Intro: Al pubblico è piaciuto, la critica non ha troppo apprezzato, mentre il box-office americano (almeno la prima settimana), ha confermato l'appeal che ancora oggi riesce a suscitare questo franchise. Così, senza troppo entusiasmo lo ammetto, qualche sera fa ho deciso di recuperare questo film (mi ci sono volute due sere però).
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Film 2088: "Ghostbusters: Afterlife" (2021) di Jason Reitman
Visto: dal computer portatileLingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: non mi aspettavo niente di particolare da questa pellicola e "Ghostbusters: Afterlife" ha tutto sommato confermato le mie aspettative.
Al secondo tentativo di reboot, il franchise "Ghostbusters" passa dal tutto al femminile al modello "Stranger Things", tra ragazzini protagonisti e un mondo di mostri computerizzati che non fa davvero la differenza. Ricordo che da bambino fossi terrorizzato dal quadro di Vigo il Carpatico di "Ghostbusters II" e, in generale, i fantasmi o le creature presenti nella saga originale fossero sufficientemente inquietanti (almeno per i miei occhi di bambino) da fare centro. Qui sì, per carità, si rispolverano vecchie conoscenze come Gozer, ma sul fronte novità non c'è davvero un gran apporto.
Per il resto il film ha un mood strano, molto cupo, tra una Carrie Coon che ha un atteggiamento sorprendentemente incagabile - passatemi il francesismo - per un prodotto che mira ad essere mainstream e una Mckenna Grace a cui a livello attoriale non si può dire niente, ma in termi di personaggio della storia possiede lo stesso brio della busta di plastica di "American Beauty" (e che comunque la busta aveva più da dire).
Al secondo tentativo di reboot, il franchise "Ghostbusters" passa dal tutto al femminile al modello "Stranger Things", tra ragazzini protagonisti e un mondo di mostri computerizzati che non fa davvero la differenza. Ricordo che da bambino fossi terrorizzato dal quadro di Vigo il Carpatico di "Ghostbusters II" e, in generale, i fantasmi o le creature presenti nella saga originale fossero sufficientemente inquietanti (almeno per i miei occhi di bambino) da fare centro. Qui sì, per carità, si rispolverano vecchie conoscenze come Gozer, ma sul fronte novità non c'è davvero un gran apporto.
Per il resto il film ha un mood strano, molto cupo, tra una Carrie Coon che ha un atteggiamento sorprendentemente incagabile - passatemi il francesismo - per un prodotto che mira ad essere mainstream e una Mckenna Grace a cui a livello attoriale non si può dire niente, ma in termi di personaggio della storia possiede lo stesso brio della busta di plastica di "American Beauty" (e che comunque la busta aveva più da dire).
La presenza, poi, di Finn Wolfhard dopo titoli come il già citato "Stranger Things" e i due recenti "It" non fa che aumentare la sensazione che questa pellicola volesse connettersi ad atmosfere più horror di quanto non si volesse dichiarare. Che non sarebbe niente di male, anche se l'anima di questo franchise mi sembra più orientata alla commedia fatta di uno humor bizzarro e po' sopra le righe (o quirky, come si direbbe in inglese) che toni cupi e seri da gente che si prende molto sul serio.
Detto ciò, per quanto non possa certo dire che il film sia terribile, la visione di questo "Ghostbusters: Afterlife" non mi ha fatto né caldo né freddo.
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Cast: Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Annie Potts, Logan Kim, Celeste O'Connor, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Paul Rudd.
Box Office: $197 milioni
Vale o non vale: Si lascia guardare, per carità, ma non mi pare si sia aggiunto chissà quale fondamentale capitolo alla storia dei "Ghostbusters", già avvilita dal precedente tentativo di rinvigorire il franchise. I toni sono sicuramente più dark e la storia si connette direttamente alle due pellicole originali, però non sono sicuro che un po' di fan service e aggiungere qualche cameo qua e là sia sufficiente a decretare il successo di un prodotto. Non un disastro, per carità, ma più insipido di quanto mi sarei aspettato.
Premi: Candidato al BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Ivo Shandor
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
Detto ciò, per quanto non possa certo dire che il film sia terribile, la visione di questo "Ghostbusters: Afterlife" non mi ha fatto né caldo né freddo.
Film 2 - Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Film 9 - Ghostbusters II
Film 1200 - Ghostbusters
Film 2088 - Ghostbusters: Afterlife
Cast: Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Annie Potts, Logan Kim, Celeste O'Connor, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Paul Rudd.
Box Office: $197 milioni
Vale o non vale: Si lascia guardare, per carità, ma non mi pare si sia aggiunto chissà quale fondamentale capitolo alla storia dei "Ghostbusters", già avvilita dal precedente tentativo di rinvigorire il franchise. I toni sono sicuramente più dark e la storia si connette direttamente alle due pellicole originali, però non sono sicuro che un po' di fan service e aggiungere qualche cameo qua e là sia sufficiente a decretare il successo di un prodotto. Non un disastro, per carità, ma più insipido di quanto mi sarei aspettato.
Premi: Candidato al BAFTA per i Migliori effetti speciali.
Parola chiave: Ivo Shandor
Trailer
#HollywoodCiak
Bengi
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