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venerdì 7 agosto 2020

Film 1904 - Paris, Texas

Intro: Ormai non so più quanti anni fa comprai il dvd di questo film, ma non l'ho mai usato. E, a dire il vero, nemmeno questa volta dato che ho usufruito dello streaming...
Film 1904: "Paris, Texas" (1984) di Wim Wenders
Visto: dal computer portatile
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
In sintesi: onestamente non ero sicuro al 100% che "Paris, Texas" fosse la scelta giusta per la mia serata, più che altro perché un film indie di 147 minuti diretto da Wenders (di cui ho visto finora solo "The Salt of the Earth") e vincitore della Palma d'Oro a Cannes di solito non è esattamente il genere di cui sono più appassionato.
La realtà è che ultimamente mi ritrovo sempre più spesso a confrontarmi con generi, registi o storie che prima non avrei mai preso in considerazione e, seppure abbia ancora tanta strada da fare, sono decisamente orgoglioso di questa nuova piega multitematica. Soprattutto perché sono uno che coi cambiamenti inizialmente ci fa a pugni. Meno male, invece, che sto attraversando questa fase di sperimentazione, perché "Paris, Texas" è un bellissimo film che mi ha molto soddisfatto. Più o meno inaspettatamente.
La storia si concentra su Travis Henderson (Harry Dean Stanton) che, ritrovato a vagabondare per il deserto e incapace di ricordare la propria identità a causa di un'amnesia, finirà per riacquistare lentamente la memoria grazie al ricongiungersi con i suoi famigliari - il fratello e il figlioletto - finendo per mettersi sulle tracce della moglie Jane (Nastassja Kinski). Nel mentre, noi come lui rimettiamo insieme i pezzi di una vita che pare essersi messa in pausa.
Il film di Wenders parte pianissimo e lascia temere che sarà una di quelle pellicole che, con la scusa della componente artistica, giochi tutto su tempistiche bibliche per raccontari fatti riassumibili in una mezzora. La realtà è che "Paris, Texas" ingrana bene e sancisce il suo ritmo, in un crescendo emotivo che ha il suo culmine nell'incontro tra i due ex, separati da un vetro oscurato e impossibilitati a comunicare se non tramite un telefono (fa molto Covid-19).
Insomma, sono rimasto soddisfatto dalla visione e, anzi, mi ha persino invogliato a recuperare qualche classicone di Wenders come "Il cielo sopra Berlino", "Tokyo-Ga", "Buena Vista Social Club" o "Pina".
Cast: Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski, Dean Stockwell, Aurore Clément, Hunter Carson.
Box Office: $2.2 milioni
Vale o non vale: Non è un film per tutti, non è un film per tutte le occasioni ma, voleste decidervi a dare una chance a questo film, sono sicuro che in qualche modo ne rimarrete affascinati. Lasciatevi trasportare dalla storia e, soprattutto, dalla grandissima performance di Harry Dean Stanton.
Premi: Candidato al Golden Globe e ai César per il Miglior film straniero. 4 nomination ai BAFTA (Miglior film, sceneggiatura non originale e colonna sonora) ha vinto per la Miglior regia. Candidato a 2 David di Donatello (film straniero e attrice straniera Nastassja Kinski). Vincitore a Cannes della Palma d'Oro.
Parola chiave: Passato.

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#HollywoodCiak
Bengi

giovedì 29 novembre 2018

Film 1524 - The Salt of the Earth

Intro: Un documentario è sempre un ottimo modo per approfondire qualche argomento. In questo caso si tratta del lavoro di oltre 40 anni di un artista di fama internazionale.
E poi cugina spingeva tanto per farmelo vedere...
Film 1524: "The Salt of the Earth" (2014) di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado
Visto: dal computer della Fre
Lingua: inglese
Compagnia: Fre
In sintesi: Un documentario affascinante e ben realizzato, un lavoro che racconta la storia dell'uomo e artista Sebastião Salgado in maniera particolarmente approfondita e intimista attraverso l'occhio del figlio Juliano Ribeiro e quello esperto di Wim Wenders;
colpisce innanzitutto la forza di Salgado, costantemente alla ricerca di nuovi progetti e stimoli, oltre che di storie da raccontare. C'è la ricerca di una verità sull'uomo e la sua natura, sulla Natura, sui rapporti tra individui, nonché quelli tra la Terra e chi la abita. C'è molto da vedere, oltre che da farsi raccontare, per un approfondimento sul lavoro di un grande fotografo che ha saputo essere l'occhio del suo tempo, narrando conflitti, accendendo riflettori, puntando il dito. Non si può fare a meno di rimanere affascinati, stregati dal suo lavoro, oltre che profondamente scossi dalle immagini potentissime e dalle storie tragicamente umane che fanno parte di questo documentario. Un vero e proprio tour de force che lascia lo spettatore con non pochi spunti su cui riflettere.
Cast: Sebastião Salgado, Wim Wenders, Lélia Wanick Salgado, Juliano Ribeiro Salgado.
Box Office: $3.6 milioni
Vale o non vale: Bello e potente, nonché carico di significato. Interessante per chi già conosce l'artista e certamente di valore per chi non dovesse ancora conoscerlo. Vale davvero la pena di lasciarsi condurre attraverso questo "The Salt of the Earth".
Premi: Candidato all'Oscar per il Miglior documentario; vincitore nella categoria Meilleur film documentaire ai César 2015 e vincitore a Cannes 2014, tra i vari premi, anche del Un Certain Regard - Special Jury Prize.
Parola chiave: Fotografia.

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