storia.
Forse l'anello debole di questo prodotto si riscontra una volta svelato il crimine, nel senso che una volta conosciuto nei minimi dettagli il tremendo svolgimento degli eventi parte del mistero svanisce o, forse, viene semplicemente soffocato dal dolore e la sensazione ripugnante che non si può fare a meno di provare. Questo è uno di quei rari casi in cui lasciare indefinito il destino di alcuni personaggi avrebbe permesso alla storia di concentrarsi sulla parte dell'importante messaggio da lanciare: ogni anno migliaia (milioni?) di persone scompaiono in America e di queste molte sono donne e tante sono native americane; nonostante questo non esiste ad oggi una statistica relativa a queste ultime, involontariamente quasi a fomentare di nuovo un rapporto troppo spesso limitato alla superficialità e noncuranza e ancora così labilmente stabile.
Ciò detto, a me "Wind River" è piaciuto e non poco, mi ha colpito e ha lasciato in parte scosso a seguito di un'esperienza cinematografica soddisfacente quanto emotivamente provante.
Ps. Vincitore del premio alla Miglior regia a Cannes 2017 nella categoria Un Certain Regard.
Cast: Jeremy Renner, Elizabeth Olsen, Gil Birmingham, Jon Bernthal, Julia Jones, Kelsey Chow, Graham Greene, Martin Sensmeier, James Jordan, Jon Bernthal, Ian Bohen.
Box Office: $40.3 milioni
Consigli: Sicuramente una storia forte e difficile, un film che richiede una certa dose di consapevolezza nel momento in cui si intenda recuperarlo. Bello, recitato perfettamente, con due protagonisti bravi ed in parte, "Wind River" è sicuramente una delle belle sorprese di stagione da recuperare, potendo.
Parola chiave: Roulotte.

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Trailer
#HollywoodCiak
Bengi

1 commento:

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