Titolo scelto un po' a caso tra quelli presenti nel catalogo Netflix (ok non è vero, non così a caso: quando ho visto che c'era, ho scelto di vederlo di proposito...).
Film 1429: "Enough" (2002) di Michael Apted
Visto: dall'iPad
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Si sa che JLo ha tanti talenti ma che tra questi di sicuro manca quello per la recitazione. Anche qui, soprattutto avendola seguita in lingua originale, posso dire che le buone intenzioni ci sono tutte, ma l'inadeguatezza per un ruolo più difficile e impegnato del solito si sente particolarmente.
I momenti drammatici sono quelli più complicati dove una contrita Jennifer sfodera una vocina che più stridula non si può e una serie di rughe d'espressione sulla fronte a suggerire il disagio del suo personaggio, eppure non si può fare a meno di notare l'innaturalezza e lo sforzo che la cantante/attrice è costretta a fare, pur ottenendo solamente un risultato mediocre.
Di certo non è aiutata dalla sceneggiatura, tanto mediocre quanto prevedibile, capace di salti temporali applicati con disarmante facilità, tralasciando troppo spesso approfondimenti importanti, primo fra tutti la questione della piccola figlia, per la maggior parte del tempo totalmente accondiscendente e apatica nei confronti di una situazione familiare allo sfascio e non poche volte pericolosa. JLo risolve in fretta: se la porta dietro per tutta l'America sena dirle o spiegarle nulla e affronta l'argomento solo quando il Dottor Carter di "ER" le tampona e sperona con la macchina per tentare di farle andare fuori strada. Mah...
Dunque una sorta di concorso di colpa tra un casting sfortunato e una storia non esattamente indimenticabile per un risultato finale che è banale, sì, ma non così tremendo come uno potrebbe aspettarsi. C'è ritmo e un certo pathos dal momento in cui cominciano le botte e bisogna ammettere che non si può fare a meno di domandarsi come farà o cosa architetterà JLo per scappare dalle grinfie del marito da sogno trasformatosi in incubo. Da questo punto di vista il film mi ha ricordato moltissimo alcuni prodotti simili basati su una protagonista che, sola ad affrontare il dramma, si rimbocca le maniche per salvarsi ed affrontare una situazione altrimenti potenzialmente mortale; penso a "La prossima vittima", "A letto con il nemico" o "Colpevole d'innocenza" o tanti altri ancora. Come tutti questi titoli, anche "Enough" sembra più interessato a rappresentare la violenza in maniera particolarmente cruda e dettagliata finendo per sacrificare quello che potrebbe essere invece l'aspetto più interessante della storia se approfondito, ovvero la componente psicologica. Forse ad Hollywood c'è meno tempo per pensare e tendenzialmente solo quello per reagire...
Ps. Candidato al Razzie per la peggior attrice protagonista (Lopez).
Cast: Jennifer Lopez, Billy Campbell, Juliette Lewis, Dan Futterman, Noah Wyle, Tessa Allen, Fred Ward, Bruce A. Young.
Box Office: $51,801,187
Consigli: Mi pare evidente che ci sia la volontà di presentare al pubblico una storia che abbia non solo un senso, ma anche una sorta di valore. Nonostante questo e il fatto che si tratti di un adattamento del bestseller "Black and Blue" di Anna Quindlen, bisogna ammettere che si sia davanti ad un prodotto mediocre, di puro intrattenimento e a tratti voyeuristica caratterizzazione tanto ci si prende del tempo per rappresentare le violenze domestiche. Detto ciò, tra tutto quello che ho visto fare a Jennifer Lopez, questa è certamente una non solo delle sue parti migliori, ma anche delle sue interpretazioni più decenti. Non so se possa essere di consolazione per qualcuno - o addirittura incuriosire -, in ogni caso un titolo assolutamente perdibile, eppure innocuo se scelto per una serata con qualche venatura thriller.
Parola chiave: Autodifesa.
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Trailer
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Bengi
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